Siglato protocollo per “Il pastore custode del Parco Nazionale della Sila”

Nella sede del Parco Nazionale della Sila, è stato firmato il protocollo d’intesa per organizzare la quarta edizione di “Il Pastore Custode del Parco Nazionale della Sila – 2025”.
L’iniziativa mira a valorizzare il ruolo dei pastori come guardiani del territorio, impegnati nella prevenzione degli incendi boschivi e nella tutela dell’ambiente.

Oltre a questo importante compito, il progetto punta a conservare le antiche tradizioni pastorali e a promuovere i prodotti tipici della Sila, seguendo un modello di sviluppo sostenibile che mette al centro la biodiversità, la cura del paesaggio e la trasmissione del sapere alle nuove generazioni.

Previste tante attività, tra cui laboratori didattici, percorsi del gusto, incontri con i pastori e momenti di approfondimento culturale e scientifico.

«Il Pastore Custode del Parco della Sila è ormai un punto di riferimento per la cultura ambientale e pastorale – ha dichiarato l’architetto Ilario Treccosti, Direttore del Parco –. I pastori sono una risorsa preziosa nella difesa del territorio e delle nostre radici».

Anche il Presidente del Gal Kroton, Natale Carvello, ha sottolineato l’importanza dell’accordo: «Questo protocollo rafforza un’alleanza tra le aree interne, montane e costiere. La pastorizia resta un presidio fondamentale per la nostra cultura e per la vita delle comunità locali». (rcs)

l Parco Nazionale della Sila partecipa al “BAM! On the Road – Calabria Edition

Martedì 20 maggio, a Lorica, alle 10, nella sede del Parco Nazionale della Sila, si terrà la presentazione della prima tappa del “Bam! On the Road – Calabria Edition”, l’evento cicloturistico internazionale in programma dal 19 al 23 maggio.

La manifestazione vedrà centinaia di ciclo-viaggiatori provenienti da tutta Europa percorrere 400 km alla scoperta della Calabria più autentica. L’evento è promosso nell’ambito del progetto “Le Montagne del Sole” finanziato con Fondi PSC 2014-2020 del Ministero del Turismo – Avviso “Montagna Italia”.

La tappa inaugurale partirà dalla sede del Parco Nazionale della Sila con un percorso che porterà i partecipanti fino a Tiriolo, lungo uno dei tratti più suggestivi della Ciclovia dei Parchi della Calabria.

Alla partenza interverranno: Liborio Bloise, Commissario del Parco Nazionale della Sila; Ilario Treccosti, Direttore del Parco Nazionale della Sila; Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza; Federico Damiani, Co-founder Enough Cycling; Angela Donato, Titolare Sognare Insieme Viaggi.

Il neo Commissario Bloise e il Direttore Treccosti hanno espresso grande soddisfazione per il coinvolgimento del Parco, dichiarando come l’occasione sia importante per far conoscere un attrattore unico come la Ciclovia dei Parchi della Calabria, dove si può fare turismo tutto l’anno. (rcs)

Il fascino internazionale del Parco nazionale della Sila

di FRANCO BARTUCCISonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo all’Università della Calabria, già Presidente e poi commissario del Parco nazionale della Sila è stata invitata dal dirigente del Parco norvegese di Hardangervidda, Per Lykke, a visitare il Parco e svolgere dei Workshop presso la Norwegian University of Life Sciences di Oslo e nello stesso Parco sul turismo naturalistico nelle aree naturali protette. «È stata davvero emozionante – ha detto la prof.ssa Sonia Ferrari – fare questa visita al Parco Nazionale Hardangervidda, il più vasto d’Europa».

A questo tema di studio e ricerca la Ferrari si dedica da molti anni, sin dall’esperienza come presidente e poi commissario straordinario del Parco Nazionale della Sila nel periodo 2009-2018. Tale attività di ricerca le ha consentito di realizzare numerose pubblicazioni e di partecipare a vari convegni internazionali, oltre a divenire membro della Iucn, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, organizzazione non governativa internazionale e osservatore dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il contatto con il dirigente del parco norvegese, Per Lykke, è nato a seguito di alcune sue visite fatte al Parco della Sila, che egli ha definito un valido modello a cui si è ispirato per numerose iniziative successivamente realizzate, come ha ribadito più volte durante gli incontri tenutosi sia all’Università che al Parco.

