SERRA SAN BRUNO (VV) – È nato il Comitato promotore del Biodistretto del Parco Regionale delle Serre

È nato, a Serra San Bruno, il Comitato promotore del Biodistretto del Parco Regionale delle Serre, composto dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Gal Serre Calabresi, il Gal Terre Vibonesi, il Gal Terre Locridee, l’Arsac con il supporto del Crea, sette istituzioni che condividono un percorso di crescita e che sposa la strategia dello sviluppo sostenibile.

Ad aprire i lavori, Giovanni Aramini, Commissario del Parco delle Serre ha annunciato con orgoglio: «L’idea che oggi lanciamo si basa su un modello produttivo rispettoso dell’ambiente, distretti bio basati sull’agricoltura biologica che porteranno alla crescita di sistemi produttivi in grado di cogliere le sfide dei mercati europei. Relazioni forti tra aziende bio e le comunità locali, mense, consumatori per arrivare a creare il menù della linea del biologico del territorio».

Vincenzo Carella, delegato del Crea, pronto ad offrire il supporto tecnico scientifico per la creazione del distretto attraverso attività di coordinamento e cooperazione; approccio agroecologico allo sviluppo locale ed a fondare le linee guida per la prossima programmazione per creare un modello di bio distretto che riesca a decollare: attraverso un percorso condiviso e coordinato creando attività di consultazione e animazione delle aziende e istituzioni sul territorio. «A completa disposizione della compagine per le attività di istituto di accompagnamento e assistenza nella coltivazione biologica» è il direttore generale Arsac, Bruno Maiolo.

«Nella Giornata della Terra 2021 – ha dichiarato Vitaliano Papillo, presifente del Gal Terre Vibonesi – diamo il via ad un progetto di rilancio dei territori, un progetto di sinergia tra territori per la valorizzazione di obiettivi comuni». Il presidente Gal delle Serre, Marziale Battaglia vede come obiettivo quello di «garantire al visitatore eccellenze bio legate ai territori, sulle nostre tavole dovrà consumare prodotti bio di alta qualità, le eccellenze del distretto».

Francesco Macrí, presidente del Gal Terre Locridee, si è complimentato per il progetto, esempio di aggregazione di istituzioni in grado di creare una progettazione in grado di apportare un importante ritorno economico sul territorio.

«Il progetto di aggregazione – ha detto – che parte da Serra possa essere da esempio e sprone per altri territori e per altri distretti, l’importanza per i Gal di fare ciò per cui sono nati e questo progetto è l’esempio».

Ha concluso i lavori il prof Zimbalatti, direttore del Dipartimento della Facoltà di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, che riconosce al Parco Regionale delle Serre, ed al Commissario Aramini, il ruolo di soggetto proponente di un progetto ambizioso e straordinario progetto di aggregazione.

«L’Università – ha detto – si mette a disposizione per mettere a sistema il bio in un territorio che è l’icona di valori ambientali, il Vibonese, che è lo scrigno di bellezze tra le più significative del territorio calabrese e vede nella presenza del Crea un respiro tecnico scientifico importante per l’avvio di un percorso importante per territori che godono di grande cultura e tradizione. Sette diverse Istituzioni locali, regionali e nazionali che sottoscrivono oggi la costituzione del Comitato promotore del Distretto biologico del Parco Regionale delle Serre, che gettano le basi per la crescita del territorio facendo leva sulla qualificazione e sulla promozione delle produzioni punta al rafforzamento del turismo naturalistico, esperienziale e gastronomico». (rvv)

 

SERRA SAN BRUNO (VV) – Giovanni Aramini confermato presidente del Parco naturale regionale delle Serre

Prestigioso incarico per Giovanni Aramini, che è stato confermato, dal presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, alla guida del Parco naturale regionale delle Serre.

Spirlì, infatti, con apposito decreto, ha rinnovato per altri sei mesi l’incarico ad Aramini, che «si occuperà della gestione temporanea dell’Ente sino all’espletamento delle procedure per la nomina del nuovo presidente».

Per l’incarico, secondo quanto si legge nel decreto, «non è attribuita alcuna indennità aggiuntiva salvo il rimborso delle spese di missione e permanenza regolarmente documentate che sono poste a carico del bilancio dell’ente Parco naturale regionale delle Serre».

 

Le Reali Ferriere borboniche di Mongiana vincono il Premio “Patrimoni Viventi”

Un prestigioso riconoscimento per il Comune di Mongiana che, con il progetto Le Reali Ferriere borboniche di Mongiana, si è aggiudicato il Premio Patrimoni Viventi, indetto dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e destinato ad Associazioni, Enti e Istituzioni su tutto il territorio nazionale.

«Mongiana – si legge in una nota stampa – si conferma così ancora una volta laboratorio di sperimentazione nei processi di innovazione culturale. Oltre ai principali attrattori, i resti monumentali delle industrie Borboniche, un unicum a livello nazionale e all’eccellente lavoro di valorizzazione ad opera del comune e del Parco delle Serre, emergono capacità e a realtà innovative che danno vita ad interventi di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di Mongiana e del comprensorio».

Le reali ferriere borboniche di Mongiana, infatti, sono state candidate dal Parco delle Serre, che hanno sottolineato come «l’azione culturale che si sta portando avanti a Mongiana da diversi annimira a trasformare il concetto di patrimonio culturale, oltrepassando la nozione di bene tangibile, avvalorando le tradizioni e i sentimenti collettivi che cercano di scavare nel passato per ritrovare le radici di una comunità».

«Il progetto “Le Reali Ferriere di Mongiana” – si legge in una nota del Parco delle Serre – svincolandosi dalle logiche promozionali e commerciali, assume il carattere etico di un nuovo modo di fare cultura e cittadinanza, elaborando il degrado e rifunzionalizzando il patrimonio, le identità e le singolarità locali che vengono tramutate in esperienze. Questo approccio è in linea con la Conferenza di Faro e l’accezione di eredità culturali in essa contenuta, recentemente ratificata dal Senato della Repubblica».

«Siamo onorati di ricevere questo prestigioso riconoscimento– ha dichiarato Giovanni Aramini, commissario del Parco delle Serre – e ringraziamo tutti i collaboratori che hanno scelto di scommettere e investire in un progetto visionario e coraggioso. Il lavoro portato avanti negli anni dalle amministrazioni di Mongiana, seguendo una logica legata alla storia che proietta al futuro, potrà avere altri e migliori risultati grazie alle potenzialità ed alle professionalità messe in campo».

«Mongiana – ha concluso – potrà essere una risorsa da valorizzare ulteriormente ed essere d’esempio ad altre realtà regionali che puntano sulla cultura per risollevare le proprie condizioni sociali ed economiche».

Costruite nel 1770-1771 dall’architerto Napoletano Mario Gioffredo, le Reali ferriere ed Officine di Mongiana sono state un importante complesso siderurgico realizzato dalla dinastia Borbonica e parte integrante del complesso industriale e militare del Regno delle Due Sicilie.
Travolto dalle vicende legate al processo di unificazione politica della penisola italiana, fu messo in secondo piano da parte del governo sabaudo, causando un rapido declino del complesso siderurgico, conclusosi con la cessazione dell’attività nel 1881. (rrm)
In copertina, foto di Marcuscalabresus