Il progetto della Pro Loco per celebrare i 243 anni di Filadelfia

Il 16 aprile del 1783 fu fondata Filadelfia. Sono passati 243 anni da allora e, per l’occasione, la Pro Loco di Filadelfia ha presentato in Comune un progetto/programma per l’anno 2026 intendendo organizzare un evento che unisca storia, cultura e comunità. “Festeggiamo la nostra storia. 16 aprile 1783 – 16 aprile 2026”.

La proposta della Pro Loco prevede: una cerimonia istituzionale con cerimonia d’apertura alla presenza del Sindaco, della cittadinanza, della scuola, delle associazioni, degli enti, delle istituzioni e di tutte le realtà sociali di Filadelfia; la benedizione della città con la partecipazione delle autorità religiose;  l’istituzione della data del 16 aprile come “Giornata celebrativa della Fondazione di Filadelfia”, in ricordo della posa della prima pietra della città e la posa di una targa o di una stele commemorativa della fondazione. 

La proposta proseguirà con il momento della rievocazione storica in cui è prevista una mostra fotografica con immagini e documenti storici, i momenti più salienti della vita della città e la Lettura di documenti storici sulla fondazione della città. Altro momento sarà il “Filadelfia si Mostra: Anniversario” con Mercatino dei Sapori e delle Tradizioni: stand gastronomici con piatti e prodotti tradizionali di Filadelfia. E ancora attività per coinvolgere i cittadini e la scuola tramite concorsi di poesia, fotografia, disegno a tema “La mia Filadelfia”.

Non può mancare il momento delle note, in cui si chiederà alla Banda musicale Ampas e all’Orchestra Gemelli ed altri attori musicali presenti sul territorio di Filadelfia l’esecuzione di brani tratti dai loro vasti repertori. 

Il momento conclusivo prevede una torta gigante dei 243 anni ed un brindisi collettivo, uno spettacolo pirotecnico per chiudere la festa. Il programma proposto è ricco e articolato, pensato per valorizzare al meglio la storia e le tradizioni di Filadelfia ma la sua realizzazione sarà modulata ed arricchita dalle collaborazioni che si riuscirà a mettere in campo, mantenendo sempre l’obiettivo di offrire alla comunità un evento significativo e partecipato. 

Attraverso incontri periodici si intenderà co-progettare la giornata in cui ognuno propone e costruisce un pezzo della Festa. La Pro Loco di Filadelfia intende quindi non solo istituzionalizzare la “Giornata celebrativa della Fondazione di Filadelfiama anche valorizzare il significato profondo del nome Filadelfia (amore fraterno), rafforzando così il senso di appartenenza e rendendo la festa davvero collettiva. (rvv)

A Vibo al via la Settimana dello Studente del Capialbi

È con il progetto “Esperienze Vibonesi” che la Pro Loco Vibo Città ha inaugurato, a Vibo Valentia, al Settimana dello Studente del Liceo “Vito Capialbi”.

La Pro Loco, infatti, aprendo i lavori della Settimana dello Studente nella Sala Consiliare della Provincia di Vibo, ha dato voce al territorio con l’editore Renato Costa insieme all’operatrice dei beni culturali, Claudia De Masi, e all’ideatrice del progetto della collana turistica Esperienze Vibonesi, Giusi Fanelli, oggi probiviro dell’Unpli Nazionale.

L’incontro con i ragazzi, precisa la Fanelli, «è stato un momento di grande partecipazione che ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti dopo la presentazione del progetto con gli interventi dell’editore Beroe, Renato Costa, il quale ha raccontato l’importanza di fare cultura, come strumento di crescita del territorio unitamente allo scopo sociale che la strategia editoriale della sua azienda ha attraverso la produzione in loco di audiolibri».

«Non è mancato – ha proseguito – il coinvolgimento emotivo oltre che storico grazie ai racconti dell’autrice del primo volume di Esperienze Vibonesi, “Le meraviglie archeologiche di Vibo Valentia tra miti e leggende”, in cui Claudia De Masi ha tracciato, attraverso le leggende appartenenti alla nostra terra, un percorso storico che nella sua semplicità è risultato molto coinvolgente e interessante».

