REGGIO – Il sindaco Falcomatà: Arghillà tornerà a essere un quartiere residenziale

«Arghillà tornerà a essere un quartiere residenziale». Lo ha annunciato il sindaco di Reggio, Giuseppe falcomatà, nel corso dell’incontro svoltosi in Prefettura con il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica.

Un incontro molto proficuo e voluto dal prefetto Vaccaro per trovare una soluzione alla situazione di Arghillà, «un quartiere paesaggisticamente bellissimo della nostra città – ha spiegato Falcomatà – che, però, presenta un contesto di criminalità e di degrado diffuso che si protrae da anni e inizia da quando si è deciso di spostare il problema della degli alloggi popolari delle famiglie Rom, dall’ex Caserma 208 al quartiere di Modenelle in Arghillà».

«Arghillà, che è un quartiere fra i più belli da un punto di vista paesaggistico della nostra città, di fatto è diventato un ghetto – ha aggiunto – e come tutti i ghetti va smantellato e restituito alla sua naturale funzione di quartiere residenziale, con la realizzazione delle necessarie opere di urbanizzazione, destinate al sociale, all’inclusione, opere per consentire alle famiglie di decidere di abitare in quel in quel quartiere».

«Tra i nostri obiettivi – ha concluso il sindaco – vi sono una serie di interventi in parte già in atto, penso ai 20 milioni di finanziamento del Pinqua. Sono tutte opere che vanno realizzate consentendo l’eliminazione di quella ‘cortina di ferro’ che oggi è costituita dagli alloggi popolari occupato abusivamente. In questo caso si tratta di una questione che va affrontata redistribuendo tutte le famiglie sul territorio e non ghettizzandoli in un quartiere della città». (rrc)

Le Muse di Reggio all’evento “Notte d’Arte” di Messina

L’Associazione Culturale Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria parteciperà, per il quinto anno consecutivo, all’evento Notti d’Arte, in programma domani, sabato 13 e domenica 14 gennaio.

La manifestazione è patrocinata dal Comune di Messina, dalla Città Metropolitana di Messina e dalla IV Circoscrizione. Madrina dell’evento sarà, come nelle edizioni precedenti, l’attrice Daniela Conti. Il presidente Muse, Giuseppe Livoti, ha ringraziato per l’invito l’organizzatrice, la presidente dell’Associazione “Impronte”, Marisa Arena insieme al direttore artistico il fotografo Lillo Lo Cascio.

L’installazione sarà aperta al pubblico sabato e domenica e, sempre domenica, dalle 17 si terrà una full immersion con scrittori e poeti calabresi e siciliani. Per “Le Muse” saranno presenti Clara Condello, Salvatore Curto’, Enza Cuzzola, Sonia Impalà, Carmen Miranda Monteleone, Patrizia Pipino i quali presenteranno i loro ultimi lavori da poco pubblicati. Questa edizione invernale sottotitolata “Figli delle Stelle” è dedicata all’Associazione Fasted Messina Onlus (Federazione Associazioni Siciliane di Talassemia  Emoglobinopatie e Drepanocitosi),che opera da anni per promuovere e sensibilizzare l’opinione  pubblica sul tema della donazione del sangue.

«Per questo nuovo appuntamento – ha detto Giuseppe Livoti nella qualità di presidente e curatore della Pinacoteca dell’Area Grecanica di Bova Marina – dopo avere scelto per tematica il mare che unisce e che divide, dopo avere raccontato forme artistiche e comunicative collegate alle tradizioni popolari, ritorniamo in questa importantissima manifestazione  che vede come location tutti i palazzi ed i luoghi di prestigio della città di Messina».

«Dopo il Cortile del Palazzo Vescovile – ha aggiunto – la chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani quest’anno saremo presenti a Palazzo Zanca ovvero presso la sede del municipio della nota città siciliana. In un momento di grande sconforto e perdita di valori umani, sociali, civili con gli artisti Cosimo Allera, Antonella Laganà, Cristina Benedetto, Francesca Avenoso, Francesca Perina, Grazia  Papalia, Manuela Lugara’, Maria Grazia Musolino, Antonio Nincolò, Rossella Marra, Santa Maria Milardi, Gaetano Antonio Villegiante si è pensato non ad un momento espositivo in solitaria, autonomo, ma alla  creazione, all’interno di Palazzo Zanca di Messina, luogo deputato ed istituzionale, di una installazione che possa servire come  – stazione del pensiero – ed isola per un messaggio condiviso ed universale, tenuto insieme dalla circolarità della sua composizione formale». 

