Metrocity RC consegna i lavori di riqualificazione del Parco Medma a Rosarno

Sono stati consegnati, alla ditta “Condelli Antonio”, i lavori per la riqualificazione del Parco Medma di Rosarno. Presenti, alla consegna dei lavori, l’amministrazione comunale di Rosarno, guidata dal sindaco Pasquale Cutrì e il vicesindaco della Metrocity RC, Carmelo Versace.

«Sulla strada già tracciata dalla Commissione Straordinaria – ha affermato il sindaco Cutrì – oggi scriviamo una pagina importante di storia della nostra città e, in collaborazione con la Città Metropolitana, l’area riqualificata sarà fondamentale per lo sviluppo di Rosarno, che vuole essere non solo città dell’accoglienza ma anche città della cultura. Ci attiveremo ad intercettare ogni risorsa possibile affinché il Parco Medma migliori nella qualità degli spazi e dei servizi da offrire alla collettività».

Soddisfazione espressa dal Vicesindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace che, a margine della consegna dei lavori, ha ricordato l’impegno della Città Metropolitana, titolare dell’area archeologica, per il rilancio del polo rosarnese come nuovo punto d’attrazione per cittadini e turisti.

«Con la consegna dei lavori si conclude l’iter burocratico che abbiamo avviato qualche mese fa, in linea con gli indirizzi dell’Amministrazione metropolitana guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà – ha affermato Versace – per una tappa fondamentale del percorso che segna un nuovo punto di partenza. Oggi insieme all’Amministrazione comunale di Rosarno e all’intera comunità avviamo i lavori che riqualificheranno un’area davvero importante per questo territorio, per lungo tempo privata dalla fruizione di cittadini e turisti».

«I lavori dureranno appena qualche mese – ha spiegato – e contiamo quindi di poter aprire l’area prima del periodo estivo, sfruttando questa positiva sinergia che siamo riusciti a creare con il Comune di Rosarno, con le istituzioni scolastiche e con la Soprintendenza. Un ringraziamento va quindi a tutti gli attori coinvolti in questa attività e da oggi si riparte, affiancando il lavoro della nuova Amministrazione comunale, per l’obiettivo condiviso di creare su sviluppo su un territorio tanto bello sul quale c’è ancora tanto da scoprire».

Il Parco Archeologico dell’antica Medma sorge all’interno del Comune di Rosarno. L’area è stata oggetto di scavi fin dalla fine dell’800, successivamente protagonista di indagini sistematiche che ne hanno portato alla luce tracce significative della civiltà medmea. (rrc)

L’Associazione RoPam e Abap presentano l’accordo per il Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIAAll’ombra degli ulivi secolari, “gli stessi sotto i quali oltre un secolo fa aveva iniziato a scavare il grande archeologo Paolo Orsi” come ha voluto accennare storicamente durante il suo intervento Fabrizio Sudano, Archeologo Soprintendente della Calabria per la provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia, si è tenuto l’incontro ufficiale tra l’Associazione RoPam (Rosarnesi per il Parco Antica Medma) e la Soprintendenza Abap.

Dal 5 agosto del 2022, data esatta dell’avvio dei lavori sul campo di tutti i sette ettari del Parco Archeologico di proprietà statale e di gestione della Soprintendenza ed assegnati al RoPam per attività di bonifica e servizio, al 12 luglio appena scorso è passato poco meno di un anno. E quest’ultimo anno a distanza netta dai ben due della costituzione del RoPam “è stato il più duro e il più intenso per i Soci volontari” ha rimarcato al microfono il Presidente Gianluca Sapio, che ha aperto il meeting alla presenza di un pubblico nutrito, attento e appassionato oltreché felice e soddisfatto del risultato presentato.

L’incontro ha messo in evidenza, secondo le ferme e solide parole del Soprintendente Sudano, “che gli obiettivi per i quali si era partiti sono stati tutti brillantemente raggiunti, il Parco è finalmente consegnato con soddisfazione alle gestione dell’Associazione RoPAM e nelle mani dei Soci tutti, i quali hanno dimostrato serietà, forte attaccamento e profondo legame alla propria terra e al bene culturale”. Tutto questo darà opportunità nell’area nord del Parco di essere fruito gratuitamente dai visitatori grazie al volontariato offerto e che aprirà il cancello di accesso nei fine settimana con un calendario di turni precisi e con la possibilità di diventare luogo di incontro culturale per qualsivoglia evento o percorso di visita guidata per gruppi con una debita prenotazione.

Medesima soddisfazione ha manifestato Marco Scaravilli, anch’egli archeologo e nella fattispecie Responsabile di zona per il sito medmeo, che non ha perso occasione per ringraziare personalmente non solo l’amico Sapio, prodigatosi entro e fuori il circuito dell’Associazione, ma che ha anche riconosciuto la grande strategia del RoPam di coinvolgimento delle piccole e grandi realtà locali di tipo imprenditoriale a sostegno del progetto che delle altre nuove realtà associative, che potranno collaborare in un reale e sostanzioso sodalizio. A tal proposito, non è mancata, infatti, la forte presenza di A.Fe.Ro. (Associazione Feste Rosarnesi) da poco nata, ma attivissima ed energica, che ha voluto prestare attenzione e cura solidali alle iniziative del RoPam. 

Momento essenziale e significativo quello in cui si sono ringraziate tutte le attività sponsor che hanno materialmente e fisicamente contribuito a tutte le operazioni di bonifica e alla realizzazione della serata, dalle persone alle ditte: Consorzio Tirreno Reggino Piana di Rosarno, Nail Ma, Rao Gaetano, Sorace Michelangelo, Palaia Aurelio, Timpani Luigi, Varrà Alberto, Garruzzo Antonio, Punturiero Francesco, Messina Antonino, Ditta Spagnolo, Garruzzo Carmelo, Cannatà Alessandro, Lombardo Raffaele, Gangemi Luciano, Pasticceria Fratelli Cannatà, Ristorante La Scaletta di Celea, Tocco Domenico, Associazione Nuovamente, Istituto Comprensivo Marvasi – Vizzone.

Sentite, emozionanti e di forte impatto le calorose parole del Presidente Sapio: «Quanto concretizzato sino ad ora dimostra che Rosarno non è la comunità di cui spesso parlano i mass media, ma è una comunità in cui si coopera per attivare, attraverso una sinergia locale seria, progetti che entrino come per altri luoghi a far parte di un sano e costante circolo virtuoso. Ciò detto sia per porgere l’immagine corretta e non distorta della città di Rosarno sia per dare esempio di valorizzazione attraverso questo nuovo modello di cooperazione sociale». (cr)