«Trattandosi di una settimana dello studente e di giornate in cui gli stessi diventano protagonisti – ha spiegato – si è deciso di utilizzare personaggi della mitologia, quali Persefone, la ninfa Scrimbia e lo scritto inciso sulla Laminetta Orfica per tracciare una lettura in chiave moderna attraverso un workshop che ha coinvolto tutti i 200 studenti presenti, i quali hanno dimostrato un interessamento che ha colpito piacevolmente anche tutti i docenti, oltre che essere molto soddisfatti sul risultato ottenuto».

«In chiave moderna – ha spiegato ancora – la ninfa Scrimbia è diventata, infatti, una ragazza dei nostri tempi appassionata di fotografia e conosciuta sui social per la sua capacità di catturare la bellezza dei luoghi che visitava. Durante un viaggio in una città del sud Italia, incontrò un giovane fotografo che condivideva la sua stessa passione. Tra loro nacque subito un’intensa connessione e insieme trascorsero giorni esplorando luoghi suggestivi tra borghi antichi e angoli nascosti della natura. Il loro punto preferito era una vecchia fontana abbandonata, che divenne per loro un simbolo di amore e creatività».

«Tuttavia il destino li separò presto– ha aggiunto –: il giovane fotografo ricevette un’importante offerta di lavoro all’estero e dovette partire. Scrimba, distrutta dal dolore, tornò alla fontana dove avevano passato i momenti più belli, cercando conforto. Ogni giorno si sedeva lì, scattava foto e condivideva con i suoi followers il suo stato d’animo, trasformando il luogo in un simbolo della sua sofferenza e del legame spezzato».

«Le sue foto e i suoi racconti – ha continuato – toccarono il cuore di moltissime persone, trasformandola in una figura ispiratrice. La fontana, prima dimenticata, divenne una meta visitata da chi cercava di trovare bellezza anche nel dolore. Con il tempo, Scrimbia riuscì a trasformare la sua sofferenza in arte e ad ispirare chi la seguiva, dimostrando che anche le lacrime possono dar vita a qualcosa di eterno».

«Della ninfa Scrimbia e con l’uso dell’IA è stata prodotta una foto molto suggestiva – ha illustrato – in cui antico e moderno si incontrano con un sentimento che non cambia.
In chiave moderna è stata interpretata anche l’incisione presente sulla Laminetta Orfica: “Quando sarai sul punto di morte, raggiungi la fonte della pace interiore attraverso i consigli dei saggi, non fidandoti della fonte che troverai comodamente e subito visibile”».

Infine il mito di Persefone, paragonato alla storia di cronaca nera di Elisa Claps.
Come Persefone fu trattenuta nell’Ade, così Elisa Claps fu ritrovata dopo 17 anni nel sottotetto di una chiesa e come Demetra ottenne giustizia non piena portando sua figlia solo sei mesi all’anno sulla terra, così i familiari di Elisa videro l’arresto dell’omicida, ma rinunciando alla figlia sulla terra.

Ha concluso il presidente della Pro Loco, Michele Catania, soddisfatto di essere stati coinvolti in un progetto così ambizioso e innovativo, riuscito nell’intento di sensibilizzare i giovani attraverso la conoscenza del nostro meraviglioso territorio. (rvv)

A San Vincenzo La Costa concluso il Servizio Civile, un ottimo sbocco lavorativo per i giovani

di FRANCO BARTUCCI – Con la presentazione del libro Le antiche industrie e l’artigianato calabrese: un passato da conservare e tramandare, il caso di San Vincenzo La Costa (Cosenza), si è conclusa l’esperienza lavorativa  della durata di un anno di tre giovani del Servizio Civile Universale svolto nella locale Pro Loco, con una manifestazione celebrativa, moderata da Roberta Gentile, svoltasi nella sala del Consiglio comunale alla presenza di numerosi cittadini e delle relative autorità.

Si tratta dei giovani Ludovica Pulice, Alessandro CurcioPalmina Iantorno, che sotto la guida della Olp Servizio Civile, dott.ssa Alessandra Mirandola, nell’arco del loro impegno di  volontariato di servizio civile universale, regolarmente retribuito a norma di legge, hanno avuto una loro particolare esperienza di conoscenza e ricerca loro affidata maturando la stesura e la stampa del libro di cui sopra ed altro ancora per come sarà specificato più avanti in questo servizio.

Intanto i tre giovani a conclusione del  loro mandato sono stati festeggiati, con specifiche parole di apprezzamento ed incoraggiamento per il loro futuro nel contesto della società civile, dal Sindaco di San Vincenzo La Costa, avv. Gregorio Iannotta; dal Presidente della  locale Pro Loco Aps, Giovanni Terzo Pirri e dalla Olp del Servizio Civile, dott.ssa Alessandra Mirandola; nonché dal Presidente dell’Unpli Calabria, dott. Filippo Capellupo, e dal  dott. Antonello Grosso La Valle, Presidente Unpli Cosenza e consigliere nazionale della stessa organizzazione.