Pace non guerra. Questo il senso dell’installazione, ovvero un’idea nata mantenendo ancora l’utilizzo della classica tela come dimensione fisica, tra il figurativo ed il simbolico ed una successiva fase compositiva, di assembramento che allude ad un ipotetico volo di ali in cui micro messaggi si allineano in un iter compositivo ed ideativo comune.

Un mondo neutro, identificato con un materiale povero, in plastica opaca, prende forma sferica: è una ideale geografia dei luoghi che  accolgono  – cocci – in frantumi, sopravvissuti da tutto ciò che è stato. Un cosmo freddo e triste è agitato da un bandolo di una matassa, un filo d’Arianna di garze dipinte e disegnate, che seguono la circolarità della vita tra sole, luna, frecce direzionali, segni di ribellioni, richiami di una cultura che unisce oriente ed occidente. 

Un volo di tele unite, da vita ad una mente che unisca un abbraccio di popoli, richiama il volo delle idee e delle culture, anima un cuore versatile, dal corpo composto da farfalle, simbolo di rinascita e rigenerazione, su ali di cromatismi aggrovigliati, ma anche libertà piumate, tra grigi e danneggiati ambienti urbani militarizzati ed un messaggio di – pace – tra simbolici colombi della tradizione. All’interno di questo cosmo, una esile figura di uomo, scarno, essenziale, primordiale, libero da orpelli e sedimentazioni, passato il momento della riflessione, attende il tempo del Volo…

«La non violenza è la più forte arma mai inventata dall’uomo» il messaggio visivo e digitale che richiama il Mahatma Gandhi e che viene consegnato allo spettatore affinché possa capire che, «…l’aumento della circolazione di armi rende la guerra sempre più crudele, fa crescere il numero delle vittime, alimenta l’odio reciproco e ci avvicina a un punto di non ritorno pericolosissimo per tutti. Su questa strada non ci saranno vincitori, perché tutti saranno vittime della violenza e tutti i conflitti precedenti questa guerra resteranno sul campo». (rrc)

 

L’OPINIONE / Giuseppe Sera: Piano Strutturale Comunale, un cammino lungo vent’anni

di GIUSEPPE SERA – Dalla Delibera di Giunta Comunale n. 23 del 10 febbraio 2003 con la quale è stato deliberato di procedere alla redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC), del Regolamento Edilizio ed Urbanistico (REU) e del Piano Operativo Temporale (POT) e di indire una gara per l’affidamento dell’incarico professionale per la redazione dei suddetti strumenti urbanistici.

Alla Delibera di consiglio Comunale del 30 dicembre 2024, la quale è servita a mettere fine ad un periodo definito dal Raggruppamento Temporaneo di Progettisti composto dai professori architetti Francesco Karrer (capogruppo), Francesca Moraci e Loreto Colombo, terna dei progettisti, come: l’impetuoso, anarchico e spesso illegale processo di urbanizzazione non poteva non portare ad una situazione della quale non si percepisce più il senso della sua forma. La diffusione insediativa ha interessato quasi tutto il territorio aggredibile, incurante degli stessi pericoli rappresentati dalle fragilità fisiche. Né lo spazio agricolo, né quello costiero, né le sponde dei corsi d’acqua sono stati risparmiati, sono trascorsi venti lunghi anni.

Il PRG che racchiudeva in sé il concetto di area metropolitana, disegnando la città futura come facente parte di un sistema di conurbazione: Reggio-Villa S.G.-Messina attraverso una direttrice lungo la SS18 che né indicava lo sviluppo soprattutto residenziale e con la zona sud destinata ad accogliere attività industriali e produttive, risulta oggi non attuato e praticamente inattuabile per vari motivi, tutti riconducibili al mancato rispetto delle indicazioni ivi contenute è quantificabile nella misura del 20% delle opere pubbliche costruite, quello rispetto se delle previsioni di piano. In buona sostanza circa l’80% delle opere pubbliche realizzate sono localizzate in aree con destinazioni di piano difformi.

Il documento preliminare del Piano Strutturale Comunale, quindi, è servito a definire la macro zonizzazione della Città Metropolitana in sintonia con le sue potenzialità fisiche e le caratteristiche specifiche con la classificazione del territorio in -urbanizzato, urbanizzabile ed agro-alimentare-.

Tanti gli anni necessari per dotare la città dello strumento di sviluppo pianificatorio territoriale, che tende a cucire le ferite di un passato, caratterizzato dalla cementificazione selvaggia e da un costruito, frutto di una speculazione edilizia indecorosa legata al profitto e non dalla necessità.

