MONASTERACE (RC) – Al Tarantella Power in scena corsisti e maestri

La scalinata alla destra del palco allestito in piazza Placanica, ai piedi del Castello nel borgo di Monasterace, diventa teatro di danze e di canti che si intrecciano in armonie senza tempo. Corpi e voci in un’unica espressione: quella dei corsisti e dei maestri che in questi giorni hanno studiato, elaborato, approfondito, vissuto insieme intrecciando intensi rapporti umani che continueranno a crescere, non solo nei ricordi. In scena, nella quarta serata di concerti della XIX edizione del “Tarantella Power” gli studenti e le studentesse, ma anche semplicemente appassionati e curiosi di ogni età che sono arrivati da tutta Italia – oltre che da Belgio, Spagna, Francia – per studiare danza e musica popolare con musicisti straordinari che hanno dimostrato la grande preparazione e professionalità proprio nelle performance andate in scena ieri sera.

Il festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa, concluderà domani le attività laboratoriali salutando i propri corsisti.

La manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).

La voce è uno strumento essenziale e libero, che risponde ad un’esigenza comunicativa primordiale. Il canto popolare come espressione di un sentire comune, di esperienze umane condivise, una connessione diretta con le nostre radici e quindi con noi stessi: è il cuore del laboratorio curato da Gabriella Aiello – che martedì si era esibita con i Phaleg – che ha curati un programma didattico formativo diventata un’esperienza di condivisione musicale e soprattutto umana. Mentre a spiegare “lo spirito” dell’etnocoreografia è stata la maestra Francesca Trenta.

«In questi giorni abbiamo danzato con dei corpi che non sono formati per la danza, quindi abbiamo lavorato per tirare fuori quello che c’è in ognuno di noi, che è la nostra capacità di muoverci in maniera espressiva – ha spiegato Trenta – E attraverso il movimento espressivo siamo andati a cercare gli elementi di questa terra, di questo territorio, e tutte quelle cose che ci hanno portato qui, tutte quelle motivazioni. Nella etno-coreografia abbiamo raccontato la vegetazione, i colori, abbiamo cercato il movimento del mare e quindi questa grande differenza di colori tra la montagna, la vegetazione aggrovigliata e il mare con il suo movimento. Ma soprattutto abbiamo lavorato sul tempo: abbiamo parlato di attesa, di un tempo che fa aspettare ma nello stesso tempo il tempo che questo territorio ha mantenuto costante».

Monasterace sospesa nel tempo, dove tutto sembra essersi fermato: una condizione di lentezza, della comunità della terra, dell’acqua, e di una vegetazione comunque rigogliosa anche arrampicata a una montagna che nei giorni del Tarantella Power è diventata teatro di nuova vita e creazione.

Danilo Gatto, a nome dell’associazione Arpa che si occupa della direzione artistica, ha illustrato l’importante collaborazione tra Festival e Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese che grazie ai corsi e ai laboratori, come dimostrano le esibizioni di ieri sera, è diventata anche una produzione artistico-didattica.

Gatto ha ricordato che il Conservatorio di Catanzaro-Nocera Terinese si è caratterizzato a livello nazionale non per aver dato una impostazione generica alle musiche tradizionali in maniera indistinta ma per aver agli strumenti popolari la stessa dignità assegnata che fino ad ora era stata assegnata agli strumenti tradizionali. Tanto da creare un Dipartimento di Musica Tradizionale. «Il fatto che il Conservatorio abbia individuato questa manifestazione come quella più importante e strutturata dal punto di vista culturale e didattica per la promozione delle musiche, delle danze e degli strumenti della Calabria ha portato a questa collaborazione».

Gatto ha voluto, quindi, sottolineare l’importanza dell’aspetto della internazionalizzazione delle attività del Festival con l’attivazione di laboratori che si sono svolti con docenti siriani come Basel Rajoub e Salah Namek che si sono esibiti ieri sera con i propri corsisti dei laboratori di musica arabo-balcanica per ensemble di fiati e percussioni, e di musica mediorientale per ensemble di archi e percussioni. In scena anche i bravissimi corsisti di Chitarra Battente, con il maestro Francesco Loccisano. Coinvolgente anche l’esibizione del maestro Markku Lepisto (direttamente dalla Finlandia) che ha tenuto una masterclass internazionale di organetto. Il Tarantella Power è tornato ad essere il luogo nel quale, per una settimana, musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo si sono incontrati per studiare e fare insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni.

Ieri sera, in scena a far ballare la piazza, infine, i Folìa. Fondati a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniele Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride. Usando musiche e vocalità popolari ma una strumentazione contemporanea hanno reinterpretato in modo unico la tradizione, contaminandola con il rock, il progressive, il reggae, il funky. Sul palco: Bruno Giurato, Chitarra elettrica; Domenico Miriello, Batteria e percussioni; Daniele Mangiola, Basso elettrico; Domenico Stranieri, Chitarra elettrica; Mico Corapi, Voce.

