REGGIO CALABRIA – Muove i primi passi il progetto Stingers in classe

Il progetto “Stingers in Classe” muove i suoi primi passi. La prima scuola ad essere stata coinvolta è il Liceo Scientifico Volta di Reggio Calabria. Il presidente Pasquale Calabrò, il giornalista Maurizio Insardà, il coach dell’under 19 e vice allenatore della prima squadra militante in serie C Enza Gaeta e la guardia Kevin Pandolfi, hanno tenuto una bella testimonianza, presso la magnifica struttura della scuola incontrando una parte di ragazzi del 4′ e 5′, anno insieme alla professoressa Cristina Meduri.

Il dibattito, da subito interessante e costruttivo, ha toccato diversi temi, si è spaziato dai valori dello sport, all’importanza del rispetto delle regole, al management sportivo, allo sport come opportunità di sbocco professionale. Dopo i saluti e i dovuti ringraziamenti del responsabile della comunicazione e delle pubbliche relazioni Maurizio Insardà, rivolti alla dirigente scolastica prof.ssa Maria Rosa Monterosso del Liceo ed al prof.ssa Meduri per la cortesia e disponibilità avuta, lo stesso ha proseguito parlando della differenza tra comunicazione istituzionale e ufficio stampa, rimarcando l’importanza dello studio e dell’esperienza per il perseguimento di importanti mete professionali.

Il presidente Pasquale Calabrò ha raccontato il percorso degli Stingers, che in soli sette anni hanno raggiunto la serie C, grazie alla passione, determinazione e coesione di un gruppo che ha dato tantissime soddisfazioni. Si è poi continuato a parlare del metodo “Stingers” unità compattezza, sacrificio, umanità e dedizione sottolineando a tratti il grande amore per il basket.

Il coach Enza Gaeta si è soffermata sulla figura femminile in un club maschile, ha evidenziato i grandi pregi del club e dei ragazzi che fanno parte di questa bella famiglia, ha incoraggiato le tante ragazze presenti a fare sport, per condividere attraverso il basket le proprie esperienze ed insicurezze. Infine è stata la volta di Kevin Pandolfi, pivot degli Stingers Reggio Calabria, ex studente del Liceo Scientifico che ha ricordato i momenti vissuti a scuola con emozione ed ha citato l’importanza che i docenti del Liceo hanno avuto nell’accompagnarlo ed indirizzarlo per le scelte future, facendolo approdare alla laurea in Scienze motorie. Infine, ha illustrato la vita di un cestista, dagli allenamenti, alla alimentazione, agli insegnamenti del coach e dei propri compagni. È stata una bella mattinata, in cui hanno prevalso lo sport ed i giovani. (rcs)

REGGIO CALABRIA – Un convegno per conoscere gli uccelli del lungomare

L’associazione “Amici del Museo“, nel quadro del progetto «Storia, Archeologia, Territorio», organizza, per il giorno 2 dicembre 2023, alle 17:00, nella sede sociale di via della Giudecca, 18, un incontro con l’avv. Francesco Zuccarello Cimino, avente per oggetto: “Uccelli sul Lungomare di Reggio Calabria”.

L’illustre professionista è anche un appassionato e attento studioso e ricercatore ornitologo. In particolare, egli segue e documenta la presenza della fauna avicola sul territorio reggino. Da qui, una documentazione veramente eccezionale della presenza di uccelli di ogni specie, nel nostro ambiente naturale, addirittura in città, fra gli alberi del Lungomare, la spiaggia e le fiumare che costeggiano Reggio.

Servendosi di una ricca documentazione fotografica, Zuccarello Cimino rivelerà la presenza fra noi di uccelli assolutamente straordinari.