Il Piano ri-disegna i tratti fondamentali, con una forte tendenza alla salvaguardia ambientale, alla rivoluzione green, alla rigenerazione urbana e alla sicurezza di un territorio e di una città tra le più belle e suggestive del mediterraneo.

Secondo le linee guida suggerite, il PSC deve perseguire tre principali obiettivi ispirati al principio dello sviluppo sostenibile: la promozione dello sviluppo locale mediante la tutela e valorizzazione del paesaggio e delle risorse ambientali, naturali ed antropiche (storico culturali); il miglioramento della qualità della vita e della sicurezza dei cittadini mediante la promozione della qualità ambientale ed il controllo dei rischi; l’assetto sostenibile del territorio e dell’uso del suolo, sulla base dei caratteri e delle condizioni ambientali.

Chiuso il periodo della scrittura del nuovo Piano Strutturale, il Consiglio licenziandolo ha posto ulteriori tre priorità, l’aggiornamento cartografico alla luce delle osservazioni recepite e degli emendamenti presentati, la necessità contabile di aggiornamento delle aliquote IMU ai fini della redazione del bilancio e l’urgenza di attrezzarsi con L’ufficio di Piano, elemento fondamentale per la redazione dei piani attuativi che renderanno da subito operative gli indirizzi dello strumento di pianificazione approvato.

Pertanto quando l’indirizzo politico diventa programma e si affianca ad un’azione tecnica amministrativa coerente, il risultato diventa certezza ed oggi lo strumento pianificatorio, se ben utilizzato, è l’unica occasione di crescita. (gs)

[Giuseppe Sera è presidente III Commissione consiliare del Comune di Reggio]

Museo del Mare a Reggio, eseguiti i rilievi geofisici al porto

Nei giorni scorsi sono stati eseguiti i rilievi fisici nello specchio di mare antistante il molo di sopraflutto del porto di Reggio Calabria, relativi alla realizzazione del Museo del Mare di Zaha Hadid.

«Siamo contenti di poter dare seguito a quest’azione che era iniziata parecchi mesi fa tra lo scetticismo generale – ha spiegato Carmelo Romeo, assessore comunale per la realizzazione del Museo – perché si pensava che fosse un’opera troppo mastodontica e grande per poter essere realizzata. Invece, un metro alla volta e col lavoro quotidiano, ci stiamo avvicinando alla posa della prima pietra e siamo fiduciosi di riuscire a realizzarla».

Nell’ottica della prosecuzione delle azioni per la stesura del progetto definitivo esecutivo che sta preparando lo Studio di Zaha Hadid:  «Sono stati eseguiti i rilievi geofisici – ha dichiarato l’assessore – di fronte all’area del porto in cui sorgerà il museo. Inoltre, nei giorni scorsi, abbiamo indetto la Conferenza dei servizi decisoria, che si concluderà  a fine mese. In estate avevamo fatto una pre-conferenza dei servizi per dare la possibilità a tutti gli attori delle parti in causa di eccepire le valutazioni al fine poi, in sede di conferenza decisoria, di avere le indicazioni nero su bianco, per poter dare l’ok».

«Successivamente alla conferenza decisoria – ha spiegato ancora l’assessore Romeo – daremo l’incarico alla ditta Cobar Spa per iniziare i lavori del  lotto Zero. Ricordo che, essendo i lavori ricompresi al 50% all’interno del Pnrr, c’è l’obbligo di iniziare le lavorazioni prima del  31 marzo 2024. Siamo tranquillamente nei tempi e riusciremo a superare questo check. Speriamo di farlo anzi con più di qualche settimana di anticipo rispetto alla scadenza».

«Il cantiere vedrà la prima fase nel  lotto zero – ha concluso Romeo – con la predisposizione delle opere a mare, la cantierizzazione delle aree e l’inizio delle lavorazioni che vedranno la luce con il lotto Uno, la vera costruzione del Museo del mare». (rrc)

REGGIO – L’assessore Martino: Prorogate concessioni su posteggi in aree pubbliche

Sono state prorogate, dal settore Sviluppo Economico del Comune di Reggio Calabria, le concessioni per il commercio su posteggi in aree pubbliche. Lo ha reso noto l’assessora allo Sviluppo Economico, Angela Martino.

«Si tratta di una scelta a tutela degli ambulanti che operano sul nostro territorio comunale – ha dichiarato – a garanzia della continuità dell’esercizio della loro attività, a fronte di una confusione normativa generata dal governo Meloni sul fronte delle concessioni di balneari e ambulanti. Confusione sulla quale ha chiesto chiarimenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel promulgare la legge annuale per il mercato e la concorrenza, ha inviato al Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, al Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, e alla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni una lettera di osservazioni nella quale sottolinea “profili di contrasto con il diritto europeo” e rileva come siano “indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento».