A chiudere i laboratori riservati alle attività comuni, alle 18, il maestro Andrea Piccioni con una partecipata lezione di ritmologia su “guida alla consapevolezza ritmica”.

Questa sera, l’ultimo concerto in programma: alle 22, conosceremo “Al-Qasar” un progetto nato nel quartiere Barbès di Parigi, dall’intuizione di Thomas Attar Bellier. I musicisti provengono da Francia, Libano, Marocco, Algeria, Egitto e Stati Uniti, dando vita ad un mix esplosivo di fuzz arabo, psichedelia globale e musica trance nordafricana. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Arriva il Festival dei Borghi mediterranei dal 3 settembre

Avrà luogo il prossimo 3 settembre a Monasterace (Rc) la prima edizione del Festival dei Borghi Mediterranei, l’evento che racconta e promuove le unicità territoriali d’Italia. L’appuntamento, organizzato da Search On Media Group e parte del progetto Monasterace: IL borgo della sensibilità, riunirà nel comune reggino borghi, realtà e personalità da diverse Regioni per una giornata di scoperta e promozione dei territori.

A ospitare i numerosi eventi e le iniziative in programma è il borgo di Monasterace superiore, che aprirà piazze e vicoli storici a momenti dedicati a musica, sport, cultura, ma anche a formazione e sensibilizzazione. Attesi anche grandi ospiti musicali, tra cui Roy Paci e Aretuska, e Frankie hi-nrg mc.

Denso il programma, grazie alla partecipazione di ospiti, artisti di fama internazionale, creator e consulenti del settore AI & Digital-Tech. A partire dalle ore 17.00, spazio infatti a interventi di formazione per imprese e professionisti sull’utilizzo del digitale per la promozione e sull’Intelligenza Artificiale, con Giorgio Taverniti, Head of seo & AI Tech at Search On Media Group e Alessio Pomaro Head of AI presso Search On Media Group, per proseguire poi, insieme all’influencer e content creator Noemi Spinetti, alla scoperta della figura professionale del creator e del suo prezioso contributo alla promozione della cultura dei territori. A seguire talk e interviste su temi quali legalità, con l’ospite d’eccezione il Procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, e salute, grazie alla testimonianza della famiglia Genovese che racconterà la storia di Pasqualino.

Grande attenzione anche alle imprese innovative locali che si sfideranno in una pitch competition presentando i propri progetti imprenditoriali al pubblico. In palio, la possibilità di accedere alla prossima edizione del Wmf – We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale, organizzata da Search On Media Group, in programma dal 13 al 15 giugno 2024 alla Fiera di Rimini.

Il Festival dei Borghi Mediterranei sarà anche occasione di incontro e promozione per borghi e tradizioni provenienti, oltre che dalla Calabria per la quale saranno presenti realtà imprenditoriali provenienti dai comuni di Badolato, Stilo e altri, anche da altre Regioni, tra cui Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia in rappresentanza dei Comuni di Mattinata (Fo), Cassino (Fr), Martina Franca (Ta), Salemi(Tr) e Voghera (Pv), borghi che gareggeranno anche per vincere l’Award Best Borgo Mediterraneo, premiazione che vedrà trionfare il miglior borgo innovativo.

La giornata sarà inoltre occasione di divertimento e coesione, attraverso i tornei di calcio e pallavolo, “wine soccer” e “beer volley”, ma anche per conoscere la cultura agroalimentare locale, grazie alla presenza di stand gastronomici e cibo tradizionale, e per entrare in contatto con alcune realtà della Vallata dello Stilaro che presenzieranno con esposizioni dedicate da parte delle Associazioni Territoriali e di realtà imprenditoriali. In programma anche l’esposizione artistica a cura di Monasterace Arte.

Il Festival offrirà anche grande intrattenimento e show, animando il borgo con performance dal vivo, concerti e arte di strada grazie alla presenza di grandi ospiti del panorama musicale italiano e non solo.

Saranno presenti infatti il cantautore, percussionista e attore Fabio Macagnino, in un trio musicale che mette in musica tradizioni e unicità regionali, ma anche i celeberrimi Roy Paci e Aretuska, con un gran concerto dal vivo che promette un’esplosione di energia e divertimento grazie alla perfetta unione di sonorità della tradizione mediterranea, Jazz e caraibiche. A chiudere il Festival, con un DJ Set che spazia tra celebri hit, underground ed interpretazioni live di alcuni dei suoi maggiori successi, anche Frankie hi-nrg mc, rapper e produttore discografico, autore dell’intramontabile “Quelli che benpensano”.

Un Festival dunque da non perdere quello dei Borghi Mediterranei, che promette di raccontare attraverso la voce di persone, realtà e artisti, l’essenza e l’immenso valore culturale del territorio calabrese e non solo, un’occasione per scoprire le bellezze che costellano la nostra Penisola: i borghi.

