REGGIO – Gli appuntamenti a Porto Bolaro

È un ricco calendario di eventi, quello che il Centro Commerciale di Porto Bolaro (RC) propone, con momenti di riflessione, arricchimento personale e condivisione, distinguendoci per l’attenzione ai temi di attualità e al  territorio. 

Si parte venerdì 22 novembre, con il primo appuntamento della serie “Autori in Galleria” si preannuncia come un incontro imperdibile  per gli appassionati di letteratura e attualità. Giuseppe Scopelliti, ex Presidente della Regione  Calabria, e Cateno De Luca, sindaco di Taormina, saranno i protagonisti di questa serata dedicata  alla presentazione e discussione dei loro libri. 

Giuseppe Scopelliti con “Io sono libero”, condivide la sua esperienza politica e la visione  personale di un percorso intrapreso con coraggio e determinazione. Cateno De Luca, con “Non tutto è successo”, racconta la sua esperienza amministrativa e il  suo impegno per il cambiamento, con uno sguardo critico e incisivo sulla politica locale e nazionale. 

Questo incontro sarà un’opportunità unica per conoscere da vicino due figure di spicco del  panorama politico e culturale, che con i loro libri offrono una riflessione profonda sull’Italia. Un  dialogo aperto con il pubblico, arricchito dalle esperienze dirette dei due autori, che permetterà di  esplorare i temi della libertà, della politica, e delle sfide del nostro tempo. 

Un’occasione speciale per tutti coloro che vogliono comprendere meglio la realtà politica e le  dinamiche sociali che la influenzano. 

In occasione della Giornata della Violenza sulle Donne, il centro commerciale ìPorto Bolaro rinnova il suo impegno per sensibilizzare su questo tema cruciale con due incontri: il 24 novembre un Flash mob a cura della scuola di danza Salsabor di Tina Cara. Sarà un momento coinvolgente che unirà arte e solidarietà per lanciare un messaggio forte contro ogni forma  di violenza. Il 25 novembre il presidio e attività di sensibilizzazione organizzate dalla Questura di Reggio  Calabria, in collaborazione con Panchinerosse.it, per dare voce e forza a una tematica di  fondamentale importanza. Una panchina rossa, simbolo universale contro la violenza sulle donne, sarà installata all’interno  della galleria come segno tangibile di solidarietà e consapevolezza.

Nel pomeriggio di sabato 30 novembre, la Galleria di Porto Bolaro ospiterà le migliori aziende vitivinicole della  grande famiglia di Coldiretti e Campagna Amica, offrendo un’occasione unica per scoprire e  degustare i loro prodotti. Le degustazioni saranno guidate dalle cantine ed enoteche della provincia,  permettendo ai visitatori di intraprendere un viaggio sensoriale attraverso il nostro territorio. 

Le viti, la terra, l’uomo: quella enologica è una tradizione antica, fortemente legata al territorio e  alle persone che lo hanno plasmato. Questa ricca storia vive ancora oggi nei prodotti delle aziende  agricole, spesso a conduzione familiare, che rappresentano un patrimonio unico della nostra  provincia. 

Da sempre, Porto Bolaro si impegna a valorizzare le risorse del territorio, mettendo a disposizione  la sua galleria per eventi che celebrano le eccellenze locali. È in questo spirito che abbiamo scelto di  ospitare “Incontri DiVINI reggini”, un evento che non solo promuove i prodotti delle aziende  vinicole, ma crea anche un legame diretto tra produttori e pubblico. 

Questa manifestazione rappresenta molto più di un momento di degustazione: è un’esperienza  culturale e sociale volta a far conoscere e apprezzare il patrimonio rurale e umano che il nostro  territorio ha da offrire. 

