Dalla Regione 200 mila euro per ripristino e protezione della biodiversità marina

Sono 200 mila euro la somma che la Regione Calabria ha stanziato per la «Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili».

Il provvedimento, già pubblicato e disponibile sul portale istituzionale www.regione.calabria.it, nella sezione del dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari, è un altro passo della procedura che consentirà di promuovere interventi che contribuiscano a una migliore gestione e conservazione delle risorse biologiche marine, attraverso il coinvolgimento di organismi scientifici o tecnici di diritto in grado di svolgere studi, elaborazioni, monitoraggio e aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca, in relazione a siti Natura 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale.

«Occorre investire sulla pesca tutelando il mare. Per questo – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo – siamo impegnati a favorire misure che consentano di proteggere e ripristinare la biodiversità e l’ecosistema marino, precondizioni essenziali per attività di pesca sostenibili, come del resto fatto con le iniziative che consentiranno la ripresa in via sperimentale della pesca della sardella».

n particolare, con il sostegno delle risorse europee, sarà possibile realizzare studi per il monitoraggio e la sorveglianza delle varie specie e degli habitat, compresa la mappatura e gestione del rischio; lo studio delle attività e dell’intensità di pesca e delle interazioni con specie e habitat protetti; la delimitazione delle zone marine protette; la consultazione dei portatori d’interesse nella fase di preparazione dei piani di gestione.

Dal lavoro di istruttoria svolto dagli uffici del settore “Patrimonio ittico”, sono risultati ammissibili tre progetti, ma al momento risulta essere finanziabile solo il primo per punteggio in graduatoria, per un importo di 200mila euro. Il termine entro il quale i partecipanti potranno inviare – esclusivamente a mezzo pec all’indirizzo fitosanitariopesca.agricoltura@pec. (rcz)

Pesca, la Regione raggiunge il 110% del target di spesa, Gallo: importante risultato

La Regione Calabria ha raggiunto il 110% del target di spesa, che era l’obiettivo di spesa per il Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) prefissato per il 2020.

Lo ha comunicato l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo, che ha sottolineato come «nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, negli ultimi 12 mesi, si sia riusciti a certificare un contributo pubblico di 3.524.023,85 euro, pari al 110% del target di spesa stabilito dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Performance ulteriormente migliorata dall’ottimo risultato conseguito dai Flags calabresi, che a loro volta sono riusciti a certificare spese per circa 650mila euro».

«Il dipartimento Agricoltura – ha specificato Gallo – ha lavorato assiduamente a sostegno del settore della pesca, approvando numerose graduatorie e pubblicando bandi relativi a diverse misure, che sosterranno 85 beneficiari e per i quali sono stati impegnati, complessivamente, 5.635.965,73 euro».

«Sin dall’insediamento della Giunta Santelli – ha evidenziato ancora l’assessore all’Agricoltura – abbiamo inteso sostenere in maniera significativa anche il settore delle pesche speciali, occupandoci delle problematiche della pesca al bianchetto, del rossetto e del cicerello e del tonno, non tralasciando nessun segmento di una filiera importantissima per la Calabria, sia dal punto di vista economico che da quello delle tradizioni e dell’identità della nostra regione».

Le iniziative in questione riguardano, in particolare, la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili; la limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e l’adeguamento della pesca alla protezione della specie; l’acquisto di attrezzature per la salute e sicurezza a bordo dei pescherecci; gli investimenti produttivi destinati all’acquacoltura; la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Nello specifico, a voler tracciare una sorta di bilancio delle attività portate a compimento nel corso del 2020, ci si è adoperati per individuare l’organismo scientifico deputato a espletare le necessarie attività volte alla sperimentazione della pesca al bianchetto ed è attesa a breve l’autorizzazione ministeriale per l’individuazione delle imbarcazioni con le quali si avvierà la stessa sperimentazione.

Per quanto riguarda la pesca del rossetto e del cicerello, è stato presentato al ministero il relativo piano di gestione, affinché lo stesso venga ora sottoposto all’approvazione della Commissione europea. In relazione alle quote tonno, invece, attraverso la concertazione col Mipaaf, l’assessorato è riuscito ad ottenere il ripristino della quota da destinare alle feluche calabresi, inizialmente escluse dal decreto ministeriale. Grande attenzione, inoltre, è stata rivolta alla promozione e commercializzazione dei prodotti ittici calabresi, attraverso l’approvazione del progetto Gli stati generali del mare, che verrà attuato dai Flags sul territorio regionale.