La partecipazione al Festival dei Borghi Mediterranei è gratuita. È possibile consultare il sito web ufficiale per maggiori dettagli e informazioni. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Il Comitato “In Movimento” denuncia il degrado di piazza Eranova

«Con grande dispiacere, ci troviamo nuovamente a portare all’attenzione pubblica la situazione di Piazza Eranova. L’abbandono, la sporcizia e il degrado che caratterizzano questo luogo non solo pregiudicano l’immagine del nostro territorio, ma sollevano anche gravi preoccupazioni riguardo la sicurezza dei residenti e, in particolare, dei bambini. Le attuali condizioni della piazza potrebbero rappresentare un serio rischio per chi la frequenta, soprattutto per i più giovani. E ciò, nonostante i numerosi appelli rivolti all’amministrazione comunale, rimane inascoltato».

Lo afferma Renato Bellofiore, già sindaco e portavoce del Comitato “In Movimento”.

«Da mesi – continua la nota – il Comitato In Movimento ha cercato di richiamare l’attenzione delle autorità locali sulla situazione allarmante di questo spazio pubblico. Una piazza che, vista la sua posizione strategica vicino al mare e l’assenza di spazi analoghi nelle vicinanze, potrebbe rappresentare un punto di riferimento fondamentale per gli abitanti del quartiere Mazzagatti e per gli altri quartieri limitrofi. Le immagini più recenti di Piazza Eranova sono drammatiche: una piazza letteralmente bruciata, sporca che testimonia l’incuria di un’area che avrebbe potuto prosperare come luogo di ritrovo e socializzazione, specialmente durante i mesi estivi. La piazza è un cuore pulsante di vitalità potenziale, essendo adiacente a locali comunali, attività commerciali, un palazzetto dello sport e persino una chiesa. Tuttavia, ciò che avrebbe potuto essere un fiore all’occhiello per la comunità, ora appare come una ferita aperta».

«Il degrado e l’incuria con cui Piazza Eranova viene trattata, nonostante gli appelli ripetuti del Comitato e dei cittadini, è inaccettabile. L’abbandono in cui versa mina non solo l’estetica della zona ma anche la qualità della vita di chi vive e lavora nelle vicinanze – conclude la nota – Da parte del Comitato In Movimento, ci auguriamo che l’amministrazione comunale prenda finalmente provvedimenti concreti per restituire a Piazza Eranova la dignità che merita, trasformandola in un vero e proprio luogo di aggregazione per tutti i cittadini». (rrc)

REGGIO CALABRIA – La compagnia teatrale Scena Nuda vola in Uruguay

Scena Nuda in Uruguay: la compagnia teatrale reggina diretta da Teresa Timpano è, infatti, da qualche giorno a Montevideo, nell’ambito di R-Evolution Project, progetto che valorizza, grazie ai fondi del Ministero della Cultura e a Boarding Pass Plus, la mobilità degli artisti italiani all’estero. In quest’ambito, come si diceva, l’Ats formata da Scena Nuda, Nuovo Teatro Sanità, Sardegna Teatro e Primavera dei Teatri ha organizzato in Uruguay – in collaborazione con Inae, Istituto italiano di Cultura e Implosivo – un Focus di teatro contemporaneo al Teatro Sodre di Montevideo, uno dei più importanti della capitale.

All’interno del Focus, ovvero il “Primo Ciclo di Teatro italiano contemporaneo”, Scena Nuda presenterà, il 3 settembre, “Penelope”, lo spettacolo interpretato da Teresa Timpano, con la regia di Matteo Tarasco, che, dopo il debutto al Festival di Spoleto, è stato poi accolto con successo in tutta Italia: un intenso monologo che offre una visione profonda, viscerale del Mito. “Penelope”, dunque, approda in Uruguay, in un prestigioso contesto e in un Focus che prevede, inoltre, la messinscena di “Darwin Inconsolabile”, di Lucia Calamaro, per Sardegna Teatro, che co-produce con Oscenica anche il terzo spettacolo che sarà proposto a Montevideo, “Real Heroes”, di Mauro Lamanna e Juan Pablo Aguilera Justiniano.

Sempre nell’ambito del progetto, inoltre, in questi giorni, il co-fondatore di “Scena Nuda”, Filippo Gessi, sta conducendo a Montevideo un workshop – della durata di una settimana – di biomeccanica, training fisico per allievi attori.

«Un’iniziativa molto interessante», dichiara Teresa Timpano, a proposito dell’esperienza in corso a Montevideo; «ci hanno riservato una grande accoglienza, siamo contentissimi», afferma, aggiungendo, inoltre, come ci sia molta attesa per “Penelope”, che sta già facendo registrare il sold out.

