Melito Porto Salvo (RC) vuole il riconoscimento di “Area Omogenea”

Melito Porto Salvo vuole il riconoscimento di “Area Omogenea”. La richiesta è stata avanzata al Presidente della regione Roberto Occhiuto dal Sindaco Salvatore Orlando, ricevuto dal Governatore alla Cittadella di Germaneto per discutere sul tema della Sanità del territorio comunale. Il sindaco Orlando era accompagnato dal Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica Pierpaolo Zavettieri e dall’assessore Francesco Romeo.
L’incontro, già formalmente richiesto dai sindaci dell’intera area omogenea, è stato caldeggiato dall’on. Maria Tripodi e ha consentito di anticipare alcune riflessioni da approfondire in una successiva sede di confronto in cui vi sia l’indispensabile partecipazione dell’ASP-RC.
Come primo punto gli amministratori hanno rivendicato il riconoscimento concreto di Area Omogenea (ai fini culturali, logistici, socio-sanitari ed assistenziali), ribadendo che la stessa è regolarmente prevista sia dalla legge “Del Rio” che dallo Statuto della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tale richiesta è stata posta evidenziando che si tratta di un territorio articolato, composto da 16 comuni e particolarmente svantaggiato.
Subito dopo è stata affrontata la spinosa tematica dell’Ospedale. Partendo dal presupposto che oggi il nosocomio di Melito P.S. è classificato come ospedale generale, è stato fatto presente che in atto non vengono erogati molti fra i servizi essenziali nonostante siano previsti dalle leggi e dall’ultimo atto aziendale dell’ASP-RC (es.: reparto di Ortopedia, chiuso arbitrariamente con provvedimento “temporaneo” del 2017; seconda ambulanza non presente; reparti sotto organico di personale, anche quelli di medicina generale e chirurgia generale; attrezzature fatiscenti e/o mancanti; etc).
In via prioritaria, fra gli spunti che in seguito auspicabilmente dovranno essere affrontati con metodo condiviso, è stata posta la richiesta (in deroga agli attuali parametri di popolazione) di elevare il nosocomio di Melito P.S. a rango di ospedale Spoke o, in subordine, considerare l’opzione di disciplinare una specificità normativa per l’Area Omogenea Grecanica, in quanto zona socio-economicamente disagiata o addirittura depressa (inserita nella Strategia Nazionale Aree Interne e caratterizza da Minoranza Linguistica).
Come secondo spunto di riflessione, subordinatamente alla prima ipotesi, è stato chiesto di valutare gli effetti di una Fusione/integrazione dell’Ospedale “Tiberio Evoli” di Melito P.S. con il Grande Ospedale Metropolitano. A tal riguardo, Assocomuni riterrebbe la proposta meritevole di approfondimento solo a seguito di una programmazione regionale che garantisca nell’attuale sede melitese i servizi mancanti ed i Livelli Essenziali di Assistenza. Tale iniziativa, infatti, risulterebbe utile solo se realizzata con il metodo dell’integrazione fra le strutture di Reggio e Melito non certo come mero inglobamento o peggio fagocitazione del “Tiberio Evoli”. Potrebbe certamente al contempo erogare servizi sanitari essenziali e servire a decongestionare un GOM spesse volte al collasso per sovrabbondanza di accessi ospedalieri.
Durante l’ampio excursus è stato anche chiesto di offrire massimo supporto all’Azienda Ospedaliera per l’urgente ristrutturazione del Pronto Soccorso, finanziato con i fondi covid, le cui procedure sono già ampiamente avviate.
Ci si è inoltre molto soffermati sulla valutazione dell’investimento INAIL previsto per il nosocomio di Melito P.S. dal DPCM del 24 dicembre 2018.
L’ultimo suggerimento lasciato ad uno sperabile approfondimento del Commissario Occhiuto è stato il ripristino del Distretto Sanitario dell’Area Grecanica, ottenuto solo un anno fa dal lavoro sinergico di Azienda e Sindaci e revocato con decreto del Commissario Longo ad una settimana dalla sua uscita di scena.
Per tutte le tematiche discusse, con molta determinazione, è stata chiesta l’attivazione di un momento di concertazione fra il Commissario Regionale alla Sanità, l’ASP-RC e l’Associazione dei Comuni, allo scopo di operare anche su questo territorio le scelte più opportune e maggiormente condivise. (rrc)

L’OPINIONE / Pierpaolo Zavettieri Sindaco di Roghudi: ingiusta condanna alla zona rossa

di PIERPAOLO ZAVETTIERI – La Calabria condannata all’ennesima battuta d’arresto. Eh già, perché oltre ad un’economia al collasso, dal punto di vista socio-sanitario, molto più del Covid, stanno aumentando i disturbi psichici, l’utilizzo di psicofarmaci, la ricorrenza a trattamenti sanitari e, purtroppo, anche i suicidi, soprattutto nelle fasce giovanili.

A determinare la Zona Rossa sarebbe stato l’Rt (indice trasmissione contagio), unico indicatore negativo di questa settimana. Non siamo qui a mettere in discussione la scienza o la rilevanza di questo importantissimo parametro di monitoraggio ma è corretto precisare che nel periodo in oggetto (15-21 marzo) questo dato è risultato pari a 1,37 solo perché viene considerata la media fra l’“indice di confidenza” (indice inferiore nella forbice di rilevamento) risultato pari a 1,25 e l’“indice superiore” pari a 1,51. In base alle vigenti normative con Rt maggiore o uguale a 1,25 si dovrebbe passare in Zona Rossa.