Si parlerà, tra l’altro, del Beccapesci, del Porciglione, del Mignattaio; del Cavaliere d’Italia, del Martin Pescatore e del Cacamarruggio. L’incontro è, ovviamente, aperto alla Cittadinanza. (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Fondo Renda, finito censimento dei libri antichi e scoperti testi del 500

Finito il censimento dell’immenso patrimonio della biblioteca Antonio Renda, scoperti libri del 500 che rilanciano l’interesse culturale intorno alle dotazioni del Comune di Taurianova. Il sindaco Roy Biasi e l’assessore Maria Fedele hanno incontrano il curatore delle operazioni di riordino e classificazione del materiale, lo storico Rocco Lentini, presidente dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia Contemporanea Ugo Arcuri, sodalizio che ha preparato e realizzato il progetto commissionato dall’Ente. Quest’ultimo ha illustrato, all’interno di quella parte del Palazzo della Cultura destinata ad ospitare il fondo donato dal filosofo nel 1959, la portata qualitativa e quantitativa del paziente lavoro durato diversi mesi.

A testimonianza dell’attenzione con cui la giunta ha seguito le attività che ha programmato, proprio la presenza sia del sindaco che dell’assessore – accompagnati dalla bibliotecaria Serafina Grillo – che hanno potuto così apprendere direttamente dalla voce di uno dei massimi esperti in Calabria della storia del sindacalismo le diverse scoperte fatte dopo la riapertura dei testi, molti dei quali chiusi nelle scatole utilizzate durante gli svariati traslochi susseguitisi negli anni, e in alcuni casi neanche inventariati. Libri anche del ‘500, ha detto Lentini, che in uno con i lavori fatti personalmente da Renda consentono di aggiungere ulteriori tasselli sia sugli interessi intellettuali del filosofo, che morì nel 1956, sia sui numerosi contatti personali che poté sviluppare con figure centrali del panorama culturale europeo, Georges Sorel e Vilfredo Pareto su tutti.

Proprio questo riemerso profilo internazionale che il censimento voluto dal Comune ha valorizzato, vede adesso la Giunta insistere non solo per l’accelerazione dei tempi per la riqualificazione dell’antico palazzo di via 20 Settembre – che quindi renderà fruibile la biblioteca già distribuita in un mobilio di pregio – ma anche per l’inserimento della sterminata raccolta, all’epoca Renda donò al Comune 5.500 libri, in un progetto più ampio che comprenda Taurianova in un circuito culturale che renderebbe la città attrattiva per gli studiosi e le università che volessero consultare i testi per la prima volta in maniera ordinata.

Il lavoro eseguito, infatti, consente di aggiungere ai libri antichi che Renda possedeva anche una emeroteca personale da lui curata nella sua abitazione, materiale di enorme interesse storico che impreziosiranno la struttura chiusa dal 2017. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Escursione di “Gente in Aspromonte” sulle tracce de I Giganti della Memoria di Pietra Cappa

L’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” propone, per domenica 3 dicembre, un itinerario che riguarda I Giganti della Memoria di Pietra Cappa.

Secondo una leggenda Gesù e i suoi discepoli, predicando la parola di Dio, arrivarono anche ai piedi dell’Aspromonte. Qui fecero penitenza raccogliendo alcuni pesanti massi, ma Pietro a differenza degli altri raccolse soltanto un piccolo ciottolo. Quando Gesù trasformò tutti i massi raccolti dai discepoli in pagnotte di pane, Pietro rammaricato si rese conto dell’errore commesso, volle che quella pietra restasse lì a ricordo della sua malizia. Ma sfiorandolo con un dito lo fece lievitare fino al punto di trasformarlo nell’enorme monolite che è oggi. Prima di arrivare alla “Regina dell’Aspromonte”, si incontrano i ruderi di un grandioso sito, la Chiesetta di San Giorgio, un Monastero di epoca bizantina del VII-VIII sec d.C. È una delle 4 Chiese a croce greca in Calabria, meno famosa di quella di Stilo, ma probabilmente la più grande e maestosa delle quattro.
Motivi di interesse Storico: In alcuni documenti medievali si trova la voce di Pietra Gauca, al posto di Pietra Cappa. La parola significa pietra vuota, scavata e infatti, una pietra erosa dagli agenti atmosferici. Il toponimo tuttavia è riferibile non solo a Pietra Cappa, ma all’intera zona circostante dato che numerose, anche se più piccole, sono le rocce con grotte ed anfratti, tanto da richiamare alla mente i paesaggi della Cappadocia.