Un momento importante, dunque, per Scena Nuda, per la connessione, lo scambio e l’incontro artistico e culturale tra Italia e Sud America, che si realizza attraverso questo Focus, nonché un riscontro del grande lavoro attuato in questi anni dalla compagnia reggina, per portare avanti una visione teatrale che parta dal territorio per poi aprirsi, come in questo caso, ad un confronto e ad un’interazione internazionale. (rrc)

LOCRI (RC) – Le Dee di Epizefiri: arte, bellezza ed emozioni nel grande evento per il progetto Nome

Donne speciali in passerella per solidarietà, beneficienza e bellezza, per dire che la cura passa anche piccoli grandi gesti d’amore per sé e per gli altri. Donne speciali avvolte in abiti scelti per la loro vitalità, accompagnate dalla magia della musica, di voci intense e della danza. Con un ospite di caratura internazionale come Giuseppe Fata, “il genio dell’arte sulla testa”, calabrese che porta alto il nome dell’Italia nel mondo, artista della moda e di grande umanità, che si è unito alle “Dee guerriere” della Locride per il saluto nel gran finale. Tutto questo nell’evento, emozionante e coinvolgente, andato in scena al Teatro all’aperto di Moschetta, “Le Dee di Epizefiri – Arte e bellezza fonte di rinascita”, a cura di Francesca Verteramo, promosso e organizzato dalla Città di Locri – Assessorato alla Cultura e alle Politiche sociali, Associazione “Angela Serra” Sezione Locride e “Amiche in rosa”, a sostegno del progetto Nole per la riqualificazione del reparto di oncologia dell’Ospedale di Locri.

Hanno sfilato negli abiti raffinati ed eleganti di Anna Fiorenza Moda, splendenti grazie al trucco curato da Mirella Marando e Sarah Glioti e i capelli di L’AB-Parrucchieri: look ispirati alle dee dell’antica Epizefiri per un moderno e attuale concetto di energia e bellezza che attraversa i tempi. Un incanto reso possibile dal lavoro instancabile di Francesca Verteramo insieme ad Anna Fiorenza, e la fondamentale collaborazione dell’assessore alla cultura Domenica Bumbaca, che da tempo sostiene le azioni dell’“Angela Serra” Locride e delle “Amiche in rosa” per il progetto Nole.

Con loro, nella serata condotta da Maria Teresa D’Agostino, artisti e scuole di danza, presenti e disponibili con il loro talento per una causa tanto importante: Manuela Cricelli, CiccioSax, Gegè Albanese, Stefania Alessi, Renata Galea School Dance, Danza Evolve di Giusy Zappavigna, Full Dance di Cristian Pelle, e la cantante “guerriera” Clorinda Bumbaca. Le modelle speciali hanno visto i loro passi intrecciarsi alla musica, alla danza e al canto, in un armonioso incontro di bellezza.

Ad aprire la serata il vicesindaco di Locri Alfredo Cappuccio, l’assessore Bumbaca, il professore Massimo Federico, presidente nazionale dell’Associazione “Angela Serra”, il dottore Attilio Gennaro, referente dell’associazione per la Calabria: insieme hanno sottolineato come il progetto sia di fatto a buon punto e che, visto l’impegno di tutti in tal senso, si pensa che procederà senza intoppi fino all’obiettivo, ossia dare alla Locride un reparto oncologico nuovo, attrezzato, efficiente, che possa essere davvero un idoneo strumento di lavoro per i tanti e preparati medici che già ci lavorano. Sono inoltre intervenute: la psicologa Silvia Femia, la dietista Gabriella Barreca, le estetiste Mirella Marando, Sarah Glioti, Francesca Verteramo, Valentina Liberatore di Onco Beauty Roma. Rita Maremmano, segretaria dell’associazione “Angela Serra” Locride, ha poi ringraziato per le donazioni da parte delle giocatrici di “Un gol per la vita”, da parte delle figlie di Carmela Zucco, recentemente scomparsa, e da parte della mamma del piccolo Domenico Zappavigna, mancato nei mesi scorsi, in loro ricordo.

Giuseppe Fata, special guest della serata, ha risposto con grande disponibilità all’invito di Francesca Verteramo, che ha fortemente voluto la sua presenza, e ha portato una delle sue celebri opere, “La Venere del Barocco”, con una bellissima modella e il testimonial ballerino Gianbattista Mussuto. Fata, insignito di numerosi riconoscimenti nel mondo, tre volte premio Oscar della Moda di Dubai, ha lavorato con stilisti come Valentino e Versace, ha portato la sua arte all’Eurovision e, ancora, a Parigi, Londra, New York, con una tappa molto significativa a Gerusalemme, con le sue opere a tema sacro. «Trovarmi in un luogo di fede altamente simbolico, mi ha particolarmente toccato» ha detto Fata, aggiungendo: «E stasera sono felice di essere qui con tutti voi per una causa così importante. Vivo di emozioni e voi mi avete dato un’emozione grandissima». Fata ha, inoltre, ricevuto il Premio “Città di Locri”.

E da Santo Versace, amico di Fata, è giunto un video-messaggio di saluto e di sostegno alla causa. A conclusione della serata, grande festa per modelle, organizzatori e pubblico, ancora sulle note di CiccioSax e Gegè Albanese.

Gli organizzatori hanno voluto, inoltre, ringraziare in particolare “Farfalle in fiore”, Cisom e alle tantissime attività imprenditoriali e commerciali della Locride che con grande disponibilità hanno sponsorizzato la serata e danno da tempo sostegno al progetto Nole.

