Al medico Giuseppe Quintavalle il Premio Solidarietà “Nello Vincelli”

Prestigioso riconoscimento per il medico calabrese e direttore generale del Policlinico Tor Vergata di Roma, Giuseppe Quintavalle, che è stat insignito del Premio Solidarietà “Nello Vincelli”.

Il Premio, istituito dall’Associazione Nuova Solidarietà, e giunto alla 31esima edizione, viene conferito a una personalità calabrese che si sia distinta in Italia e nel mondo, non solo per qualità professionali ma, soprattutto, per quelle morali e per gesti concreti di solidarietà.

Quest’anno, il riconoscimento è stato patrocinato

La cerimonia di premiazione si è svolta a Reggio, al Parco Verde di Salice, alla presenza del vice prefetto, Maria Stefania Caracciolo e del presidente del Consiglio comunale, Enzo Marra.

Al dott. Giuseppe Quintavalle, il “Nello Vincelli” è stato assegnato «per essere sempre in prima linea per la tutela della salute e della dignità della persona, con la grande sensibilità umana che lo contraddistingue e la illuminata competenza professionale di medico che mette al servizio della comunità’. Inoltre, ha contribuito ad avviare una proficua attività di solidarietà nei paesi in via di sviluppo come in Africa e in India visitando ospedali e centri sanitari nei due continenti. In Uganda si è impegnato a sostenere la costruzione di una casa famiglia di dieci persone. In Italia, tra la professione d medico e di direttore dell’Azienda Sanitaria del Lazio, garantisce un più elevato livello di efficienza della governance sanitaria, a beneficio della salute pubblica».

«L’Associazione per queste motivazioni, conferisce orgogliosamente ad un professionista nato in Calabria il Premio Solidarietà». Con queste parole il presidente di Nuova Solidarietà, Fortunato Scopelliti, ha spiegato l’essenza del riconoscimento, e la motivazione con la quale si è voluto insignire una figura di così alto spessore umano e sociale, poiché il Premio raccoglie la diversità e l’amore verso la nostra terra. 

A presentare il premiato è stato il dottore Michele Bartolo, missionario in Africa e pilastro della Comunità di Sant’Egidio. Bartolo ha spiegato come il dottor Quintavalle sia un uomo e medico appassionato del proprio lavoro. (Si sono conosciuti ed hanno iniziato insieme le missioni in Africa ed in India).

Si è soffermato sulla passione del dottore Quintavalle di incontrare gli occhi di un bambino e dargli la possibilità di un futuro migliore. «Ecco perché – ha ribadito Bartolo – il premio di Nuova Solidarietà non nasce dalla carriera, ma da gesti concreti di solidarietà in grado di lasciare un piccolo segno in chi si incontra. L’arte della solidarietà è includere gli altri nel compiere azioni significative. È bene ricordare che la solidarietà fa poco rumore ma sa essere contagiosa».

Il dottor Quintavalle, ha così voluto condividere l’emozione del riconoscimento con l’intera platea, ringraziando tutti per l’accorata accoglienza e specificando come sia fondamentale tirare fuori l’etica dell’uomo ed esprimere la solidarietà con gli esempi e le testimonianze. Ha dichiarato: «Solamente attraverso la formazione dell’inclusione dell’altro si cresce. Ecco perché i calabresi sono forti, perché discendono da popoli diversi capaci di stare assieme nonostante stili e culture diverse. L’ ‘altro’ è ricchezza. Una scoperta che vale la pena di vivere». (rrc)