Diciamo che si era proprio a limite e non avremmo dovuto accettare un provvedimento così drastico. …Anche perché se la Regione avesse voluto, a meno che il provvedimento non sia figlio di una scarsa considerazione della Calabria da parte del Governo e del Ministro Speranza (…ciò per noi non sarebbe una novità!), saremmo potuti rimanere tranquillamente in Zona Arancione.

Infatti nel rilevamento in commento, a parte Rt, comunque con un “indice di confidenza” esattamente a limite, tutti gli altri indicatori sono positivi:

  1. Il tasso di terapie intensive occupate è pari al 22% mentre la soglia di allerta scatta al 30%;
  2. Il tasso dei posti letto occupati nell’Area Medica è pari al 35% mentre l’allerta scatta al 40%;
  3. L’incidenza a 7 gg. (numero casi/100.000 abitanti) è pari a 116,2 e l’entrata in Zona Rossa è prevista se il numero supera le 250 unità. Solo Sardegna, Sicilia e Molise hanno indicatori migliori della Calabria.

Tale decisione fa ancora più rabbia se si pensa che la campagna di vaccinazione “fa acqua” da tutte le parti, mentre la popolazione deve subire in modo indiscriminato dei provvedimenti restrittivi che, tra l’altro, se proprio necessari, si sarebbero potuti differenziare fra le varie aree di una stessa regione.

Certamente non è edificante neppure leggere sui media e sui social di persone chiamate a vaccinarsi con accesso di favore alla prestazione sanitaria.

Tutto ciò quando alla novità della piattaforma digitale per la prenotazione dei vaccini, non semplicissima da gestire per un anziano senza assistenza, si aggiungono elementi di grave distrazione nella collocazione dei “vaccinanti” c.d. fragili. Basti pensare che dall’Area Grecanica molte persone sono state mandate presso il centro vaccinale di Taurianova a circa 120 km di distanza (sola andata!), costretti a rinunciare ad un loro diritto per l’impossibilità di fare tanta strada. Addirittura qualche anziano cittadino della Locride è stato indirizzato dallo stesso sistema presso il comune di Serra San Bruno e via di questo passo anche nelle altre aree. Il tutto mentre il Generale Figliuolo visita il territorio metropolitano e gli amministratori locali, responsabili delle sorti sanitarie dei loro concittadini, riescono appena a vedere in TV la sua “parata”.

Da ultimo, se da un lato possiamo auspicare che il Generale, nel più breve tempo possibile, grazie alle sue competenze logistiche, faccia raggiungere livelli ottimali di vaccinazioni, d’altro canto ribadiamo fermamente che questa Zona Rossa rappresenta l’ennesimo trauma economico che la Calabria è costretta a subire ed un forte incentivo all’aumento del disagio sociale diffuso.

Pierpaolo Zavettieri – Sindaco di Roghudi

REGGIO – Il convegno Grecia, Magna Grecia, Europa

22 settembre – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, oggi a Reggio Calabria e domani a Bova, l’Associazione Bova Life, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con l’Ambasciata Greca in Italia, e con il coordinamento scientifico del Professore Louis Godart, organizza il convegno internazionale dal titolo “Grecia, Magna Grecia, Europa”, per rendere omaggio alle radici greche e magno greche dell’Europa e ai suoi valori fondanti.
Con il Professore Louis Godart, archeologo e filologo di fama mondiale, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e già Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico presso la Presidenza della Repubblica Italiana, saranno presenti l’Ambasciatrice Greca in Italia, Tasia Athanasiou, e illustri accademici e studiosi italiani e greci.

L’incontro di oggi a Reggio al Museo Archeologico Nazionale:
Ore 15:30 | Apertura dei lavori, moderati dal giornalista Giorgio Neri dell’Ansa, con i saluti di:
• Luca Micheletta | Segretario Generale, Associazione culturale Bova Life
• Nicola Irto | Presidente del Consiglio Regionale della Calabria
• Pierpaolo Zavettieri | Sindaco di Roghudi (Area Grecanica della Calabria)
• Tasia Athanasiou | Ambasciatrice della Repubblica Ellenica in Italia
• Carmelo Malacrino | Direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria
Ore 16:30
• Katerina P. Dellaporta | Direttrice del Museo bizantino e cristiano di Atene – “La cultura Bizantina attraverso il Museo Bizantino e Cristiano di Atene”
Ore 17:00
• Louis Godart – Accademia Nazionale dei Lincei – “Dalla Grecia alla Magna Grecia: i valori della classicità”.
Ore 17:30
• Filippo Avilia | Iulm Università di Milano – “La navigazione in Magna Grecia: tra navi e geoarcheologia. Nuovi dati sul porto dell’antica Parthenope”.
Seguirà dibattito e Visita del Museo.

L’incontro di domani a Bova, Calabria, Spazio Cultura (via Rimembranze):
Ore 10:00 | Saluti di:
• Luca Micheletta | Segretario Generale dell’Associazione culturale Bova Life
• Santo Casile | Sindaco di Bova
• Tasia Athanasiou | Ambasciatore della Repubblica Ellenica in Italia
Ore 10:30 Apertura dei lavori:
• Louis Godart | Accademia Nazionale dei Lincei
Ore 11:00
• Pasquale Amato | Università per stranieri di Reggio Calabria
“Le pòleis calabresi della Magna Grecia e il loro prezioso contributo alla cultura del Mondo Ellenico”.
Ore 11:30
• Giuseppe Caridi | Università degli studi di Messina – “Calabria e Mezzogiorno dalla fine dell’età bizantina alla dominazione spagnola”.
Seguirà dibattito e Visita del Borgo Antico.
Modera il giornalista Giorgio Neri dell’Ansa.  (rrc)