Anche in Calabria è caduto il vincolo di esclusività degli infermieri. Ciò permetterà agli infermieri calabresi dipendenti di esercitare la libera professione oltre l’orario lavorativo istituzionale presso altri enti del Servizio Sanitario Regionale, strutture private (anche) accreditate o anche in favore di singoli utenti.
Un punto d’arrivo che segue il via libera contenuto nella legge 26 maggio 2023, di conversione del decreto legge n. 34 dello stesso anno, nella quale erano confluite le indicazioni fornite dalla Conferenza delle Regioni.
Sono già diversi i regolamenti attuativi della procedura di rilascio delle autorizzazioni adottati, o in via di attuazione, dalle Asp (in quella di Catanzaro è già in vigore) o da altre Aziende del territorio regionale.
Giovanna Cavaliere, presidente di Opi Catanzaro, esprimendo soddisfazione e orgoglio per il risultato, ha evidenziato come, così, si «apre una nuova stagione per la nostra professionalità e la nostra incidenza sul territorio».
«Siamo di fronte – hanno aggiunto dall’ Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro – a un passo gigantesco per l’idea di assistenza che si apre al territorio».
«Anche grazie all’attuazione del Pnrr – hanno proseguito – saranno notevoli i benefici di cui si avvantaggeranno le cure a domicilio e il comparto sanitario nel suo complesso considerato».
«A trarne i maggiori benefici, com’è facile intuire – hanno spiegato – le categorie svantaggiate, che potranno godere di un servizio aggiuntivo, eliminando il difficile, e spesso “chilometrico”, impegno di spostarsi per raggiungere ospedali e ambulatori».
L’Ordine degli Infermieri di Catanzaro, inoltre, espresso un plauso al consigliere regionale Antonello Talerico, «per avere seguito e monitorato con dovuta compiutezza l’intera vicenda e con il quale l’Ordine, attraverso la presidente Cavaliere, si è più volte positivamente interfacciato su problemi e questioni di primo rilievo, tra cui, ovviamente, il vincolo di esclusività».
All’indirizzo del consigliere Talerico numerosi sono stati, infatti, i solleciti con cui la presidente Cavaliere ha chiesto con ripetizione delucidazioni oltre che interventi decisi e concludenti per risolvere definitivamente e positivamente la vicenda.
«Un sincero grazie glielo dobbiamo – ha evidenziato ancora l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro – sia per la determinazione, sia per la incisività con cui ha preso a cuore la problematica, dimostrando di essere politico che su questioni di rilevanza particolare agisce indipendentemente dagli steccati ideologici e di appartenenza».
«A lui, dunque – ha aggiunto l’Opi Catanzaro – ma anche al commissario dell’Asp di Catanzaro Antonio Battistini, che ha impresso sin dall’inizio un cambio di passo al divenire della soluzione, il merito di aver guardato oltre con un occhio particolarmente attento ai fabbisogni dei pazienti calabresi e compreso che su certe materie non si può e non si deve perdere tempo».
Poi la chiosa con «l’auspicio che altri seguano il suo esempio in modo da imprimere la definitiva e positiva accelerata della sanità calabrese». (rcz)