PORTIGLIOLA (RC) – Lo spettacolo “L’ultima notte di Elena”

Domani sera, a Portigliola, alle 21.00, al Teatro Greco-Romano, in scena L’ultima notte di Elena con Elisabetta Pozzi.

L’evento apre la stagione 2020 del Festival del Teatro Classico di Locri-Epizefiri “Tra mito e storia” ideato e organizzato dal  dal Comune di Portigliola in collaborazione con il Parco Archeologico di Locri e l’Associazione di Promozione Sociale Cultura e Territorio.

Lo spettacolo, di Ghiannis Ritsos e la traduzione di Nicola Crocetti, è con la drammaturgia di Elisabetta Pozzi e la regia di Andrea Chiodi. Le musiche dal vivo sono a cura di Daniele D’Angelo(rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Suino nero di Aspromonte: territorio, benessere e prospettive

A Portigliola si è svolto un incontro sul Suino nero di Aspromonte, organizzato dal Gal Terre Locridee in collaborazione con il Comune di Portigliola.

All’evento, hanno partecipato aziende del territorio con le loro produzioni di eccellenza: olio extravergine, manufatti artigianali, salumi di suino nero di Aspromonte, birra artigianale e le classiche conserve sott’olio. 

Gli argomenti della parte convegnistica hanno visto la partecipazione di esperti del settore, ai quali ha portato il saluto il sindaco Rocco Luglio, coorganizzatore della manifestazione insieme al Gal Terre locridee. 

L’Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura era rappresentata da Saverio Filippelli, responsabile del CSD di Acri, che ha sottolineato l’importanza della genetica nel miglioramento della razza del suino nero autoctono calabrese, e quali sono i rischi della consanguineità.

Molto seguito l’intervento del prof. Bruno Amantea, che non ha mancato di sottolineare le proprietà benefiche delle carni, soprattutto dei grassi del suino nero calabrese allevato allo stato brado o semibrado. 

È toccato, poi, a Giorgio Durante, in rappresentanze dell’ONAS – organizzazione nazionale assaggiatori di salumi – dover parlare dell’importanza di far rete con il superamento delle questioni di campanile, delle produzioni norcine di eccellenza regionali passando dalle certificazioni comunitarie DOP di ben quattro specialità regionali: la salsiccia, la soppressata, la pancetta e il capicollo. 

Lo stesso Durante si è poi detto disponibile come ONAS a supportare i produttori del territorio in un percorso si formazione-specializzazione finalizzato al miglioramento delle produzioni di salumi. 

Francesco Macrì, presidente del Gal Terre locridee, si è detto aperto a collaborazioni che mirino allo sviluppo del territorio e al miglioramento delle produzioni agricole del comprensorio compreso nell’area di azione del GAL.

Ha concluso l’incontro Fausto Certomà, con lo slogan Un mondo di benEssere, che promuove le attività di FitWalking, attività di conoscenza del territorio che si tinge di verde per un concetto di salute legato all’ambiente e all’alimentazione sana. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – La prima edizione di PortigliOlio

Domani, al Mercato Agrolimentare della Locride di Piazza Padre Pio a Portigliola, la prima edizione di PortigliOlio, la Festa degli antichi sapori della Locrice.

La manifestazione è stata organizzata dal Gal Terre Locridee con il patrocinio del Comune di Portigliola in occasione della Festa di San Leonardo, Patrono di Portigliola e degli Agricoltori.

Si parte alle 16.30 con l’inaugurazione, a cui prenderanno parte Rocco Luglio, sindaco di Portigliola e Francesco Macrì, presidente Gal Terre Locridee.

A seguire, alle 17.00, la tavola rotonda Olio della Locride – Tradizione e Innovazione. Modera la giornalista Maria Teresa Crinili. Dopo i saluti di Rocco Luglio e di Francesco Macrì, intervengono Giuseppe Zimbalatti, direttore Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio, Lucia Candida, azienda agricola Candida, Giuseppe Ventra, Accademia Italiana della Cucina e Giacomo Giovinazzo, direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

Alle 19.00, show cooking e degustazione guidata di Olio a cura dell’agronomo Antonio Fazari. Alle 20.30, l’Ode all’olio di Gabriella Casali e, a seguire, il concerto de I Mattanza.

