L’OPINIONE / Vincenzo Costantino: Palazzo Fazzari tornerà fruibile

di VINCENZO COSTANTINO – Con il via libera arrivato dalla Regione Calabria per la concessione in comodato d’uso gratuito di Palazzo Vince, l’amministrazione comunale può ora avviare la fase operativa che consentirà di restituire alla città un luogo simbolo del centro storico destinato a scoprire una nuova funzione. Il progetto della giunta Fiorita è, infatti, quello di avvicinare lo storico immobile, che già in passato ha recitato un ruolo importante per la vita culturale, alle nuove generazioni attraverso forme di utilizzo improntate all’innovazione e alla creatività.

Palazzo Fazzari tornerà a svolgere il proprio ruolo di contenitore culturale, ad essere teatro di incontro, ad ospitare e generare progetti, attività e idee Un nuovo tassello di un percorso iniziato con l’inaugurazione di “Spazio 1”, ovvero la prima sala lettura aperta nel quartiere marinaro e pensata appositamente per offrire agli studenti anche un punto di riferimento dove socializzare e condividere momenti culturali.

Palazzo Fazzari vuole essere, quindi, lo Spazio 2 di questo più ampio progetto e che, senza dimenticare la propria vocazione identitaria legata all’arte e alla cultura, vuole proiettarsi verso il futuro guardando anche ai nuovi strumenti digitali e alle nuove esigenze dei giovani studenti e lavoratori. Uno spazio aperto all’incontro e al confronto dove, negli auspici dell’amministrazione, possano nascere idee e progetti a beneficio dell’intera comunità, generando anche occasioni di indotto sociale, turistico ed economico.

L’amministrazione comunale è chiamata a costruire le condizioni abilitanti per far emergere tutte le potenzialità di cui la città è ricca: in tal senso le politiche giovanili rappresentano un settore strategico per la Catanzaro di oggi e del futuro. (vc)
[Vincenzo Costantino è assessore al Turismo, alle Politiche giovanili e alla Transizione digitale]

L’OPINIONE / Daniela Palaia: Palazzo Fazzari spazio pubblico e simbolo di rinascita

di DANIELA PALAIA – Palazzo Fazzari sta per essere restituito alla piena fruizione della città. Finalmente! È stato un iter lunghissimo quello che ha consentito all’amministrazione comunale di ottenere nuovamente la concessione dell’ultimo piano del prestigioso immobile di proprietà della Regione Calabria.

A giugno del 2023 era scaduto il contratto di comodato d’uso che era stato stipulato dalla precedente amministrazione e che era stato legato ad una importante ristrutturazione degli ambienti. Essi erano rimasti aperti tuttavia per pochissimo tempo a causa del grosso limite di essere inaccessibili per i diversamente abili.
Dopo un lavoro meticoloso di riordino della documentazione richiesta dalla Regione Calabria, finalmente la giunta regionale ha accolto l’istanza di concessione dei prestigiosi spazi.
Si tratta degli ultimi due livelli del palazzo più bello della città, l’unico esempio di architettura fiorentina e che ospita un bellissimo caminetto di ceramica invetriata dei primi del novecento del secolo scorso, realizzato dello scultore Leonardo Leoncillo.
Il sindaco Fiorita ha colto sin da subito la necessità di riportare questi suggestivi luoghi alla disponibilità della cittadinanza individuando da tempo una finalità pubblica e condivisa per questi prestigiosi saloni.
Voglio ringraziare chi ha lavorato insieme a me per ricostruire il copioso fascicolo la cui allegazione ha consentito di individuare i vulnus procedurali che impedivano alla Regione Calabria di accogliere la nostra istanza di nuovo comodato d’uso. Un contributo importante è stato dato dall’ex assessora al bilancio Marina Mongiardo con cui abbiamo più volte incontrato i vertici amministrativi della Regione Calabria nonchè dal nostro dirigente dell’area tecnica Giovanni Laganà.
La Regione Calabria, nella persona dell’assessore Minenna, ha colto l’importanza di rinnovare la concessione degli spazi all’amministrazione comunale di Catanzaro che potrà finalmente allocarvi una serie di attività destinate a contribuire al rilancio del centro storico.
La riapertura di Palazzo Fazzari infatti costituisce una delle azioni concrete per la valorizzazione del centro storico unitamente al restauro di Villa Margherita che vedrà l’avvio nei prossimi mesi, a Galleria Mancuso il cui restyling è in fase di completamento dopo la pausa natalizia e ai Giardini Nicholas Green che dialogheranno idelamente, in una connessione di piazze destinate alla socialità, con lo spazio dell’ex Scuola Mazzini interamente ripensato.
E, dunque, sotto l’occhio vigile e attento della Sovrintendenza ai beni culturali, dopo le ultime rifiniture e la collocazione di un montascale cingolato che consentirà anche a chi ha disagi motori di accedere alle bellissime sale, finalmente la città riavrà i suggestivi saloni di Palazzo Fazzari che, grazie alle azioni che porrà in campo il vulcanico assessore alle politiche giovanili Vincenzo Costantino, vedranno animarsi di ragazzi e studenti che potranno godere appieno della bellezza antica di questo autentico gioiello. (dp)
[Daniela Palaia è consigliera comunale di Catanzaro]

CATANZARO – Aperta l’ala comunale di Palazzo Fazzari

È stata riaperta, a Catanzaro, l’ala di Palazzo Fazzari, «un simbolo del centro storico sta per tornare parte integrante della vita sociale di Catanzaro e dei catanzaresi».