1 Dicembre – Presentazione del libro “Le cause del conflitto russo-ucraino”: un dialogo su un  tema cruciale del nostro tempo 

Il centro commerciale Porto Bolaro è orgoglioso di ospitare un evento di alto spessore culturale e di  attualità internazionale: la presentazione del libro “Le cause del conflitto russo-ucraino”. In un  contesto globale sempre più complesso, questo incontro offrirà al pubblico una rara occasione per  approfondire le dinamiche storiche, politiche ed economiche alla base di uno dei conflitti più  rilevanti del nostro tempo. 

L’evento vedrà la partecipazione di autorevoli personalità: 

  • Pino Falduto, imprenditore, aprirà la serata con i saluti iniziali. 
  • Giuseppe Caridi, giornalista e direttore di StrettoWeb.com, modererà il dibattito. Interventi d’eccezione

o Giuseppe Modafferi, esperto del Centro Studi Federico Caffè. 

o Pino Toscano, giornalista di grande esperienza. 

o Bruno Scapini, ambasciatore, che offrirà una prospettiva diplomatica unica. 

L’atmosfera sarà ulteriormente impreziosita dagli intermezzi musicali del tenore Francesco  Anile, che doneranno un tocco artistico ed emotivo all’incontro. Le riprese saranno curate da  Visione TV per consentire una più ampia diffusione del messaggio culturale. 

6 Dicembre – Antonio Polito e “Il Costruttore”: un incontro con una delle voci più autorevoli  del giornalismo italiano 

Il 6 dicembre, il centro commerciale Porto Bolaro avrà il privilegio di ospitare Antonio Polito

vicedirettore del Corriere della Sera e figura di spicco nel panorama giornalistico e culturale  italiano. Polito, noto per il suo pensiero lucido e la sua capacità di analisi, presenterà il suo ultimo  libro “Il Costruttore”, un’opera che esplora i temi della resilienza, della progettualità e della  capacità di reinventarsi in un mondo in continua evoluzione. 

Durante l’evento, Polito discuterà con il pubblico delle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere  questo libro e delle riflessioni profonde che lo animano, offrendo uno sguardo autentico su  questioni di grande attualità. A moderare l’incontro sarà il giornalista Maurizio Insardà, che  guiderà il dialogo con maestria, arricchendo la discussione con spunti stimolanti. 

7 Dicembre – Thomas Tolin e “Non sarai mai mia, mia mai” 

Chiuderemo la serie di incontri con Thomas Tolin, che presenterà il suo ultimo romanzo “Non  sarai mai mia, mia mai”. L’autore approfondirà i temi e le storie che caratterizzano il suo libro,  offrendo al pubblico un’occasione unica per interagire direttamente con lui. Moderatore della serata  sarà il giornalista Luigi Palamara

REGGIO – A Porto Bolaro la mostra sull’aviazione

Al Centro Commerciale Porto Bolaro di Reggio Calabria è possibile ammirare la mostra sull’aviazione, in cui storia e innovazione si incontrano in  un’esposizione che offre un’immersione completa nel mondo aeronautico. 

Una mostra unica nel suo genere, dove i visitatori potranno ammirare da vicino modelli iconici come il leggendario  Sopwith Camel, il mitico Supermarine Spitfire e l’avanguardistico  Eurofighter Typhoon. Grazie alla collaborazione con la Mostra di Modellismo,  saranno esposti anche droni e velivoli ultraleggeri. Pannelli informativi  illustreranno la storia dell’aeroporto di Reggio Calabria e dell’Aero Club locale,  per raccontare le radici e lo sviluppo del volo nella nostra città.