Da segnalare, ancora, Calabria fishexperience, un corso di cucina dei pesci “poveri” locali rivolto a giovani chef calabresi, e la campagna pubblicitaria televisiva dal titolo Calabria, un mare di pesci da gustare tra identità, economia e dieta mediterranea, finalizzata ad incentivare il consumo del pescato calabrese. (rcz)

Ripartono l’attività di caccia e pesca sportiva e dilettantistica

Con la firma del provvedimento n.94 da parte del presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ripartono le attività di caccia e pesca sportiva e dilettantistica.

«Ferme restando le misure statali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti», il provvedimento consente – fino a nuove determinazioni e all’adeguamento a un’eventuale nuova classificazione – lo svolgimento dell’attività venatoria «in quanto stato di necessità per consentire l’equilibrio faunistico-venatorio, limitare i danni alle colture, nonché il potenziale pericolo per l’incolumità pubblica».

La caccia sarà permessa con queste modalità: nel comune di residenza; nell’Atc di residenza venatoria; nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche situati in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione. L’attività venatoria è inoltre «limitata ai soli residenti in Calabria e potrà essere svolta solo in forma individuale e nel rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento».

Quanto alla pesca sportiva e dilettantistica, è consentita «nel comune di residenza o nei comuni limitrofi nel caso non sia possibile lo svolgimento nel comune di residenza». Le autorità competenti verificheranno il rispetto delle misure previste dalla nuova ordinanza e potranno applicare sanzioni da 400 a mille euro in caso di violazioni.

«Il rispetto che cacciatori e pescatori – ha detto Spirlì – hanno sempre dimostrato nei confronti dell’ambiente, unito alla rassicurazione circa il loro comportamento responsabile e rispettoso delle direttive dei governi centrale e regionale, mi hanno spinto ad accogliere le richieste pervenutemi negli ultimi giorni da parte dei vari rappresentanti di categoria. In un periodo di grande tensione, dovuto anche all’isolamento forzato, poter svolgere attività all’aria aperta e in pieno contatto con la natura non può che essere salutare». (rrm)

Ecosistemi marini, al via il bando per la protezione e ripristino della biodiversità

L’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo ha presentato il bando del programma operativo del Fondo europeo per le attività marittime e la pesca relativo a protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili.

«Il bando, pubblicato sul portale istituzionale www.regione.calabria.it – ha spiegato l’assessore Gallo – prevede la costruzione, l’installazione o l’ammodernamento di elementi fissi o mobili, destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora marine. Si tratta di interventi molto importanti, in quanto questi tipi di barriere hanno una duplice funzione: proteggere le praterie di Posidonia dagli effetti negativi della pesca a strascico e contribuire al ripopolamento, in quanto i pesci utilizzano le cavità presenti in queste strutture come rifugio utile per la riproduzione».

A tal fine, sono state individuate le zone sulle quali intervenire primariamente, ossia le zone di pesca attivamente gestite e monitorate, compatibili con la presenza di ambiti di tutela ambientale e/o relitti ed afferrature, e con aree di riproduzione delle specie acquatiche. Il bando, riservato ad interventi con ricaduta nelle aree marine calabresi, è rivolto ad organismi scientifici o tecnici e ad organismi non governativi in partenariato con organizzazioni di pescatori o con Flag.Sono ammissibili inoltre a finanziamento le Ati/Ats i cui capifila siano i soggetti sopra menzionati.

La dotazione finanziaria è pari a 2 milioni di euro e l’ammontare massimo del contributo pubblico concedibile per ogni singola iniziativa progettuale non potrà superare i 500.000 euro.L’intensità dell’aiuto pubblico potrà arrivare fino al 100% della spesa ammissibile dell’intervento, se il beneficiario risulti essere organismo di diritto pubblico, oppure parte di un ATI/ATS in qualità di capofila, o se l’intervento soddisfi comunque i criteri di interesse collettivo, beneficiario collettivo, elementi innovativi.

La domanda di partecipazione, completa di tutti gli allegati, dovrà essere inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata del Settore 5 del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, fitosanitariopesca.agricoltura@pec.regione.calabria.it. Le istanze potranno essere presentate a far data dalla pubblicazione del bando sul sito istituzionale della Regione Calabria e dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12 del 15 Settembre 2020. (rrm)

La Regione promuove gli Stati Generali del mare calabrese

La Regione Calabria vuole promuovere il mondo della pesca, e lo fa attraverso gli Stati Generali del mare calabrese, l’iniziativa che vuole migliorare la competitività dei settori Pesca ed Acquacoltura, attraverso attività di comunicazione e promozione.

«Attraverso gli stati generali del mare calabrese – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo – intendiamo porre al centro dell’attenzione il comparto della Pesca, promuovendo in particolare la qualità ed il valore aggiunto delle produzioni ittiche regionali e facendo il punto sullo stato di salute di un settore che riveste un ruolo molto importante per l’economia calabrese».