Quella della Ferrari ai vertici del Parco nazionale della Sila è stata un’esperienza segnata da molti successi conseguiti dall’area protetta, candidata in quel periodo a divenire Patrimonio dell’Umanità Unesco. Nei circa 9 anni di management della docente il parco ha conseguito, infatti, notorietà a livello nazionale ed internazionale, oltre a numerosi riconoscimenti, fra cui la Carta Europea del Turismo Sostenibile, da parte di Europarc, testimonianza della capacità di fare rete per favorire forme di sviluppo turistico sostenibile. Inoltre, nel 2014 il Parco è divenuto, insieme ad un’ampia area limitrofa, Riserva della Biosfera-MAB UNESCO, la decima riserva italiana, un territorio in cui alla conservazione della biodiversità si associa l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali.

Inoltre, grazie all’azione del Parco, il Fai (Fondo Ambiente Italiano) nel 2016 ha istituito nell’area naturale protetta l’unico bene che gestisce in Calabria, ossia la riserva biogenetica dei Giganti della Sila. I Giganti, un bosco secolare di grande valenza naturalistica e turistica, attualmente è la meta Fai più visitata in Italia nei mesi estivi. E proprio ai Giganti la Ferrari, insieme alla responsabile della riserva Simona Lo Bianco e alla docente dell’Università di Bari, Nicolaia Iaffaldano, ha svolto nei mesi scorsi una ricerca sul benessere psico-fisico conseguito dai visitatori della riserva grazie al contatto con l’ambiente naturale incontaminato. Anche gli interessanti risultati di questa indagine sono stati oggetto dei seminari.

A conclusione della visita Sonia Ferrari ha pure incontrato a Oslo l’ambasciatore dell’Italia in Norvegia, Stefano Nicoletti, con cui ha discusso di problematiche relative allo sviluppo turistico nei due paesi. (fb)

Il Parco Nazionale della Sila e Lipu insieme per la conservazione della biodiversità silana

Conservare la biodiversità silana. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra il Parco Nazionale della Sila e la Lipu – Lega Italiana Protezione Uccelli, rispettivamente dal direttore del Parco, Ilario Treccosti e dal direttore generale della Lipu, Camillo Danilo Selvaggi.

Il nuovo accordo è stato sugellato durante un incontro che si è tenuto presso la sede del parco a Lorica di San Giovanni in Fiore, tra lo stesso direttore Treccosti e il coordinatore del GLC Sila, Gianluca Congi. Il GLC Sila, in questi anni, ha promosso numerosissime attività sul territorio con proficui risultati in termini di: monitoraggi annuali delle specie target, produzione di pubblicazioni scientifiche, partecipazioni a convegni e seminari locali e nazionali a tema, segnalazioni di potenziali minacce, pressioni o rischi al sito e alle specie ornitiche d’interesse comunitario, collaborazione e supporto all’ente e ad altre istituzioni e organismi anche esteri, aventi compiti di tutela e/o di ricerca.

Inoltre, il GLC Sila ha attuato una intesa attività di divulgazione e di implementazione delle conoscenze sul patrimonio ornitico della Sila all’interno della popolazione silana e non solo, promosso diverse iniziative di birdwatching, aderendo anche a eventi internazionali e proposto best practice finalizzate alla tutela degli uccelli e degli habitat che li ospitano nell’ambito dei redigenti piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 o nell’occasione di segnalazioni di potenziali rischi per interventi nella ZPS. Nell’ottica della prosecuzione dell’inteso lavoro fatto, anche grazie al protocollo d’intesa, l’ente parco e la Lipu s’impegneranno per raggiungere i comuni obiettivi finalizzati alla concreta tutela della biodiversità silana cercando di favorirne la conoscenza, la conservazione e la divulgazione.