È toccato alla moderatrice Roberta Gentile, segretaria della Pro Loco di San Vincenzo La Costa Aps, ricordare agli astanti presenti in sala, sinteticamente i vari servizi svolti dai tre giovani nell’arco dell’anno, oltre alla ricerca di cui sopra, nella sede della Biblioteca , che ha residenza in una struttura di proprietà della Bcc Mediocrati, affidata in uso gratuito alla Pro Loco con atto del presidente, dott. Nicola Paldino.

I tre giovani infatti hanno affiancato la Pro Loco in tutti gli eventi promossi; si sono occupati della catalogazione dei libri e collaborato agli incontri di presentazione di libri ai bambini e ragazzi in visita alla Biblioteca. Hanno regolarmente svolto delle ore di formazione previste dal progetto; incontrando i referenti delle varie istituzioni. Hanno, altresì realizzato con grandi note di apprezzamento una rubrica su FacebooK di video e fotografie sui prodotti e piatti tipici di San Vincenzo La Costa.

Per potere completare la ricerca e arrivare alla stampa del libro i tre ragazzi hanno raccolto varie e numerose testimonianze delle persone adulte scoprendo un mondo di mestieri scomparsi per effetto delle nuove tecnologie e che le nuove generazioni ne dovrebbero avere consapevolezza e memoria.

La parola ai giovani sulla loro esperienza

Le positività dell’esperienza di volontariato del Servizio Civile Universale maturata dai tre giovani scaturiscono dal loro racconto personale che ci hanno fatto e che riportiamo a seguire, cominciando dalla neo laureata in Scienze della Formazione Primaria presso l’Università della Calabria, Palmina Iantono, che ci dice: «L’esperienza del servizio civile per me è stata molto importante e significativa. Posso affermare che a distanza di un anno mi sento diversa. Se all’inizio di questa esperienza mi sentivo più insicura e con la preoccupazione di poter sbagliare a fare un qualcosa, oggi ho acquistato maggiore sicurezza e fiducia in me stessa. Tutto questo è grazie alle esperienze che ho fatto durante questo anno che mi hanno permesso di crescere e di maturare sempre di più, ma soprattutto è grazie alle persone che mi hanno affiancato durante questo percorso».

«Anzitutto i miei colleghi, Alessandro e Ludovica, che sono stati e saranno per me persone importantissime con le quali sin da subito abbiamo costruito un rapporto di amicizia, fiducia e stima reciproca – ha aggiunto –. A coloro che ci hanno affiancato durante questo anno, Giovanni il nostro presidente unico e insostituibile che ci ha permesso di entrare in questa meravigliosa famiglia della Pro Loco, la nostra Olp che ha guidato e seguito il nostro percorso e la nostra formazione e ad Angela, senza di lei molte cose non sarebbero state possibili, con lei siamo stati quotidianamente e abbiamo imparato a fare nuove cose, come il lavoro della biblioteca dall’ingresso alla catalogazione dei libri. In merito a questo un grazie va anche ad Assunta che è stata con noi durante questo anno ed è stata per noi un punto di riferimento».

«Con tutti loro – ha proseguito – abbiamo avuto modo di capire quanto lavoro c’è dietro l’organizzazione di un evento, come la presentazione di un libro, il premio letterario o la “Notte bianca” e tanti altri. Nell’ultimo periodo è stato molto bello perché abbiamo scoperto luoghi a noi sconosciuti e raccolto molte testimonianze che ci hanno fatto conoscere meglio la storia del nostro paese e questo grazie ad Angela che ci ha portato ovunque ed è stata sempre il nostro faro. Infine, volevo nominare e ringraziare da parte di tutti e 3 anche Loris Pesce, direttore provinciale Inca Ccgil, grazie per aver trascorso con noi tutti i giovedì pomeriggio, per tutto ciò che abbiamo vissuto insieme e per averci sopportato. Detto ciò questa sicuramente è un’esperienza indimenticabile ed irripetibile che consiglio veramente con tutto il cuore ai miei coetanei e che rimarrà per sempre in ognuno di noi e sono sicura che è solo l’inizio di ciò che abbiamo costruito insieme».