«La commercializzazione dei prodotti ittici – ha aggiunto Gallo – è l’aspetto sul quale bisogna lavorare di più e meglio rispetto al passato. Partendo dal presupposto che la qualità delle nostre produzioni è fuori discussione, oggi dobbiamo promuovere il pescato calabrese in maniera adeguata, al fine di conquistare nuovi mercati».

A tal proposito, il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari ha già approvato il bando pubblico del programma operativo Feamp, per la selezione delle domande di sostegno a valere sulla misura 5.68 “Misure a favore della commercializzazione”, mentre l’attuazione della campagna di comunicazione sarà affidata ai Flag, i Fishery local action group, e sarà incentrata su manifestazioni a tema, una per ogni provincia ricadente all’interno dell’area di competenza di ogni singolo Flag.

Il bando, pubblicato sul portale istituzionale www.regione.calabria.it, prevede come termine ultimo per la presentazione delle domande le ore 12 del prossimo 29 luglio. (rrm)

La Regione in campo per favorire la pesca sostenibile del bianchetto

La Regione Calabria scende in campo per favorire la pesca sostenibile, e lo fa attraverso la gara pubblica svolta sul Mepa – Mercato elettronico della pubblica amministrazione – dal Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari attraverso il Settore 5 “Fitosanitario, Vivaismo, Micologia, Patrimonio ittico”, chiusa col decreto di aggiudicazione definitivo – in fase di pubblicazione – dell’organismo scientifico che dovrà occuparsi di espletare le necessarie attività volte alla sperimentazione della pesca delle specie “sardina” e “sardinella”.

L’obiettivo, dunque, è quello di progettare la raccolta di dati scientifici relativi alle specie ittiche “sardina” (pilchardus) e “sardinella” (aurita), note ai più come “bianchetto”, per poi definire una proposta di piano di gestione e di indicazione delle modalità di selezione delle imbarcazioni impegnate nella pesca sperimentale.

«L’obiettivo principale del piano di gestione – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo – sarà l’individuazione di un insieme di misure destinate a garantire nel tempo la sostenibilità biologica, economica e sociale della pesca del bianchetto, in quanto essa, sebbene marginale nel contesto italiano, risulta rilevante per i pescatori calabresi e costituisce parte significativa della storia e della cultura di numerose comunità locali di pescatori».

«L’eventuale accoglimento delle richieste di deroga presentate dal Governo – ha precisato l’assessore – darà luogo ad un sistema di gestione in cui la sostenibilità biologica delle risorse sarà attentamente monitorata».

«Saranno previste – ha precisato Gallo – misure di intervento appropriate, nel caso in cui non sia garantito uno stock di biomassa al di sopra dei limiti biologici di sicurezza. Il piano di gestione, infine, sarà in linea con l’obiettivo della Commissione Europea e della Regione, che intende difendere e valorizzare la pesca artigianale, la tradizione, la pesca selettiva e la valorizzazione dei prodotti tipici locali». (rrm)

Pesca, in via di pubblicazione un bando per Enti di Ricerca e Università

È in via di pubblicazione un bando pubblico della Regione Calabria, rivolto a Enti di Ricerca e Università, per favorire studi in materia e modernizzare il settore della pesca in Calabria.

«Con l’attivazione di questa misura – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – s’intende sostenere le attività di istituti di ricerca e Università connesse alla pesca, in relazione a siti Natura 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale. Un’iniziativa volta dunque alla sostenibilità ambientale, alla conservazione del patrimonio di biodiversità ed alla tutela degli ecosistemi marini calabresi, con il fine, al tempo stesso, di rendere le attività di pesca più moderne, competitive ed in linea con le disposizioni comunitarie».

In particolare, i progetti che rientrano nel bando pubblico dovranno mirare a garantire interventi volti allo svolgimento di studi per il monitoraggio e la sorveglianza delle varie specie e degli habitat, compresa la mappatura e la gestione del rischio; alla mappatura dell’attività, dell’intensità di pesca e delle interazioni con specie e habitat protetti; al monitoraggio dell’attività di pesca, della relativa intensità e registrazione delle relative interazioni con specie protette quali foche, tartarughe marine, delfini e uccelli marini; alla delimitazione delle zone marine protette; alla consultazione dei portatori d’interesse nella fase di preparazione dei piani di gestione. (rcz)

La Regione a sostegno del comparto ittico col Fondo Europeo

«Il comparto ittico regionale ha subìto gravi danni a causa della pandemia da Covid 19. Ora, più che mai, esso necessita di un sostegno concreto, in quanto la pesca non solo è fonte di sostentamento per tanti calabresi, ma è anche un’attività dalle antiche tradizioni, che deve essere tutelata adeguatamente» ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Agroalimentari, Gianluca Gallo che ha spiegato come la Regione Calabria, attraverso le risorse del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, supporterà, con un importo complessivo di 1,6 milioni di euro, investimenti finalizzati al risparmio energetico ed alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, al miglioramento della sicurezza, dell’igiene e delle condizioni di lavoro.