L’ente Parco Nazionale della Sila e la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), alcuni anni fa, avevano sottoscritto già un protocollo d’intesa finalizzato a una serie di attività sul territorio, soprattutto in virtù dell’operosità sul territorio silano del Gruppo Locale di Conservazione 121 Sila. La Lipu è stata già beneficiaria e coordinatrice del progetto LIFE15 GIE/IT/000897 “Net pro Net”, con il contributo della Commissione Europea e della Fondazione Cariplo, che ha contribuito alla creazione di una rete nazionale di gruppi, denominati Gruppi Locali di Conservazione (da qui in poi abbreviati con GLC), che contribuiscono al monitoraggio e alla sorveglianza di alcuni siti della Rete Natura 2000 ritenuti di particolare interesse  naturalistico sul territorio nazionale e alla diffusione della loro conoscenza tra i diversi portatori di interessi.

Il territorio del Parco Nazionale della Sila presenta una elevata diversità a livello di specie e habitat come conseguenza di una lunga storia geologica e della diversità di condizioni ecologiche che caratterizzano l’area. Per queste ragioni, l’area si colloca tra le regioni prioritarie per il Global 200 ed è stata identificata come Key biodiversity area del bacino del Mediterraneo.

Inoltre, svolge un ruolo centrale in un’ottica di integrazione della Rete Ecologica Regionale con i sistemi nazionali (Rete Ecologica Nazionale) ed europeo (Rete Natura 2000) – in linea con la strategia più complessiva di conservazione della biodiversità così come previsto e programmato dalle Direttive europee 2009/147/CE (ex 79/409/CE, Direttiva Uccelli) e 92/43/CE (Direttiva Habitat) e dalla normativa nazionale e regionale. 

Grazie ad un clima peculiare ed alla grande superficie occupata da boschi promuove la presenza di specie di uccelli che in taluni casi sono al limite meridionale delle loro zone di riproduzione europee con popolazioni isolate o scarsamente collegate ai loro principali centri continentali di diffusione. Inoltre, i monti della Sila Grande, soddisfano i criteri per l’individuazione delle IBA (Important Bird and Biodiversity Area). All’interno della IBA n. 148 “Sila Grande” (ZPS IT9310301) sono presenti locali popolazioni nidificanti di alcuni uccelli come il Falco pecchiaiolo, la Balia dal collare, il Picchio nero, il Picchio rosso mezzano, la Tottavilla e il Calandro, tutte specie allegato I della Direttiva europea “Uccelli” e considerate perciò prioritarie per la gestione del sito protetto. Quest’area della Sila, in particolare, presenta anche habitat d’interesse comunitario che sono fondamentali per la biodiversità e in particolare per la conservazione delle specie endemiche, rare e minacciate. Più in generale nell’area MaB Sila – Riserva della Biosfera, insistono numerose specie ornitiche di cui alcune di particolare interesse sotto diversi punti di vista.  (rcs)

Con “A scuola nel parco” i bambini custodi del Parco Nazionale della Sila

Si è concluso, con successo, il progetto di educazione ambientale“A scuola nel Parco” a cura del Parco Nazionale della Sila, Riserva della Biosfera Mab-Sila Unesco. Una iniziativa che ha visto protagonisti gli alunni della scuola primaria dell’I. C. Casali del Manco 2, coinvolgendo le classi 1^, 2^, 3^ dei plessi di Trenta, Spezzano Piccolo e Morelli.

Con il suo imponente paesaggio montano, la Sila è una risorsa preziosa da tutelare e da far conoscere alle generazioni future. È in questa ottica che nasce “A Scuola nel Parco”, il progetto di educazione ambientale, iniziata nelle aule con una guida ufficiale del Parco, che ha condiviso le sue conoscenze e la sua passione per la natura con i bambini. 

Oltre al laboratorio in aula, il progetto ha offerto ai bambini l’opportunità di vivere l’esperienza diretta del Parco attraverso un emozionante uscita sul campo. La guida del Parco ha accompagnato gli studenti e le maestre del plesso di Spezzano Piccolo prima nel museo e in seguito in una escursione attraverso i sentieri naturali, spiegando loro i segreti della flora e fauna locali. 