«Di fronte a tali chiare e dure precisazioni del Capo dello Stato – ha spiegato Martino – che ha richiamato l’attenzione del Governo e del Parlamento sull’articolo 11 della legge che introduce l’ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo, in modo che appare incompatibile con i principi più volte ribaditi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di apertura al mercato dei servizi, l’amministrazione comunale in modo responsabile sceglie di mettersi al lavoro per garantire un titolo concessorio certo per gli ambulanti, prendendo le distanze da una mera promessa populista senza solide basi giuridiche che finirebbe solo per danneggiare gli ambulanti. Fra l’altro, la stessa Presidente del Consiglio ieri, ha dichiarato pubblicamente che l’appello di Mattarella non rimarrà inascoltato».

«Nei prossimi giorni – ha concluso Martino – incontrerò le categorie datoriali degli ambulanti per scrivere assieme un percorso di certezza per il lavoro di quante e quanti popolano i mercati cittadini». (rrc)

REGGIO – Natalina Galizia è la nuova presidente del Soroptimist Club RC

Prestigioso incarico per Natalina Galizia, nominata presidente del Soroptimist International Club di Reggio Calabria, succedendo a Olga Spanò.

Il passaggio di consegne è avvenuto lo scorso 20 dicembre al Ristorante L’A Gourmet di Reggio, col passaggio della campana. Dopo il momento solenne dell’accensione delle candele, a testimonianza della condivisione dei valori e delle finalità dell’Associazione, e della consegna del distintivo e dello Statuto alle nuove socie, la Past Presidente Olga Spanò ha illustrato le attività realizzate nel corso del suo biennio e ha rivolto un sentito ringraziamento a tutte le socie e le consigliere che, con la loro presenza e disponibilità, ne hanno garantito i risultati auspicati. 

Ha poi espresso il più caloroso benvenuto alle nuove otto socie di cui il Club si è arricchito, Patrizia Balestrieri, Maria Calabrò, Sabina Canale Ursino, Francesca Diano, Gilda Giunta, Ivana Poeta, Sonia Romeo, Maria Francesca Tuscano, che a loro volta hanno manifestato la volontà di costante impegno e di condivisione degli obiettivi del Soroptimist. 

Ha rivolto, infine, un ringraziamento particolare alla nuova presidente per la costante dedizione dimostrata al Club, sin dal suo ingresso, con l’augurio di un proficuo lavoro per il nuovo biennio. Natalina Galizia, nel prendere la parola, con grande emozione, ha sottolineato:

 «Rivolgo un profondo e sincero ringraziamento per la fiducia che le socie mi hanno espresso nel conferirmi tale prestigioso incarico che cercherò di ricambiare con il mio impegno e con la volontà di servire gli alti valori del Soroptimist – ha detto Galizia – il rispetto per il valore di ogni persona umana, l’amicizia, la condivisione e la solidarietà, la pace, il bene comune. Desidero esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro della carissima Olga, Presidente uscente, che, con grande energia ed entusiasmo, ha guidato il nostro Club e, con una fitta serie di brillanti manifestazioni, ha dato lustro al nostro sodalizio, facendolo conoscere e apprezzare ad ogni sua iniziativa. Grazie anche al Consiglio Direttivo uscente che, con il suo operoso impegno, ha indirizzato e sostenuto quanto messo in campo dal nostro Club».

Ha quindi presentato il Nuovo Consiglio Direttivo: Past President Olga Spanò, vicepresidente Gemma Miggiano, consigliere Rosalba Di Filippo, Adele Quattrone, Giulia Arcuri e Maria Rosa Abenavoli, tesoriera Adriana Familiari, segretaria Mariella Grande, delegate Emma Claudia Corigliano e Francesca Crea, Programme Director, Laura Giovine, Assistant Programme Director, Anna Maria Putortì, rivolgendo loro un sentito ringraziamento per la disponibilità data a ricoprire tali incarichi.

La neopresidente ha infine espresso la volontà di lavorare in rete con tutti quei soggetti istituzionali e non che, per ruolo e vocazione, perseguono lo stesso obiettivo di una convivenza umana pacifica, equa, solidale e sostenibile. 

La cerimonia è stata impreziosita da un momento musicale a cura di Roberta Panuccio, soprano e finalista per la Calabria al concorso organizzato dal Soroptimist International d’Italia “Giovani Talenti della Musica 2023”, accompagnata al pianoforte da Francesco Rosaniti.