L’itinerario parte da Serro Scaru lungo la sterrata che sale e dopo alcuni tornati si prosegue per qualche tratto sulla strada cementata. Arrivati all’incrocio che porta al rifugio Baglì e Polsi, si continua seguendo l’indicazione Polsi. Superato il Castagneto di Natile si scende sulla sterrata per 20 minuti fino a raggiungere I Giganti della Memoria di San Giorgio di Pietra Cappa. Dopo aver superato questo sito, poco più a valle ci immettiamo in un sentiero ora divenuto agevole che s’inoltra nel bosco di castagno misto a specie quercine. Dopo aver superato un rio e lambito uno “Jazzo” (ricovero di ovini) entriamo in questo bosco, dove si incontrano una serie di vetuste e spettacolari piante di castagno. Piantate dai monaci Basiliani nel X secolo circa, restano testimoni superstiti di un antico castagneto che circondava il Monastero di San Giorgio, di cui ancora oggi sono evidenti le tracce murarie e qualche spuntone di colonna semicoperta da rovi. I “Giganti di San Giorgio” sono i silenti testimoni di un tempo di spiritualità, studio e trascrizione degli antichi codici greci. Hanno superato tempeste ed incendi, nel corso dei secoli, ma ora in evidente declino necessitano di protezione e cura. Li ammiriamo in silenzio e con estremo rispetto, stupefatti da una simile vetusta bellezza naturale. Il cammino continua nel fitto del bosco e incrociata la pista principale, la si segue sulla destra, fino al rifugio di San Giorgio (il nome è dovuto al vicino Monastero). Da qui c’incamminiamo seguendo il sentiero tracciato di bianco e rosso. Ad una biforcazione si tralascia il sentiero di destra, per piegare sulla sinistra, in leggera salita, per circa 200 metri, immettendosi sul sentiero che circonvalla Pietra Cappa. Noi proseguiamo sulla sinistra, seguendo il bel sentiero con staccionata in legno, che in breve ci riporta al punto di partenza. Lungo quest’ultimo tratto, suggestiva è la veduta sulla curiosa cupola di Pietra Cappa, che evoca leggende e racconti circonfusi di mistero. Il posto è un vero paradiso terrestre, dove la natura si sposa con la meravigliosa bellezza del paesaggio. Qualunque sia la vera origine di Pietra Cappa, il luogo suggestivo attira da sempre numerosi visitatori, affascinati non solo dalle storie leggendarie, ma anche dai sentieri incantati e dai paesaggi circondati da vegetazione, ricca di colori e profumi, che la mano dell’uomo non è ancora riuscita, fortunatamente, ad intaccare. Inoltre è possibile ammirare i resti bizantini e i ruderi della Chiesa di San Giorgio, che si incontrano lungo il sentiero che conduce a Pietra Cappa.

La prenotazione all’escursione si può fare, telefonando al 348.8134091, inviando una email a info@genteinaspromonte.it o, per i Soci, inserendo un messaggio sul Gruppo di WhatsApp “Gente in Aspromonte”.

REGGIO CALABRIA – Rinviato “Incontro in Memoria di Giuseppe Foti” per lo sciopero dei treni

A causa dello sciopero generale delle ferrovie indetto per la data odierna l’incontro in memoria di Giuseppe Foti previsto per domani 1 dicembre 2023 alle ore 9,30 presso la sala convegni di Palazzo Alvaro è rinviato a data da destinarsi per l’impossibilità dei relatori a raggiungere Reggio Calabria.

L’evento è stato organizzato da Associazione Amici del Museo Nazionale di Reggio Calabria, Fai delegazione di Reggio Calabria, Italia Nostra sezione di Reggio Calabria e Tci Club di territorio di Reggio Calabria. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Al consiglio regionale la mostra di Tina Nicolò

Una mostra d’arte, attesa e di grande rilevanza. Si tratta della personale di pittura “Alkiòné” della pittrice Tina Nicolò, che rientra tra gli eventi più importanti per la città reggina, presso il consiglio regionale della Calabria, al Polo culturale “Mattia Preti”.