Tutto il ricavato della serata – circa 10.000 euro, frutto delle donazioni del numeroso pubblico presente – è stato devoluto a sostegno del progetto Nole che vede impegnate le volontarie e l’associazione “Angela Serra” nella raccolta fondi che ha consentito, nel luglio scorso, l’avvio dei lavori di riqualificazione del reparto di oncologia dell’Ospedale di Locri. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Un corso per imparare la Street art

Continua il prezioso impegno e lavoro dell’associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le quinte Aps” che, sul territorio reggino, sta coinvolgendo grandi, adolescenti e bambini protagonisti di interessanti corsi formativi.

Proseguono infatti a Reggio Calabria, i corsi del progetto culturale e artistico “New Theatre training” di “Calabria dietro le quinte Aps” nell’ambito del bando “Reggio Resiliente” del Comune di Reggio Calabria e cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.
In questi mesi, vari sono stati i corsi specialistici già attivati, alcuni in corso di completamento con l’obiettivo di creare nuove professionalità e coinvolgere i giovani nei processi di sviluppo economico e occupazionale della città.

«Il nuovo corso di Street art programmato per Settembre, è un percorso inedito per la programmazione di “Calabria dietro le quinte” e rappresenta un’efficace strumento di rigenerazione urbana attraverso il coinvolgimento dei giovani, delle comunità locali ma, soprattutto, delle forze attive della periferia cittadina – afferma il presidente della associazione Giuseppe Mazzacuva – Il corso di Street Art infatti, mira al coinvolgimento della comunità e, in particolare, all’inclusione della fascia giovanile in attività artistiche che possa contribuire al benessere sociale, alla valorizzazione del territorio, della cultura e della propria identità». Grazie alle competenze acquisite durante la formazione, i corsisti potranno sovrintendere alla realizzazione di un’opera murales, curare tutta la fase preparatoria, presiedere lo svolgimento e gestirne la presentazione.

Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di concepire un progetto artistico-pittorico, conoscere le metodologie di esecuzione di un’opera, dall’ideazione alla realizzazione pratica, contestualizzare l’arte attraverso gli elementi sociali che ci circondano e valorizzarne la bellezza.

Il corso della durata di 30 ore (prevede lezioni teoriche e pratiche finalizzate a sperimentare le principali tecniche di Street art attraverso linguaggi moderni e contemporanei), si svolgerà il prossimo 9 Settembre con sei appuntamenti in aula e all’aperto tenuti da writers professionisti Giovanni Dallo Spazio, autore di alcuni dei murales del lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, Emanuele Poki diplomato in grafica e fotografia all’Istituto D’Arte e fa parte del collettivo Artistico Res Publica Temporanea, Massimo Sirelli, autore di alcuni murales della Locride e art Director dello studio creativo Dimomedia Labartista.

Per iscriversi entro il 7 settembre e conoscere le modalità di partecipazione al corso, è possibile inviare una e-mail a info@calabriadietrolequinte.it o consultare il sito www.calabriadietrolequinte.it. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Successo per la Fashion night dedicata a moda, arte e spettacolo

“Fashion Night”, successo a Reggio Calabria per l’evento di moda, arte e spettacolo Grande successo per Fashion Night, kermesse all’ insegna della moda, dell’arte, della danza e della musica che si è svolta nella splendida cornice dell’Arena dello Stretto Ciccio Franco a Reggio Calabria.

L’evento, inserito nel cartellone dell’Estate Reggina 2023 e che ha visto protagonisti tanti ospiti provenienti da tutta Italia, è stato organizzato dall’Associazione Star Award di Reggio Calabria presieduta da Marlena Maimone, nata con l’obiettivo di valorizzare talento, creatività e cultura attraverso l’organizzazione di eventi di moda, masterclass e shooting fotografici.

Coreografi, esperti d’immagine, stilisti, parrucchieri, ballerini, cantanti, protagonisti della kermesse che ha registrato un’ampia partecipazione di pubblico, e che è stata condotta magistralmente da Consolato Malara e Marilena Alescio. Presenti il noto Fashion HairStylist romano Michele Spanò; la stilista Giuseppina Di Bartolo, star dell’alta moda che ha vestito i vip televisivi, lo stilista Gianni Vinciguerra, titolare del marchio Ambassador Giani Belebung con le sue collezioni “Sicilia Amuri” e “La Mia Africa”; La stilista siciliana Pina Grasso che ha impreziosito la passerella con le sue fantastiche collezioni di abiti da cerimonia eleganti e da sposa, Enrico Bonavoglia con la presentazione del brand Paul Miranda; la Fashion Design Cinzia Dori con la collezione che fa parte di un cortometraggio realizzato qualche anno fa dal titolo “Il destino di un gioiello, la piccola collezione, gli abiti dei ricordi” e poi quella dal titolo “Miti e leggende “con particolari e spettacolari abiti artistici dipinti a mano dall’artista Maria Saitta, che raccontano la storia della Sicilia; il grande artista di gioielli e design scultoreo Made in Italy Massimiliano Carrozza con i suoi gioielli d’arte, creazioni artigianali ispirate ai suoi viaggi ed ai luoghi visitati; il talentuoso Fashion Design calabrese Pietro Monterosso, vincitore del Manichino d’oro 2022, il premio nazionale più prestigioso della sartoria femminile.