Inoltre, ogni weekend, dalle 17 alle 20, è in programma un simulatore di volo, un’attività per i più piccoli con l’attestato di volo e, per gli adulti, degli incontri con gli esperti, con ingegneri aerospaziali, ex piloti e tecnici dell’Aero Club. (rrc)

PONTE E MEDITERRANEAN LIFE, UN COMUNE
DESTINO PER ASSENZA DI VISIONE POLITICA

di SANTO STRATI – C’è un comune destino che accompagna due sogni “impossibili”: il Ponte sullo Stretto e il progetto Mediterranean Life. Il primo, sognato da oltre un secolo, progettato esecutivamente oltre dieci anni fa e stoppato, inopinatamente, dal Governo Monti, riguarda il futuro di due regioni, Calabria e Sicilia, ma in realtà la sua realizzazione (?) interessa l’intera Europa; il secondo, frutto di una visione intelligente di un gruppo privato, potrebbe cambiare radicalmente la vita di una città come Reggio Calabria. Città sul mare, ma mai appropriatasi delle risorse che il mare stesso le offre, senza riuscire a diventare Città “di” mare. Anzi, l’assenza di programmazione e di visione politica hanno condannato la città di Reggio all’abbandono e all’inevitabile degrado. Parlano da soli il degrado vergognoso in cui è lasciato da anni il Lido Comunale (nonostante il progetto del Museo del Mare che dovrebbe sorgere lì firmato nientemeno che dall’archistar Zaha Hadid), le montagne di rifiuti inimmaginabili in una città civile, e le risorse preziose sprecate senza il minimo di programmazione (per esempio i Bronzi su cui si litiga su come festeggiarne il cinquantenario).

Cosa accomuna due progetti che, in maniera evidente, hanno entrambi a che fare con lo Stretto e possono trasformare l’intera area? Per il Ponte è facile intuire gli ostracismi e la decisione di “non decidere” seguendo la politica del rinvio perenne: l’ultimo scandalo che nessuno stigmatizza sono i 50 milioni buttati via, decisi dal ministro Enrico Giovannini, per finanziare nuovi studi di fattibilità sul progetto. Spesa inutile, manovra che serve solo a rinviare ulteriormente i tempi della (quasi certamente impossibile) realizzazione, quando esiste già un progetto esecutivo e c’è un contenzioso tra Stato e società che ha vinto l’appalto (ex Impregilo, oggi Webuild che fa capo all’ing. Pietro Salini) che vedrà con buone probabilità soccombere il pubblico (oltre 800 milioni di penale). Che senso aveva, come ha fatto l’ex ministra Paola De Micheli creare un tavolo ad hoc con esperti e consulenti lo scorso anno, per partorire una documentazione che nulla aggiungeva alle tonnellate di carte già prodotte in cinquant’anni di studi? Quella commissione è costata ai contribuenti un po’ di milioni, ma non serve a nulla. Peggio sarà con i 50 milioni “investiti” da Giovannini: un’ulteriore inutile spesa di cui si poteva tranquillamente fare a meno, tanto, finché manca la volontà politica, il Ponte – che sarebbe un capolavoro dell’ingegno e dell’industria italiana – non si farà mai. 

Quali sono le ragioni di tanto accanimento, dove accanto alle risibili ragioni di qualche bizzarro biologo marino (“l’ombra del Ponte darà fastidio ai pesci nello Stretto”) ci sono evidentemente interessi e motivazioni di natura economica che travalicano il nostro Paese, ancora una volta sottomesso a specifiche volontà “esterne”? Se il Ponte fosse stato costruito, quando venne varato il progetto e furono iniziati i lavori (2011), oggi avremmo la consolidata realtà del corridoio europeo Ten T (quello dei trasporti, che prevede il collegamento da Helsinki alla Valletta). Con nessuna scusante per l’Alta Velocità/Alta Capacità che renderebbe la Sicilia ragionevolmente più vicina al Continente. Con gli evidenti vantaggi per la stessa Calabria, dove già il tracciato ipotetico dell’alta velocità ferroviaria allunga i tempi di percorrenza anziché accorciarli.

