Reggio Calabria e la “sua” università sempre più unite. L’Università Mediterranea di Reggio Calabria inaugura il suo Anno Accademico 2023/24 nella prospettiva di “Reggio Città Universitaria”. E’ con questo auspicio che il Rettore Giuseppe Zimbalatti, alla presenza del Ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha aperto la Cerimonia Solenne di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Ateneo reggino.
«Le Università “maneggiano” la risorsa più preziosa che una società dispone: i giovani. Investire nel capitale umano attraverso la formazione rappresenta una delle sfide più importanti che si possa raccogliere per l’avvenire del nostro Paese – ha sottolineato il Ministro Zangrillo nel suo intervento – L’obiettivo deve essere quello di costruire modelli di insegnamento, e di orientamento, in grado di anticipare le esigenze di un mercato del lavoro sempre più veloce e competitivo: imprese e organizzazioni pubbliche chiedono alle Università di selezionare persone, non più solo studenti».
Il Rettore della Mediterranea, rivolgendosi alle diverse espressioni che compongono la Comunità Universitaria e alle Autorità presenti, ha evidenziato come sia «irrinunciabile rafforzare il presidio culturale, scientifico e formativo rappresentato dall’Università Mediterranea, nel nostro contesto, per offrire ai giovani uno spazio di Formazione e di Ricerca nel luogo di origine e di residenza, da cui rapportarsi con il Mondo». Ha altresì lanciato l’idea di una Reggio Città Universitaria, perseguibile con il contributo di tutte le istituzioni del territorio.
La Lectio Magistralis è stata tenuta dal prof. Andrea Monorchio, già Ragioniere Generale dello Stato, che ha affrontato il tema di rilevante interesse de “L’attuale epoca delle crisi e l’opportunità di un futuro di solidarietà europea”.
Il prof. Andrea Monorchio, con la sua ampia ed avvincente Lectio Magistralis ha avvicinato la geografia dell’Europa a quella dell’Uomo, iscrivendo il percorso ed il cammino dell’Umanità all’interno dei valori che hanno accompagnato la Storia del Continente. E nella suggestione di una platea amica e familiare ha incoraggiato gli Studenti ad offrirsi alla Conoscenza per contribuire, come lui stesso ha fatto, al progresso intellettuale della terra in cui si sono formati.
Molto intenso l’intervento di Federica Punturiero, studentessa al IV anno di Giurisprudenza della Mediterranea: «È nell’Università e dall’Università che Cultura e Conoscenza raggiungono una motivazione “collettiva”, una inedita prospettiva di trasformazione delle storie “individuali” in una intelligenza più ampia e unificante, universale. Vorrei completare le parole di Mia Madre Maria Chindamo, dilatarle in questo spazio educativo, creativo e formativo, per dirvi che la ‘ndrangheta teme di più la Cultura che non la Giustizia. È la Cultura che ci fa comprendere il nostro ruolo nella società. L’Università, poi, è il luogo dove impari che è meglio capire anziché alzare muri, dove l’individuo diventa un Popolo, il quartiere un Mondo, l’identità una diversità da proteggere e valorizzare. L’unica possibilità che abbiamo, per togliere alla ‘ndrangheta l’aria e le parole, i gesti e l’onore, è quella di soffocare l’ignoranza con la Cultura. Io resto qui nella nostra Università, La Mediterranea di Reggio Calabria! Buon Anno Accademico a Tutte e Tutti, che sia un anno di Libertà».
Il Dott. Marco Santoro ha evidenziato come «la presenza del Ministro Zangrillo sia un segno di attenzione verso il sistema Universitario del Mezzogiorno, le cui qualità ed efficienza sono assicurate anche dall’instancabile opera del Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario da lui rappresentato». (rrc)