Non di meno è stata la dichiarazione di Alessandro Curcio, studente universitario in “Economia Aziendale” all’UniCal, che dopo aver parlato in forma di gratitudine del rapporto tra colleghi e di stima dei dirigenti della Pro Loco e della Biblioteca Pubblica, ha sostenuto che: «Il servizio civile universale è stata la mia prima esperienza lavorativa. Penso sia un ottimo modo per iniziare ad inserire i ragazzi nel mondo del lavoro. Durante la nostra esperienza abbiamo contribuito nella realizzazione degli eventi della Pro Loco tra cui presentazioni di libri e altre manifestazioni ed anche nella gestione della biblioteca».

«Sono veramente soddisfatto di questa esperienza – ha detto ancora – perché sono stato affiancato da persone fantastiche a cominciare dal nostro presidente che ci hanno sempre seguito durante la realizzazione del nostro progetto e durante le formazioni in presenza che abbiamo dovuto seguire. Tutto il lavoro svolto è stato possibile grazie all’approvazione e alla disponibilità del Consiglio di amministrazione della Pro Loco. È stata una esperienza davvero intensa ed emozionante, un capitolo della mia vita che non dimenticherò mai e spero che questo sia solo l’inizio di tante altre esperienze con la Pro Loco».

Chiudiamo con Ludovica Pulice, studentessa universitaria in Farmacia presso l’Università della Calabria che ci confida: «L’esperienza di servizio civile all’interno della Pro Loco di san Vincenzo la Costa è stata una delle più belle fatte finora. Ho conosciuto da vicino tutta l’organizzazione Unpli e la Pro Loco, la quale conoscevo ma non cosi a fondo. Grazie alla dirigenza   siamo riusciti a portare avanti il nostro obiettivo, quello di far scoprire e conoscere a tutti le nostre tradizioni e le nostre attività del passato e del presente realizzando il primo volume sulle attività di San Vincenzo la Costa».

«In questo anno abbiamo affiancato la Pro Loco nell’organizzazione dei vari eventi e della Biblioteca. Abbiamo svolto diverse formazioni online e in presenza e grazie ad esse abbiamo avuto la possibilità di conoscere altri ragazzi della provincia di Cosenza. È stato un anno pieno di emozioni che rimarrà per sempre dentro di noi – ha concluso –. Con la manifestazione di chiusura si è concluso un piccolo pezzo del nostro percorso, ma rimarremo all’interno della Proloco come soci e come parte attiva di tutta l’organizzazione. Saremo da guida per i nuovi volontari e qualsiasi perplessità loro avranno, basterà chiedere e noi ci saremo. Grazie ancora al Consiglio di amministrazione  della Pro Loco per averci dato questa possibilità».

Una stupenda esperienza che può soltanto crescere se si continuerà con i futuri attori ad espandere questo tipo di rapporti e conoscenza dal punto di vista professionale, culturale ed umano. (fb)

SAN FERDINANDO (RC) – Grande festa per la rinascita della Pro Loco

A San Ferdinando è rinata la Pro Loco. Un “battesimo” avvenuto nella Sala Consiliare del Comune, che ha rivitalizzato l’importante rapporto tra la città e l’Associazione, nata molti anni prima e che è stato rivitalizzato grazie all’iniziativa promossa dal neo presidente Fabio Costa.

Le Pro Loco, è noto, svolgono un ruolo fondamentale all’interno del panorama associativo nazionale, protagoniste indiscusse delle attività di promozione turistica dei luoghi, impegnate nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico, turistico e culturale.

L’evento fondativo della nuova ProLoco sanferdinandese è stato accompagnato dalla presenza del presidente regionale Unpli, dott. Filippo Capellupo, dal consigliere dott. Nicodemo Vitetta e dal presidente provinciale Rocco Deodato. Al tavolo di presidenza i componenti del direttivo locale, il sindaco Luca Gaetano e l’assessore alla cultura Francesco Barbieri.

Aprendo i lavori, il presidente della Pro Loco di San Ferdinando, Fabio Costa, ha messo l’accento sul ruolo che la neonata associazione vuole assumere all’interno della comunità: «…intendiamo essere un ulteriore tassello nel mosaico delle associazioni e nella rete di partecipazione attiva che sta emergendo con forza nella nostra città.  Apprezziamo l’impegno con cui l’amministrazione comunale sta promuovendo il territorio, attraverso iniziative orientate al recupero della vocazione turistica, all’incremento della reputazione nazionale e internazionale e degli standard di accoglienza turistico-ricettiva. Abbiamo deciso di fare la nostra parte in una ottica di collaborazione e di sostegno per dare un ulteriore impulso al lavoro che è già stato avviato».