«I progetti approvati – ha concluso Gallo – hanno lo scopo di qualificare il comparto della pesca, puntando ad innovare sia le strutture sia i processi produttivi e, al contempo, a realizzare impianti per la lavorazione dei prodotti provenienti dagli impianti di acquacoltura presenti nel territorio regionale».

Dalla graduatoria risulta che le domande di sostegno ammesse a valere sul bando siano state quattro. (rcz)

Fai Cisl Calabria: la pesca priorità nell’agenda politica regionale

Michele Sapia, segretario generale della Fai Cisl Calabria, ha ribadito come la pesca sia un comparto strategico e, in quanto tale, deve «diventare tema di assoluta priorità nell’agenda politica regionale».

«La pesca – ha dichiarato Michele Sapia – è senza dubbio un comparto strategico regionale. Un settore che versa, purtroppo, in una crisi in corso da anni e acuitasi nell’ultimo periodo, in cui molte cooperative ed imprese di pescatori hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione con causale Covid-19. La Fai Cisl Calabria ha sempre sostenuto l’importanza della ricerca e di percorsi condivisi a favore del settore ittico e dei pescatori attraverso iniziative di sensibilizzazione e ascolto nelle stesse marinerie calabresi, che hanno consentito alla nostra organizzazione sindacale di raccogliere idee e proposte, poi rese pubbliche nel documento sindacale del 13 settembre 2019 La pesca artigianale calabrese fra ecosistema e reddito».

«Si registra nel tempo – ha proseguito Sapia – un progressivo svuotamento del settore, in relazione al numero di addetti, imbarcazioni attive e produzione. Una crisi che sembra inarrestabile, che oggi si somma all’attuale emergenza per la cui soluzione non c’è altra strada che quella del dialogo e del confronto. La pesca deve diventare un tema di assoluta priorità nell’agenda della politica in Calabria. Lo ribadiamo: è necessario recuperare la centralità del confronto tramite il Tavolo Azzurro regionale per affrontare le innumerevoli esigenze del settore e individuare strategie e misure specifiche di sostegno alle attività e al reddito dei lavoratori, nel pieno rispetto delle specificità della piccola pesca mediterranea e dei principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori».

«Siamo convinti –ha sottolineato il segretario generale della Fai Cisl calabrese – che si possa coniugare tutela del mare, lavoro, reddito, tipicità, tradizioni. Siamo convinti che si possa far molto per questo comparto, soprattutto in riferimento alla modernizzazione del “sistema pesca” calabrese. Ma per questo occorre promuovere il dialogo tra i vari attori del settore, sostenere filiere produttive, ricerca e infrastrutture, formazione e bilateralità, valorizzare la contrattazione, sensibilizzare verso l’utilizzo delle tecniche innovative di pesca a basso impatto ambientale, valorizzare con ulteriori risorse il ruolo del pescatore come soggetto capace di contribuire alla pulizia dei fondali del mare calabrese (si veda anche il recente bando promosso dalla Regione Calabria per ripulire i fondali con l’aiuto dei pescatori calabresi, relativo alla misura 1.40 del FEAMP Calabria 2014/2020). La Calabria, con circa 800 km di coste, è la regione italiana con il più esteso sviluppo costiero (10% dell’intero sistema litoraneo dell’Italia peninsulare), godendo di un importante patrimonio ambientale marino, di borghi marinari meravigliosi e di una tradizione peschicola consolidata da secoli. È alle porte un’estate che sarà sicuramente particolare, ma proprio in questa stagione diversa dagli altri anni saremo tutti chiamati a sostenere e valorizzare, sulle nostre tavole e nelle attività della ristorazione e turistiche, il pescato fresco del nostro mare e così il lavoro dei pescatori calabresi. Non vogliamo e non possiamo rischiare che l’immagine del pescatore con le sue reti diventi solo un triste ricordo da cartolina».

«Aggiungo solo, cogliendo l’occasione di questo comunicato – ha concluso Sapia –, un “grazie” ai Vescovi calabresi per l’intervento di condanna della piaga del caporalato e delle forme di sfruttamento nella filiera agroalimentare, che ci aiuta a leggere un fenomeno gravissimo, sul quale – come anche la Segreteria della Fai Cisl nazionale evidenzia continuamente e nelle settimane scorse in relazione all’emergenza coronavirus – tutti dobbiamo vigilare con attenzione e che va stroncato in maniera definitiva». (rcz)