Le collezioni maschili Concept Lab, quelle di Full Time, in passerella con i suoi capi di prestigiose marche, abiti vezzosi con pizzi e ricami, sobri, sensuali e glamour come le linee di Envier, frizzanti come le collezioni di Glò Milano per una mise perfetta in grado di adattarsi ad ogni personalità e fisicità. E poi la collezione varia e glamour di abbigliamento Venere di Tea Jgarkava con la suggestiva coreografia delle modelle che hanno fatto il loro ingresso in passerella direttamente dalle scale dell’Arena tenendo in mano delle sfere luminose. Tra gli ospiti il consigliere comunale Mario Cardia e il manager siciliano Angelo Rallo con le sue campagne di sensibilizzazione.

Queste le dichiarazioni sul palco dell’Arena del consigliere Mario Cardia: «Credo sia doveroso rendere i meriti all’associazione Star Award, al Presidente Marlena Maimone, agli sponsor ed a tutti coloro che l’hanno supportata in un evento unico nella nostra città. Da amministratore di questa città non posso che essere orgoglioso di aver preso parte a questa splendida manifestazione. Permettetemi poi di ringraziare l’amico Enrico Bonavoglia che ha reso questo evento ancora più speciale, grazie Enrico», queste le parole del consigliere Cardia al quale Debora Fosso ha consegnato sul palco dell’Arena una targa a nome dell’Associazione Star Award.

Tanti i momenti di spettacolo con i giovani ballerini Manuela e Antonino Schiavone ma con alle spalle un notevole percorso artistico e tantissima esperienza che hanno dato vita ad una suggestiva performance de “La bella e la bestia”, i ballerini della Fénix Nuova Fata Morgana con le coreografie di Davide Pezzimenti, i cantanti Ary music, Raily che hanno deliziato il pubblico dell’Arena con il loro repertorio musicale; il cantautore Michelangelo Giordano; il giovane cantante rap Misio con il suo brano inedito “E dimmi com’è”.

Il cantante Laiko con il suo nuovo video clip dal titolo “Le immagini di te “e che ha presentato l’attesissimo singolo in uscita il prossimo 8 settembre sui principali stores digitali e nelle radio italiane in promozione nazionale. Le acconciature e il make up sono state curate da Hair&MakeUp Reghium Team: Gianni Sorci Hairdesign, Pasquale Cutrupi e Antonella Morabito Newstyle acconciatori uomo e donna, Valentina Ficara Fashion Look, Marisa Siclari Hair Style, Diva Parrucchieri, Maria Idone Make up Artist, Susy Meduri Mua Make up Artist. A completare il quadro dei parrucchieri la “Gianni Graziano for Elihair Agency” con sede a Milano presente in grandi eventi ma anche sulle televisioni nazionali quali Canale 5 e Rete 4. A rappresentarla la bravissima Carmen Siciliano.

I momenti più belli della kermesse sono stati immortalati dai fotografi Antonio Macheda, Peppe Russo e Roberto Oppesidano, invece le riprese video sono state curate da Emanuele Praticò. Un evento applauditissimo, molto apprezzato dal numeroso pubblico dell’Arena, un modello straordinario di valorizzazione e promozione che proietta Reggio Calabria in un grande circuito grazie al coinvolgimento di artisti e fashion Design provenienti da tutto il territorio nazionale. (rrc)

MOLOCHIO (RC) – Ursini vince il premio “Aspromonte – Città di Molochio”

Ennesima affermazione letteraria per Vincenzo Ursini. Dopo aver vinto nel mese di giugno la 40esima edizione del premio “Terra d’Agavi”, promosso dal Rotary Club di Gela, ed essere entrato nella rosa dei finalisti della 48esima edizione del premio internazionale “Città di Marineo”, con il volume “Mio Sud”, edito nel mese di marzo di quest’anno dall’Accademia dei Bronzi, lo scrittore catanzarese ha, adesso, vinto la III edizione del premio letterario internazionale “Aspromonte – Città di Molochio”, sezione “poesia edita”, promosso dall’associazione culturale A.Cu.M.e. di Giuseppe Mezzatesta.

La giuria, presieduta da Carlo Vettorello, noto poeta e operatore culturale, ha altresì assegnato a Vincenzo Ursini, per il brano “Figli”, il premio della sezione musica destinato al “miglior testo di canzone”. Ursini, nel giro di pochi giorni si conferma, quindi, anche un eccellente paroliere, avendo già vinto lo scorso 26 agosto, la VI edizione del premio “Dino Sarti” di Bologna promosso dal Centro Cultu-rale “Foscherara” e dall’associazione “Amici di Dino Sarti” presieduta da Sante Serra, con un’altra canzone dal titolo “Ti lascio le mie mani”. Premio di assoluta qualità al quale, oltre a Sante Serra, hanno collaborato Romano Trerè nella qualità di direttore artistico, il prof. Federico Cinti, presidente di giuria, e il Maestro Sergio Fanti che ha musicato i testi premiati.