Gli interventi sono proseguiti con il dott. Capellupo, che ha illustrato storia, importanza e finalità delle Pro Loco, rimarcando come anche queste ultime si siano ormai evolute ampliando la loro azione, oltre che alla promozione turistica, alla solidarietà e alla difesa della legalità, offrendo ai territori una serie di servizi strutturati e dal respiro nazionale.

Dopo i saluti del consiglieri Vitetta e Deodato, l’assessore Barbieri sottolineato la presenza storica della Pro Loco a San Ferdinando, accogliendo con favore l’iniziativa, ricordando come San Ferdinando disponga di notevoli risorse naturalistiche e culturali e garantendo ai soci il supporto dell’amministrazione comunale, in linea con il percorso già intrapreso di collaborazione e supporto con le diverse realtà associative.

Il sindaco Luca Gaetano, in chiusura, ha dichiarato di apprezzare fortemente la presenza di tutte le associazioni cittadine all’evento odierno rimarcando come «la presenza di un nuovo soggetto ci debba spingere sempre più verso la cultura della cooperazione e indurci a superare le divisioni, tenendo sempre a mente che il lavoro svolto deve essere orientato al bene comune e alla costruzione di un futuro migliore per la nostra comunità». 

«Ciò che è accaduto oggi (sabato ndr) – ha concluso il primo cittadino – è un segno di come i cittadini si stiano attivando per contribuire in maniera consapevole allo sviluppo del nostro territorio e renda ancor più urgente e necessaria l’istituzione della Consulta Cittadina della Associazioni, per conferire maggiore rilievo istituzionale al terzo settore e per facilitare il coordinamento tra tutti». (rrc)

 

Confartigiano e Pro loco alla scoperta del mito di Saverio e Rachele

Quanti sono i catanzaresi che conoscono la vicenda di Saverio e Rachele, i due nobili innamorati ed ostacolati dalle rispettive famiglie per motivi politici?

Pochi, anzi pochissimi, ma questa storia risalente alla prima metà dell’800 potrebbe avere un grande potenziale per essere narrato e diramato.

Ci crede fortemente il segretario Confartigianato Imprese Catanzaro, Raffaele Mostaccioli, che ha promosso un incontro nella sede dell’associazione, coinvolgendo la Pro Loco di Catanzaro.

«Sono sempre stato affascinato dal racconto, una storia vera realmente accaduta, dell’amore di questi due giovani – ha affermato Mostaccioli – con la convinzione che la loro narrazione potesse attirare grande interesse e curiosità, anche fuori regione e, quindi, essere un elemento importante a fini turistici. Ma c’è bisogno di sinergie serie, propositive e fattive. Per questa ragione abbiamo chiamato a partecipare la Pro Loco ed anche la sezione Turismo di Confartigianato Catanzaro».

«I catanzaresi devono imparare a non dimenticare – ha sottolineato Filippo Capellupo, presidente della Pro Loco – Dobbiamo riaccendere il senso di appartenenza e trasmettere tutto soprattutto alle nuove generazioni e, per questo, all’incontro, molto stimolante e interessante, erano presenti anche i nostri giovani del servizio civile che saranno protagonisti di alcune iniziative».

La guida turistica Mario Mauro ha guidato i presenti alla scoperta del mito di Rachele e Saverio, raccontando curiosità e aneddoti, come il fantasma della ragazza che pare sentirsi piangere nella notte, ancora oggi, tra i corridoi di Palazzo De Nobili: «Catanzaro possiede una signora storia, con la S maiuscola – ha dichiarato – ma occorre maggiore conoscenza e consapevolezza. Questo input lanciato da Confartigianato può essere un’ottima chiave di sviluppo per il nostro capoluogo».