«Riqualificando questi locali – ha dichiarato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – l’Amministrazione ha creato un altro, importante e suggestivo contenitore di iniziative innanzitutto sociali, ma anche culturali e artistiche, in quel grande incubatore a cielo aperto che sta sempre più prendendo corpo nella parte antica del capoluogo».

«Il Palazzo – ha aggiunto – sarà il luogo dedicato all’innovazione sociale al servizio dei processi di riqualificazione del centro storico stilati con Agenda urbana».

Il sindaco ha ripercorso l’iter che ha permesso la definizione e l’esecuzione dei lavori grazie a un’operazione di recupero del finanziamento resa possibile attraverso il programma Agenda urbana. L’ala del Palazzo è stata ricevuta in comodato d’uso decennale dalla Regione e ristrutturata a proprie spese dal Comune.

«Dopo il ritiro dei fondi da parte del Mibac – ha spiegato – per il ritardo nelle procedure di aggiudicazione dell’appalto, dovute anche ai ripetuti interventi della Sovrintendenza, Agenda urbana ha garantito la possibilità di intervenire ugualmente trattandosi di riqualificazione di un immobile degradato nel centro storico”, ha proseguito Abramo sottolineando l’impegno di Antonio De Marco, dirigente all’attuazione del programma Agenda urbana, e di Giovanni Laganà, dirigente del settore Grandi opere del Comune».

L’ipotesi di inserimento in Agenda urbana è del dicembre 2018, il passaggio formale è di fine marzo 2019, il collaudo finale dell’agosto 2020. «Dopo quella che possiamo definire rimodulazione il Comune non ha perso tempo», ha fatto notare ancora il primo cittadino.

La ristrutturazione è costata 500mila euro dei quali 400mila di opere strutturali e 100mila per l’acquisto degli arredi e delle attrezzature tecniche, la cui procedura è ancora in corso e si concluderà entro un paio di mesi. L’opera sarà pienamente attiva e funzionale entro quest’estate.

Con l’inserimento in Agenda urbana è imposto all’amministrazione di destinare in via prioritaria l’immobile a una funzione di inclusione sociale in linea con gli obblighi imposti dal Por 2014/2020 (misura Fesr 9.6.6.).

Palazzo Fazzari diventerà, dunque, la sede della costituenda Agenzia comunale per l’housing sociale, preposta a coordinare e gestire tutte le iniziative connesse agli interventi di social housing previste da Agenda urbana su Catanzaro, nonché sede del Laboratorio di partecipazione sociale alla progettazione sul centro storico, che potrà coincidere con l’Urban center aperto al contributo di associazioni, ordini professionali e organismi culturali.

Palazzo Fazzari, nei suoi locali mansardati, ospiterà anche gli uffici dell’Unità di progetto responsabile del coordinamento di Agenda urbana.

Gli spazi ristrutturati sono composti da un salone attrezzato di adeguate tecnologie multimediali per eventi o convegni e per la formazione; tre locali che ospiteranno le iniziative dell’Agenzia e del “Laboratorio di partecipazione”; quattro locali uso ufficio nel piano mansardato.

A breve sarà anche allestita l’esposizione permanente delle sculture del maestro Silvio Amelio, artista che ha donato al Comune una importante collezione di sculture e quadri.

All’apertura hanno partecipato anche il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, gli assessori Concetta Carrozza e Alessio Sculco, i consiglieri Giuseppe Pisano e Antonio Ursino, i dirigenti Antonio De Marco, Giovanni Laganà, Simona Provenzano, Antonino Ferraiolo, Andrea Adelchi Ottaviano.

Situato nell’antico quartiere della Giudecca, ove un tempo sorgeva la sinagoga ebraica, Palazzo Fazzari è uno dei simboli della città e rappresenta un esempio importante di architettura eclettica nel panorama locale e della Calabria in genere.

Il Palazzo fu voluto dal generale garibaldino Achille Fazzari e costruito tra il 1870 e il 1874 su disegno dell’architetto fiorentino Federico Andreotti. Lo stesso architetto, insieme al fratello Enrico, realizzò nei saloni del piano nobile uno splendido ciclo di affreschi con motivi a grottesca. La costruzione fonde perfettamente caratteri toscani, presi in prestito dai palazzi Medici-Ricciardi, Gondi e Antinori di Firenze – in particolare per l’uso della pietra e del bugnato al posto dell’intonaco e per il coronamento del tetto a larghi spioventi -, con caratteri calabresi inerenti alla scelta dei materiali, come la pietra di Stalettì, e le particolari soluzioni compositive d’angolo poste in facciata, che riprendono quelle più antiche di Palazzo Cavalcanti a Cosenza o di Palazzo Di Francia a Vibo Valentia.

Importanti sono anche l’interno, con l’ampio scalone decorato in finto marmo a stucco; le sale con arredi ottocenteschi e l’elegante affresco liberty del salone principale, realizzato da Alfonso Frangipane.

Il salone principale del Palazzo presenta uno splendido camino monumentale  in maiolica colorata, opera dello scultore umbro Leoncillo Leonardi su commissione della famiglia Sandoz-Talarico nel 1953. (rcz)