di MARIO MEGA – Sono numerosi in questi ultimi giorni gli amici che mi sollecitano una risposta alle critiche avanzate da un rappresentante di Caronte&Tourist e da qualche esponente politico di Villa S.Giovanni e di Reggio Calabria sulle procedure di formazione del DPSS.
Portualità, Movimento Civico: È urgente creare un Osservatorio Permanente sul traffico nello Stretto
Il Movimento Civico di Villa San Giovanni, ha ribadito la necessità e l’urgenza di realizzare un Osservatorio permanente sul traffico nello Stretto, a livello Portuale.
«Avevamo favorevolmente accolto l’iniziativa della sindaca, Giusy Caminiti – si legge nella nota – di aprire al contributo pubblico, nei due giorni precedenti l’analoga iniziativa, questa dovuta per legge, dall’Autorità Portuale in merito al DPSS, perché riportava al centro del dibattito non solo la difesa e lo sviluppo dei “beni comuni” ma, soprattutto, il tema della democrazia veramente partecipata. E la nostra convinta e appassionata partecipazione è attestata dall’immediata reazione del Presidente Mario Mega».
«Abbiamo, però – prosegue la nota – preso anche atto che l’iniziativa della sindaca è stata vanificata dai due incontri con i Consiglieri di maggioranza e minoranza, vale a dire il Consiglio Comunale, senza che fossero invitati, quanto meno, i rappresentanti dei gruppi o i singoli che avevano presentato documenti, mortificando quell’impegno partecipativo che avrebbe dovuto portare una ventata di novità sul fronte democratico».
«Non facciamo alcuna polemica – viene evidenziato – ma vogliamo ricordare come vi sia più di un 40% di cittadini che da questo Consiglio Comunale non si sentono rappresentati e che iniziative come quelle del dibattito pubblico avrebbero potuto iniziare a riconciliare con la politica amministrativa, perfezionando quel principio inalienabile secondo cui la democrazia diventa la ricerca del più ampio consenso solo se si abbandona la logica delle scelte di “palazzo”. Vero è, infatti – e lo diciamo senza autocompiacerci – che anche la decisione di un “Consiglio Comunale in forma privata” ha subito gli effetti delle nostre osservazioni, poiché occasionali incontri hanno fatto mutare la prospettiva di alcuni, così come quelle osservazioni hanno di fatto ribaltato la concezione antistorica che linee e tratteggi costituiscano una fase progettuale, senza studi approfonditi di scenario».
«Siamo convinti che mai più verrà ripetuta l’esperienza di un “palazzo” – continua la nota – che si riunisce in privato, così come siamo contenti di avere contribuito all’affermazione di una netta contrarietà del Consiglio Comunale all’ipotesi prospettata dall’AsPS. E però, dopo oltre 30 anni di totale disimpegno sul fronte dei trasporti e dell’assetto urbanistico territoriale della politica, diventa necessario aprire una sessione propositiva, in grado di dare utili indicazioni ai cittadini, all’Autorità di Sistema Portuale, alla Regione ed al Mims».
«I trasporti sullo Stretto di Messina, per complessità, varietà e molteplicità di competenze – viene ricordato – rappresentano un “unicum” a livello internazionale, e il modo con cui, la politica che si è succeduta in questi anni ha deciso di non affrontare l’argomento, rappresenta un tradimento all’intera area, pur in presenza di normative che traccia con precisione i contorni di un settore strategico e che risponde in modo puntuale alla domanda secondo cui l’intero ambito dei trasporti non possa essere spostato verso o nei pressi del torrente Bolano».
«Il Porto Storico – conclude la nota – è un caposaldo e non può essere delocalizzato perché adempie ad una funzione precisa! E allora la domanda è, se sia opportuno il consumo di altro territorio, non importa se di Villa o di Reggio o se occorra minimizzare gli interventi, riducendo quanto più possibile l’uso del territorio. È una scelta strategica e politica che va ad incidere anche sulla difesa della costa e sui problemi di erosione ma è una scelta che deve essere fatta, qui ed ora, attraverso il contributo di chiunque abbia qualcosa da dire e, soprattutto, avendo in mano analisi, studi, elaborazioni e prospettive che tengano conto dei diversi scenari e che solo un Osservatorio Tecnico Permanente e pubblico può fornire».
L’OPINIONE / Mario Mega: Facciamo chiarezza sul Porto di Villa San Giovanni
di MARIO MEGA – La procedura per la formazione del DPSS ha innescato per il Porto di Villa San Giovanni un intenso dibattito a livello locale con produzione di dichiarazioni a mezzo stampa di vari soggetti che richiedono qualche chiarimento da parte nostra.