L’ uscita sul campo è stata un momento di connessione con la natura, un’occasione per gli studenti di vedere le meraviglie naturali della Sila con i propri occhi. I bambini hanno potuto osservare da vicino: i daini, i caprioli e i cervi, alla ricerca del lupo di cui, purtroppo, hanno potuto vedere solo alcuni esemplari conservati nel Museo.

Hanno potuto esplorare il bosco e imparare come sia importante preservare quest’ambiente unico. 

“A Scuola nel Parco” non è stato soltanto un progetto educativo, ma un investimento nel futuro della Sila. Incoraggiando i bambini a sviluppare una comprensione profonda dell’importanza della conservazione ambientale, il Parco Nazionale della Sila si aspetta che essi crescano con un forte senso di responsabilità verso la natura e il desiderio di proteggere questo tesoro naturale

In un mondo in cui la tutela dell’ambiente è una priorità, “A Scuola nel Parco” è un esempio di come il coinvolgimento diretto dei giovani possa fare la differenza. Un apprendimento da cui i bambini possono essere ispirati per diventare i futuri custodi della Sila, contribuendo così a garantire che questa bellezza naturale possa essere apprezzata anche dalle generazioni a venire. (rcs)

Successo per l’evento sperimentale “Sila, la montagna per tutte le stagioni”

Quattro giorni intensissimi, quasi mille km percorsi in lungo e largo, 17 strutture visitate, tre province coinvolte e 26 tra buyers, giornalisti ed operatori del settore turismo ospiti dell’incoming “Sila, la montagna per tutte le stagioni”, targato Calabria Straordinaria. L’evento sperimentale, promosso dall’Assessorato al Turismo della Regione Calabria, ha avuto l’obiettivo di far conoscere l’altopiano silano dal 14 al 17 ottobre.

Il progetto, organizzato in collaborazione con Modena Fiere leader nazionale nel settore del turismo attivo, ha centrato certamente l’obiettivo principale: quello di porre la Sila come palcoscenico ideale per percorsi di turismo esperienziale. Da Villaggio Palumbo, a Lorica fino a Camigliatello Silano. L’altopiano della Sila, che si estende tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, ha entusiasmato ed emozionato gli ospiti. Un vero e proprio scrigno di biodiversità, all’interno del quale immense distese boschive hanno raccontato un patrimonio naturalistico e culturale inestimabile.

Di particolare importanza, la giornata di martedì in cui si è tenuto l’incontro BtoB tra gli ospiti provenienti da tutto il mondo e gli operatori turistici dell’altopiano silano, organizzato per aprire nuovi percorsi e creare nuove sinergie per una maggiore consapevolezza delle potenzialità della Sila. Nella sede dell’Ente Parco Nazionale della Sila, alla presenza del Direttore del Parco, Ilario Treccosti, del Direttore del Gal Sila Francesco De Vuono e del funzionario del Dipartimento Turismo, marketing territoriale e mobilità della regione Calabria Luca Fregola – in un incontro, moderato dal giornalista Francesco Mannarino – si è cercato di fare sintesi rispetto alle tantissime cose viste ed alle esperienze maturate nel corso dell’evento, con gli ospiti accompagnati alla scoperta delle bellezze e delle attività offerte dal territorio dell’altopiano Silano attraverso percorsi di scoperta e incursioni nella gastronomia locale.

Dai tour in e-bike, alle escursioni a bordo dei battelli elettrici, dai parchi, ai centri visita, agli alberi secolari della Riserva dei Giganti della Sila, passando per il trenino storico e per i percorsi naturalistici dei laghi, fino alle bike boat ed alla zip line volando per 50 secondi lungo 600 metri di teleferica. Itinerari ben costruiti che hanno raccontato la nostra terra. La Calabria è un’esperienza. Ed è questo, anche, il messaggio arrivato agli ospiti del press tour durante il loro soggiorno in Sila. Tutte le visite e le attività outdoor proposte hanno avuto come obiettivo principe, abbondantemente raggiunto, quello di far toccare con mano il cuore pulsante di una Calabria Straordinaria. (rcs)

Si approva il Piano d’Azione per la Riserva della Biosfera della Sila

Verso l’approvazione del Piano d’Azione per la Riserva della Biosfera della Sila. Domani mattina, infatti, alle 10, al Centro Visite “Cupone” del Parco Nazionale della Sila, si riunirà il Comitato di Gestione della Riserva della Biosfera Mab Unesco Sila.