La serata si è conclusa in un clima di amicizia e cordialità alla presenza delle numerose socie intervenute con i rispettivi coniugi, e dei graditi ospiti: le presidenti uscenti dei Club di Messina e di Palmi, Linda Schipani e Maria Teresa Santoro, accompagnate dalle Presidenti entranti Margherita Pandolfi e Cettina Crocitti, Francesco Romano, direttore del Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria, presente con la propria consorte. (rrc)

In copertina, foto di Lucia Matilde Canale

REGGIO – Sabato il Memorial “Vincenzo Infortuna”

Sabato 6 gennaio, allo Stadio comunale Pietro Catanoso di Chorio di San Lorenzo, in provincia di Reggio Calabria, si terrà la 13esima edizione del Memoria Vincenzo Infortuna, promossa dall’Associazione Amatori Calcio Chorio insieme agli “Amici di Cecio” e la famiglia Catanoso- Infortuna, in particolar modo la moglie di Cecio, Caterina Catanoso, e la figlia, Manuela Infortuna, due dei pilastri di AISLA Calabria, essendo rispettivamente tesoriere e consigliere da quando è nata nel 2012 la sezione reggina.

Si tratta di una manifestazione che, oltre a ricordare l’amico Cecio,  scomparso nel 2008 a causa della SLA, rappresenta motivo di aggregazione e unione anche per l’intera comunità SLA Reggina. Numerosi i ragazzi che volontariamente in queste ore hanno provveduto alla messa in funzione del Campo da calcio del paese, da tempo abbandonato e senza manutenzione per la mancanza dei fondi necessari, e grazie anche al generoso contributo di Biotherapic e BioColture che, oltre la donazione delle maglie da gioco, sosterrà parte delle spese dell’organizzazione.

«Siamo felici che il Memorial Vincenzo Infortuna – ha detto Caterina Catanoso – continui ad essere un momento di unione per tutta la comunità di Chorio di San Lorenzo, un modo non solo per onorare la memoria di mio marito e degli altri amici in questi anni scomparsi a causa di questa atroce malattia, ma che rappresenta per noi volontari un’importante occasione per informare soci, volontari e amici non solo sui servizi e sulle iniziative dell’anno appena trascorso ma anche di condivisione dei progetti futuri».

Ma c’è di più. Dalle ore 13, all’Auditorium San Gaetano Catanoso, sarà possibile gustare uno dei più antichi piatti della cucina reggina: la frittolata. Una pietanza ottenuta riscaldando le cosiddette “parti di scarto” del maiale, in un pentolone di rame stagnato chiamato “caddara”. L’accensione della “caddara” ha da sempre rappresentato nella tradizione un momento di festa in quanto riuniva amici e parenti all’assaggio. 

Con una piccola donazione di 25 euro, la frittolata sarà servita a tutti coloro che desiderano unirsi alla festa. Un modo per celebrare le proprie radici locali e la cultura che rappresenta. La raccolta fondi delle due iniziative sosterrà la sezione calabrese AISLA, che offre supporto alle famiglie costrette a convivere con la SLA. 

«Siamo immensamente orgogliosi del modo in cui da anni la comunità di Chorio ha abbracciato la causa della nostra associazione e ci sostiene puntualmente a poter portare avanti i diversi progetti a supporto delle famiglie SLA calabresi», ha dichiarato il signor Lillo Mangiola, il volontario calabrese e consigliere della sezione regionale di AISLA.

Per ulteriori informazioni sull’evento, è possibile contattare il signor Lillo Mangiola, al suo telefono cellulare: 338 9235949. (rrc)

Da Consiglio Metropolitano ok ad autonomia al Campanella, al Frangipane e all’IC di Melicucco

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria ha approvato una parziale modifica al Piano di Dimensionamento della rete scolastica, già discusso in aula lo scorso 14 novembre 2023. Sull’argomento, unico punto all’ordine del giorno, si è registrato il voto quasi unanime dell’aula ‘Leonida Repaci’, con una sola astensione.

La discussione, introdotta e presieduta dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, si è incentrata sull’emendamento presentato in aula, per conto della maggioranza, dal consigliere delegato all’Istruzione Rudi Lizzi.

