Chiusura punto nascita Sacro Cuore di Cosenza, insorgono le mamme

Da pochi giorni si è diffusa nuovamente la voce della chiusura del punto nascita presso la clinica Sacro cuore di Cosenza.
Non è stato dato neanche il tempo di meditare sul da farsi che, improvvisamente, oggi viene diffusa dai canali social del gruppo IGreco Ospedali riuniti, una notizia: apre il reparto di urologia. Wow, che bella notizia! Verrebbe da dire.
Eppure, basta porsi una domanda per capire che questa notizia va a discapito di tante mamme che, come le scriventi, l’anno scorso sono scese in piazza per protestare contro la prevista chiusura del punto nascita.
Solo un anno fa, gli stessi vertici che oggi esultano per l’apertura del reparto di urologia, l’anno scorso “brindavano” per l’evitata chiusura del reparto di ostetricia.
Allora ci si chiede: com’è possibile questo “cambio di rotta”? Non importa più a nessuno che le future mamme di Cosenza e provincia, che solo un anno fa facevano sentire la propria voce ed esprimevano il sacrosanto diritto di scelta del luogo del parto, non potranno più esercitare il citato diritto? Non importa più a nessuno che le future mamme, che inevitabilmente convergeranno verso l’Ospedale dell’Annunziata, non trovando posto, dovranno recarsi a Paola, o Cetraro o Castrovillari per poter ricevere le opportune cure?
Perché dopo la notizia della mancata chiusura del punto nascita della Clinica Sacro Cuore (così si è espresso Giancarlo Greco dopo l’incontro tra la proprietà e il Sub commissario alla sanità della Regione Calabria, Esposito), il dm 14.3.2024 n.69 non è stato mai revocato dal Presidente della Regione Calabria? Forse era già in accordo che bisognava proseguire per qualche mese per poi comunque chiudere?
Si ricorda che sempre Giancarlo Greco, nell’annunciare la mancata chiusura del punto nascita, l’anno scorso, così si esprimeva: «Vorrei dare una buona notizia alle future mamme dell’area urbana di Cosenza e del suo immediato retaggio. Il punto nascita Sacro Cuore di Cosenza resterà aperto contrariamente a quanto inizialmente previsto dal riordino della rete ospedaliera», e ancora «è una buona soluzione per tutta l’utenza preoccupata, le mamme – continua Giancarlo Greco – noi, del resto, ci siamo sempre resi disponibili nel continuare a fornire apporto in ausilio alla Ostetricia e Ginecologia degli ospedali della provincia di Cosenza, spesso purtroppo in affanno nell’erogazione neonatale. Sono numeri importanti quelli storicizzati dalla clinica Sacro Cuore che ora potranno restare a disposizione delle future mamme, le quali hanno sensibilizzato e combattuto per raggiungere questo risultato».
Ora invece tramite i canali social la proprietà sostiene il riordino della rete ospedaliera operata dal Dca 69/2014. Lasciamo le conclusioni a chi legge. (Le mamme del “Comitato contro la chiusura del punto nascita della clinica Sacro Cuore di Cosenza)

L’assessore Provinciale Cs Luciani: Bene riapertura ostetricia a Cetraro

L’assessore provinciale alla Sanità, Gabriella Luciani, ha espresso soddisfazione per la riapertura del punto nascita del nosocomio di Cetraro, reso possibile grazie all’impegno del deputato di Forza Italia Andrea Gentile, che ha dato lui stesso la notizia.

«Un’interlocuzione continua e costante quella con il Deputato di Forza Italia – ha spiegato l’assessore Provinciale – al quale ho fatto presente le molteplici difficoltà e problematiche in cui versa, ormai da anni, l’Ospedale Iannelli. Da subito lo stesso si è fatto carico delle rimostranze dei lavoratori e delle tante questioni aperte che hanno compromesso la funzione di uno dei presidi sanitari più importanti dell’intero Tirreno. Dallo smantellamento dei diversi reparti, alla nomina continuamente rinviata del direttore sanitario, si è contribuito a depotenziare la struttura e soffocare le risorse umane».

«Quello del punto nascita – ha proseguito – è stata l’ennesima beffa ai danni di una struttura che non ha più potuto offrire un servizio primario come quello dell’ostetricia. Alimentando, così come messo in evidenza dall’On. Gentile, la migrazione passiva verso regioni limitrofe, negando, inoltre, alle future madri di partorire nel proprio territorio. Un primo passo che porterà, senza dubbio, alla riapertura dell’intero spoke e alla riqualifica dell’ospedale».

«Non posso che felicitarmi di questa vittoria – ha aggiunto – con l’augurio che, attraverso il lavoro certosino del commissario ad acta e Presidente della Regione Occhiuto e grazie all’interessamento dell’On. Gentile, si arrivi alla risoluzione di tutte le altre questioni e finalmente con la ridefinizione della rete ospedaliera, la Calabria possa finalmente uscire dal commissariamento».

«Va da sé – ha concluso – che questa è solo una delle tante battaglie che mi ha vista protagonista in prima persona, oggi anche come consigliera ed assessore provinciale, in nome della difesa e tutela del nostro territorio. Sono sicura che attraverso la presenza e il confronto diretto e quotidiano con il nostro rappresentante parlamentare, riusciremo a dare quelle risposte certe alle diverse problematiche che da troppo tempo attendiamo». (rcs)