Vernissage 9 dicembre 2023 ore 17-19,30, presentata dal prof. Marcello Anastasi, docente di Storia dell’arte. Presiedono altri componenti prestigiosi del mondo culturale e dell’arte: Antonino Santisi, editore della “Rosa del pozzo”, Jean-François Bachis-Pugliese, archivista, semiologo e critico d’arte, Mery Rose Florio, linguista e critico d’arte.

La Nicolò, reduce da recenti successi anche a Barcellona di Spagna, continua a dare lustro alla città di Reggio Calabria. La pittrice conferma ancora una volta il suo talento artistico consolidato negli anni, ricevendo premi e riconoscimenti all’ Italia e all’estero. La sua mostra d’arte si concluderà il 14 dicembre 2023 e saranno esposte diverse opere inedite del ricco percorso artistico, della pittrice reggina Tina Nicolò. (rrc)

BOVA MARINA (RC) – Approvato il Documento unico di programmazione

Con delibera di Giunta è stato approvato con voto unanime, il documento unico di programmazione (Dup) per il triennio 2024-2026 comprensivo del programma triennale e del piano annuale degli interventi sui lavori pubblici, del piano delle alienazioni e valorizzare degli immobili e dei terreni comunali, del programma relativo alle forniture ed ai servizi essenziali ai cittadini unitamente al piano dei fabbisogni del personale e della riqualificazione e revisione della spesa coordinati dall’assessore e architetto Elvira Tuscano.

Lo stesso assessore ha espresso «viva soddisfazione per il lavoro svolto dagli uffici che presenta importanti novità e mette l’Amministrazione comunale in condizione favorevole per essere tempestivamente operativa nella gestione del complesso delle opere finanziate».

Nella stessa seduta è stato approvato lo schema di bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2024-2026 da sottoporre al consiglio comunale entro l’anno corrente proposto e coordinato dall’assessore al Bilancio, avvocato Panzera nonché vice sindaco che «rispetta pienamente gli equilibri di bilancio unitamente agli obblighi del pareggio e alle obligazioni derivanti dal piano di riequilibrio in attesa della decisione prossima della Corte dei Conti e segna una netta inversione di tendenza rispetto agli obiettivi perseguiti con impegno e coerenza da questa Amministrazione comunale in ordine all’aumento delle entrate non solo extra-tributarie e al controllo e riduzione della spesa corrente e del personale che tengono ingessati i bilanci ed ostacolano il pieno dispiegarsi dell’azione amministrativa incidendo negativamente sulla qualità ed efficienza dei servizi essenziali cui i cittadini contribuenti hanno diritto».

Particolare attenzione viene prestata alla tutela e cura degli immobili e del patrimonio del Comune, all’efficienza e miglioramento dei servizi pubblici (idrico, rifiuti, illuminazione, scolastico etc), alla viabilità e alla depurazione, al verde pubblico e al decoro urbano, ai beni culturali, ambientali e turistici, alla tutela, qualificazione delle aree cimiteriali e relativi servizi, valorizzazione e sicurezza del territorio anche tramite un sistema efficiente di ideosorveglianza, al contrasto agli abusi e trasgressioni di varia natura, al recupero dell’evasione e dell’elusione che sono una pratica consolidatasi nel tempo e tollerata anche sotto le prolungate gestioni commissariali.

«Un bilancio improntato a maggiore rigore che, inevitabilmente, comporta sacrifici e limiti di spesa ma, che risulta necessario per garantire, attraverso una gestione di qualità della cosa pubblica, una prospettiva di sviluppo, a lungo termine, alla comunità di Bova Marina guidata, purtroppo, per lunghi periodi in totale assenza di lungimiranza» – conclude il vice sindaco Giovanni Panzera. (rrc)

LOCRI (RC) – I ragazzi del Zaleuco allo spettacolo “Il sogno di Ipazia”

Il teatro che permette di far riflettere i più giovani. Forti emozioni, per i ragazzi del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, sabato 18 Novembre, presso il Palazzo della Cultura, hanno assistito alla rappresentazione “Il Sogno di Ipazia”, messo in scena dai “Teatri di Pietra”.