La modifica al Piano di Dimensionamento scolastico metropolitano, consentita dall’ultimo Decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023, garantirà, per il solo anno scolastico 2024/2025, l’attivazione di un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5% del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali ed amministrativi per ogni Regione e che, per la Calabria, si potranno recuperare 7 autonomie scolastiche, di cui 2 nell’ambito della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Nello specifico Palazzo Alvaro, approvando l’emendamento presentato dal consigliere Lizzi, ha puntato “sull’autonomia del Liceo Classico ‘Tommaso Campanella’ di Reggio Calabria, e l’Istituto Comprensivo di Melicucco, non trattandosi, in questo caso, di direzione didattica ma di I.C., operante in un territorio a forte rischio di dispersione scolastica. Inoltre si è ritenuto di mantenere l’autonomia del Liceo artistico ‘Preti-Frangipane’ di Reggio Calabria, considerato tra gli istituti artistici più rappresentativi del Mezzogiorno d’Italia”.

Nel corso del suo intervento il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace ha evidenziato «la conclusione di una importante pagina per la nostra area metropolitana, frutto – ha aggiunto – di un lavoro costante e sinergico con tutti i 97 sindaci del reggino per la stesura di questo piano».

Sull’argomento è intervenuto anche i consiglieri metropolitani Michele Conia e Giuseppe Marino. Proprio quest’ultimo ha inoltre presentato un ordine del giorno, finalizzato a dare mandato al sindaco Giuseppe Falcomatà di interfacciarsi con il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto «proprio per tutelare i 16 Comuni ricadenti nell’area di lingua grecanica, tra questi anche Reggio Calabria».

«Il cosiddetto Milleproroghe consente ulteriore tempo, ed è importante – ha aggiunto Marino – che anche le minoranze linguistiche del reggino siano tutelate. In subordine, Palazzo Alvaro, potrebbe adire ad un ricorso amministrativo».

L’ordine del giorno ha registrato, pur con qualche precisazione dei consiglieri di minoranza, il voto unanime dell’aula. Sugli aspetti prettamente tecnici della modifica al Piano di Dimensionamento scolastico è intervenuta la dirigente del settore Istruzione, Maria Teresa Scolaro.

In conclusione il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha voluto ringraziare il consigliere delegato Rudi Lizzi «per aver portato questa proposta all’attenzione del Consiglio metropolitano. Con questa delibera salvaguardiamo l’autonomia scolastica dell’Istituto comprensivo di Melicucco, che è a forte rischio di desertificazione scolastica».

«Quindi – ha aggiunto – andiamo a salvaguardare il plesso scolastico di un’importante area interna della nostra Città metropolitana e, allo stesso tempo, restituiamo l’autonomia scolastica a due istituti storici della nostra città: il Liceo classico “Tommaso Campanella” e il Liceo Artistico ‘Mattia Preti – Frangipane’ che hanno delle peculiarità e delle caratteristiche che li preservano dall’accorpamento, consentendo di continuare a lavorare in autonomia».

«Purtroppo – ha evidenziato il primo cittadino – non viene approvato, per motivazioni di carattere squisitamente tecniche, la possibilità di salvaguardare l’autonomia dell’Istituto di Melito Porto Salvo».

«Non ci siamo, però, fermati qui – ha ribadito Falcomatà – è stato presentato un ordine del giorno, con primo firmatario il consigliere Giuseppe Marino, ma sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza, che da mandato al sindaco di attivare, da subito, un’interlocuzione politica con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per salvaguardare quelle che sono le specificità del nostro territorio e, in particolare, in relazione alle minoranza linguistiche».

«Criterio – ha specificato – che consentirebbe di superare i parametri tecnici che, oggi, non consentono di salvaguardare l’autonomia del plesso scolastico di Melito. Quindi, non ci siamo arresi rispetto a queste impossibilità».

«Adesso, con questo ordine del giorno, ci attiveremo prima di tutto politicamente ma poi, qualora, e mi auguro di no, questa l’interlocuzione politica non dovesse andare a buon fine – ha concluso Falcomatà – daremo mandato ai nostri uffici di attivare tutte quelle procedure previste dalla legge per andare incontro alla salvaguardia delle minoranze linguistiche e, quindi, di tutte le peculiarità e specificità del nostro territorio». (rrc)

REGGIO – Dimensionamento scolastico, Minicuci e Neri: Delusi per mancata attenzione ad Area Grecanica

I consiglieri metropolitani Antonino Minicuci e Armando Neri, dopo aver presentato un emendamento in favore dell’autonomia del Liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria e dell’Istituto Megali di Melito Porto Salvo che non ha ottenuto l’ok dall’Aula Repaci, si dicono delusi per la mancata attenzione verso l’Area Grecanica.

