Locri premia ‘le sue radici’, conferendo ad Antonella Polimeni, locrese e Rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, il Premio Radici Calabresi, «visto il suo prestigioso incarico, la sua professionalità, l’amore verso questa terra e per la sua importante professione in campo scientifico, accademico e culturale».
Istituito dal Comune di Locri, per «esaltare la nostra terra e dimostrare che la calabresità è un valore», il Premio vuole conferire il giusto riconoscimento alle donne e agli uomini di origini calabresi che, con impegno e professionalità, hanno dato lustro alla Calabria consentendo di divenire fucina di personalità socialmente e culturalmente rilevanti in ambito internazionale.
La serata, svoltasi nel giardino della Fondazione Zappia, e impreziosita dall’intermezzo musicale della cantante Michelangela Trichilo, dell’Associazione Musicale Santa Cecilia, ha visto il giornalista Pietro Melia, direttore della rivista Riviera, intervistare la Rettrice e discutere di Cittadini illustri nel mondo scientifico e accademico.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Locri, Giovanni Calabrese: «la nostra prestigiosa Rettrice, dalle solide origini locresi, mi ha colpito per essere una persona semplice, competente e molto determinata. Oggi, la professoressa Polimeni rappresenta per tutti il simbolo dell’Altra Locride, la Locride importante, la Locride accademica, la Locride che si è affermata ai vertici del mondo accademico scientifico, sindacale, culturale, della burocrazia pubblica, del giornalismo, della magistratura, dell’avvocatura, delle professioni e dell’imprenditoria. Personalità che rappresentano l’orgoglio della Locride e della Calabria».
La prof.ssa Polimeni, che ha accettato di far parte del comitato scientifico di Locride capitale della cultura, ha ringraziato i presenti e apprezzato il premio, affermando che si tratta di un riconoscimento da condividere con tutte le forze positive della Calabria, e ha lanciato un appello ai giovani: «studiate e lavorate per questa terra». (rrc)