Fattoria della Piana e Torre di Mezzo si uniscono per un nuovo prodotto di qualità

La Calabria buona si unisce. Giovedi 1 giugno si è svolta presso la sede di Torre di Mezzo la conferenza stampa per la presentazione dell’ultimo prodotto nato dalla collaborazione tra Torre di Mezzo e Fattoria della piana, la bottiglia di latte da 1 litro di Alta Qualità.

Nel corso dell’evento è intervenuta l’amministratrice della soc. Agr. Torre di Mezzo Fulvia Caligiuri che ha aperto la conferenza con un emozionato ricordo del cavaliere Renzo Caligiuri, da sempre un riferimento importante per l’azienda Torre di Mezzo e per l’agricoltura calabrese ed ha voluto sottolineare l’unicità della filiera del latte Alta qualità Torre di mezzo, l’unica 100% Calabrese.

«Per evidenziare l’importanza della tracciabilità – ha spiegato la Caligiuri – si è deciso di aggiungere sull’etichetta della nuova bottiglia un codice a barre che scansionato permette di scoprire i dettagli tutta la filiera».

La parola è poi passata a Carmelo Basile, presidente di Fattoria della Piana, il quale ha voluto precisare come la collaborazione tra aziende Calabresi sia fondamentale per far crescere sia le aziende che il nostro territorio. L’imprenditore ha poi espresso il suo orgoglio per questa partnership nata nel 2018 e che ha permesso di portare avanti la “Calabria Buona” creando una partnership che dimostra come per andare veloci si va da soli mentre per andare lontano serve andare insieme.

Le specifiche tecniche sono state poi esposte da Federica Basile, responsabile distribuzione, che ha parlato dell’impegno di Fattoria della Piana nel distribuire prodotti freschi e freschissimi in Calabria e Sicilia tramite 25 mezzi refrigerati che consegnano quotidianamente eccellenze lattiero casearie a meno di 24 ore dalla produzione.

Grande entusiasmo soprattutto per il latte da 1 litro di Alta Qualità con il quale le due aziende si ripromettono di portare sulla tavola dei consumatori un latte che sia sostenibile non solo al livello ambientale e sociale ma anche economico con un packaging riciclabile che permette di abbattere i costi e quindi poter avere 1 litro di latte allo stesso prezzo con cui in precedenza si acquistavano 75cl.

Le conclusioni sono spettate all’assessore dell’agricoltura Gianluca Gallo che ha dedicato un pensiero ai giovani calabresi che vanno via ed alle unicità della nostra regione che devono servire a costruire alternative per questi giovani ed un rinnovato impegno da parte della regione Calabria a supportare il settore della zootecnia da latte, settore strategico per la nostra regione sia per la tracciabilità alimentare che per la tutela delle aree interne.

L’unione fa la forza… il resto lo fa la qualità dei prodotti e la passione. (rrc)

Estate senza vigili urbani: nella Piana servono assunzioni

Lo stato di grave  carenza   in cui versano le forze  di  Polizia  urbana in tanti comuni della Calabria, pongono  in una  condizione di insicurezza migliaia di persone. Fra queste gli anziani che vivono in varie località periferiche comunali, tra strade dissestate e che addirittura mancano   di illuminazione pubblica. Non si può porre rimedio al problema,  assicurare il controllo dei territori, senza migliorare  la qualità del servizio di vigilanza con l’aumento di uomini e mezzi di trasporto  idonei a muoversi anche sulle strade spesso sterrate che collegano le periferie rurali e le frazioni  con i Capoluoghi. Qui, spesso, si concentra    la maggior parte della popolazione  e vi operano numerose  aziende ; realtà   produttive di non poco conto che contribuiscono  a favorire l’occupazione locale ed i cui prodotti  trovano mercato  non solamente a livello locale ma anche oltre. Spesso nel territorio si svolgono  manifestazioni a carattere sportivo, musicale o teatrale,  processioni  religiose, funerali, mancando di vigili urbani . In tanti Comuni  non ci sono   postazioni fisse in prossimità di Farmacie o di altri  punti in cui si concentra una presenza notevole di traffico urbano. Mancano  postazioni fisse e strategiche  in prossimità  di scuole, ospedali o sulle strade principali comunali  e provinciali , in prossimità alle chiese cittadine. Difficile spesso è anche  poter parcheggiare ed il traffico  intenso soprattutto in alcune ore della giornata o in certi periodi dell’anno non ne  rende scorrevole la circolazione.

