Versace (Metrocity RC): La Pedemontana va protetta, non demolita

«La Pedemontana, anche se diversa da quella progettata 40 anni fa, va protetta e non demolita. Abbatterla, di certo, non risolverebbe il problema di collegamento fra i borghi interni». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, chiudendo i lavori del convegno Infrastrutture per la mobilità: Pedemontana, occasione di riscatto dei borghi interni.

Al dibattito, moderato da Enzo Mileto e organizzato dal Coordinamento delle associazioni culturali “Progetto Città della Piana”, hanno preso parte anche gli organizzatori Aldo Polistena e Armando Faci, Bruno Barillaro, sindaco di Oppido Mamertina, Aurelio Misiti, ex sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Mariano Mazzullo dell’associazione “Ci siamo rotti”, Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido, consigliere metropolitano e presidente dell’Associazione dei sindaci della Piana, e Francesco Cosentino, primo cittadino di Cittanova e presidente del comitato direttivo dell’assemblea dei sindaci.

«Piuttosto – ha aggiunto Versace – va corretto il tiro, provando a fare uno studio di fattibilità da inserire nel prossimo Piano strategico della Città Metropolitana per provare a darle, quanto meno, una prospettiva. E’ un’opera pensata e realizzata ai tempi in cui c’era l’ex Provincia e, sicuramente, avrebbe meritato maggiore attenzione da parte di chi, all’epoca, si candidava per garantire gli interessi di questo territorio. Ma rimuginare sul passato non serve, non è tempo di polemiche. L’obiettivo, invece, è quello di cercare di risolvere i problemi e dotare anche soltanto di una strada in più i circa 1.800 chilometri di arterie attualmente gestite dalla Città Metropolitana».

Carmelo Versace, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come «siano ormai passati 40 anni a discutere di Pedemontana». «Se vogliamo cambiare il paese – ha affermato – dobbiamo pensare in grande. Non servono più le promesse di realizzare opere che servano, nel frattempo, soltanto ad aumentare il gap con le grandi città. La politica deve assumersi, una volta per tutte, le proprie responsabilità. Noi siamo in trincea e, secondo le linee d’indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà dettate sin da suo primo insediamento, siamo sempre al fianco dei cittadini mettendoci la faccia e facendoci carico dei problemi di ogni territorio. Ciò, però, come è evidente, non basta».

«La Città Metropolitana di Reggio Calabria è un ente di programmazione, unico in Italia – ha proseguito Versace – a non godere delle funzioni delegate dalla Regione. E non è un problema di colore politico. È una questione oggettiva. Dai 20 milioni di euro appannaggio dell’ex Provincia per la questione viabilità siamo passati a zero trasferimenti in bilancio per la Città Metropolitana. Ed è normale che non si possa rischiare la vita per una buca. Non abbiamo fonti dirette su cui attingere. Il fatto di fare ogni sforzo che è nelle nostre corde e nelle nostre possibilità è un atto dovuto e necessario. A volte non si riesce a farlo per mancanza materiale di risorse. Per questo motivo, ho chiesto al ministro dei Trasporti di prendersi in gestione dall’SP 1 alla SP 9 perché, solo attraverso ad un ritorno delle competenze ad Anas, potremmo contare su una manutenzione straordinaria e ordinaria delle nostre strade».

L’occasione è servita al sindaco metropolitano facente funzioni per affrontare altri nodi particolarmente importanti per l’area della Piana come, ad esempio, «la necessità di puntare sul retroporto di Gioia Tauro e sul riordino e rilancio dei presidi ospedalieri territoriali per garantire, almeno in quelli strutturalmente idonei e lontano da logiche campanilistiche, un primo soccorso adeguato alle esigenze del territorio prescindendo dalla costruzione dell’Ospedale unico di Palmi».

Quindi, Carmelo Versace ha dedicato ampio spazio alle iniziative che interessano direttamente il Comune e la comunità di Oppido Mamertina: «La Città Metropolitana, per quanto di sua competenza, ha pronto il progetto esecutivo, da 2 milioni di euro, per il lotto 2 della scuola. Faremo da intermediari con la Regione, insieme ai consiglieri metropolitani oltre qualsiasi schieramento, affinché si trovino tutte le risorse utili a completare il lotto numero 1».

Capitolo a parte riguarda il “Palloncino” di Oppido: «L’ex Provincia fece un investimento da 300 mila euro per un’opera di fatto rimasta incompleta. Non è ammissibile. Come Città Metropolitana abbiamo acquisito i terreni su cui sorge la struttura e con il Credito sportivo, con quale ci lega una fitta e proficua interlocuzione, intercetteremo le somme per rimetterla in sesto e consegnarla ai cittadini di Oppido e delle zone limitrofe».

