OCCHIUTO DISTACCA DI 20 PUNTI LA BRUNI
LA VERA INCOGNITA È SUL SECONDO POSTO

ESCLUSIVO – Partita sostanzialmente chiusa per la presidenza della Regione Calabria. Si allarga, dopo la presentazione delle liste, la forbice tra il probabilissimo vincitore della contesa, il forzista Roberto Occhiuto, e la principale competitor, la ricercatrice Amalia Bruni, del centrosinistra. Che però deve guardarsi alle spalle dall’incalzare impetuoso di Luigi De Magistris, l’ex Pm di Catanzaro e sindaco uscente di Napoli, che ormai ha il fiato sul collo della coalizione PD-Cinquestelle: meno di 5 punti. Sfida estremamente importante perché solo il migliore perdente ha diritto ad un seggio in Consiglio Regionale.

Il vantaggio di Occhiuto sulla Bruni tocca i 20 punti grazie alla corazzata messa in campo dal centrodestra con liste molte competitive, tra cui spiccano quelle di Forza Italia che si giocano con quelle di Fratelli d’Italia il primato nel centrodestra. Nel centrosinistra, il PD si confermerebbe primo partito calabrese, discreta performance dei grillini, praticamente ininfluenti le altre liste. Nella coalizione, DeMa è probabile una buona affermazione della lista “ammiraglia” che godrebbe dell’effetto di trascinamento del candidato presidente.

Sono questi i risultati dell’ultimo e definitivo aggiornamento dello studio elettorale elaborato in esclusiva per Calabria.Live sulla base dei flussi storici e di altri elementi, tra cui – determinante per il sistema elettorale calabrese – la quantità e la qualità delle liste. Quest’ultimo studio è stato elaborato dopo la presentazione delle liste sabato scorso e ha preso, ovviamente, in considerazione anche le poche novità nelle candidature proposte.

Ribadiamo che si tratta di uno studio elettorale e non di un sondaggio, anche se bisogna sottolineare lo straordinario allineamento dei dati da noi forniti a giugno con i più recenti sondaggi condotti da SWG e EMG. Anche i dati del sondaggio commissionato dalla Rai all’Istituto Piepoli sulle intenzioni di voto in Calabria e diffuso nel pomeriggio, confermano le proiezioni indicate sin dalla prima ora (21 giugno) dal nostro quotidiano.

Questi, in sintesi, i risultati dello studio che “cristallizza” la situazione al momento di presentazione delle liste:

Tabella proiezioni voto regionale al 7 settembre 2021

Torta proiezioni di voto al 7 settembre 2021

ROBERTO OCCHIUTO   (centrodestra)            46-48%

AMALIA BRUNI (centrosinistra/5Stelle)         26-28%

LUIGI DE MAGISTRIS (Centro Civico)              22-24%

MARIO OLIVERIO (indipendente)                     3%

 

Le tendenze delle principali liste:

 

proiezioni voto principali liste

PD                                                  12,6%

FORZA ITALIA                         11,4%

FRATELLI D’ITALIA                   9,6%

DE MAGISTRIS PRESIDENTE  8%

 5STELLE                                     7%

LEGA                                          6,8%

FORZA AZZURRI                   6,3%

UDC   6,2%

BRUNI PRESIDENTE                4%

 

 

Prima simulazione attribuzione seggi

CDX (Occhiuto)       20 seggi (5 Forza Italia, 4 Fratelli d’Italia, 3 Lega, 3 Udc, 3 Forza Azzurri, 2 Cambiamo)

CSX (Bruni)               7 seggi ( 4 PD, 3 5Stelle)

DE MAGISTRIS                          3 seggi

 Considerazioni finali.

Il risultato di Occhiuto è perfettamente allineato alle liste, più o meno come la Bruni che potrebbe comunque avere un piccolo “tesoretto” personale.

Decisamente anomala, rispetto alle consultazioni del passato, è la probabile performance di Luigi De Magistris che – flussi elettorali alla mano – potrebbe intercettare una quota notevole di indecisi e di astensionisti, valutabile in diverse decine di migliaia di voti. L’ex pm potrebbe registrare un risultato nettamente superiore alle sue liste.

Ininfluente la presenza del quarto candidato, l’ex governatore Mario Oliverio, che difficilmente si schioderà dal 3%, erodendo solo superficialmente il consenso del PD che resterebbe il primo partito calabrese.

I votanti potrebbero aumentare leggermente rispetto al 2020, toccando gli 870.000 voti validi. Occorrerà capire se il recupero dell’astensionismo, ora valutato in appena 30.000 votanti, sarà più consistente. Solo in questo caso, i dati dello studio potrebbero avere degli scostamenti importanti e probabilmente più vantaggiosi per la coalizione più alternativa. (rrm)