A Rizziconi, un grosso Comune della Provincia di Reggio Calabria, da sempre è rimasto  problematico l’accesso per chi proviene da Melicucco in quanto la strada non consente il transito simultaneo  in doppio senso di auto e  di mezzi pesanti . «La carenza di personale negli enti locali –  dice  il Sindaco Alessandro Giovinazzo -, è  un  grave problema che  attanaglia quasi tutte le amministrazioni locali calabresi».

«È altrettanto vero – per l’ex Consigliere regionale, Marcello Anastasi – che ormai sembri essere   passati dall’eccesso degli anni  in cui vi erano troppi dipendenti, alla progressiva riduzione ai minimi termini del personale, a tutto discapito dei servizi resi al cittadino, non risparmiando neppure i servizi essenziali, come quello della polizia locale, a cui sono affidati delicati compiti istituzionali. Bisogna trovare soluzioni per non far   venire meno la garanzia della  tutela della civile convivenza. Ed è un paradosso – dice Marcello Anastasi, oggi Capogruppo di Noi per Rizziconi in Consiglio comunale – che mentre la legge regionale Calabria n. 15/2018, all’art. 6, preveda un agente di P.M. per ogni 500 abitanti e che, nonostante siano vigenti graduatorie di concorsi pubblici con tanti idonei, preparati e disponibili ad essere assunti, tantissimi Comuni calabresi restino carenti di agenti e comandanti. Tanti giovani idonei potrebbero essere subito assunti e lavorare in una terra in cui c’è bisogno».

Pertanto Anastasi ha dichiarato che intende chiedere al Sindaco di Rizziconi, l’assunzione di nuovo personale con contratti a carattere trimestrale in attesa che si possa  risolvere definitivamente il problema. il consigliere comunale Anastasi sottolinea che «I comuni, nell’ambito delle proprie competenze, concorrono alla definizione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana attraverso: a) l’istituzione del corpo di polizia locale; la promozione e la gestione dei progetti per la sicurezza di cui alla L.R. n. 5/2007 con riguardo alle iniziative dirette al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita, della promozione della legalità e dell’inclusione sociale, nel rispetto delle linee generali di cui all’articolo 2 e delle linee guida adottate ai sensi dell’articolo 5 del d.l. 14/2017, convertito dalla L. 48/2017 (8); l’orientamento delle politiche sociali a favore dei soggetti a rischio di devianza anche nell’ambito di un più vasto programma di politiche per la sicurezza urbana;  l’assunzione del tema della sicurezza urbana e della tutela dell’ambiente e del territorio come uno degli obiettivi da perseguire nell’ambito delle competenze relative all’assetto e utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico. In un paese civile degno di potersi definire di diritto ciò avverrebbe realmente, vista la vigenza dei principi fondamentali di diritto quali l’economicità, l’efficienza, la ragionevolezza cui la pubblica amministrazione deve uniformare il suo agire. Sarebbe un atto dovuto, ma siamo in Calabria e spesso ciò non avviene o almeno avviene solo quando collima con qualche sotteso interesse segreto di partito, mentre gli onesti, estranei a “certe corsie preferenziali”, possono solo attendere a tempo indeterminato. Stessa mala sorte tocca a chi lavorando lontano da casa, dopo anni desidera giustamente avvicinarsi alla propria famiglia in Calabria, partecipa ai bandi di mobilità (che spesso addirittura non vengono pubblicizzati sulla gazzetta ufficiale!), ma non viene concesso loro il nullaosta (ancora necessario nei piccoli Enti di appartenenza); cosi capita, risibilmente, che un lavoratore padre di famiglia è costretto a rimanere al nord, mentre uno raccomandato che lavora in Calabria a 30 km da casa viene avvicinato a 5 km. Tutto questo a causa dell’ampia discrezionalità lasciata a chi amministra gli Enti i quali nel loro agire, a convenienza, si giustificano invocando fantomatici preminenti interessi pubblici. Si auspica che a livello normativo nazionale e regionale venga incentivato l’utilizzo e lo scorrimento di tutte le graduatorie anche tra Enti e che si stabiliscano dei paletti fermi, per non lasciare in merito troppe discrezionalità di scelta a chi amministra. Le graduatorie, insomma, devono essere sempre utilizzabili senza necessità di nullaosta e se un lavoratore chiede la mobilita per avvicinarsi a casa deve essere sempre concessa. Bisogna fare diventare insomma diritto ciò che oggi è diventato purtroppo un favore politico». (rrc)

