Nell’Alto Tirreno Cosentino consegnato il Premio Caligiuri

È stata Arianna Aiello, calabrese e laureata all’Unical, che ha presentato un lavoro di tesi magistrale in Economia e commercio dal titolo “La Blue Economy: crisi idrica e prospettive future”, a vincere il Premio “Caligiuri”, istituito dall’Associazione “Amici di Calabaia” e dedicato alla memoria del primo presidente, Renzo Caligiuri, per sostenere-l’istruzione e la ricerca universitaria e svoltosi nell’Alto Tirreno Cosentino.

Un premio dell’importo di 2.500,00 euro, donato direttamente dalla famiglia Caligiuri, destinato a laureate e laureati o dottoresse e dottori di ricerca nel periodo luglio 2023-luglio 2024, per la migliore tesi magistrale, a ciclo unico o dottorale avente come argomento: “lo sviluppo sostenibile: aspetti ambientali, economici e sociali”.

A questa edizione hanno partecipato 25 persone, tra dottori magistrali laureati in dieci università collocate in sei regioni italiane (dal Veneto alla Sicilia).

Piena soddisfazione è stata espressa da parte del presidente degli “Amici di Calabaia”, Armando Filomia.
«Una partecipazione straordinaria – ha detto –  tantissimi amici hanno presenziato anche alla premiazione finale. Calabaia cresce e noi siamo onorati di proporre iniziative lodevoli che vanno in questa direzione…».
Insieme al noto odontoiatria e presidente Filomia, grande merito al prof. Davide Infante, che ha voluto fortemente realizzare il premio. E poi la prof.ssa Concetta Castiglione, docente di Economia Politica presso l’Università della Calabria e Fulvia Caligiuri, in rappresentanza della famiglia Caligiuri. Renzo, il papà, è stato il primo Presidente (23 agosto 1986) dell’Associazione “Amici di Calabaia”, insieme a Mario Aristodemo, Luigi Arlomede, Vincenzo Baroni, Nicola Coscarella, Antonio Fanuele, Aldo Gualtieri, Luigi Noto, Anna Maria Nucci, Domenico Gimigliano, Francesco Perretta, Ezio Zarro, Alessandro Splendore, Vincenzo Le Pera, Maria Lidia Intrieri. 
La commissione ha premiato dunque la giovane Aiello ma, evidenziato – parimenti – la qualità accademica e scientifica di tutti i partecipanti, a riprova dell’interesse suscitato dal tema, lo sviluppo sostenibile, proposto dal Premio.
«È solo l’inizio di un bellissimo percorso culturale che cercheremo di tramandare di generazione in generazione. Un grazie particolare alla famiglia Caligiuri ed a chi si è impegnato, così bene, nella riuscita di un premio che ha regalato emozioni, partecipazioni, sorrisi e ricordi», ha ribadito il presidente Filomia.
«Non può esserci premio migliore per ricordare il nostro amato papà. Valorizzare, attraverso la cultura, le giovani generazioni è certamente il migliore messaggio da comunicare e tramandare. E noi siamo orgogliosi, felici, entusiasti di poter essere parte attiva in questo esempio virtuoso della nostra terra», ha detto Fulvia Caligiuri che, per un giorno, ha riposto in armadio gli abiti di Commissario Arsac e indossati quelli della figlia innamorata del papà e della Calabria. (rcs)