«Sono particolarmente commosso e lusingato per i due premi ricevuti. Rivolgo pertanto un particolare ringraziamento al presidente dall’associazione “A.Cu.M.e.” ma anche all’intera giuria per la serietà con cui hanno condotto le varie fasi del concorso, cosa rara in questo settore. Il mio auspicio è che simili iniziative abbiano lunga vita perché fanno onore a tutta la Calabria e offrono visibilità ai più meritevoli».

La cerimonia di premiazione del premio “Aspromonte”, si terrà a Molochio il 9 settembre, a partire dalle ore 17,00 nella Sala Convegni del Santuario Maria di Lourdes.

Ursini ama la poesia sin dagli anni della giovinezza. «Un amore, quello del poeta, – scrive Francesca Misasi – sublimato dalle note magiche della giovinezza ed attraversato dai chiaroscuri del cuore ma che resta topos indiscusso su cui depositare le più intime vibrazioni di un’anima che vuole accasarsi tra i ricordi per svelare se stessa! Nelle sue poesie l’amore assume forme e sembianze diverse, sfiora le atmosfere della sua coscienza, affinché ciò che si è amato diventi memoria, diventi calco di ciò che è l’oggi in bene o in male. Sono poesie vissute che svelano, pagina dopo pagina, una profonda anamnesi esistenziale, una dissezione dolorosa della parte più intima di se stesso, un voler dare le giuste risposte alla sua anima ribelle, assetata di giustizia e pronta a battersi contro le aporie di una società iniqua e statica, un’anima disposta a credere, a difendere e perseguire i propri ideali. Versi forbiti ed espressivi, intrisi di una interiorità sofferta, accompagnano ed acclarano la percezione del suo vivere, del suo firmamento emozionale e riecheggiano le vibrazioni della sua voce che a volte si leva possente ed indefettibile, a volte dolcissima ed euritmica».

“Figli” è invece una dedica accorata e dolce, fatta al più bel dono che una persona adulta possa mai ri-cevere: quello dei figli, qui rappresentati non tanto come bambini da aiutare a crescere, ma, al contra-rio, come angeli portatori di luce e donatori di speranza per il genitore, specie nella fase finale della vi-ta. «Il brano – scrive Alessandro Randone – si apre col racconto dei periodi bui, quelli nei quali ogni cosa sembra aver perso di senso e, gravati dal peso delle responsabilità e delle incertezze, si è quasi tentati dal desiderio di tirare i remi in barca e desistere dalla lotta quotidiana. Allora, proprio in quel momento, basta lo sguardo di un figlio per fugare ogni dubbio e riportare nel cuore l’agognata pace, ritornando pacificati al sereno nucleo della propria esistenza. Il ritornello celebra la prole, paragonan-dola a gigli profumati, capaci di prendere i propri cari per mano e di farli volare assieme a loro».

Ursini ha pubblicato: “Senza frontiere” (Perri, 1973); “La terra dei padri” (Gabrieli, 1974); “L’esule” (Gabrieli, 1976); “Storie di periferia” (Gabrieli, 1977); “Il cuore e le pietre” (Isteu, 1981); “Eravamo comunisti – Poesie e canzoni di lotta, amore e libertà” (Nuova Accademia dei Bronzi, 2022); “Mio Sud”, poesie, (Nuova Accademia dei Bronzi, marzo 2023), mentre ha in corso di pubblicazione “Pa-role & musica” (testi di canzoni con relativi spartiti musicali) e “La ritornanza”, romanzo. Con quest’ultimo ha vinto nei giorni scorsi il premio “Teseo” di Milazzo. (rrc)

LOCRI (RC) – Domani cerimonia consegna progetto ristrutturazione ospedale

Domani, mercoledì 30 agosto, alle ore 11.30, presso l’ospedale di Locri, avverrà la consegna del servizio di progettazione dell’intervento di ristrutturazione e messa a norma del padiglione denominato “Greca” del presidio ospedaliero della cittadina reggina.

L’intervento prevede l’adeguamento strutturale, tecnologico e funzionale del plesso ospedaliero, nonché l’acquisizione di un’adeguata dotazione tecnologica per il presidio.

Alla cerimonia, aperta alla stampa, prenderanno parte l’assessore regionale alle Politiche per il lavoro e la formazione professionale, Giovanni Calabrese, il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia di Furia, e il dirigente dell’Unità organizzativa autonoma “Investimenti Sanitari”, Pasquale Gidaro. (rrc)

MONASTERACE (RC) – I Trillanti animano la prima giornata del Tarantella Power

La voglia di ballare al ritmo di “pizzichi, mozzichi e tarantelle” scoppia sotto il palco della prima serata di concerti della XIX Edizione del “Tarantella Power”, il festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa, che si concluderà sabato 2 settembre a Monasterace (Rc).

La manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).

Dopo la festa di accoglienza per i corsisti arrivati da tutta Europa per seguire lezioni e laboratori che ha trasformato la jam session con i musicisti irlandesi che animano il progetto “Taranta Celtica”, ieri sera è toccato a I Trillanti riscaldare la piazza del borgo di Monasterace.

I Trillanti sono nati nel 2013 come un gruppo di musicisti ciociari che trovarono punti di condivisione e forza generatrice nella musica di tradizione orale. A contatto sin da subito con i grandi lavori di ricerca sul campo effettuati nel loro paese e su tutta la provincia del frusinate, trovano il modo di restituire al pubblico che li ascolta di volta in volta, la matrice popolare consapevolmente rigenerata.

Hanno tratto ispirazione dai melismi contadini, dalle interminabili orbite segnate da un saltarello messo in atto, ma anche dalla retorica che si cela dietro il discorso di un pastore, per arrangiare e comporre nuove arie e hit che vanno a solidificare la forza identitaria del loro territorio.

Si definiscono con un progetto di ricerca e di recupero valorizzando un patrimonio culturale che induce alla traduzione di fonti da custodire. Mediante la creazione di un sound ed arrangiamenti innovativi per mezzo di strumenti, suoni, e danze del passato varcano i loro confini, scavando a mani nude nella terra dove nascono alberi Cantori che sorreggono gemme (nuove forme musicali) che aprono alla vita. Si parla di un lavoro di importanza primariamente culturale, che dà e riceve in cambio la dignità delle bellezze immateriali coreutiche e musicali del Lazio e dell’Italia centro-meridionale.

Un concerto definito della “Tradizione 2.0” quello andato in scena ieri sera che vuole mantenere inalterate le funzioni primarie della musica popolare: far danzare, raccontare storie, incuriosire, emozionare, condividere. Il viaggio di ricerca dal Centro verso il Sud Italia ci fa incontrare feste a ballo e riti popolari senza eguali, che il gruppo ripropone, a modo suo, nel concerto. Nel sound si captano i luoghi e i paesaggi che richiamano la Ciociaria, terra di origine della band. Un viaggio fatto di storia e attualità̀, raccontati e danzati con l’utilizzo di codici, simboli e strumenti antichi di origine contadina, ma con uno sguardo rivolto alla world music.

In scena Mattia Dell’Uomo: Tamburi e cornice, percussioni, voce; Simone Frezza: Fisarmonica, organetto, voce; Elisabetta Rossi: Voce; Valerio Frezza: Chitarra battente, bouzouki, mandolino; Pierpaolo Rossi: Viola, violino; Alessandro Magnante: Basso. E al tamburello il talentuoso piccolo Gianluca Giacomini, oltre che la ballerina Maria Carmen Di Poce.

E continua il percorso di quanti hanno scelto di calarsi nel meraviglioso mondo di Danza, Organetto, Lira calabrese, Canto tradizionale, chitarra battente: le vie del borgo di Monasterace diventano strade della musica e della danza. Le cantine e le case si aprono al ritmo senza tempo della musica popolare alla riscoperta di radici antiche che si proiettano verso nuove dimensioni di studio e conoscenza.

Da ricordare che quest’anno il Festival di avvale della collaborazione Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace Dipartimento di Musiche Tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto), per cui “Tarantella Power” diventa anche una produzione artistico-didattica.

Le attività comuni, ieri sera, hanno ritagliato un momento molto suggestivo con Andrea e Alessio Bressi, Luigi Lombardo e Giuseppe Gallo, meglio noti come Le Mystere de voix calabres, che hanno dato voce alla Polifonia di Calabria, che nella nostra regione ha antichissime e incredibili testimonianze. Una polifonia di cui in buona parte si è perso l’uso, poiché era legata ad un mondo in cui il canto a più voci serviva per aiutare il lavoro, per stare assieme, per rinsaldare legami di affetto e vicinanza, e che questo straordinario gruppo continua a riscoprire con grande dedizione e talento.

Le Mystere de voix calabres, è un chiarissimo riferimento alle celebri voci bulgare, ancora una volta sulla base di una scommessa o se si preferisce di un progetto: le polifonie calabresi hanno una bellezza, un fascino e una forza espressiva che merita di essere conosciuta, e vissuta in tutto il suo stupore e magia.

Martedì 29 agosto alle 22 in scena i “Phaleg”, con un concerto tutto da ascoltare in cui ancora una volta gli antichi canti ad aria, a disperata, a ricottara si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari e sonorità nuove degli strumenti tradizionali.

Mercoledì 30 agosto, sempre alle 22, toccherà a Davide Ambrogio, cantante e polistrumentista calabrese che affiancato dai suoi due musicisti costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Ma la stessa sera, alle 22.45, troveranno spazio anche i “I Scunchiuruti”, una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio. (rrc)