REGGIO – La sesta edizione del Premio Guerrieri a Calcagni e Lamberti Castronuovo

Sabato 14 maggio, al Cine Teatro Metropolitano di Reggio, alle 18, è in programma la cerimonia di consegna del Premio Guerrieri, giunto alla sesta edizione, che sarà conferito al colonnello Carlo Calcagni e il dottore Eduardo Lamberti Castronuovo.

Il prestigioso riconoscimento è stato organizzato dall’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli e, per questa edizione, in sinergia con l’Associazione Culturale La Pietù del Pellicano.

Il colonnello Calcagni presenterà il suo docu-film Io sono il Colonnello e, dopo un confronto con le associazioni del territorio, si sposterà insieme al dottor Lamberti Castronuovo al teatro Cilea dove si svolgerà, alle ore 20,30, la cerimonia di consegna. A seguire, l’atteso one man show “La prima volta” dell’attore Paolo Conticini che, guardando indietro nel tempo, condividerà con il pubblico quel percorso artistico in continua evoluzione ricco di soddisfazioni al cinema, tv e teatro.
«Da quest’anno, l’Officina dell’Arte premierà persone che, nel loro settore, contribuiscono ogni giorno ad affermare la legalità, la cultura, l’informazione, l’arte, il teatro – ha spiegato il direttore artistico Piromalli –. Per noi, il guerriero è colui che si sacrifica per il prossimo, quell’uomo o quella donna che si batte per l’affermazione del bene comune. Il colonnello Calcagni e il dottore Lamberti Castronuovo sono due pregiati esempi e punti di riferimento per le nuove generazioni. In loro trovi il coraggio, l’onore, la dignità, l’umiltà, la determinazione, il carattere, la disponibilità verso gli altri e averli scelti come primi “Guerrieri” gratifica quel percorso di crescita sul quale abbiamo e continuiamo ad investire».
«La serata – ha proseguito – sarà impreziosita anche da un altro big del nostro cartellone, Paolo Conticini che racconterà un po’ della sua vita lasciando affiorare, tra aneddoti e ricordi, il suo lato umano e gentile. Reggini non potete mancare, siate puntuali, alle 20,45 dobbiamo essere tutti seduti al teatro Cilea per vivere insieme un’altra bella favola targata Oda».
Incontrare un eroe è un’esperienza che rimane dentro e l’eccezionalità del colonnello Calcagni sta nel suo «”spessore profondamente umano e il suo coraggio, la sua dignità, la forza che riesce a mostrare in tutto ciò che fa, te li senti dentro». Lo ribadisce il presidente dell’associazione “La pietà del Pellicano” Nino Aloi che aggiunge: «Carlo è un uomo, un ufficiale, uno sportivo che ha dato tanto al suo Paese e non solo. Improvvisamente, la sua vita è cambiata: nel 2002, a seguito di accertamenti medici, scopre di essere gravemente malato. Nel suo corpo vengono riscontrate tracce di 28 tipi di metalli pesanti tra cui due radioattivi, cesio e uranio, probabilmente inalate durante la missione in Bosnia. Per Carlo inizia così una nuova battaglia ma stavolta tra ospedali, terapie invasive, interventi, cure che occupano la quasi totalità delle sue giornate. Non si arrende, sale sulla bicicletta e inizia una nuova sfida raggiungendo grandi risultati nel settore paralimpico».
«Mai arrendersi è il motto» che, in certo senso, caratterizza il colonnello Calcagni e il dottor Lamberti Castronuovo sempre in prima linea per la sua Reggio, per la sua gente, per chi soffre e «questo riconoscimento non è altro che un sentito ringraziamento della comunità che ha bisogno di uomini coraggiosi, onesti, pronti a tirar fuori qualcosa di positivo anche dal male ma, soprattutto, uomini che amano questa vita e che, nonostante le difficoltà, continuano ancora a sognare. Come l’Officina dell’Arte – ha concluso il direttore Piromalli – pronta sempre ad affrontare nuove sfide per mostrare il vero volto di Reggio e dei suoi uomini onesti e gentili». (rrc)

Al colonnello Calcagni e a Lamberti Castronuovo la prima edizione del Premio “Guerrieri”

Prestigioso riconoscimento per il colonnello Carlo Calcagni, e al dottore ed editore Eduardo Lamberti Castronuovo, che sono stati insigniti del Premio Guerrieri, ideato dal direttore artistico della compagnia teatrale Officina dell’Arte, Peppe Piromalli.

