Cuzzupi (Osservatorio contro le discriminazioni sul lavoro): Pronti a fare quanto necessario

«L’Osservatorio non sarà, come già diverse volte affermato, un mero e sterile raccoglitore di dati ma motore propositivo nel rispetto di quanto indica la Legge». È quanto ha dichiarato Ornella Cuzzpi, presidente dell‘Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, al termine della seconda riunione operativa.

«È con estremo piacere – ha detto Cuzzupi – che dobbiamo prendere atto di come tutti i componenti dell’organismo che si sono assunti l’onere e l’onore di partecipare attivamente ai lavori per un così delicato e importante tema quale il contrasto alle discriminazioni nei luoghi di lavoro, stiano collaborando a pieno regime per delineare il fenomeno, comprenderne la portata e individuare azioni da trasferire al Consiglio Regionale e alla sua Presidenza così come previsto dalla Legge di riferimento».

«Un dato questo che rivela come la sensibilità e la disponibilità di Enti quali Regione, Anmil, Inail, Inps, Ispettorato del Lavoro, delle Organizzazioni Sindacali partecipanti e dei professionisti impegnati in prima persona siano elementi veri e fattivi – ha proseguito –. Per la nostra Calabria già questo è un dato che indica chiaramente come si possa lavorare, senza pregiudizi e ipocrisie, ma in modo serio e concreto su un progetto comune, utile alla nostra terra e alla nostra gente».

«Abbiamo individuato – ha spiegato – una serie di percorsi che, nei prossimi mesi, ci aiuteranno a porre il problema in un’ottica precisa. Su tale aspetto mi preme, ancora una volta sottolineare e ringraziare, i vari Enti e soggetti impegnati che, mettendo da parte ogni iniziale perplessità hanno compreso la missione dell’Osservatorio, condividendola e facendosi parte attiva, analitica e propositiva. Una nuova e diversa stagione, su questo tema, si sta aprendo dove le specificità di ognuno diventano ricchezza comune in funzione dell’obiettivo di migliorare il lavoro cercando di limitare e circoscrivere fenomeni deleteri e profondamente delegittimanti del valore lavoro stesso».

«Anche in questo periodo tutti i presenti e quelli impegnati attivamente nel lavoro dell’Osservatorio – ha concluso – hanno dato la disponibilità ad interagire tra loro al fine di attivare, alla ripresa formale dei lavori, le iniziative condivise. Azioni che renderemo pubbliche in quanto tutti devono sentirsi coinvolti in un discorso di civiltà. Il migliore alleato delle discriminazioni, siano esse sul lavoro o nella vita comune, è il silenzio e il timore di esporsi. Noi dell’Osservatorio non ci chiuderemo nel sereno silenzio di qualche comoda stanza così come siamo pronti ad esporci per la dignità che meritano i lavoratori e la nostra Calabria». (rrc)

Cgil, Cisl e Uil ritirano i propri rappresentanti dall’Osservatorio contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno annunciato il ritiro dei propri rappresentanti dall’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro.

Una scelta dovuta alla «mancata condivisione da parte nostra, nel metodo e nel merito, del modo in cui il Consiglio Regionale sta procedendo nell’applicazione della legge istitutiva dell’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro. Le procedure messe in atto confermano, infatti, il mancato coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori maggiormente rappresentative nella elaborazione delle linee guida per le attività dell’Osservatorio».

«Inoltre – hanno aggiunto – riteniamo che un organismo che dovrebbe essere super partes e operare all’insegna del pieno coinvolgimento di tutti i soggetti presenti, dovrebbe decidere nel proprio ambito a chi affidare la Presidenza dell’organismo stesso, secondo le modalità della partecipazione democratica e non in base a una decisione politica calata dall’alto».

«Comunichiamo, pertanto – conclude la nota – che non aderiremo alla convocazione della prossima riunione anche in considerazione che, per le finalità per le quali è stato istituito il detto Osservatorio, esiste già il “Comitato Regionale di Coordinamento sicurezza nei luoghi di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n.81, art. 7 del 9/4/2008, e del D.P.C.M. del 21/12/2007, e per come previsto dalla D.G.R. n.852 del 29/12/2010. Inoltre, relativamente alle questioni afferenti le pari opportunità e la vigilanza del principio di non discriminazione, la Legge 125/1991 e il D. Lgs. n.198/2006 rinviano tali compiti e funzioni alla Consigliera di pari opportunità». (rrc)