«Infine – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro – attraverso una strategia che ha responsabilizzato ed unito i Comuni in una sorta di mutua assistenza, anche qui si attingerà ai fondi del Pnrr per un progetto di ammodernamento armonico e “green” che investirà il comprensorio di un finanziamento complessivo per 2,8 milioni di euro». (rrc)

Versace: Priorità Metrocity RC rilancio aree interne e contrasto allo spopolamento

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha evidenziato come il rilancio delle aree interne e il contrasto allo spopolamento sono la priorità della Città Metropolitana.

Il f.f., infatti, ha partecipato all’iniziativa pubblica sul tema della costruenda strada Pedemontana e sui sugli sviluppi futuri che interessano tale infrastruttura. All’incontro, promosso dal coordinamento Associazioni “Progetti Città della Piana” presieduto da Armando Foci, hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere metropolitano, Giuseppe Zampogna, il dirigente Settore Viabilità della Città metropolitana, Lorenzo Benestare, diversi Sindaci e amministratori dei territori interessati, rappresentanti sindacali, associazioni e cittadini.

«La conurbazione delle nostre aree interne resta una priorità per il territorio metropolitano e trovo estremamente positivo l’impegno e il protagonismo delle associazioni, delle comunità e degli amministratori locali, per tenere vivo il dibattito su questo tema attraverso idee e proposte che arricchiscono il lavoro dell’amministrazione metropolitana» ha detto Versace, aggiungendo che «oggi l’idea originaria che animava questa grande opera, che si trascina come grande incompiuta da decenni, è stata progressivamente snaturata e dunque occorre uno sforzo ulteriore per riattualizzarla».

«L’infrastruttura, come sappiamo – ha proseguito – in parte è stata già aperta ed altre porzioni verranno attivate a breve, ma la sfida oggi che vede impegnata la Città metropolitana e i propri tecnici è quella di capire come superare le criticità che si sono accumulate negli anni, con riferimento alle comunità che vengono tagliate fuori da questa infrastruttura e naturalmente anche per quel che riguarda le linee di finanziamento che occorre individuare. Un percorso complesso che abbraccia, tra le altre cose, l’attività di progettazione e lo sviluppo degli studi di fattibilità che l’Ente è chiamato a portare avanti. In questa direzione ritengo che il contributo che viene dal basso, frutto dell’impegno civile del tessuto sociale, sia una risorsa irrinunciabile».

Il dibattito, infine, ha posto in evidenza le gravi carenze finanziarie a cui devono far fronte gli uffici della viabilità della Città metropolitana che, negli anni, hanno visto letteralmente azzerate le risorse dedicate al settore. «Anche questo fondamentale tema – ha poi concluso Versace – abbiamo posto sul tavolo del Ministero dei Trasporti con cui da mesi è in atto un’interlocuzione costante di carattere generale su tutti i dossier e gli asset strategici del comparto infrastrutturale che interessano da vicino il territorio metropolitano». (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – È stato aperto il nuovo tratto della Pedemontana

Nella giornata di oggi, sarà aperta al traffico il nuovo tratto della Pedemontana di Gioia Tauro, che conduce da Taurianova all’innesto per Scroforio in direzione Oppido Mamertina e Varapodio.

L’opera vede la Città metropolitana quale ente attuatore, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro per il Sistema delle Infrastrutture di Trasporto nella Regione Calabria, sottoscritto il 29 luglio 2002 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Calabria. 

Presenti sul posto per la rimozione dei blocchi dei vari snodi viari e l’apertura alla circolazione dei veicoli, il consigliere metropolitano con delega alla Viabilità, Carmelo Versace insieme al Responsabile Servizio Infrastrutture e APQ, Ing. Pietro Priolo, al RUP, Ing. Massimiliano Brianti, al direttore dei lavori, arch. Francesco Rigoli e al responsabile manutenzione, Ing. Paolo Labate.

«Per il territorio della Piana si tratta di un nuovo passo in avanti verso un sistema di infrastrutture e collegamenti viari moderno ed efficiente», ha commentato a margine dell’apertura della strada il consigliere Versace.

«Un’opera tanto attesa dalla popolazione – ha aggiunto – che, da circa 20 anni, ovvero da quando è stato siglato l’accordo di programma quadro, ne auspica legittimamente il completamento. Proprio con i cittadini avremmo voluto condividere questo importante momento ma in ragione delle disposizioni vigenti durante il periodo elettorale, abbiamo ritenuto opportuno procedere soltanto con l’apertura al traffico per consentire all’utenza di usufruire subito della strada».