Misteri di un Paese dove lo sport più praticato dai burocrati è complicare gli affari semplici e fermare qualsiasi idea di sviluppo. Chi sceglie, chi decide di “allungare” il percorso, quando a rigor di logica l’Alta Velocità dovrebbe ridurre i tempi di percorrenza? In base a quale criterio si ipotizza un tracciato che allunga di oltre trenta minuti il viaggio? Già adesso, il Frecciarossa costretto a fare fermate che servono a mantenere vivo il consenso locale dell’amministratore di turno, impiega troppo sui vecchi binari che qualcuno aveva escluso come utilizzabili per i treni veloci. C’è voluto un guasto al Frecciargento, qualche anno fa, e l’utilizzo – ultima ratio – di un Frecciarossa sostitutivo per confermare che sì, sui vecchi binari potevano correre (senza esagerare) anche i treni di nuova generazione. È uno dei tanti segnali come la mobilità, lo sviluppo, la crescita del territorio sono argomenti tabù per chi governa sudditi che immagina ancora arrendevoli, ma l’aria sta cambiando e ci si può permettere un cauto ottimismo. La gente è stufa, incazzata nera e con l’inflazione alle stelle non arriva nemmeno a metà del mese. E i problemi maggiori di questo Paese sono gli scazzi tra Di Maio e Conte la leadership contesa tra Meloni e il resto della destra alla continua ricerca di un centro introvabile.

Il Ponte, del resto, è il simbolo del Sud che reagisce (e questo non piace ai Signori del Nord) e potrebbe mostrare di cosa sono capaci i progettisti e gli ingegneri italiani. Una straordinaria e invidiabile competenza, in grado di superare ogni problema: rischio sismico, sostenibilità ambientale, correnti marine, forza dei venti. Un esempio pratico? In Turchia hanno inaugurato un ponte che è poco più piccolo di quello che dovrebbe collegare Reggio e Messina. Un capolavoro di ingegneria, interamente basato sul progetto (bocciato) del Ponte sullo Stretto. Gli altri Paesi progrediscono con le competenze e le capacità dell’ingegno italico (quanti cervelli all’estero, e fra questi quanti calabresi andati via per assenza di opportunità nella propria terra?), da noi invece si litiga per quisquilie, nel segno costante del campanile e, nel caso della Calabria, delle gelosie e dell’invidia.

E veniamo all’altro scandaloso “silenzio” che circonda da anni un progetto che cambierebbe completamente la fisionomia del territorio e l’economia dell’intera Città Metropolitana di Reggio. Era il 24 agosto del 2019 e Calabria.Live dedicava al progetto Mediterranean Life il suo focus di apertura. “Pellaro farà diventare Reggio come Dubai”, titolavamo, con l’entusiasmo di chi – carte alla mano – intravedeva un futuro straordinario per un’area trascurata e dimenticata da Dio e dagli uomini. Che cos’è Mediterranean Life? È la trasformazione dell’area sud di Reggio, quella intorno a Pellaro per intenderci, in un polo turistico di attrazione internazionale, con alberghi, attracchi per navi da crociera, spazi museali, un auditorium da 6000 posti per spettacoli ed eventi congressuali, aree di verde attrezzato e tanto altro ancora. 

Una grandiosa (se non gigantesca) città “di” mare ideata dall’arch. Pino Falduto (in un’altra vita ex assessore della Giunta del compianto Italo Falcomatà) che ha trovato i soldi (privati), condiviso le idee e l’amore per la sua Reggio, in una visione di futuro che, in qualunque altra parte del mondo, sarebbe accolta, apprezzata e valorizzata.

