Si è concluso, a Reggio, il progetto Segni, impronte ed armonie di un Aspromonte che educa, finanziato dalla Regione Calabria all’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, capofila, e che ha avuto come partner la Società Astronomica Italiana attraverso la sezione Calabria con la sede operativa del Planetarium Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Gli obiettivi del progetto hanno riguardato essenzialmente: mettere in risalto le peculiarità del Parco Nazionale dell’Aspromonte evidenziandone lo stretto legame con il contesto culturale e territoriale su cui ricade; rendere accessibile il Cielo ai cittadini; un Cielo, oggi, più sconosciuto e reso inaccessibile dall’inquinamento luminoso prodotto da una insensata illuminazione dei grandi agglomerati urbani; valorizzazione della natura, intesa come patrimonio innato del nostro territorio e per questo d’imprescindibile importanza, da condividere e tutelare; promuovere valori, formare competenze, incoraggiare l’assunzione di comportamenti virtuosi.
Alla sezione Calabria della Società Astronomica è stato affidato il modulo “Educazione al paesaggio celeste”. La condivisione di questa idea progettuale ha offerto la possibilità di far conoscere a tutti, e nel modo più facile, quello che è uno degli ambienti meno conosciuti ma tra i più affascinanti di un parco naturale: il Cielo. Al progetto, rivolto ai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado degli Istituti ricadenti all’interno del Parco, hanno aderito: Istituto Comprensivo Delianuova, Istituto Comprensivo Oppido Molochio Varapodio, Istituto Comprensivo San Sperato Cardeto, Istituto Comprensivo Terrana Ardore Benestare Careri Ciminà, Istituto Comprensivo Luigi Chitti Cittanova, Istituto Comprensivo Platì.
L’entusiasta partecipazione dei ragazzi al progetto è testimoniata dal numero dei partecipanti, ben 508. Le attività hanno riguardato lezioni fontali in aula ed attività osservative laboratoriali.
Gli argomenti delle lezioni (i moti della Terra, i moti della Luna, il sistema solare, le stelle, le costellazioni tra immaginazione e mitologia, la nascita ed evoluzione delle stelle, la nostra Galassia nell’Universo) sono stati inseriti nella curricularità ed hanno consentito di arricchire la preparazione acquisita nel percorso scolastico.
Le attività pratiche osservative hanno avuto un risvolto sociale importante perché hanno visto il coinvolgimento dei genitori e della cittadinanza tutta. Dopo una adeguata spiegazione sugli strumenti astronomici, gli esperti hanno guidato gli spettatori al riconoscimento di stelle e costellazioni. Sono stati svelati i perché dei nomi delle stelle, i perché delle forme rintracciabili nel cielo, i legami che uniscono i più vari personaggi che popolano la sfera celeste alle nostre radici.
I comuni ricadenti nell’area del Parco sono ricchi da una forte identità storica che si manifesta nella conservazione delle manifestazioni e delle feste tradizionali ancora pervase da un sapore antico, in cui si ritrovano le comuni origini culturali. Le immagini, i fenomeni, i simboli della astronomia diventano, allora, paradigma di “conoscenza”, forma di comunicazione, cultura.
Il valore aggiunto del progetto ha riguardato l’interazione docenti tutor ed esperti esterni in quanto ha evidenziato come l’educazione scientifica nella scuola deve attuare modelli formativi che offrano spazi nei quali studenti, insegnanti ed esperti esterni, ciascuno nel suo ruolo, lavorino fianco a fianco in un comune itinerario di apprendimento basato soprattutto sulla sperimentazione e l’osservazione scientifica.
Questa interazione, nel progetto, è stata favorita dal passaggio da una situazione di apprendimento “passivo”, caratterizzato da repertori di risposte in cui tutto è risolto, ad un coinvolgimento personale che ha permesso agli studenti di far scaturire opinioni personali motivate.
Il clima di gioiosa partecipazione, che attorno alle attività si è sviluppato, è stato determinato e favorito dalla sensibilità umana e culturale dei Dirigenti, dei Docenti tutor, degli Istituti coinvolti nel progetto, a cui va un doveroso ed affettuoso ringraziamento.
L’augurio è che quanto realizzato con il progetto non si disperda e che si verifichino le condizioni perché possa continuare.
La Società Astronomica Italiana, attraverso la sua sezione Calabria ed il Planetario Metropolitano Pythagoras, che da oltre 20 anni collabora con l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, da sempre promotore di iniziative turistico-culturali e didattiche tese alla valorizzazione dei vari ambienti che in esso coesistono è onorata di proseguire in questa collaborazione. (rrc)