 

L’OPINIONE / Candeloro Imbalzano: Lo sviluppo della Piana non è solo la Zes

di CANDELORO IMBALZANO – C’è voluta la drammatica siccità che si è abbattuta sul Centro-Nord, divenuta ormai una vera “Guerra dell’Acqua”, e che rischia di trasformarsi in una catastrofe economica – alimentare per l’intero Paese, per riproporre anche in Calabria il problema della gestione delle abbondanti risorse idriche di cui dispone la nostra regione, spesso inutilizzate per incapacità, insipienza e follia amministrativa, come è avvenuto in questi anni per i tre invasi della provincia di Reggio.

Ci riferiamo a quello sul Menta, che riguarda la Città di Reggio – come ogni anno puntualmente assetata – e l’Area Grecanica; quello sul Lordo nel Comune di Siderno; ma soprattutto la Diga sul Metramo, in località Castagnara tra i comuni di Galatro e S. Pietro di Caridà, una struttura gigantesca, un vero miracolo tecnico, capace di 27 milioni di mc. d’acqua, che interessa gran parte, almeno 50.000 abitanti, del Comprensorio Pianigiano.

Da Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” eravamo presenti ed abbiamo rappresentato la Regione, alla presenza di tanti Sindaci e del Consorzio di Bonifica di Rosarno, in quella assolata mattinata del collaudo avvenuto nel 2013.

Avevamo assunto, intervenendo in quella sede, l’impegno a far finanziare le opere a valle per l’utilizzo potabile, agricolo, energetico, turistico ed antincendio dell’impianto: impegno che, nella seduta del 21 luglio 2014 del Consiglio Regionale, con un emendamento da noi proposto ed approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale, nel corso della nostra relazione sulla nuova Programmazione Comunitaria 2014 -2020, avevamo puntualmente mantenuto.

Un risultato straordinario che doveva chiudere una vicenda che risaliva agli anni ’70, illustrato successivamente alla stampa nel corso di una conferenza tenuta presso la sede del Consorzio di Bonifica, i cui dirigenti si battevano da anni con noi su una questione così strategica per lo sviluppo del territorio pianigiano.

C’è voluta l’incoscienza della maggioranza di centro sinistra della legislatura successiva , con il disinteresse di chi rappresentava il territorio in Consiglio, per permettere al presidente Oliverio di congelare ed ignorare quel deliberato che finanziava l’opera, peraltro mai revocato. Oggi, di fronte alla crisi epocale sulla disponibilità e l’utilizzo virtuoso delle risolse idriche già disponibili, ci auguriamo che l’ottimo presidente Occhiuto, il quale fin qui ha dimostrato da par suo grande capacità, visione e sensibilità verso le esigenze reali di tutte le province calabresi, possa reperire quei modesti finanziamenti, se possibile tra i fondi FESR dell’attuale Programmazione 2021-2027, che consentano l’utilizzo multiplo di queste imponenti risorse che darebbero respiro all’agricoltura di tutta la Piana e consentirebbero finalmente di valorizzare turisticamente uno splendido Comprensorio montano”,continua Candeloro Imbalzano.
Al Governatore della Calabria, chiediamo altresì un energico intervento sull’Anas perché sblocchi il finanziamento di originario 38 milioni di euro strappato col “Decreto Sblocca Calabria”, per realizzare lo Svincolo sulla A2 in località “Misimizzi” di Laureana di Borrello, di enorme importanza per lo sviluppo agricolo e turistico di tutta la vallata del Mesima e per il quale si battono da anni gli amministratori interessati.

Lo svincolo stesso intanto toglierebbe dall’isolamento almeno 20 Comuni delle contigue province di Reggio e Vibo ma contemporaneamente faciliterebbe l’accesso e lo sviluppo anche del Comprensorio interessato dall’utilizzo delle acque della Diga sul Metramo.

All’Anas va chiaramente detto che non può più reggere la scusa banale fin qui addotta che manca il collegamento col tratto finale della Pedemontana già costruita fino a Laureana e per la cui realizzazione –si tratta di appena 3 – 4 chilometri sul piano – necessiterebbero risolse irrisorie che la Regione, nel totale disinteresse della Metrocity e dei suoi amministratori locali in questi anni, potrebbe reperire in qualsiasi anfratto della Programmazione 2021-2027. (ci)

Mobilità e scuola, Marcello Anastasi (Iric): troppo svantaggiati gli studenti calabresi

Il capogruppo di Io resto in Calabria al Consiglio regionale Marcello Anastasi con una nota stigmatizza la disparità di diritti per i ragazzi calabresi e i loro coetanei nelle scuole del resto d’Italia, soprattutto per quel che riguarda la mobilità e i trasporti pubblici da per gli istituti scolastici.

