A Cosenza il PolMeeting, l’evento nazionale della Polizia Locale

Prende il via domani, al Castello Svevo di Cosenza, l’11esima edizione di PolMeeting, l’evento nazionale della polizia locale in programma fino a giovedì 17 ottobre.

La manifestazioneconfrontarsi esperti del mondo della Polizia Locale e della Pubblica Amministrazione, provenienti da tutta Italia che si confronteranno intorno al tema generale di quest’anno “Tutela e sicurezza del territorio: tecnologia al servizio dei cittadini”, affrontando i diversi aspetti di interesse del settore.

La conferenza stampa, introdotta da Mario Bencivinni, ha ospitato anche i contributi di Roberto Caruso, consulente scientifico di “PolMeeting” e dell’ing. Luigi Bruno di “Imperium Holding”.

Il sindaco Franz Caruso, che ha detto essere «un privilegio per la nostra città ospitare un evento così importante e rilevante».

«La Polizia municipale – ha sottolineato il primo cittadino – svolge una funzione particolarmente delicata in molti settori della vita della città. Si ha sempre l’idea – ha aggiunto Franz Caruso – che la Polizia Municipale sia quell’organo comunale che si occupa soltanto di viabilità, di applicazione del codice della strada, di sanzionare i parcheggi in doppia fila o in sosta vietata».

«Non è assolutamente così», ha rimarcato il sindaco, ribadendo che «la Polizia municipale svolge un ruolo particolarmente importante perché si occupa di tanti aspetti che riguardano il territorio. Si occupa di codice degli appalti, di edilizia, di spazi pubblici, di tributi, tutte materie che rientrano nella conoscenza e nella competenza della Polizia municipale, per cui è importante che ci sia veramente un confronto anche con realtà diverse che può portare a un miglioramento della formazione professionale e quindi del servizio che viene reso alla città».

Il sindaco ha, nel suo intervento, riconosciuto lo stato di sofferenza determinato dalla carenza di organico nello specifico settore della polizia locale.

«Le tabelle nazionali – ha precisato ancora il primo cittadino – ci assegnano un organico di 200 addetti alla Polizia Municipale. Ne abbiamo meno di cento, circa 95, il 50% dei quali, per la norma nazionale, non è più utilizzabile per il servizio su strada. Abbiamo, però, riconvertito questo personale, utilizzando le loro specifiche e significative conoscenze e competenze per integrare quell’attività che non è possibile rendere all’interno della struttura municipale, anche lì per carenza di personale. E stiamo usufruendo per fortuna delle competenze di alcuni addetti alla Polizia Municipale che non potendo esercitare il loro servizio su strada, possono dare manforte all’organizzazione comunale».

«Sono veramente una risorsa – ha concluso – e io mi auguro di poter operare un’integrazione da qui a breve nel corpo della Polizia municipale che non è più costituito da agenti in divisa che disciplinano il traffico nella città, ma da professionisti che operano in determinati settori nevralgici e che rendono un servizio di grande utilità al nostro territorio». (rcs)