«Non vogliamo fermarci solo alle parole – ha aggiunto Mostaccioli – Partirà subito un fitto cronoprogramma di azioni ed eventi volti a riportare l’attenzione sull’identità della nostra città e, quindi, di noi catanzaresi. C’è molto lavoro da fare ma siamo ben motivati. Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti, tra i quali i dirigenti di Confartigianato». (rcz)

TREBISACCE (CS) – Alla Pro Loco nuova sede in locali comunali

Nuova casa per la Pro loco di Trebisacce. Una delle chiavi di successo di ogni progetto di cambiamento e di crescita sociale è rappresentata dalla reale condivisione tra tutti gli attori di una comunità locale. Riuscire a far immedesimare progressivamente la cittadinanza nei contenuti, nei metodi e negli obiettivi a medio e lungo termine che si intendono perseguire, in una visione ben identificata di sviluppo turistico del territorio, è una delle sfide più complicate ma anche più qualificanti per ogni classe di governo consapevole di questo orizzonte.

Su questo percorso e con questa direzione strategica precisa l’amministrazione comunale privilegerà ed investirà molto sull’ascolto e sulla collaborazione con la rete delle associazioni turistiche e culturali.

È quanto dichiara il sindaco Alex Aurelio, informando con l’assessore al turismo Leonardo Petrone che la giunta municipale nei giorni scorsi ha dato atto di indirizzo per la concessione in comodato gratuito dei locali comunali di via Pescherie (ex Diurno) alla Pro loco città di Trebisacce, presieduta da Concetta Cardamone.

Già sede del Punto blu, la nuova sede della Pro loco che si propone di essere punto di riferimento per la promozione di eventi culturali, di intrattenimento ed ambientali, ospiterà lo sportello turistico, un punto informativo per i giovani ed un laboratorio di idee.

«Siamo convinti – spiega l’assessore Leonardo Petrone – di poter contare anche sull’esperienza, sulla competenza, sullo spirito di servizio e sulla sensibilità della Pro loco e della sua presidente per contribuire a definire ed a comunicare, soprattutto all’interno della nostra comunità, quella nuova narrazione identitaria e competitiva della destinazione Trebisacce, in particolare del suo borgo storico marinaro, attraverso la quale vogliamo promuoverci su mercati diversi ed in tutti i mesi dell’anno». (rcs)

SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO (CZ) – Domani la Festa d’Estate

Domani, a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, alle 20, a Via A. Moro, è in programma la prima edizione di Ritroviamoci – Festa d’Estate, organizzata dalla Pro Loco di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio.

La peculiarità della Festa sta nella tradizione e nella rivisitazione di specialità della cucina tipica andreolese: si potranno gustare, infatti, le ottime zeppole, la pasta con le alici, la frittura di alici, ma anche altre specialità gastronomiche preparate per l’occasione come le frittelle di fiori di zucca e zucchine e i panini con salsiccia alla brace, tanto buon vino locale e bibite.

Un invito, dunque, a ritrovarsi in piazza per riscoprire i sapori e le tradizioni e non solo: ci sarà spazio anche per la musica, con balli di gruppo e balli di coppia, latino-americani e caraibici con il Maestro Luca Mancuso e l’esibizione del cantante andreolese Luca Ramogida che con le sue canzoni neomelodiche sta scalando le classifiche social e durante la serata presenterà il suo nuovo singolo L’amica di mammà. (rcz)

La Pro Loco di S. Vincenzo La Costa promossa per il Servizio Civile Universale

di FRANCO BARTUCCILa Pro Loco di San Vincenzo La Costa  (Cosenza) al centro dell’attenzione regionale e nazionale per il riconoscimento di sede idonea per la programmazione del Servizio Civile Universale, finanziato dall’Unione Europea e dalla Presidenza del Consiglio.

Grazie alla concessione di comodato d’uso di una struttura messa a disposizione dalla BCC Mediocrati di Rende, con presidente il dott. Nicola Paldino, collocata in zona centrale del paese, ha ottenuto questo importante riconoscimento consentendole di essere sede operativa di lavoro per tre giovani del posto nell’adempiere alla realizzazione del Progetto “Le antiche industrie e l’artigianato calabrese: un passato da conservare e tramandare”, rientrante nel piano triennale Unpli 2020/2022 per la programmazione del servizio civile universale.

I tre giovani,  Curcio Alessandro Simone di San Sisto dei Valdesi, Palmina Iantorno di Gesuiti, Ludovica Pulice di San Vincenzo La Costa, accolti dal presidente della Pro Loco, Giovanni Pirri, hanno preso servizio presso la sede della Pro Loco al cui interno è collocata la Biblioteca  pubblica, sottoscrivendo il contratto di lavoro per un periodo di un anno che saranno guidati  nel ruolo di maestro, o meglio di Operatore Locale del Progetto, dalla esperta Alessandra Mirandola

Per manifestare il suo stato di soddisfazione ed apprezzamento del risultato ottenuto dalla locale Pro Loco ed estendere gli auguri di buon lavoro ai tre giovani è pure intervenuto il sindaco di San Vincenzo La Costa, avv. Gregorio Iannotta.

