di PINO NANO – «Mi chiamo Pasquale Nestico, e sono di origine calabrese. Sono nato nel piccolo paese di Isca sullo Ionio, in provincia di Catanzaro. Dall’età di 13 anni a 17 anni ho fatto il muratore, seguendo le orme del mio caro padre, dopodiché mi sono diplomato come Perito Elettrotecnico a Catanzaro. Immigrato negli Stati Uniti, mi sono laureato da Ingegnere Elettrico alla Villanova University in Pennsylvania e poi, infine, alla Temple University ho ottenuto la Laurea in Medicina. Il sogno di una vita…».
Una carriera prestigiosa dal punto di vista professionale e sociale. Per questo l’Asi, l’Associazione sportiva Italiana di Vibo Valentia, presieduta da Michele La Rocca ha deciso di consegnare il “Premio Valentia” al dottor Pasquale Nestico. La consegna del premio, una statua di bronzo, opera dell’artista Pantaleone Rombolà e fusa nella fonderia Del Giudice di Firenze, è stata consegnata allo studioso italoamericano dal sindaco della città capoluogo, Maria Limardo e dal suo vice Pasquale Scalamogna.
Il premio, giunto alla decima edizione, nel corso degli anni ha visto premiati tantissimi atleti e sportivi, ma da quest’anno si è aperto anche al mondo della cultura e del sociale.
Pasquale Nestico, nato a Isca sullo Ionio, ricordiamo, oltre ad essere un brillante e famoso cardiologo negli Stati Uniti, è molto attivo nel sociale, avendo fondato nel 1987 la Filitalia International. L’associazione no-profit italo-americana è cresciuta negli anni così tanto da avere oggi 25 sedi diverse nel mondo, un numero che continua a crescere continuamente grazie al programma di espansione immaginato proprio dal medico calabrese. Un programma che tende a difendere e ad aiutare i poveri e i bisognosi con programmi mirati. Tra questi programmi – spiega lo stesso Pasquale Nestico – ci sono le borse di studio per i bambini e ragazzi iscritti ai vari club, lo scambio culturale tra studenti con l’International Exchange Program e il Christmas Child.
«Ma ho fatto anche altre cose importanti, il Tenente Colonnello Medico Volontario durante la guerra in Iraq e Afghanistan, e ho voluto servire fino in fondo questa mia bellissima seconda patria che sono gli Stati Uniti. In questo senso, io dico sempre che amo l’Italia come amo mia madre, e amo gli Stati Uniti come amo mio padre, e li amo in un modo uguale. Ho avuto anche delle onorificenze importanti di cui vado fiero, Cavaliere della Repubblica Italiana nel 2004, poi Commendatore nel 2007 e Grande Ufficiale nel 2009. Grazie Italia».
Alla cerimonia della consegna del “Premio Valentia”, oltre agli organi istituzionali, al presidente Asi Michele La Rocca, erano presenti anche i rappresentanti del club vibonese, con la presidente Vittoria Pasceri e la vice presidente Milena Garcia. Presente anche Aurora La Rocca.
«Sono sposato da 46 anni con mia moglie Anna, con la quale abbiamo avuto 3 figli: Aurelio come mio padre, Concetta come mia madre che è anche lei un Cardiologo, e Saverio come mio suocero. Ho 2 nipoti bellissimi, Luca Pasquale e Christian Giovanni».
Il dottor Pasquale Nestico, accompagnato in Calabria dalla moglie Anna, dopo avere ringraziato Michele La Rocca ha dedicato il suo premio a tutta la grande famiglia di Filitalia International: «E’ un riconoscimento – ha commentato il noto cardiologo e fondatore di Filitalia – che dedico a tutta la nostra famiglia di Filitalia che si spende giornalmente per il prossimo. La nostra mission è lingua, cultura italiana e Servizio agli Altri, perché è molto bello aiutare incondizionatamente chi ha bisogno».
La scelta del premio al cardiologo italoamericano ha reso internazionale il premio vibonese, e allo stesso tempo ha cambiato la sua dimensione tradizionale e originaria: «Abbiamo deciso di premiare il dottor Pasquale Nestico – ha commentato – per il suo impegno costante nel sociale, oltre che dal punto di vista professionale, perché è un professionista che fa onore alla Calabria. Pasquale Nestico è oggi un esempio per tutti, e grazie a lui, che ha creato la Filitalia International, tantissimi dei nostri ragazzi e giovani possono ricevere aiuti per studiare e per costruire un futuro diverso».
«Anche dal punto di vista politico ho avuto delle esperienze importanti: sono stato Presidente del Comites dal 1999 al 2004 nel distretto consolare di Filadelfia che va dalla Pennsylvania fino al North Carolina, poi nel 2004 sono stato eletto Consigliere, il primo eletto dei 5 eletti negli Stati Uniti. Ho servito come Consigliere al Cgie – Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – dal 2004 al 2015, e mi hanno affidato la Presidenza della Commissione Sanità con la quale abbiamo fatto interventi importanti per i nostri emigrati all’estero. E infine, sono stato eletto Segretario del Circolo del Pd di Filadelfia, il terzo più grande del mondo, e sono attualmente Presidente per l’Assemblea del Partito Democratico, eletto Delegato per gli Stati Uniti all’Assemblea Nazionale del Pd».
C’è abbastanza, insomma, per parlare di una Eccellenza Italiana negli Stati Uniti d’America. (pn)