Le classi del Triennio, accompagnate dai docenti: Rita Mastrojanni, Marco Gliozzi, Anna Archinà, Alessandra Pedullà, Tina Palermiti, Agata Mammoliti, Patrizia Guazzoni, Antonella Curtale, Marisa Saccà, Giuseppe Marra, Roberta Napoli e Silvana Capogreco, hanno potuto apprezzare e conoscere più da vicino, attraverso l’opera teatrale, la storia straordinaria di una donna, appassionata del sapere. La rappresentazione ha preso vita da un testo di Massimo Vincenzi, “Il Sogno di Ipazia”, appunto, in cui si racconta l’ultimo giorno di vita di Ipazia.

Dal suo risveglio al mattino, seguito dall’uscita di casa, per recarsi alla sua scuola, sino all’aggressione e alla morte. La narrazione è intervallata dal ricordo di una delle imprese “disperate”, tentate dalla protagonista: salvare la Biblioteca di Alessandria. Impresa, che è divenuta simbolo della sua intera vita, spesa al servizio della conoscenza.

Così, come ha sottolineato il regista, prima del monologo: «Immaginate un tempo, quando il più importante matematico e astronomo vivente era una donna. Immaginate che abbia vissuto in una città così turbolenta e problematica, come sono oggi Beirut e Baghdad. Immaginate che questa donna abbia raggiunto la fama, non solo nel suo campo, ma anche come filosofo e pensatore religioso, capace di attrarre un largo numero di seguaci».

Se ragione e fede, hanno costituito i due binari, lungo i quali si è mossa la storia dell’Occidente, negli ultimi duemila anni, l’episodio più emblematico della contrapposizione fra queste due ideologie accadde nel Marzo del 415 d.C., con l’assassinio di Ipazia ad Alessandria d’Egitto, dove gli eventi precipitarono, a partire dal 412, quando divenne patriarca il fondamentalista Cirillo. In soli tre anni, servendosi di un braccio armato, costituito da monaci combattenti, sparse il terrore nella città. Ma la sua vera vittima sacrificale fu Ipazia, il personaggio culturale più noto della città. Figlia di Teone, rettore dell’Università di Alessandria e famoso matematico egli stesso. Ipazia e suo padre sono passati alla storia per i loro commenti ai classici greci: si devono a loro le edizioni delle opere di Euclide, Archimede e Diafanto.

Il razionalismo di Ipazia, che non si sposò mai, perché diceva di essere già “sposata alla verità”, costituiva un controaltare troppo evidente per il fanatismo di Cirillo. Aggredita per strada, Ipazia fu scarnificata con conchiglie affilate, smembrata e bruciata. Dopo una breve inchiesta, il caso venne archiviato «per mancanza di testimoni».

La straordinarietà interpretativa di Francesca Bianco, con la voce fuori campo di Stefano Molinari e le musiche di Francesco Verdinelli, attraverso la regia di Carlo Emilio Lerici, hanno reso onore e dignità alla figura di Ipazia, che sta tornando prepotentemente alla ribalta, negli ultimi mesi, con incontri, libri, associazioni dedicate, e tante altre iniziative. Il motivo è che, mai come adesso, stiamo attraversando un tempo in cui le eccessive fragilità maschili, purtroppo, si fanno sentire in maniera sempre più prorompente.

