Nicola Irto, consigliere regionale Pd e candidato alla presidenza della Regione Calabria, ha dichiarato che «l’appello del segretario generale della Cgil calabrese, Angelo Sposato, debba essere non solo condiviso sui media ma assunto a metodo di lavoro per la fase finale di questa tristissima legislatura».
Il segretario generale, infatti, ha lanciato un appello «alla deputazione nazionale ed i consiglieri regionali calabresi, nel momento del governo di unità nazionale, nella fase più critica di sempre della nostra regione, per almeno quattro mesi di raccordarsi con le parti sociali sull’emergenza sanitaria ed economica. Lo chiediamo alle forze di governo ed opposizione in consiglio regionale, lo chiediamo alla politica ed ai partiti, lo chiediamo ai candidati alla Presidenza del consiglio regionale. C’è tempo per la campagna elettorale, ora si affronti l’emergenza insieme. Il sindacato è pronto a fare la sua parte, non facciamo sentire i cittadini Calabresi abbandonati al loro destino».
Irto, che ha fatto suo l’appello di Sposato, ha spiegato che «nei giorni scorsi, quando ho avuto modo di incontrare imprenditori e commercianti piegati dalla crisi, ho anticipato il metodo proposto da Sposato, facendomi carico di rivolgere un appello alla giunta regionale per sostenere le attività produttive e chiedendo di portare in Consiglio regionale un piano di emergenza».
«L’attuale governo della Regione – ha detto ancora – nonostante le gravissime lacune gestionali, anzi, proprio a causa di queste lacune, deve essere ‘accompagnato’ verso la tutela degli interessi generali dei calabresi. Ma per far ciò – aggiunge Irto – deve essere la maggioranza a rendersi conto, con spirito di responsabilità, della sua inadeguata azione politica su tutti i versanti. Noi abbiamo già detto che, su provvedimenti di carattere generale necessari per tutelare il diritto alla salute e la sopravvivenza della nostra economia, non ci tireremo indietro e faremo fino in fondo la nostra parte. Di fronte alle necessità dei cittadini, lavoratori della sanità, operatori economici, in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, non ci possono essere distinzioni di sorta. Ma non ci si venga a chiedere di essere complici o di assistere passivamente a scelte che rischiano di portare alla deriva la Calabria, più di quanto non lo sia questa regione, smarrita e oggi priva di bussola».
«Nelle scorse settimane – ha proseguito Irto – abbiamo assicurato una larghissima apertura sul tema della sanità, dicendo chiaramente, come le cronache politiche hanno puntualmente riportato, che siamo disposti a sederci al tavolo con il commissario alla sanità, Guido Longo e il presidente f.f. Nino Spirlì, per una condivisione di impegni e responsabilità. Sarebbe stato molto più facile e forse redditizio elettoralmente criticare e basta».
«Ma per noi – ha concluso il candidato alla presidenza della Regione – la salute dei cittadini calabresi viene prima di tutto e non può essere oggetto di tornaconto politico». (rrc)