In particolare il progetto “Le antiche industrie e l’artigianato calabrese: un passato da conservare e tramandare” intende attuare azioni volte alla riscoperta e promozione del patrimonio industriale e artigianale all’interno di un percorso  in cui vede “Le Pro Loco per la rinascita delle comunità, il patrimonio culturale e ambientale per la ripartenza dell’Italia”, coerentemente  con gli obiettivi programmatici dell’Unpli, che ha per la Provincia di Cosenza una particolare sensibilità ed impulso ad opera del suo presidente, Antonello Grosso La Valle.

«La scoperta dei luoghi, delle imprese industriali, delle antiche fabbriche, delle botteghe e laboratori artigianali e delle storie ad essi legate, potranno certamente contribuire a tramandare la storia della comunità locale e del territorio calabro», è quanto si afferma nel testo di presentazione del progetto.

«I macchinari utilizzati per la lavorazione della seta, per la trasformazione dei prodotti agricoli, per  la produzione dello zinco, per la produzione dell’olio, per la lavorazione del pane, per la lavorazione della ceramica, etc.,  risultano di impegno e maestria, possono essere interpretati come gli antenati delle attuali macchine».

Tutti valori e patrimoni che fanno parte della storia contadina del territorio di questo comune collinare dell’area cosentina e che può creare nei giovani arricchimento culturale e professionale.

«Quindi, tramite un processo di riscoperta, possono divenire testimonianza tangibile delle antiche produzioni e dei cambiamenti avvenuti nel  corso dei secoli, così come previsto anche dal programma d’intervento in cui il progetto è inserito. Il programma, infatti, prevede specifiche e incisive azioni volte alla salvaguardia e promozione di questi beni, che risultano al giorno d’oggi in stato di abbandono, non conosciuti e non adeguatamente valorizzati».

Avranno modo questi giovani sotto la direzione della  Operatrice Locale del Progetto, Alessandra Mirandola, ed accoglienza ambientale della  direzione della Biblioteca, come della dirigenza della Pro Loco, di riscoprire i diversi aspetti positivi del proprio territorio di appartenenza apprezzandone le potenzialità in modo da incrementarne la conoscenza di questi beni materiali ed immateriali legati al patrimonio “industria – artigianato” del territorio calabro, coinvolgendo i giovani nell’essere motore culturale della regione. 

Lo scopo del progetto è anche quello di consolidare nei ragazzi la fiducia in sé stessi e soprattutto quello di metterli nelle condizioni di capire meglio le proprie propensioni umane e professionali. Lo  faranno mettendosi alla prova giorno per giorno attraverso il contatto con la gente e le istituzioni.

«Questi giovani – ha dichiarato il presidente della Pro Loco, Giovanni Pirri, si metteranno alla prova giorno per giorno attraverso il contatto con la gente e le istituzioni. Contatti che li aiuteranno a capire meglio i meccanismi che sono alla base della società civile, le priorità burocratiche e le scale gerarchiche previste dalla struttura sociale contemporanea. Particolare attenzione sarà  rivolta all’aspetto riguardante le dinamiche del gruppo, perché dovranno condividere con i compagni, con lo stimolo dell’Operatore locale del progetto, un percorso lungo un anno, che li vedrà impegnati a svolgere compiti delicati negli ambiti in cui l’associazione Pro Loco opera, a cominciare dalla prossima “Notte Bianca”, giunta all’ottava edizione, che si svolgerà il prossimo 6 agosto nell’antico storico Borgo di San Sisto dei Valdesi». (fb)

SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO (CZ) – Una giornata alla scoperta dei tesori nascosti

Domenica 10 luglio, a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, alle 17.30, con aduno sotto l’Olmo secolare, prende il via la visita guidata Alla scoperta dei tesori nascosti, organizzata dalla Pro Loco in occasione della Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia.

Sant’Andrea Apostolo dello Jonio (CZ), quarto Comune d’Italia e primo in Calabria per il nome più lungo, sorge come Borgo medievale collinare nel X secolo, anche se, nella sua campagna, si trovano i resti della chiesetta basiliana di S. Nicola di Cammerota, risalente al IX secolo.