Efferatezze immotivate che, a distanza di millenni, vengono ancora scatenate da un tipo di donna pensante e libera, con una precisa volontà, che scredita le aspirazioni degli uomini. La simbiosi armonica tra uomo e donna sta lasciando il posto a rivalità, invidie sottese, senza pensare che le divisioni degenerano e distruggono, mentre l’unione crea e costruisce altri tasselli al futuro. Allora, largo ad esempi come quello di Ipazia, che possano farci ravvedere come società educante. Un plauso ai ragazzi del Liceo Zaleuco, per aver apprezzato il lavoro teatrale, lasciando in loro un seme di rispetto e gentilezza, che non è mai debolezza, ma serena convinzione che le diversità vanno accettate, perché ci aiutano a riflettere su noi stessi, affinchè il Sogno di Ipazia diventi il nostro sogno: lasciare alla donna la decisione di essere “libera di essere”. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il consigliere Romeo: «conclusione positiva per progetto dell’associazione Psg “Giochiamo per il sorriso”»

Ha avuto un esito più che positivo l’iniziativa di beneficenza, dell’associazione Polisportive Giovanili Salesiane, denominata ‘Giochiamo per il sorriso’, e patrocinata dal Comune di Reggio Calabria, commissione Politiche sociali, presieduta dal consigliere Carmelo Romeo.

Grazie ad una raccolta fondi, frutto di una serie di attività sportive e raccolta fondi, è stata collocata una giostra per disabili nella nuova piazza del rione Condera, recentemente ristrutturata e resa fruibile per la cittadinanza. L’evento benefico, presentato negli scorsi mesi in commissione comunale, dalla presidentessa del Pgs Reggio Calabria, Filomena Iatì, ha registrato il pieno sostegno e coinvolgimento degli stessi componenti della commissione.

Nel corso di una recente commissione Politiche sociali, il presidente Carmelo Romeo, ha audito la presidente della Pgs, Iatì, per relazionare sul buon esito e lo sviluppo del progetto “Giochiamo per un sorriso”. La manifestazione aveva anche lo scopo di sostenere il reparto di Oncoematologia pediatrica del Gom, con l’acquisto di un computer, parafarmaci e giocattoli per i bambini.

La soddisfazione è stata generale, da una parte la Pgs che ha registrato il «pieno sostegno dell’Ente all’attività benefica», la seconda del presidente Romeo che ha evidenziato «il meritorio lavoro portato avanti dalla ‘Polisportive Giovanili Salesiane’ a Reggio Calabria, soprattutto con i più giovani, e che ha contribuito a realizzare un piccolo sogno per i bambini con diversità motorie».

«Si tratta di un impegno – ha aggiunto Romeo – che nella nostra città riesce ad avere sempre grande coinvolgimento, grazie anche ad altre realtà importanti impegnate nel terzo settore. In questo caso la Pgs ha concretamente consegnato all’Amministrazione comunale, per tramite della Commissione Politiche sociali, questa giostra ‘speciale’ che abbiamo inteso collocare nella nuova piazza di Condera».

«Sul modello di coinvolgimento civico portato avanti dal sindaco Giuseppe Facomatà – ha concluso – siamo ben lieti che questa sinergia abbia contribuito a rendere ancora più bello uno spazio per la collettività». (rrc)

LOCRI (RC) – Sport, inclusione e solidarietà per dire no alla violenza sulle donne

La Consulta Comunale giovanile di Locri, il gruppo Giovani Locresi, l’Associazione di promozione sociale Anas, il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Locri e Comitato Pari Opportunità degli avvocati di Locri grazie alla collaborazione dell’Oasi Sporting Club sono riusciti ad organizzare un evento che ha riunito molti giovani presso il lungomare di Locri al fine di sensibilizzare e portare l’attenzione su un problema sociale come il femminicidio, ancora purtroppo presente nel nostro Paese.

Attività ben accolta dalla comunità locrese, sempre più attiva e partecipe in occasione di eventi sul territorio su temi sensibili. Durante tutto il pomeriggio di domenica 26 novembre proprio presso l’Oasi Sporting Club si sono svolte diverse partite di padel, calcio a 5 e calcio a 8 susseguitesi nei campi verdi del celebre club, arricchito anche da una panchina rossa, simbolo dell’amore, della passione che si trasforma in male.

Simboleggia la violenza ed il sangue versato da tantissime donne che ogni giorno, in tutto il mondo, sono purtroppo vittime dei propri padri, mariti, compagni. Non bisogna più permetterlo ma purtroppo c’è ancora bisogno di tante giornate come questa per ricordarlo all’intera comunità. (rrc)