Bene, sono trascorsi quasi tre anni da quando ne abbiamo parlato per la prima volta e, ancora oggi, si continua a mantenere il silenzio assoluto sul progetto da parte dell’amministrazione locale e da parte della Regione (il Presidente Occhiuto probabilmente ignora – incolpevolmente – il progetto). Continuare a parlare di scandalo e cercare l’indignazione popolare è un esercizio inutile. Il consigliere comunale di Reggio Massimo Ripepi lo scorso maggio ha denunciato che l’Amministrazione comunale «tiene ancora nel cassetto il progetto del secolo», nonostante una mozione approvata dallo stesso Consiglio comunale il 13 novembre 2021. Un progetto – tanto per capire di cosa stiamo parlando – che prevede 500 posti di lavoro e 4 milioni di visitatori l’anno (due milioni di passeggeri in più per l’Aeroporto dello Stretto). Aeroporto  trascurato, dimezzato, dimenticato, che si ferma anche per sterpaglie che bruciano, tanto è arrivato lo stato di abbandono. Anche qui ci sono 25 milioni che il deputato reggino Francesco Cannizzaro aveva con un colpo di mano fatto uscire dalla finanziaria del 2019. Fondi per ristrutturato lo scalo: ad agosto 2019 ci fu un evento all’Aeroporto con tanto di slide e powerpoint per illustrare i progetti che si sarebbero realizzati con quei fondi (a cui si sono aggiunti altri tre milioni dai fondi di coesione). Bene, carta straccia e con quei soldi che prevedevano la recinzione dell’area e il nuovo pavimento dell’aerostazione, si potrebbe fare una nuova costruzione per lo scalo. Il solito Falduto, con i suoi investitori privati, ha presentato un progetto bellissimo e di facile realizzazione per un nuovo aeroporto e l’ha offerto gratuitamente alle istituzioni: gli hanno detto subito no, grazie, senza nemmeno guardarlo. 

Quello che, insomma, è capitato per Mediterranean Life: la sua realizzazione dà, evidentemente, fastidio, quindi il progetto va bloccato, buttato in un cassetto per essere dimenticato. Un progetto, ricordiamolo, interamente finanziato dai privati, così come Salini aveva dichiarato la propria disponibilità di metterci di tasca il necessario per fare il Ponte, eppure non interessa all’Amministrazione locale, nonostante le prospettive di occupazione e i ritorni sul piano economico.

L’arch. Falduto che ha realizzato Porto Bolaro, un centro commerciale bellissimo che ha trasformato interamente la zona (che poi è nella stessa area dove dovrebbe sorgere Mediterranean Life, ha progettato e realizzato anche un piccolo lido (Marina di Porto Bolaro) che è un sogno ad occhi aperti per i turisti che ci capitano ed è diventato un porto d’attracco per la nautica da diporto. Falduto ha capito da tempo che il traffico nel Mediterraneo di yacht e della nautica da diporto va intercettato e chiede ormeggi con servizi e assistenza. Quello che fa Marina di Porto Bolaro. Quello che farebbe Mediterranean Life, con l’aggiunta dell’attracco delle navi da crociera. Ma nessuno risponde: a nostro avviso, c’è già abbastanza materia per il penale se qualche pm volesse metterci il naso…

Nel Mezzogiorno, rassegniamoci, prevale la logica del non fare, di azzoppare i progetti, disperdere le idee, non occuparsi del bene comune. E difendere spesso l’indifendibile, in nome di una pretesa (e assurda) autonomia differenziata. Quando fu il momento di scegliere la rotta della cosiddetta Via della Seta, al posto di indicare Gioia Tauro (lo sbocco più naturale e più funzionale del Mediterraneo) furono preferite Genova e Trieste, perché probabilmente la classe politica meridionale (pressoché inesistente) non ha saputo far valere le giuste ragioni, le motivazioni più logiche, per dare ulteriori opportunità al Sud.  Ma in Calabria si replica su tutto (a vuoto) e, anzi, nel Sud del Sud (per citare il bel libro di Giuseppe Smorto) accanto a eccellenze, professionalità e ingegno prolifera l’indifferenza o, peggio, il rigetto assoluto di qualsiasi idea innovativa che abbia ricadute serie per la popolazione, nel nome di quel bene comune di cui si perdono troppo spesso le tracce.

