Mercoledì 20 dicembre, a Cosenza, alle 18, al Terrazzo Pellegrini, è in programma la serata evento organizzata dall’Associazione Premio Muricello in ricordo di Giuseppe Farina, avvocato e scrittore, venuto a mancare poco tempo fa.
All’iniziativa parteciperanno il sindaco Franz Caruso, la delegata alla Cultura Antonietta Cozza, curatrice, tra le altre cose, del suo ultimo libro; l’ avvocato Enzo Paolini, il presidente dell’ordine degli avvocati Ornella Nucci e l’avvocato Anna Rita De Franco, da sempre impegnata sul fronte del sostegno all’Aisla, soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA. La testimonianza della famiglia sarà affidata al medico Agata Mollica.
Quella di Giuseppe Farina è una grande storia che il Premio Muricello vuole raccontare quale attestato di affetto e stima ad uno dei finalisti dell’edizione 2022 che ha lasciato una traccia indelebile con la sua lezione di vita.
Farina rappresenta un patrimonio umano e professionale di altissimo valore per la città di Cosenza e non solo. Ha esercitato, nella sua vita, la professione di avvocato in termini di straordinaria professionalità tanto da diventare punto di riferimento per molti allievi di nuova generazione. Ha affrontato la malattia con un commovente coraggio senza mai perdere di vista lavoro e famiglia. Ha continuato a coltivare rapporti di amicizia con ancora più forza ed ha trovato, nella scrittura, un ulteriore ed emozionante espressione dell’universo personale, mai isolato dal mondo circostante. Il suo ultimo libro «educa alla pazienza, all’ascolto, alla resilienza ed invita a cambiare lo sguardo sulla vita. La malattia è un pretesto, faticosamente doloroso, che apre innumerevoli finestre di senso come se l’autore stabilisse, fin da subito, un patto e un dialogo con i suoi lettori perché s’interroghino, nel mentre è lui stesso a farlo, sul senso della vita e sulle sue tortuose strade – le sliding doors – sugli affetti, la famiglia, le amicizie, il lavoro, la sanità, la malattia, la religiosità, la bellezza».
L’evento è stato accolto con sensibile favore da Walter Pellegrini che ha messo a disposizione la Casa Editrice e la sua testimonianza di amico ed editore. (rcs)