Il premio, alla sua prima edizione, viene assegnato a persone che, nel loro settore, contribuiscono ogni giorno ad affermare la legalità, la cultura, l’informazione, l’arte, il teatro.

«Per noi, i guerrieri non sono quelli che combattono su un campo di guerra perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro e non sono accettabili i conflitti, gli scontri, l’atroce violenza che ha imbruttito la nostra società – ha spiegato il valore profondo dell’iniziativa e le motivazioni della scelta l’ideatore Piromalli –. Il guerriero è colui che si sacrifica per il prossimo, quell’uomo o quella donna che si batte per l’affermazione del bene comune. I guerrieri che premieremo sono persone che si occupano di tutto e tutti, degli anziani, degli indifesi, degli ultimi e disagiati, dei bambini e dei nostri giovani, il vero futuro dell’umanità. Il Colonnello Calcagni c’era nei “teatri di sangue e di guerra” e qui, prestava soccorso a corpi dilaniati da bombe e, nella sua rischiosa attività svolta con impegno e coraggio, ha salvato vite umane. Il dottor Lamberti Castronuovo invece, è un professionista impegnato nella sanità, nel sociale, nella cultura e si batte sempre per il bene della città. I nostri due primi Guerrieri sono un punto di riferimento per le nuove generazioni, sono l’onore, la dignità, l’umiltà, la determinazione, il carattere, la disponibilità verso gli altri».

I prescelti di questa prima edizione sono “esempi” di chi ha preferito non voltarsi dall’altra parte di fronte all’escluso, rappresentano il sacrificio e, al tempo stesso, la forza, il coraggio e la speranza.

«Sono un soldato, sono un uomo e sono un sognatore. Voglio insegnare a chi non crede a crederci – ha dichiarato il colonnello Calcagni –. In questi anni, ho avuto una certa visibilità, ho promesso che avrei continuato a lottare anche per tutti quei miei commilitoni che sono morti nel silenzio e nella solitudine. Per quelli che stanno soffrendo e combattono in una casa da soli. Magari senza aiuto. Non cambierei nulla del mio passato, il mio compito è questo ora: portare un messaggio di speranza a tutte le persone in difficoltà, voglio essere d’esempio, voglio far vedere che lo sport può regalare una nuova possibilità a tutti coloro che ora si sentono diversi. Non siete soli».

«Solitamente preferisco un’attestazione di stima, una stretta di mano o un bel sorriso di chi apprezza il mio operato in città, il mio lavoro da medico ma ricevere questo premio, mi fa piacere – ha aggiunto il dottor Lamberti Castronuovo –. L’appellativo di guerriero mi si addice perché in fondo, faccio battaglie dalla mattina alla sera. Reggio Calabria non è una città semplice e Peppe Piromalli è uno che la conosce bene, la vive e sa le sue difficoltà ma, nonostante tutto, va avanti, fa ardere la fiammella dell’arte».

«Tutto quello che organizza con la sua creatura, l’Officina dell’Arte, è bello – ha proseguito – interessante, stimolante e dimostra di avere dalla sua parte la ragione. Nella vita, l’importante non è avere ragione ma trovare chi te la dia. Se si ha il coraggio di lottare e scendere in campo quando ce n’è bisogno si è davvero guerrieri ma se ci si volta dall’altra parte, se ci si nasconde schivando i veri problemi allora, vi è un unico appellativo: vigliacchi».