«Le ragazze e i ragazzi che nascono e crescono in alcune zone della Calabria – afferma Anastasi – non hanno gli stessi diritti dei loro coetanei di altri territori. In particolare, la grave mancanza di collegamenti tramite trasporto pubblico tra alcuni Comuni della Piana di Gioia Tauro non assicura che gli studenti abbiano l’opportunità di scegliere il percorso scolastico che vorrebbero, costringendoli di fatto a decisioni forzate che negano la loro libertà di crescita culturale e sociale». Anastasi, ha sottoposto la questione all’assessore alle Infrastrutture e Trasporti  Domenica Catalfamo e all’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio.

«Per molti studenti – rileva Anastasi – risulta materialmente impossibile raggiungere alcuni istituti scolastici e questo genere di limitazioni non rappresenta una mera questione logistica ma incide profondamente sul diritto allo studio. Mi preme, in particolare, tra le tante segnalazioni pervenute, fare presente gli scarsi collegamenti esistenti tra Cinquefrondi, Polistena, Melicucco e Rosarno, centro strategico nella Piana in cui ci sono scuole di grande pregio che vantano numerosi iscritti quale l’Istituto “Piria”. Anche Rizziconi risulta essere scollegata con Rosarno e Oppido Mamertina, altrettanto si verifica tra San Ferdinando, Rosarno, Laureana di Borrello e i Comuni limitrofi delle Pre-Serre verso Cinquefrondi e Polistena. In questi ultimi centri – prosegue il consigliere regionale – vi sono indirizzi scolastici peculiari presso il Tecnico Industriale ‘Conte Milano’ per lo studio di Informatica e Telecomunicazioni, Elettronica ed Elettrotecnica, Grafica e Comunicazione, Meccanica, Meccatronica ed Energia; presso l’Istituto ‘Renda’ per lo studio di Servizi Commerciali, Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera; presso il Liceo ‘Rechichi’ per lo studio di Scienze Umane-Linguistico, Economico-Sociale e Musicale. Particolarmente strategico è da considerarsi anche il Comune di Cittanova dove è possibile frequentare gli indirizzi di studio Artistico e Classico dell’Istituto ‘Gerace’, nonché Sportivo, Scienze Applicate e Scientifico presso il Liceo ‘Guerrisi’. Le famiglie delle comunità pre-aspromontane di Delianuova, Scido, Santa Cristina d’Aspromonte, Cosoleto-Sitizano hanno notevoli difficoltà nel raggiungere altri Comuni in cui ci sono scuole come l’Istituto ‘Gemelli Careri’ di Taurianova-Oppido Mamertina che comprende gli indirizzi di Liceo Scientifico, Amministrazione Finanza e Marketing, Informatica e Telecomunicazioni, Agricoltura e Ambiente, Costruzioni, Ambiente e Territorio.

«La mancanza di sufficienti mezzi di trasporto pubblico impedisce – è la denuncia di Anastasi – di poter serenamente decidere dove iscriversi per l’anno scolastico 2021/2022, la cui scadenza è prevista per il 25 gennaio prossimo. Attualmente, è in atto l’Orientamento scolastico a favore delle ragazze e dei ragazzi di terza media e le famiglie lamentano la necessità di un piano riorganizzativo del trasporto pubblico più funzionale in tutta la Piana di Gioia Tauro. L’assessore Catalfamo, che ringrazio per la solerte risposta, mi ha fatto sapere che la Regione sta affiancando le Prefetture che hanno il compito del coordinamento per la predisposizione dei piani operativi per la ripresa scolastica del 7 gennaio e mi ha assicurato che quanto le ho segnalato verrà certamente approfondito.

«Alla luce della mia storia personale e delle mie esperienze sul territorio, continuerò a sollecitare la Regione e a farmi portavoce delle istanze delle comunità – conclude Anastasi – specie per ciò che riguarda la scuola, perché non è accettabile che migliaia di ragazze e ragazzi nel pieno del loro sviluppo formativo e sociale non abbiano garantita parità di accesso agli indirizzi di studio più confacenti alle loro vocazioni e prospettive future». (mp)