Domenica 10 novembre, si parte alle 17.30 con la conferenza La tipicità della Locride, il Maiale nero d’Aspromonte e le peculiarità nutrizionali.

Modera Maria Giovanna Cogliandro, direttore de La Riviera. Dopo i saluti di Maria Teresa Fragomeni, Assessore al Bilancio Regione Calabria, relazionano Saverio FilippelliFausto CertomàGiorgio DuranteBruno Amantea.

Alle 19.30, degustazione di salumi e, a seguire, l’Ode al Porco di Edoardo Siravo. Alle 21.00, il concerto dell’Accademia Musicale ABC di Bovalino.

Alle 22.00, lo spettacolo di Tonino Peronaci; alle 23.00 il tradizionale Ballo del cavalluccio. (rrc)

PORTIGLIOLA – In scena “Storia di un attore”

In scena, questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, lo spettacolo Storia di un attore con Mariano Rigillo.

Lo spettacolo, che chiude l’edizione 2019 del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”, vedrà la presenza del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

La presenza del Presidente è una prova ulteriore della sinergia istituzionale che si è venuta a creare tra l’Amministrazione Comunale di Portigliola e la Regione Calabria, che ha recentemente finanziato i lavori di recupero del Teatro Greco Romano garantendo un futuro più solido a un sito archeologico colpevolmente abbandonato negli anni passati.

Il bravissimo interprete napoletano riproporrà i pezzi più celebri del suo vastissimo repertorio con la complicità di Anna Teresa Rossini, Gabriella Casali, Edoardo Siravo, Gigi Miseferi e tanti altri grandi interpreti del teatro italiano. Ma le sorprese della serata, condotta da Maria Teresa D’Agostino e Filippo Amoroso, non finiscono qui.

Al termine dello spettacolo, infatti, Rigillo sarà insignito del Premio Tèssalo – Ambasciatore di cultura classica sponsorizzato dal Nuovo Imaie.

(rrc)

 

PORTIGLIOLA – In scena “Elektra”

Questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, in scena Elektra di Hugo Von Hofmannsthal.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito del Festival Tra Mito e Storia, originariamente scritta nel 1904 e riadattata da Americo Melchionda per le Officine Jonike Arti, riprende il dramma del matricidio compiuto da Oreste e atteso con determinazione dalla caparbia Elettra, interpretata da Maria Milasi. Ad affiancare l’attrice tra le scenografie di Gabriele Lazzaro, ci saranno Kristina Mravcova, il regista Americo Melchionda e Maurizio Spicuzza, che sfoggeranno gli evocativi costumi di Maria Concetta Riso.

In questa sua particolarissima declinazione, il mito di Elettra si svilupperà in chiave psicanalitica e, rendendo le figure femminili protagoniste assolute, deformerà i legami familiari prediligendo una messa in scena eterogenea, in grado di restituire al pubblico una rivisitazione intima e suggestiva del celebre mito. A dare maggiore enfasi alla recitazione degli attori ci saranno gli inserti video di Ram Film, nei quali, oltre ai protagonisti, compariranno in qualità di interpreti anche Donatella Venuti e Giuseppe Luciani. Il taglio cinematografico della messa in scena sarà in grado di dare maggiore profondità al dramma, in questa versione permeato da un’atmosfera di tetra e decadente attesa, che sfocerà in un finale dall’autentico impatto emozionale per il pubblico.

Un’opera potente e suggestiva, il cui ritmo narrativo fluido e continuo riempirà il petto lasciando nello spettatore un sapore agro-dolce che trascende la storia e si compiace dell’armonia complessiva della messa in scena. Un appuntamento che incarnerà perfettamente l’apice del climax emozionale donatoci dalla kermesse che, dopo questa rappresentazione, darà spazio alla serata conclusiva dedicata alla consegna del Premio Tessalo all’attore Mariano Rigillo. (rrc)

PORTIGLIOLA – Mercoledì in scena “Elena” di Euripide

Mercoledì 21 agosto, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, in scena la Elena di Euripide.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”.