I consiglieri comunali di Villa: d’accordo su spostamento a Sud degli approdi
I consiglieri comunali di minoranza di Villa San Giovanni, Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone, Domenico De Marco, «con soddisfazione accogliamo la volontà del sindaco Giusy Caminiti, di confermare lo spostamento a Sud degli approdi».
L’amministrazione comunale, infatti, lo scorso 1° settembre ha ritenuto inaccettabile il progetto proposto dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto riguardo al potenziamento dell’attraversamento del traffico nello Stretto con la localizzazione di approdi/scivoli a nord dell’attuale stazione marittima, nell’area cosiddetta ex lido Cenide.
«Come avevamo già dichiarato nel documento presentato nel Consiglio Comunale del 5 agosto u.s. a firma di tutta la minoranza – hanno spiegato i consiglieri – noi non abbiamo dubbi sul fatto che realizzare nuovi approdi nell’ex lido Cenide, sia per le grandi navi, come per i mezzi veloci, peggiorerebbe la qualità della vita dei cittadini villesi, che da troppi anni sono costretti a vivere in una Città attraversata da milioni di tir ed auto che producono inquinamento ambientale ed acustico, causa di tumori e malattie. In Consiglio Comunale avevamo ribadito la necessità di condivisione su un argomento così importante per il territorio di Villa San Giovanni per affrontare i temi legati allo sviluppo del nostro porto».
«Ci aspettavamo che l’Ing. Mario Mega, presidente dell’AdSP dello Stretto, studiasse con attenzione il Decreto emergenza – si legge nella nota della minoranza – che era ed è il primo documento su cui il Presidente, insieme ai responsabili della Proger SpA di Roma, Dinamica Srl di Messina e Systematica Srl di Milano, avrebbero dovuto tenere conto nell’elaborazione del Documento di Programmazione del Sistema Portuale dello Stretto, così come avrebbero dovuto tenere conto della Transizione Ecologica dei Trasporti e della Logistica e l’Intermodalità. Ci aspettavamo che il Presidente Mega, uomo scelto dal Governo, desse un grande aiuto per risolvere in maniera definitiva la questione dell’attraversamento cittadino di tutto il traffico da e per la Sicilia».
«Confermiamo l’importanza della condivisione con la maggioranza – è stato ribadito – quando al primo posto c’è il benessere della Città, continuando a persistere i gravissimi problemi di traffico determinati dall’attraversamento del centro cittadino. La Città di Villa San Giovanni e tutti i Sindaci che negli ultimi 30 anni l’hanno amministrata hanno posto come primo obiettivo, per spostare il traffico della Città, gli approdi a Sud. Siamo convinti che non si debbano realizzare i nuovi scivoli all’ex lido Cenide se vogliamo veramente migliorare l’attraversamento nello Stretto con conseguenze positive sul benessere dei cittadini e ridurre l’inquinamento».
«Unica soluzione alternativa – ha continuato – è quella di prevedere la realizzazione degli approdi a sud per il traghettamento, la bretella di collegamento e della connessa viabilità tra i polmoni di stoccaggio a monte e le nuove strutture portuali. Già il Commissario per l’Emergenza Ambientale, individuato dal Governo, per risolvere la problematica dell’attraversamento cittadino di Tir, nella persona del Prefetto di Reggio Calabria insieme al Comitato per l’emergenza ambientale, avevano lavorato sullo spostamento degli approdi a Sud».
«La stessa Regione Calabria – viene spiegato – aveva finanziato la Bretella di collegamento tra il Polmone di stoccaggio ed i nuovi Approdi a Sud. Illustri tecnici, professori universitari, autorevoli ingegneri, che in questi anni hanno affrontato il problema del grande inquinamento ambientale ed acustico che la Città di Villa San Giovanni deve sopportare, hanno tutti convintamente sostenuto la necessità di spostare gli approdi a sud».
«È necessario tracciare una strada con passi significativi e azioni concrete – hanno spiegato i consiglieri – consentendo alla cittadinanza, nel prossimo futuro, di fruire nuovamente delle aree del nostro porto, ripensando, a livello programmatico, allo sviluppo di un vero e proprio terminal che possa essere funzionale e in grado di sostenere e supportare in termini di servizi l’enorme afflusso dei passeggeri. Pensavamo che questa volontà da tutti condivisa, non fosse mai messo in dubbio, anzi ne eravamo certi, in quanto questa tesi non è mai stata messa in discussione. Ci siamo fortemente battuti e nel leggere il comunicato apprendiamo che molte delle proposte da noi formulate sono state già condivise della maggioranza, prima ancora di confrontarci in consiglio comunale».