Il Borgo prende forma ed assume le caratteriste di un Borgo “murato”, per effetto delle costruzioni attaccate l’una all’altra e, poggiato su tre colline, presenta un’armoniosa architettura medievale.

Al suo interno, si trovano alcune perle che meritano menzione e soprattutto di essere visitate, sia per la bellezza esterna che per i meravigliosi contenuti.

L’itinerario della visita, che si snoderà attraverso antiche vie di fuga tra stradine e viuzze, alcune delle quali ancora lastricate in granito, prevede: Palazzo Jannoni, XVII secolo; La Torre civica dell’orologio; La Chiesa Matrice, nel cui interno è custodito il quadro dell’Immacolata, attribuito a Francesco de Mura; altresì si trovano al suo interno i Pastori del Presepe (Santucci), realizzati dall’artista serrese Vincenzo Zaffino (1865); La casetta della Monachella di S. Bruno, al secolo Mariantonia Samà, che nel mese di ottobre 2021 è stata proclamata Beata;  Palazzo Stella/Mattei; Palazzo Scoppa, già antica Grangia dei Certosini (XII secolo) e ora Convento delle Suore Riparatrici. Al suo interno, oltre al magnifico loggiato, formato da sedici colonne in granito, sontuoso affaccio sul Golfo di Squillace, si possono ammirare delle splendide maioliche dipinte a mano (XVIII secolo), l’appartamento della Baronessa Enrichetta Scoppa, arredato con mobili di pregio della seconda meta’ del 1800 e non ultima, la Pala degli Arcangeli, pittura di scuola michelangiolesca, ritrovata nel 2007, datata 1603 ed attribuita a Bernardino Barbatelli, detto Bernardino Poccetti, meglio conosciuto a Firenze come Bernardino delle Grottesche;  La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, completamente affrescata dagli artisti pizzitani Diego Grillo e Carmelo Zimatore. (rcz)

 

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Grande successo per l’estate florense della Pro Loco

Si è chiusa, con grande successo di pubblico, l’Estate florense organizzata Pro Loco di San Giovanni in Fiore, composta da tre appuntamenti che culturali che hanno registrato il sold out.

Oltre alla 2° edizione del Concorso Fotografico Nazionale Città di San Giovanni in Fiore, infatti, la Pro Loco ha organizzato l’iniziativa In viaggio verso Gioacchino, inserito nel progetto culturale Transumanze tra Medioevo e ruralità: monachesimo e istituzioni ecclesiastiche nel periodo della dominazione Normanna, sostenuto dalla Regione Calabria a valere sull’avviso pubblico per la selezione ed il finanziamento di iniziative culturali per l’annualità 2019, presentato dall’Associazione Culturale Eosud in un partenariato istituzionale con i Comuni di Catanzaro, Soverato, Zagarise e la stessa Pro Loco florense.
«Nel pieno rispetto delle norme anti-covid – ha affermato la presidente della Pro Loco di San Giovanni in Fiore, Anna De Simone – che ci hanno costretti a contingentare il pubblico, gli appuntamenti della nostra Estate Florense hanno riscosso una straordinaria partecipazione di pubblico. Di ciò siamo pienamente soddisfatti perché rende merito al lavoro che abbiamo svolto ed alla bontà del progetto culturale “In viaggio verso Gioacchino” teso a contribuire alla valorizzazione della figura e del messaggio del nostro illustre Abate attraverso le visite guidate teatralizzate della compagnia Fenix 1530 che, peraltro, ha messo in scena un testo scritto per l’occasione in cui è stato dato ampio spazio al rapporto tra Dante e Gioacchino da Fiore anche in occasione delle celebrazioni del 700° anniversario dalla morte del Sommo Poeta. Così facendo si è proseguito un percorso culturale già avviato con successo negli anni passati».
«In questo contesto – ha aggiunto – ringrazio di vero cuore la compagnia teatrale Fenix 1530, nelle persone di Luca Basile, Massimo Balza Genco, Simone Giacinti ed il nostro amico e conterraneo Paolo Militerno che con la loro riconosciuta professionalità e la loro immensa passione per la storia ed il teatro hanno saputo regalarci momenti di alta cultura immediatamente fruibile a tutti, grandi e piccini».
«In tanti – ha concluso – hanno collaborato alla buona riuscita delle manifestazioni. È impossibile citarli tutti, ma li ringrazio uno ad uno con l’augurio e la speranza che in futuro si possa fare sempre di più e meglio». (rcs)