All’ordine del giorno, l’approvazione definitiva del Piano d’Azione della Riserva della Biosfera, esito di un lungo e fruttuoso processo partecipativo che ha visto coinvolti 66 diversi stakeholder pubblici e privati che hanno veicolato nel Piano 146 diverse progettualità finalizzate a perseguire lo sviluppo sostenibile della Sila in ambito ambientale, sociale ed economico.

L’Unesco richiede a tutte le Riserve della Biosfera di redigere un Piano d’Azione, uno strumento che descrive come il territorio, composto da tutti i soggetti che vi vivono e lavorano, intende perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 rispondendo ai mandati di conservazione, sviluppo e logistica del riconoscimento Riserva della Biosfera Mab Unesco. È attraverso il Piano d’Azione che una Riserva della Biosfera diventa effettivamente operativa perché funge da strumento di orientamento, raccolta e coordinamento delle progettualità che mirano a perseguire lo sviluppo sostenibile. Il Piano d’Azione non è uno strumento di pianificazione vincolante, pertanto l’attuazione dei progetti in esso inseriti rimane in capo esclusivamente ai soggetti proponenti e condizionata all’autonomo reperimento delle risorse necessarie, al rispetto delle normative vigenti e agli iter di approvazione eventualmente necessari.

L’approvazione del Piano d’Azione è un momento di passaggio e, in parte, di avvio di una nuova fase per la Riserva della Biosfera della Sila, perché rappresenta lo strumento attraverso cui essere presente ed operativa sul territorio. La possibilità di aggiungere nuovi progetti al Piano resta aperta e verrà valutato un aggiornamento nel 2024.

Per stimolare e favorire l’attuazione della banca progetti del Piano d’Azione, il Comitato di Gestione valuterà anche l’opportunità di attivare dei tavoli di lavoro tematici costituiti dal raggruppamento di più stakeholder che stanno realizzando progetti simili, offrendo occasioni di incontro e confronto e lo sviluppo di collaborazioni e cooperazione, con benefici comuni nei rispettivi progetti o l’ideazione di un nuovo progetto comune.

L’appuntamento sarà, anche, l’occasione per avviare la stesura del Piano di Comunicazione per la Riserva della Biosfera, altro strumento molto importante, fortemente caldeggiato da Unesco, definendone obiettivi, target, strumenti e progetti. Si discuteranno anche e le caratteristiche del disciplinare di utilizzo del logo della Riserva della Biosfera, di cui è previsto il rinnovo grafico. (rcs)

La Sila al XXI Convegno italiano di ornitologia a Varese 2023

Si è svolto a Varese dal 5 al 9 settembre il XXI Cio (Convegno italiano di ornitologia), il più importante appuntamento per gli studi ornitologici in ambito nazionale. Molto sentito e partecipato il XXI CIO arriva dopo l’ultimo che si era tenuto a Napoli nel settembre del 2019, la pandemia nel 2021 fece slittare l’importante kermesse nel 2021 e di conseguenza sono trascorsi quattro anni dall’ultimo convegno.

L’evento è stato organizzato dal Centro Italiano Studi Ornitologici (Ciso), dall’Università degli Studi dell’Insubria e dal Gruppo Insubrico di Ornitologia OdV (Gio). Presso il Campus universitario di Bizzozero (Varese) si sono tenute le quattro giornate di sessioni congressuali più una giornata destinata ad altre attività. Un convegno molto ricco, con ben 11 sessioni e 4 simposi in cui si sono alternati ben 97 relatori differenti, 11 tavole rotonde con le plenary lectures di introduzione alle giornate, che hanno visto 4 prestigiosi ospiti provenienti da Francia, Svizzera e Italia. Ben 136 poster hanno completato il programma scientifico del Cio 2023.