«Avevamo comunicato – si legge – che è necessario determinarsi per la realizzazione della bretella di collegamento tra lo svincolo autostradale, l’area di accumulo ed i nuovi piazzali di imbarco per il decongestionamento della viabilità cittadina, la realizzazione di nuovi banchinamenti e piazzali operativi per la delocalizzazione delle attività di cabotaggio e l’implementazione degli ormeggi. Fino a quando il Presidente Mega, insieme alla società incaricata di redigere il D.P.S.S., ritiene necessario aggiungere altri due approdi nel centro cittadino aumentando e non diminuendo i problemi ambientali e di traffico che la città si vede costretta a sopportare da anni!».
«Per tutto quanto sopra illustrato – si legge ancora – chiediamo al sig. sindaco di non avere dubbi nel valutare la localizzazione degli attracchi dei mezzi veloci, per quanto ci riguarda tutto deve essere spostato a sud. La necessità di contrastare con maggior vigore il processo di cambiamento climatico è condivisa, sia dai governi, sia dall’opinione pubblica. Il mondo dei trasporti è chiamato a fare la sua parte e per questo il trasporto intermodale nelle sue forme più diffuse (ferro-gomma e mare-gomma) rappresenta una valida opportunità per raggiungere l’obiettivo di contenere il più possibile le emissioni nocive generate dal trasporto».
1«La Commissione Europea ed i Governi nazionali – hanno proseguito – per agevolare il consolidamento di sistemi di trasporto sostenibili hanno varato ingenti programmi e misure di sostegno rivolte soprattutto al potenziamento del trasporto ferroviario. Ribadiamo che la nuova proposta formulata dall’AdSP dello Stretto non lascia ben sperare, siamo sicuri che si possa affrontare l’annoso problema ed arrivare a deliberare sull’utilizzo e sulla fruizione delle aree portuali, con una condivisione per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile per Villa San Giovanni».
«Siamo felici di sapere che la volontà dell’Ente – hanno continuato – è di stralciare dal D.P.S.S. il molo sottoflutto, scelta che condividiamo, come condividiamo che nel più breve tempo possibile sia mandato a gara il Polmone di Stoccaggio con relativo Autoporto e La informiamo Sig. Sindaco che faremo tutto quanto sta nelle nostre possibilità per contattare il Governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto per sottoporgli il progetto della Bretella di Collegamento (in passato già finanziata) che va dal polmone di stoccaggio ai nuovi e futuri approdi a sud».
«Infine, condividiamo la mancanza di un metodo tecnico-scientifico – hanno concluso – in quanto l’ipotesi progettuale non è ad oggi supportata da studi preliminari, progetto di prefattibilità, studi che comprovino la necessità di ulteriori approdi nel centro cittadino per il traffico dei mezzi da e per la Sicilia». (rrc)
Il sindaco Caminiti di Villa S. Giovanni: Proposta dell’Autorità dello Stretto manca di metodo tecnico-scientifico
Il sindaco di Villa San Giovanni, Giuseppina Caminiti, ha evidenziato come «la proposta avanzata dall’Autorità di Sistema dello Stretto nelle due successive ipotesi progettuali del 27 luglio (poi protocollata l’1 agosto 2022) e del 25 agosto non tiene conto delle posizioni già espresse al presidente Mario Mega con riguardo all’inaccettabile potenziamento dell’attraversamento del traffico nello Stretto con la localizzazione di approdi/scivoli a nord dell’attuale stazione marittima, nell’area cosiddetta ex lido Cenide».
«Quella dell’amministrazione comunale non è una posizione di oggi, perché la stessa è già stata espressa il 27 luglio a poche ore dal focus e anche durante la seduta del consiglio comunale del 5 agosto, sia nelle comunicazioni del sindaco al civico consesso sia nella discussione del punto all’ordine del giorno» ha detto il primo cittadino, ribadendo «la mancanza di un metodo tecnico-scientifico, in quanto l’ipotesi progettuale non è ad oggi supportata da studi preliminari, progetto di prefattibilità, studi che comprovino la necessità di ulteriori approdi per il traffico dei mezzi da e per la Sicilia, studio di manovrabilità, batimetriche interne ed esterne all’area portuale, solo per dirne alcune».
«Ma soprattutto – ha aggiunto – ribadiamo che l’interesse della comunità villese è quello di essere finalmente liberata dall’attraversamento intraurbano che ha reso la Città schiava di un sistema trasportistico inadeguato e non più sostenibile: la Città ha chiesto e continua a chiedere lo spostamento degli approdi a sud nelle immediate adiacenze del porto ferroviario con il ripascimento della spiaggia di Acciarello e, conseguentemente, la restituzione degli attuali attracchi in concessione alle società private di navigazione per ampliare l’area diportistica e la restituzione dei piazzali autostradali come polmone a verde».