Venerdì 22 marzo, alle 10.30, nell’Aula “A. Acri” del Consiglio regionale, sarà presentata la Relazione d’attività 2023 dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro.
Cuzzupi (Osservatorio): Proposto all’Unar protocollo di collaborazione contro le discriminazioni
«L’Osservatorio che presiedo ha sottoposto all’Unar, l’Ufficio nazionale contro le discriminazioni che fa capo alla Presidenza del Consiglio, un’ipotesi di protocollo d’intesa funzionale ad unire gli sforzi per contrastare il fenomeno della discriminazione, in particolare negli ambiti produttivi». Lo ha annunciato Ornella Cuzzupi, presidente dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, spiegando come «il mondo del lavoro sta velocemente cambiando se non riusciamo a mettere in atto uno sforzo comune teso all’abbattimento degli ostacoli che si frappongono ai corretti rapporti di lavoro, ci troveremo ben presto a ragionare come in una giungla, dove le logiche del sistema diverranno leggi immutabili a scapito della democrazia, dei valori umani e della sana applicazione dei giusti principi».
Cuzzupi, poi, ha indicato, a seguito della riunione tenutasi ieri alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso e dell’avvocato Maria Stella Ciarletta in rappresentanza dell’Unar, il percorso che l’organismo ha deciso di intraprendere per contrastare il fenomeno.
«L’Osservatorio non sarà, come più volte detto – ha spiegato – un raccoglitore di dati atto a riempire statistiche e realizzare grafici. Nello spirito con il quale il legislatore lo ha disegnato e con la forza auspicata da questa Amministrazione, l’Osservatorio deve rappresentare per il mondo del lavoro calabrese un punto di riferimento sul quale far leva per superare certe disdicevoli pratiche suggerendo alla politica quanto necessario».
«In un tale contesto – ha continuato Cuzzupi – il primo passo da fare è consentire alle imprese di prendere coscienza dell’importanza di una corretta politica inclusiva contro le discriminazioni (tra l’altro a costo zero). Questo è un concetto che deve esser chiaro in egual modo alle aziende e ai propri dipendenti. Occorre, quindi, aprirsi verso il mondo produttivo attraverso azioni di presenza, informazione e formazione, creando un circuito virtuoso che consenta d’aggirare il terribile muro d’omertà che esiste su questo tema. Spesso gli stessi incidenti sul lavoro nascondono aspetti discriminatori difficili da estirpare!».
«Oggi l’Osservatorio ha indicato la strada – ha ribadito – partire dal contesto e intervenire su di esso. Viene aperto, così, un importante spazio di conoscenza rafforzando, anche con la presenza, il coraggio di denunciare oltre a determinare un rilevante humus di prevenzione del fenomeno».
La mano tesa all’Unar è parte della strategia per il contrasto alle discriminazioni.
«L’Unar può aiutarci, considerando l’esperienza in materia, supportando il nostro lavoro e condividendo attività tese allo stesso scopo. L’eventuale firma del Protocollo, alla luce dell’impegno dell’Unar, rafforzerebbe ancor di più l’idea di un’attenzione nazionale alle problematiche della Calabria. L’Osservatorio – ha concluso la presidenter Cuzzupi – è pronto ad agire e disponibile a confrontarsi e collaborare con tutti i soggetti disposti a farlo. Questo per i lavoratori, per il mondo produttivo, per la nostra meravigliosa regione». (rrc).
Si è riunito l’Osservatorio contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, Cuzzupi: Al lavoro per balzo in avanti
Si è riunito, il 1° giugno, l’Osservatorio regionale contro le Discriminazioni nei luoghi di lavoro, presieduto da Ornella Cuzzupi.
«La sensazione più premiate per chi, come me, affronta da sempre le problematiche del mondo del lavoro, è dettata dal vedere tanti Enti, Istituzioni e soggetti professionali, come quelli presenti al tavolo dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro farsi parte attiva collaborando tutti insieme alla definizione delle cose da fare», ha detto la presidente Cuzzupi.
Proprio la Regione, con una legge ad hoc, ha delineato compiti e mansioni dell’Osservatorio che, per peculiarità e ampiezza d’intenti, si differenzia da ogni altro analogo istituto. Questa differenza rappresenta il valore aggiunto del lavoro intrapreso ed è stata ben compresa dai soggetti istituzionali (Inail, Inps, Ispettorato del Lavoro, Confapi, Consulenti del Lavoro, Anmil unitamente alle forze sociali presenti) che oltre a delineare le prossime azioni hanno condiviso e offerto concreti e propositivi spunti alla discussione.
«Deve essere motivo di orgoglio per la regione prendere atto – ha detto – di come tutti i componenti presenti dell’Osservatorio presenti abbiano contribuito all’individuazione di ogni iniziativa. Sono state messe sul tavolo non solo preziose indicazioni ma apporti concreti per il prosieguo dei lavori. La piena disponibilità, il chiaro interesse a risolvere e prevenire quanto più possibile le discriminazioni nei luoghi di lavoro, la volontà di cercare elementi atti a definire per la prima volta il perimetro del fenomeno troppo spesso celato, sono elementi fondamentali per una vera politica a favore della gente».
«Il tutto senza altri scopi – ha continuato – se non quello di rendere un servizio alla collettività. Ricordiamo che tutti gli interessati all’Osservatorio operano senza alcun riscontro economico ma per il solo scopo di contribuire a migliorare la struttura sociale di una meravigliosa terra qual è la nostra».
La riunione ha affrontato i temi di organizzazione interna all’Organismo individuando precise attività che vanno dalla ricerca di dati, fatti e testimonianze al calendario dei lavori, sino ad arrivare alla proposta, condivisa in maniera plenaria, di organizzare incontri e visite presso varie realtà produttive.
A tal proposito è stato rimarcato come in Calabria, così come nel Paese, un aspetto assolutamente rilevante lo rivestono le piccole e medie realtà produttive e come il lavoro dell’Osservatorio deve essere visto anche a supporto delle stesse imprese per evitare gli effetti deleteri delle discriminazioni che si riflettono negativamente sulla produttività.
«Siamo pronti ad uscire dal Palazzo e affrontare il tema tra la gente e con la gente. Siamo pronti, oggi è stato ribadito da tutti i presenti, ad andare sui luoghi di lavoro, prendere nota delle problematiche, spiegare il nostro operato, far comprendere che c’è un’Istituzione pronta a difendere la dignità del lavoro. Il nostro compito – ha ribadito la Presidente Cuzzupi – è proiettarci oltre i soliti canoni ed affrontare il problema “discrimine” in toto, sotto ogni aspetto. Il tutto avendo come obiettivo quello di dare il massimo supporto ai Vertici regionali affinchè abbiano gli strumenti idonei per intervenire».
«Comprendo, lo comprendo bene – ha detto ancora – che questo non è un comodo viatico e che per diversi soggetti è decisamente più facile attenersi a stereotipi già utilizzati, ma l’intuito del Presidente Mancuso e del Governatore Occhiuto d’alzare il tiro e portare il discrimine in ogni suo aspetto sotto i riflettori è un balzo in avanti nella civiltà del lavoro».
L’Osservatorio si è dato appuntamento per l’analisi dei dati raccolti e per la definizione delle prossime iniziative da intraprendere nella prima decade di luglio. (rrc)