Tra questi, grazie al preziosissimo lavoro di Gianluca Congi – coordinatore del Glc Lipu Sila (promotore e autore principale dei contributi) e di alcuni membri del Gruppo Locale di Conservazione (in qualità di co-autori): Tommaso Talerico, Francesco Saverio Cimino e Salvatore Salerno, sono stati presentati tre inediti contributi-poster grazie ad attività e studi condotte sulla Sila, in alcuni casi frutto di oltre vent’anni di raccolta dati.

L’Ente Parco Nazionale della Sila ha patrocinato i tre poster, inoltre, ha supportato alcune delle attività di ricerca grazie a un protocollo d’intesa stipulato nel 2020 tra l’Ente e la LIPU, finalizzato a una serie di iniziative tra cui spicca il monitoraggio ornitologico di alcune specie d’interesse comunitario in allegato I della direttiva europea “uccelli” e considerate target per la ZPS Sila Grande. Le attività di ricerca e quindi i contributi presentati al convegno, sono stati promossi dalla Lipu – Gruppo Locale di Conservazione GLC 121 Sila (Calabria) e per uno dei tre lavori (quello sui nibbi) con l’affiliazione di Altura (Associazione per La Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti). Si ringrazia per la collaborazione la Società Ornitologica Italiana.

Sono stati proposti dei poster illustrati (improntandoli sulle foto e sui grafici essenziali) e con il testo limitato al solo abstract, seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite, evitando perciò di predisporre “articoli-poster”. I tre contributi-poster, proposti e accettati integralmente dal comitato scientifico del XXI Cio sono stati i seguenti: “Nesting Black Woodpecker Dryocopus martius in the SPA (Special Protection Area) “Sila Grande” – Calabrian appenines (Southern Italy): summary of three years of monitoring”; “The Red Kite Milvus milvus and the Black Kite Milvus migrans on the slopes of the Sila Grande (San Giovanni in Fiore) – Calabrian Apennines (Southern Italy)”; “Breeding Whinchat Saxicola rubetra in the Spa “Sila Grande” – Calabrian Apennines (Southern Italy): population breeding density monitored from 2012 to 2022”. Il primo contributo è relativo al monitoraggio promosso nell’ambito del protocollo d’intesa tra l’Ente parco e il Glc Lipu Sila, evidenzia che nel triennio 2020-2022, sono state individuate almeno 20-25 coppie di Picchio nero all’interno della ZPS Sila Grande, con un trend in aumento rispetto ai dati noti e pubblicati in passato (5-8 coppie dai dati pubblicati nel 2001).

Il Picchio nero è il più grande picchio d’Europa, un relitto glaciale “vivente” sulle montagne della Sila. Un buon segno sulle condizioni ecologiche e sullo stato di conservazione delle foreste silane. Il secondo contributo analizza lo status del Nibbio reale e del Nibbio bruno in una zona pedemontana nel territorio di San Giovanni in Fiore, con dati raccolti a partire dalla fine degli anni ‘90 e proseguiti al 2023, confermando che il Nibbio reale è in forte declino come nidificante ma anche come svernante sul comprensorio mentre il Nibbio bruno, oltre a specie nidificante e migratrice si può considerare ormai uno svernate regolare.

Il terzo contributo è servito per cristallizzare i dati sulla densità riproduttiva (periodo compreso tra il 2012 e il 2022) relativamente a una piccola popolazione nidificante di Stiaccino all’interno della Zps Sila Grande. Lo Stiaccino è un piccolo uccello migratore transahariano a lunga distanza che sverna nell’Africa tropicale e che in Sila si trova all’estremo limite meridionale del Paese per la riproduzione è ad alto rischio di rarefazione con conseguente pericolo di scomparsa locale anche a causa dell’impatto antropico, delle trasformazioni di alcuni tipi di habitat e al cambiamento climatico. All’apertura dei lavori congressuali era presente Francesco Saverio Cimino del Glc Lipu Sila, che ha presenziato per conto del Glc alle fasi congressuali.