Il progetto di Pino Falduto, quest’idea straordinaria di futuro, nonostante non chieda finanziamenti e porti occupazione e sviluppo a un territorio degradato, continua a essere ignorato, nella segreta speranza che gli investitori dirottino altrove i propri quattrini, e lo stesso vale per il Ponte. Basterebbe immaginare come cambierebbe lo scenario di questa parte di Calabria con queste due realizzazioni per chiedere a Comune, Città Metropolitana e Regione (per Mediterranean Life) e al Governo e allo Stato (per il Ponte) di aprire finalmente gli occhi e pensare al territorio e alla gente che ci vive. La prima fase dei lavori del Ponte, per la sola costruzione porterebbe subito 25mila posti di lavoro, ma c’è chi si preoccupa dei pesci dello Stretto “turbati” dall’ombra di un Ponte chiamato desiderio. Perduto in un Mediterraneo a cui si nega un progetto vitale (Mediterranean Life) che Dubai ci copierebbe se non avessero fatto già qualcosa di simile. Ma i calabresi stanno perdendo la pazienza e i politici si ricordino che un altr’anno si torna alle urne. 

REGGIO – A Porto Bolaro doppia festa:il Carnevale e l’anniversario

Domenica 23 febbraio, a Reggio, al Centro Commerciale di Porto Bolaro al via i festeggiamenti di Carnevale, che si protrarranno fino al 25 febbraio. L’iniziativa, inoltre, coincide con l’11esimo anniversario del Centro Commerciale.

«Il nostro 11esimo anniversario – si legge in una nota di Porto Bolaro – quest’anno è… speciale! Un grande ospite, ballerine, firmacopie, sfilate in maschera e tanti tantissimi sorrisi, per 4 giorni dedicati ai più piccoli, e perché no, anche ai più grandi!».

Si parte, domenica 23 febbraio, alle 14.00, con il firmacopie del libro Ouija 2 – Il riflesso del male di Gianmarco Zagato (evento organizzato in collaborazione con la Mondadori Bookstore); alle 17.00, direttamente dal Brasile, le ballerine di Copacabana che si esibiranno in balli e sfilate tipiche del Carnevale di Rio de Janeiro. Ad accompagnare le ballerine, Cecilia Gayle con i suoi maggiori successi musicali.

Lunedì 24 febbraio, dalle 16.00, con la direzione artistica di Filippo De Salvo, la sfilata in maschera delle Scuole di Ballo aderenti all’A.c.s. Comitato di Reggio Calabria. Ad esibirsi, gli alunni delle scuole di danza Jazz Ballet SchoolPretty WomansalsadorSaranno Famosi Danza.

Martedì 25 febbraio, dalle 16.00, animazione per bambini e sfilata in maschera per tutti. (rrc)

 

REGGIO – A Porto Bolaro la mostra “Il Fantastico Mondo di Jules Verne”

Il Fantastico Mondo di Jules Verne. È questo il titolo della mostra che sarà inaugurata a Reggio, al Centro Commerciale di Porto Bolaro, domani venerdì 18 ottobre.

Si tratta della la prima e unica mostra europea dedicata al romanziere francese Jules Verne, dove sarà possibile rivivere le emozioni de Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni, toccare da vicino Nautilus di Ventimila Leghe Sotto i mari, ammirare il Globus de Il viaggio al centro della terra, oppure la Casa a Vapore, l’ufficio di Jules Verne, Robur il conquistatore, Dalla terra alla lunaTribolazione di un cinese.

Una esposizione, dunque, strutturata in maniera interattiva, funzionale e coinvolgente, con lo scopo di divertire e insegnare, catapultando il visitatore nel mondo fantastico descritto nei libri di Verne.

Laboratori didattici e letture animate introdurranno i visitatori al percorso espositivo, fatto di isole animate e interattive: qui sarà possibile immergersi completamente nelle magiche atmosfere che il romanziere francese seppe creare con tanta abilità e fantasia.

La mostra si potrà visitare fino all’8 novembre. (rrc)