Lo spettacolo, una produzione della Compagnia Arciere, è una rilettura del regista calabrese Nat J. Filice, e racconta il dramma di Elena, la donna che causò la guerra di Troia, ribaltando in maniera originale le caratteristiche del personaggio omerico ed esplorando così in modo inaspettato il tema del doppio.

A riportare in vita i protagonisti di questa “tragedia degli equivoci”, che si muoveranno dinanzi al maestoso impianto scenico realizzato da Gino Veneruso, ci saranno il co-direttore artistico del Festival, Marco Silani, Benedetta Nicoletti, Mario Massaro, Andrea Puglisi, Alessandra Chiarello e Mirko Iaquinta, che sfoggeranno gli evocativi costumi di Essa Kuyateh.

In questa rilettura della tragedia euripidea, Elena si ritroverà in una sorta di confino in cui riecheggiano ricordi e malinconie del passato e riscatterà l’immagine di donna fedifraga instillata nell’immaginario collettivo dai poemi epici per restituirci finalmente quella di una moglie devota che fa di tutto per ricongiungersi all’uomo che ha voluto sposare. Ne verrà fuori l’immagine di un’Elena moderna, astuta, una donna forte che combatte per il suo grande amore nell’ambito di una messa in scena vivace, che sarà resa ancora più evocativa dalle elaborazioni video di Valerio Massimo.

Un’opera affascinante ed avvincente, che renderà la sua protagonista un’eroina contemporanea, in grado di spezzare la linearità del mito che oggi ancora chiamiamo tragedia. (rrc)

PORTIGLIOLA – In scena “Lei ama me”

In scena questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco-Romano, lo spettacolo Lei ama me della Compagnia LocriTeatro.

Lo spettacolo, ispirato a La signora Papillon di Stefano Benni e con la regia di Bernardo Migliaccio Spina, rientra nell’ambito della rassegna Tra Mito e Storia.

La pièce, con Giulia Palmisano, Mariachiara Spatari, Giuseppe Sgambellone e Francesco Origlia, racconta di un mondo popolato da eccentrici poeti e cortigiane, militari in carriera e massoni, tra verità e menzogna, romanticismo e crudeltà. Teatro dell’assurdo, raffinato ed elegante, in cui dominano gli eccessi, i giochi verbali, il grottesco e personaggi che sono parodie di sé stessi. (rrc)

PORTIGLIOLA – A Ferragosto “Portiglialba” con la rassegna “Amore Amore Amore”

Giovedì 15 agosto, a Portigliola, alle 05.00, al Teatro Greco Romano, torna l’evento Portiglialba, l’appuntamento con l’alba più suggestiva dell’anno.

L’evento, una sorta di esperimento sociale e giunto alla quarta edizione, e diventato il simbolo del Festival “Tra Mito e Storia”, è una rassegna di musica e poesia dal titolo Amore Amore Amore.

Protagonista di questo appuntamento, Claudio Lardo, molto apprezzato nel ruolo di Cremilo durante la messa in scena de Il Povero Pluto, che si esibirà in un concerto-recital proponendo al pubblico un repertorio che spazierà da Stefano Benni a Bertolt Brecht, da Franco Ammirati a Eduardo De Filippo, da Juan Ramon Jiménez a Pablo Neruda, da Totò a Trilussa, autori che sembra non abbiano niente in comune ma che, con declinazioni diverse, hanno parlato tutti dell’amore.

Ad accompagnare l’artista, Annamaria Conte (flauto traverso) e Francesco Langole (chitarra classica). (rrc)

PORTIGLIOLA – In scena “T. Campanella – L’ostinato”

Questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco-Romano, in scena lo spettacolo Tommaso Campanella – L’ostinato di Lina Furfaro.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito del Festival Teatro Classico “Tra Mito e Storia 2019 del Comune di Portigliola, vedrà sul palco Antonio Tallura. Le musiche sono di Thomas Grazioso, mentre la voce narrante è del Maetsro Edoardo Siravo.