«Tuttavia prosegue il confronto con il territorio, le associazioni e i comitati di cittadini – ha evidenziato il rappresentante di Palazzo “Alvaro” – sul terreno delle criticità e dei possibili correttivi che si possono ancora attuare su quest’opera. L’indirizzo che ci siamo dati, punta in modo deciso sulla piena condivisione delle scelte e degli orientamenti strategici in materia di viabilità e infrastrutture, in un settore che negli anni è passato da uno stanziamento statale di circa 20 milioni agli attuali 3 milioni per quanto riguarda gli ex fondi Anas».

«In questo contesto – ha concluso il consigliere Versace – stiamo profondendo uno grande sforzo per investire laddove è necessario, per aprire strade e nuovi collegamenti e per effettuare la manutenzione in zone in cui non si faceva da oltre dieci anni. Un indirizzo che l’amministrazione Falcomatà, di concerto con gli uffici tecnici del Settore Viabilità, sta conducendo con serietà e attenzione, nell’ambito di un percorso partecipato che deve vedere protagonisti gli amministratori locali e le comunità».

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Taurianova, Roy Biasi, sottolineando che «finalmente si realizza un altro lotto della Pedemontana della Piana di Gioia Tauro, che si aggiunge a quello già in esercizio dal 21 dicembre 2012, inaugurato dal Presidente Giuseppe Raffa, che collega Cittanova a San Giorgio Morgeto».

«Il tratto oggi in apertura, per la verità completo da oltre un anno – ha spiegato – ma ritardato per la realizzazione di altre opere interferenti, costituisce un ulteriore tassello infrastrutturale fra quelli previsti dall’APQ, Accordo di Programma Quadro per le Infrastrutture e i Trasporti nella Regione Calabria, stipulato il 29/07/2002, dall’allora Governo Berlusconi e attuato dall’ex Provincia di Reggio Calabria  con presidente Pietro Fuda, coadiuvato dal sottoscritto, nella qualità di capro-gruppo consiliare di maggioranza, sulla base di un tracciato approvato da tutti i comuni nella Conferenza dei Servizi del 27/08/2003».

«Non vi è dubbio – ha proseguito – che ogni singolo tratto di questa arteria è figlia di quella programmazione, ormai ventennale, e che, nonostante tutto questo tempo trascorso, non ha avuto piena attuazione e chi oggi tenta di accampare meriti, ha solo colpe amministrative sia per i ritardi accumulati rispetto a quanto ereditato che per la mancata programmazione degli altri interventi a completamento dell’opera complessiva».

«Al tratto in precedenza inaugurato – ha ricordato Biasi – lungo 4.250 metri, se ne aggiungono 5.775 di tracciato principale ed ulteriori 1.370 di penetrazione verso Molochio e Terranova SM. In tutto quasi 11,5 Km di strada a scorrimento veloce, ma nel suo complesso, l’Accordo Quadro del 2002, prevedeva in modo articolato e completo, un tracciato che doveva connettere la Delianuova-Gioia Tauro, la Bagnara-Bovalino, la SGC Ionio-Tirreno e l’A2, con un nuovo svincolo autostradale nel territorio di Laureana di Borrello.  Quest’ultime tutte opere che, fatto eccezione per un altro tratto di Pedemontana, giacciono in una situazione di incomprensibile stallo».

«Agli 11,5 Km oggi percorribili – ha aggiunto ancora – ci si augura che presto si aggiungano gli altri 4,5 km del tratto San Giorgio Morgeto – Polistena – Cinquefrondi, il cui avvio dovrebbe avvenire a breve, anche se l’iter  per affidamento e progettazione, va avanti ormai da quasi 10 anni».

«Si ricorda – ha evidenziato il primo cittadino – che ci sono anche due altri tratti in costruzione, il primo lotto della Delianuova-Gioia Tauro (4 Km) e il primo lotto della Pedemontana fra Laureana e la ex SS. 536 lungo la direttrice per Galatro-Feroleto Della Chiesa e Maropati (5 Km), entrambi i lotti avviati ed iniziati nel periodo del presidente Fuda e del sottoscritto capogruppo di maggioranza. Ma anche di questi non è dato avere notizie ufficiali sul perché non vengono completati ed aperti al traffico».

