L’OPINIONE / Giusy Iemma: Il nostro no al Parco Eolico per tutelare il nostro territorio e il nostro mare

di GIUSY IEMMA – Il Comune di Catanzaro esprime una ferma opposizione all’installazione di un Parco eolico marino off-shore lungo la costa ionica, inclusa l’area marina di fronte ai quartieri Lido e Giovino. Questa scelta non nasce da preconcetti ideologici, ma da una visione chiara e condivisa dello sviluppo dell’area costiera, in linea con l’opinione pubblica e con gli obiettivi che questa Amministrazione sta perseguendo con determinazione.

Siamo favorevoli all’energia proveniente da fonti rinnovabili e stiamo investendo molto nella transizione energetica. Ne è prova l’ultimo accordo sancito con Enea e con l’Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare, che richiede una pianificazione urbanistica rispettosa della natura, dell’ambiente e del paesaggio. Tuttavia, riteniamo che questo impianto non risponda all’effettivo fabbisogno del nostro territorio e che il nostro mare verrebbe solo “consumato” per produrre energia da esportare, senza che questo sia stato concordato con le amministrazioni locali.
Gli atti ufficiali di questa amministrazione parlano chiaro. Già nel luglio dello scorso anno, attraverso una delibera di giunta, abbiamo espresso il nostro dissenso verso il progetto, indirizzando le nostre osservazioni alla Capitaneria di Porto in merito alla richiesta di concessione demaniale marittima trentennale da parte della società promotrice dell’intervento. La nostra posizione si fonda sulla volontà di tutelare il nostro territorio e il nostro mare, risorse che sono parte integrante dell’identità di Catanzaro.
Il progetto del parco eolico off-shore confligge con il nostro piano di sviluppo per l’area costiera, che vede nel completamento del Porto una priorità strategica per l’indotto economico e occupazionale. Pensiamo a un porto turistico-peschereccio che possa convivere con le attività diportistiche e con una naturale destinazione turistica sostenibile. L’installazione di turbine eoliche potrebbe compromettere questo percorso, penalizzando possibili prospettive di sviluppo.
Le ragioni del nostro No sono molteplici: dalla tutela della flora e fauna marine, all’impatto visivo e paesaggistico, fino alle limitazioni sulla sicurezza della navigazione e all’attività di pesca, che è parte fondamentale dell’identità del nostro territorio. La realizzazione del parco eolico comporterebbe la sottrazione di vaste aree di pesca, mettendo a rischio un’attività strettamente connessa con il turismo, risorsa primaria della nostra economia.
Infine, è fondamentale ricordare che la Calabria produce già un surplus di energia elettrica rispetto al proprio fabbisogno. Continuare a “consumare” il nostro territorio per esportare energia non è la strada migliore da percorrere. Occorre, piuttosto, promuovere un sistema di “energia a km zero”, coinvolgendo la comunità locale nella produzione e nel consumo dell’energia, così come indicato dalla recente Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili.
Siamo pronti a unire la nostra voce a quella di altri comuni della fascia ionica per rappresentare in maniera unitaria la volontà di tutelare i nostri territori dalle devastazioni ambientali e dalle speculazioni. Il Consiglio comunale ha già espresso una chiara contrarietà al progetto, e noi faremo tutto il necessario per dare seguito a questa posizione, agendo nel rispetto della nostra storia, del nostro paesaggio e della nostra comunità. (gi)
[Giusy Iemma è vicesindaca di Catanzaro]

OPINIONE / Franco Cimino: Bene il netto no di Catanzaro al Parco eolico marino

di FRANCO CIMINO – “Le osservazioni di dissenso” deliberate ieri dalla giunta comunale, con le quali il Comune dice un no chiaro al progetto della installazione di un parco eolico marino lungo un tratto di costa che interessa il nostro mare e la nostra bella vista( ma la battaglia, sono certo, sarebbe stata fatta comunque per ogni iniziativa analoga, siamo il capoluogo di regione), è fatto assai positivo sotto molteplici ragioni. Ne dico solo due.

Le più importanti sono l’attenzione e l’ascolto verso la sensibilità e la voce di Associazioni, politici e cittadini, nonché di documentate e ben esposte ragioni giuridiche, emerse dalla parte più attenta della nostra società. L’altra è l’emergere di un’attenzione tanto attesa verso il territorio e ciò che ancora resta della sua bellezza, lungamente ferita e oltraggiata in decenni di egoistico suo sfruttamento. La Politica, secondo il mio sentire, è valorizzazione e tutela del patrimonio naturale, culturale e, quindi, paesaggistico e ambientale. Questa è la vera ricchezza di un territorio. Di una città. Del nostro territorio. Della nostra città. Da queste sensibilità bisogna ripartire per trasformare questa ricchezza in opportunità nuova. In nuova producente ricchezza altra. Si continui dunque, se si vorrà mantenersi coerenti e risultare credibili, su questa strada. Che è anche quella della responsabilità, in quanto depositari, come comunità, di una bene che non è nostro, ma di tutti nella stessa misura in cui non potrebbe essere nella libera disponibilità di ciascuno.

Un bene comune, che va amministrato correttamente dal Comune, mi scuso per l’apparente gioco di parole. I cittadini si attendono ora che la stessa scelta di quelle sul mare, l’Amministrazione la compie sulle pale eoliche impiantare sul nostro territorio, attivando vigilanza e cortese opposizione su quello circostante( Catanzaro è il capoluogo anche della provincia).

Basta alberi in ferro che rovinano la terra e ammalano gli occhi. Rimuovere subito quelli che non hanno ottenuto alcuna autorizzazione ove risultassero, se ve ne sono, pertanto abusivi. Si metta inoltre con urgenza la parola fine all’assurda vicenda del nuovo Piano Strutturale, che, volutamente lasciato inapplicato per mancanza di dibattito e di decisione su di esso, sta “volutamente” favorendo la totale consumazione del territorio. Specialmente, quello davanti al mare, ai lati della 106 e sulle piccole colline lungo le vie che portano nella parte alta della Città. Rinnovare la Politica significa cambiare visione della stessa, idea sulla città, cultura e metodo di governo. Per questo la Politica è una cosa semplice. E bella. Il luogo, cioè, della più entusiasmante fatica. Quella rivoluzionaria. (fc)