Il presidente del Parco Nazionale della Sila, dott. Francesco Curcio si è personalmente complimentato per le attività svolte dal Glc Lipu Sila: «Ringrazio il Glc Lipu Sila e in particolare il suo coordinatore Gianluca Congi per l’instancabile e qualificato impegno portato avanti in tanti anni di attività sul campo. I tre contributi proposti hanno consentito di portare la Sila con il suo parco, all’interno del più importante appuntamento dedicato all’ornitologia del nostro Paese. Ancora una volta viene evidenziata l’importanza della biodiversità presente in questo fantastico territorio con gli uccelli che sicuramente sono tra i principali bioindicatori dello stato di salute dei nostri habitat».

Dello stesso tenore il direttore del parco, l’arch. Ilario Treccosti: «Il Parco Nazionale della Sila con le sue foreste, con i suoi laghi, con i suoi spazi aperti e le innumerevoli forme viventi in esso custodite è uno scrigno di biodiversità incredibile. Dobbiamo impegnarci sempre di più per tutelare questi ambienti talvolta fragili ed esposti ai rischi sempre crescenti, in primis quello del cambiamento climatico. Ringrazio il Glc Lipu Sila e tutti gli autori dei tre lavori presentati al XXI Cio di Varese per quanto hanno fatto e per quanto continueranno a fare nell’ambito dello studio e della conservazione degli uccelli e degli habitat della nostra Sila». Gli atti del convegno saranno presto pubblicati e resi disponibili al pubblico. Il Glc Sila ha dedicato i lavori del Cio alla cara Patrizia Rossi della LIPU, prematuramente scomparsa i giorni scorsi. (rcs)

Al Parco Nazionale della Sila 5 mlm per completare Ciclovia e Ciclopiste

Sono 5 milione di euro la somma di cui è beneficiario il Parco Nazionale della Sila, per il completamento della Ciclovia e le Ciclopiste.

Alla riunione convocata dal Dirigente dott. Giovanni Aramini e dal Dirigente Generale Ing. Salvatore Siviglia erano presenti tutti i Parchi Nazionali Calabresi e il Parco Regionale delle Serre. 

Per il Parco Nazionale della Sila hanno partecipato il Direttore arch. Ilario Treccosti e l’Ing. Domenico Cerminara, Responsabile del Servizio Pianificazione, Programmazione, Sviluppo e Tutela dell’Ente, i quali hanno esposto i nuovi studi di fattibilità tecnica ed economica redatti dai tecnici dell’Ente Parco.

I cinque milioni di euro ottenuti saranno utilizzati per il completamento di opere avviate con la vecchia programmazione Comunitaria 2014-2020 e interesseranno il prolungamento della Ciclopista dell’Ampollino  – dal Teatro Tenda alla Darsena; il completamento della Ciclopista di Villaggio Mancuso con il tratto sino al Centro Visita Garcea ed il tratto di Carbonello Villaggio Racise sino a loc. Pantane in prossimità del Bivio per Catanzaro. 

Sarà realizzata la nuova Ciclopista del Lago Arvo sino a loc. Baracchella nel Comune di Aprigliano che si aggiunge al primo tratto – già finanziato dal MASE a breve appaltato –   che partendo dalla Sede del Parco porterà al Centro di Canottaggio sito sul lungo Lago.

Durante la riunione il Direttore, arch. Ilario Treccosti ha sottolineato come queste ulteriori risorse messe a disposizione da parte delle Regione Calabria unitamente a quelle ricevute dal Mase, consentiranno all’Ente di completare gli interventi infrastrutturali di mobilità lenta e sostenibile già realizzati quali la ciclovia e le ciclopiste. 

Gli interventi già realizzati hanno creato condizioni ottimali per stimolare i privati ad investire sul territorio silano e con i nuovi lavori si mira ad attrarre ulteriori investimenti. Le tante attività nate lungo queste infrastrutture verdi hanno attirato l’attenzione di turisti internazionali e nazionali e anche di personalità dello spettacolo e dello sport, basti pensare alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale – più volte campione del mondo della specialità – e la Nazionale Under 19 di Canottaggio che ha sostenuto una settimana di allenamenti sul lago Arvo.