«L’attenzione, dunque – ha proseguito ancora – dovrebbe adesso spostarsi sull’avvio dei lavori per la realizzazione del tratto fra San Giorgio e Cinquefrondi, ed anche sul completamento dei lotti già iniziati,  ma tutto ciò senza dimenticare che per avere il quadro completo occorre mettere in cantiere, i tratti mancanti fra Terranova SM e Oppido Mamertina, passando per Varapodio, il secondo lotto della Delianuova-Gioia Tauro, il piccolo tratto che connetterebbe la Pedementana nel territorio di Cinquefrondi alla SGC Ionio-Tirreno ed infine, il collegamento fra quest’ultima e la ex SS.536». 

«Poi – ha spiegato ancora – spetterebbe ad Anas mantenere gli impegni e realizzare il più volte sbandierato svincolo di Laureana, chiudendo l’anello, sulla A2 a nord e a sud sulla Piana di Gioia Tauro. Dal punto di vista delle risorse, si ricorda che il primo tratto inaugurato nel 2012 è costato circa 28 milioni di euro, mentre l’altro lotto che oggi si inaugura ha richiesto circa 30 milioni di spesa. Per gli altri due tratti di Laureana e di Delianuova, i costi originari ammontavano rispettivamente a 22 milioni di euro e circa 31 milioni».

«Per gli altri tratti necessari a completare la Pedemontana – ha illustrato il sindaco Biasi – servirebbero invece circa 50 milioni fino a Oppido Mamertina, circa 20 milioni per connettere il tratto di Cinquefrondi alla SGC mediante uno svincolo adeguato e e altri 35 milioni per raggiungere la ex SS.536 (ora SP.43)». 

«Per completare la Delianuova- Gioia Tauro – ha spiegato – servirebbero 40 miolioni partendo da Castellace fino a Gioia Tauro. Quale migliore occasione per sfruttare i fondi aggiuntivi al Pnrr per far uscire il nostro territorio dall’isolamento, facendogli ingranare una marcia in più, che verrebbe così servito da una infrastruttura moderna, veloce, lunga in totale circa 32 Km, e tale da consentire un adeguato sviluppo economico del retroterra, contribuendo così anche al suo ripopolamento».

«Confidiamo, come sempre e come è nostro costume – ha concluso – nella Politica dei fatti e non in quella delle inutili parole». (rrc)

Auddino (M5S): Vicenda Pedemontana dovrà avere un lieto fine

Il senatore del Movimento 5 StelleGiuseppe Auddino, ha dichiarato che sia inaccettabile che Molochio e Cittanova, nel progetto della Pedemontana della Piana di Gioia Tauro, siano stati tagliati fuori dal collegamento diretto che, da nord a sud, sarebbe dovuto arrivare fino ad Oppido Mamertina.

«Indubbiamente –  ha dichiarato il senatore – la variante a valle, nel tratto in questione, di “pedemontana” ha ben poco perché invece di far uscire dall’isolamento un Comune di montagna come Molochio, lo lascia ancora una volta isolato a beneficio del comune della Piana che, a differenza di quest’ultimo, non risulta appartenere alla Comunità Montana».

«La vicenda della Pedemontana ha dell’incredibile – ha aggiunto – il tracciato originario del secondo lotto che prevedeva il passaggio dai paesi di Cittanova, Molochio, Terranova e Oppido Mamertina negli anni ha visto variare il suo percorso lasciando fuori Molochio. La logica e il buon senso hanno lasciato il posto ad una “variante” di cui non si avvertiva la necessità e di cui non si comprendono le ragioni».

«La Pedemontana – ha spiegato Auddino – è una via di comunicazione importante per la realizzazione del potenziale economico e la crescita dei comuni dell’entroterra; è evidente come le amministrazioni che si sono succedute negli anni non abbiano sollecitato a sufficienza l’importanza di investire sulla buona viabilità e sulla sua ricaduta positiva nel tessuto produttivo dell’intero comprensorio».

«La nuova rete viaria – ha spiegato il senatore del Movimento 5 Stelle – rappresenta una scelta strategica per l’economia dell’entroterra aspromontano ed inciderà positivamente nella vita quotidiana dei cittadini; escludere ampie fette di popolazione dalla possibilità di collegarsi direttamente a questa arteria di grande comunicazione equivale a condannare i tanti cittadini di quel comprensorio ad un isolamento che potrebbe determinare mancate chance di sviluppo economico».

«Per questo motivo – ha concluso – auspico che si intervenga con determinazione ed impegno affinché si diano risposte concrete alle comunità interessate che vivono da anni in una situazione di isolamento. È giunto il momento di valutare la possibilità di annettere all’attuale tracciato il tratto mancante del progetto originario reclamato dai territori rimasti isolati e collegare direttamente Cittanova con Molochio». (rp)