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, infatti, ha approvato una parziale modifica al Piano di Dimensionamento della rete scolastica, già discusso in aula lo scorso 14 novembre 2023, dando via libera all’autonomia del Liceo Classico ‘Tommaso Campanella’ di Reggio Calabria e l’Istituto Comprensivo di Melicucco, mantenuta inoltre l’autonomia del Liceo artistico ‘Preti-Frangipane’ di Reggio Calabria.

I due esponenti della Lega, con il supporto e l’attenzione sul territorio dell’ex consigliere comunale di Melito Francesco Pizzi e dell’attuale consigliere comunale Angelo Gurnari, avevano evidenziato nel corso della seduta: «La scelta dell’autonomia alla direzione didattica di Melito Porto Salvo consente di salvaguardare la complessità sociale e scolastica dell’area grecanica nella quale insistono aree interne, minoranze linguistiche, dispersione scolastica e peculiarità territoriali».

Dall’Aula Repaci però, oltre ai due proponenti Minicuci e Neri soltanto il consigliere Campolo ha votato in favore dell’emendamento avanzato senza successo dagli esponenti della Lega.

«Impossibile nascondere la delusione per la mancata attenzione da parte dei colleghi consiglieri. Da anni si fa un gran parlare di mettere in campo azioni incisive e concrete per la tutela delle minoranze linguistiche, che come ricordiamo è prevista dall’Art. 6 della Costituzione, ma poi nei fatti si preferisce rivolgere altrove lo sguardo. La nostra proposta – hanno evidenziato Minicuci e Neri – andava esattamente nella direzione di salvaguardia dell’Area Grecanica, una delle 3 minoranze linguistiche calabresi riconosciute dallo Stato».

«Con la bocciatura dell’emendamento da noi presentato – ha detto ancora – si è persa la grande occasione di riconoscere il vero valore di quelle aree, oramai sempre più abbandonate e vittime delle tante chiacchiere della politica, disattenta quando ha invece la possibilità di intervenire con gli strumenti adatti. Suggeriamo ai cittadini di quel territorio oggi vittime di queste scelte miopi di ricordarsene in futuro, quando esponenti politici, magari presenti oggi all’interno di Palazzo Alvaro, assicureranno attenzione e interventi in favore dell’Area Grecanica».

I due consiglieri metropolitani della Lega infine hanno fatto riferimento alla sentenza numero 215 della Corte Costituzionale, depositata il 18 luglio 2013, che chiarisce come le scuole che fanno parte di aree dove è insita una minoranza linguistica, come nel caso dell’Istituto Megali di Melito Porto Salvo, devono avere la deroga al sottodimensionamento. (rrc)

 

 

REGGIO – Da Consiglio ok a Piano Strutturale Comunale

«È un giorno storico», ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà commentando il via libera dell’aula al Piano Strutturale Comunale, illustrato dall’assessore alla Pianificazione, Domenico Battaglia.

L’approvazione del documento, infatti, manda in soffitta il vecchio Piano regolatore generale licenziato nei primi anni ‘70.

«Al termine di un iter molto lungo – ha aggiunto – siamo riusciti a dotare la città di un Psc moderno, aperto, agile, partecipato, che fissa, finalmente, delle regole precise e disegna la visione della Reggio dei prossimi 30 anni. Diciamo addio, dunque, alla cementificazione selvaggia ed entriamo nella nuova dimensione del consumo del suolo zero che l’Europa ci chiede».

«Ringrazio – ha continuato Falcomatà – tutti i protagonisti della realizzazione, concertazione e approvazione del Psc, tutti gli uffici ed i professionisti che vi hanno lavorato. In particolare, la mia più profonda gratitudine va all’ex assessora Mariangela Cama per l’opera straordinaria svolta. Da tecnica in giunta, ha messo a disposizione della città le sue competenze e capacità professionali, lo ha fatto con straordinario amore per la comunità e ci ha ricordato come le cose si possano fare bene con quell’elemento di cui, spesso, parliamo e di cui lei si fa portatrice: la gentilezza. Grazie per quello che ha fatto e per come lo ha fatto».

L’assessore Battaglia, nel corso dei suo intervento, ha ringraziato il sindaco Giuseppe Falcomatà che, sin dall’inizio della sindacatura, «ha dato un impulso decisivo affinché si arrivasse a questa importante giornata».

«Il Psc – ha proseguito – soddisfa e raggiunge obiettivi urbanistici, ambientali, economici, culturali e paesaggistici. È uno strumento di pianificazione importantissimo che si associa al masterplan già avviato, al Dpss, al masterplan de porto, al redigendo masterplan dell’aeroporto. Tutte cornici che servono a migliorare la vivibilità della città».