Tommaso Campanella – L’ostinato è un monologo nato dall’incontro tra l’attore Tallura e la scrittrice Furfaro e dal loro desiderio comune di restituire a questa terra di Calabria la forza spirituale e culturale dei suoi grandi uomini e di quelli della Locride in particolare. Tra i due artisti è emersa la volontà di portare in scena la figura simbolica dello stilese in un dramma che ha concretizzato l’obiettivo di entrambi: raccontare lo scavo interiore del filosofo calabrese del XVII secolo dalla intensa vivacità intellettuale e di cui è indiscutibile ancora oggi l’attualità del suo pensiero. Il monaco dallo spirito libero, attento osservatore della natura, esce dall’oscuro medioevo con coraggio e stravaganza, fortificato e rinnovato interiormente, scampando alla morte con la sua erudita pazzia.

Parigi, 1635. Il frate domenicano Tommaso Campanella, in scena, si ritrova gradito ospite di Luigi XIII, dopo 27 anni di carcere e, soprattutto, dopo essersi fatto gioco, fingendosi pazzo, di chi lo voleva al rogo. Il filosofo ripercorre a ritroso con immagini evocate i momenti salienti della sua vita: quando bambino origlia sotto la finestrella della scuola, l’entrata in convento, la scoperta e il computare del naturalismo telesiano con conseguente allontanamento ad Altomonte e poi l’arresto, la fuga a Padova, l’incontro con Galileo, il ritorno a Stilo e l’insurrezione contro gli spagnoli, il tradimento e la tortura.

Lo spettacolo, che ben si inserisce nel Festival che quest’anno apre alle produzioni del territorio, pensa alle giovani generazioni, affinché meditino su un personaggio così erudito che soltanto l’atmosfera e la magia del teatro può porgere piacevolmente al grande pubblico. (rrc)

 

 

PORTIGLIOLA – Domenica in scena il “Dyskolos”

Domenica 11 agosto, a Portigliola, alle 19.00, al Teatro Greco-Romano, in scena il Dyskolos di Menandro ad opera di Cinzia Maccagnano.

L’evento rientra nell’ambito del Festival “Tra Mito e Storia”.

Lo spettacolo, una produzione Bottega del Pane, e con le musiche originali di Germano Mazzocchetti, composte per il Dyskolos prodotto dall’INDA nel 1995 per la regia di Egisto Marcucci, vedrà sul palco Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Luna Marongiu e Cristina Putignano, che sfoggeranno i costumi di Monica Mancini e le maschere di Giancarlo Santelli e Luna Marongiu.

la Maccagnano, regista, autrice dell’impianto scenico e interprete, ci racconterà di Sostrato e del povero Gorgia, le cui disavventure ci insegneranno che la vitalità scaturita dall’amore può vincere la misantropia, superare le differenze sociali e dare dunque vita a una nuova comunità.

Con il suo Dyskolos, infatti, Menandro, a differenza di ciò che abitualmente avveniva nella commedia antica, non impostò l’intreccio su fatti sociali o politici, ma ambientò l’azione in una dimensione che potremmo definire “borghese”, seppure il protagonista fosse un contadino. Esaurita la critica politica tipica del teatro aristofaneo, Menandro concentrò la sua attenzione su temi e rapporti che lasciano ampio spazio alla riflessione, alla morale, ai piccoli drammi quotidiani dell’uomo vessato dalle sue stesse intolleranze, dalla sua sfiducia nel prossimo, che caricano la rappresentazione di sfumature malinconiche.

Tematiche di sorprendente attualità che spinsero l’autore classico ad affidare ai suoi protagonisti un atteggiamento rivoluzionario, che si incasella perfettamente anche in un contesto sociale globalizzato come il nostro e che è per questo in grado di comunicare direttamente con il pubblico contemporaneo. (rrc)