Il Presidente, dott. Francesco Curcio, soddisfatto di come l’azione sinergica dell’Ente Parco e della Riserva della Biosfera MAB Sila, gestita sempre dall’Ente, stia affermando un percorso virtuoso di crescita turistica e non solo legata alle tante attività outdoor, ed auspica un futuro che porti un maggior  sviluppo dell’intero territorio senza confini comunali  e provinciali per arrivare così al definitivo cambio culturale già in atto negli ultimi anni. (rrc)

Rinnovata l’intesa tra Parco della Sila e i “Pastori Custodi” per la custodia dei boschi

È stata rinnovato il protocollo d’intesa che il Parco Nazionale della ha siglato tre anni fa con i Pastori Custodi, che punta a valorizzare la professione del Pastore, mestiere antichissimo da tramandare, un vero e proprio custode del parco, che, grazie alla sua presenza quotidiana e capillare svolge sul territorio una vera e propria attività di sentinella ambientale, territoriale e sociale di straordinario valore.

A rinnovare la convenzione, il direttore del Parco della Sila, Ilario Treccosti e il presidente del Gal Kroton, Natale Carvello, alla presenza del presidente del Parco, Francesco Curcio e dei pastori custodi silani.

Un Protocollo nato tre anni fa, grazie al quale è stato anche possibile mappare dei ruderi e dei “tratturi” legati alla tradizione della Transumanza. Una rete in grado di valorizzare un’antica professione, mettendo a sistema una “rete di pastori e agricoltori”, come attori principali del territorio, elemento peculiare e caratteristico della comunità e dei territori del Parco. L’agricoltura e l’allevamento costituiscono il legame inscindibile tra la tradizione rurale e l’uomo, che diventa custode del paesaggio e produttore dei più noti e prestigiosi prodotti della tradizione.

«Anche quest’anno, i nostri boschi avranno i loro custodi, delle vere e proprie sentinelle che sorveglieranno il nostro altopiano attuando un’opera di prevenzione e tutela ambientale. La figura del “pastore custode” è in possesso di una profonda conoscenza del territorio, in grado di custodire e salvaguardare il patrimonio ambientale in cui opera», ha sottolineato il presidente Curcio. Ad intervenire nel corso della mattinata anche il Presidente del Gal Kroton, Natale Carvello: «Il progetto si ripete anche per questa annualità, e rappresenta un buona pratica di valorizzazione e promozione del contesto naturalistico, storico e culturale delle tradizioni».

 Ad oggi sono 47 gli allevatori che sono stati selezionati e che presto saranno formati ed informati sulle attività e le funzioni da svolgere. Anche quest’anno i “Pastori Custodi” svolgeranno un ruolo fondamentale per la previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, affiancando le squadre antincendio e gli Enti preposti. Accanto a queste attività importanti saranno svolte altre azioni rilevanti quali la custodia, salvaguardia e tutela della biodiversità, nonché delle tradizioni e della cultura agro silvo pastorale silana.

Nella stessa giornata, un ulteriore incontro ha segnato l’impegno costante dell’Ente per la tutela e la protezione del patrimonio naturalistico dell’altopiano. Si è tenuta presso la sede dell’ente, a Lorica, la riunione organizzativa dedicata al coordinamento delle associazioni del territorio coinvolte nel servizio Aib 2023, per la prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Il Direttore del Parco della Sila l’arch. Ilario Treccosti ha elencato le associazioni impegnate nella tutela dei boschi, inserite all’interno del Piano di Previsione e Prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (Piano Aib) e insieme al Ten. Col. Angelo Battista Roseti Comandante Reparto C.C. PN Sila e al dott. Giuseppe Luzzi, funzionario presso l’Ente, hanno predisposto la suddivisione delle diverse zone da presidiare insieme ai referenti delle associazioni.

Ogni zona del parco, grazie all’impegno dei volontari delle associazioni che vigileranno sulla tutela del territorio sarà adeguatamente presidiata. L’Ente Parco attraverso gli impegni presi, coinvolgendo chi sul territorio è attore attivo e protagonista, vigila con attenzione su un patrimonio di inestimabile bellezza, custodito da coloro che lo popolano e lo vivono giornalmente. (rcs)