Sentimenti di gratitudine, infine, sono stati espressi per «i progettisti, i geologi, il settore comunale Urbanistica e Pianificazione, la dirigente Carmen Stracuzza, il rup Alberto Di Mare, gli ordini professionali, l’associazione dei costruttori, gli ex assessori Giuseppe Marino e Mariangela Cama».

Sul punto è intervenuto anche il consigliere Giuseppe Sera sottolineando come «si stia disegnando la visione della città sempre più legata, in maniera morbosa, al fronte mare». «Finiscono – ha detto – i condoni edilizi, le opere costruite, senza vincoli e permessi, lungo i greti dei torrenti o negli splendidi agrumeti del nostro territorio».

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto nelle fasi preliminari, è tornato a soffermarsi sulla firma dei contratti di assunzione dei 130 vincitori dei concorsi pubblici del Comune: «È stato il momento più emozionante della mia attività politica».

Quindi, rispetto ad alcune sollecitazioni della minoranza, il primo cittadino ha rivolto il pensiero «a quanti, soprattutto in questi giorni di festa, si trovano costretti in un ospedale».

«La politica – ha spiegato – dovrebbe occuparsi un po’ di più dei problemi del nostro sistema sanitario che, come ho avuto modo di constatare, ancora sono troppi e davvero insopportabili».

Il sindaco, rivolgendosi all’aula, ha ricordato «i valori sui quali si fonda il patto con gli elettori e che, sin dal primo mandato, sono patrimonio genetico di questa amministrazione».

«Il lavoro – ha sottolineato – è il primo valore e oggi vede l’assunzione di nuovi dipendenti comunali e, nel tempo, ha registrato la salvaguardia dei livelli occupazionali delle società partecipate. I conti in ordine sono il secondo stigma della nostra amministrazione. Quando diciamo che abbiamo attraversato il deserto è perché, rispetto ad una scelta molto più facile, abbiamo avuto senso di responsabilità nell’evitare che si prendessero strade irreversibili e molto più difficili per i cittadini e le imprese».

Poi, l’ambiente: «È un altro valore che ci unisce, come lo sono la sanità pubblica e la pianificazione di scelte sostenibili che vanno oltre un ciclo politico. Il Piano strutturale approvato è frutto di una programmazione che è sempre la stessa. Gli uomini sono cambiati rispetto all’inizio di questa stagione, ma lo schema è sempre lo stesso, a testimonianza del fatto che ci si unisce su un’idea. Persone molto più autorevoli di noi, hanno detto che le idee camminano sulle gambe degli uomini che, nel corso del tempo, possono, comunque, essere diversi da quanti hanno iniziato quel percorso».

Un altro valore comune, per il sindaco Falcomatà, è la difesa degli ultimi: «Voglio manifestare vicinanza e solidarietà agli operatori dell’Hub per la famiglia di Sbarre, recentemente oggetto di un pesante atto vandalico. Un progetto che è un punto di riferimento per il quartiere e per la città, soltanto uno dei tanti presidi sociali che l’amministrazione ha dedicato ai più fragili. Penso alla Casa per i senzatetto o quella per le donne vittime di violenza. Il pranzo del 26 dicembre ha aperto le porte di Palazzo San Giorgio alle persone che soffrono di più. Anche questo è un fatto bello. È evidente, dunque, come si debba superare questa fase e oltrepassare il muro». Citando un passo dei Promessi sposi, il sindaco ha, così, affermato che «siamo nel tempo delle scelte coraggiose. E se il coraggio non si ha, non se lo si può dare».

Nel corso dei preliminari della seduta, è intervenuto il consigliere Giuseppe Marino rimarcando l’importanza dell’assunzione dei nuovi 130 dipendenti comunali e riportando i dati che riconoscono, al Comune di Reggio, l’avanzamento della capacità di spesa sui fondi europei per oltre l’81%.

«Soltanto negli ultimi due mesi – ha spiegato – sono stati liquidati e pagati 47 milioni di euro. Risorse che, in gran parte, rimangono nell’economia cittadina per imprese che investono nel settore dell’economia circolare, per gli enti del terzo settore, le aziende operanti nel comparto delle costruzioni, i professionisti o le famiglie in difficoltà».

Al dibattito hanno preso parte anche i consiglieri Giuseppe Sera, Franco Barreca, Giuseppe Giordano, Nino Malara ed Antonino Castorina. Insieme al Psc, sono stati approvati tutti 21 punti posti all’ordine del giorno. (rrc)