A Reggio in scena il musical Mare Fuori

Domani, martedì 23 e mercoledì 24 gennaio, al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria andrà in scena il musical Mare fuori, diretto da Alessandro Siani.

L’arrivo del musical – in scena il 27 e 28 gennaio al Teatro Rendano di Cosenza – è stato reso possibile grazie all’intuizione di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno con “L’Altro Teatro”. Mare fuori il Musical rientra nella Rete di Distribuzione L’Altro teatro” è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

La direzione musicale è del maestro Adriano Pennino, le coreografie sono di Marcello e Mommo Sacchetta. La produzione è di Best Live.

Dopo i 25 sold-out registrati a Napoli, gli attori della omonima serie televisiva Rai-Picomedia, che ha già riscosso un enorme successo e ritorna in onda da febbraio con la quarta stagione, si preparano alla loro prima tappa del tour calabrese.

L’amatissima attrice napoletana Maria Esposito interpreta Rosa Ricci anche nel musical, la figlia del boss Salvatore. Un personaggio complesso che ha fatto perdere la testa a Carmine Di Salvo, interpretato dal ballerino Mattia Zenzola, vincitore dell’ultima edizione di Amici. Sul palco anche Antonio Orefice nei panni di Totò, Giuseppe Pirozzi nel ruolo di Micciarella, Antonio D’Aquino che è Milos, Carmen Pommella, la guardia della sezione femminile del carcere. E ancora: Enrico Tijani (Dobermann), Emanuele Palumbo, Leandro Amato, Antonio Rocco, Christian Roberto (Filippo Ferrari), Giulia Molino (reduce dal format “Amici” e da “Sanremo giovani”), Bianca Moccia, Angelo Caianiello, Pasquale Brunetti, Yuri Pascale Langer, Sveva Petruzzellis, Anna Capasso, Fabio Alterio, Benedetta Vari e molti debuttanti. Tra i volti nuovi anche due cantanti e attori: Andrea Sannino, nel ruolo dell’educatore del carcere, e Giulia Luzi, nelle vesti della direttrice dell’istituto minorile.

Il successo fenomenale di Mare Fuori diventa dunque una nuova sfida musicale, con i brani originali della serie e non solo. La location è il carcere minorile di Nisida, si narra in modo profondo e crudo la vita di un gruppo di ragazzi all’interno di un istituto penitenziario. Dietro le sbarre, guardando oltre, si affaccia un mare libero e immenso, una sorta di sogno, di miraggio. La detenzione è ancora più dura guardando il “Mare fuori”.

Mentre all’esterno imperversa la guerra dei Ricci contro i Di Salvo, dentro l’Istituto penale minorile i loro eredi, Rosa Ricci e Carmine Di Salvo, si trovano l’una contro l’altro, ma in modo inspiegabile tra loro inizia a scorrere una corrente magnetica che presto si trasforma in un sentimento forte e travolgente. I due ragazzi non possono sottrarsi a quello che provano e Beppe, l’educatore, ne approfitta, perché vede proprio nel loro amore l’antidoto per l’insensata e tragica guerra tra le loro famiglie.

«La versione teatrale – come spiega Alessandro Siani nelle note di regia – sicuramente aveva bisogno di non perdere dei temi fondamentali: le motivazioni che hanno portato in carcere i ragazzi, la famiglia distrutta nei suoi valori primordiali, la lotta fra bande, la delinquenza beffarda che trascina una persona non “adulta” a fare determinate scelte. Si tratta di riflettere su una sorta di gioventù bruciata, figlia di un destino amaro e inaccettabile. Il tema che pervade questa trasposizione teatrale è il “momento”».

«L’amicizia, la fratellanza e soprattutto l’amore copriranno il dolore – ha concluso – ma nessuno sarà mai sereno, perché tutto potrebbe cambiare da un “momento” all’altro. Gli occhi dei ragazzi, le loro voci, la musica, l’anima e le risate amare, tingono l’anima. Questo dramedy non vede l’ora di abbracciare e stringere il pubblico che guarderà dalla platea e per gli attori dal palco la gente rappresenterà la speranza, la vita pura, il loro mare fuori!». (rrc)

REGGIO – Al Campanella successo per la “Notte del Liceo” dedicata all’intelligenza artificiale

Nei giorni scorsi il Liceo Classico “Tommaso Campanella”, diretto dalla dott.ssa Carmela Lucisano, ha ospitato attività, curate da docenti e alunni, finalizzate a  illustrare al pubblico presente nuovi ambiti di ricerca didattica e innovazione metodologica.

Se Maurizio Bettini, filologo classico e antropologo, nel suo ultimo saggio si chiede “Chi ha paura dei Greci e dei Romani?” la risposta da dare è una soltanto: non c’è nulla da temere. Il Liceo Classico combatte le paure: la paura di non farcela, di non essere all’altezza delle sfide del mondo attuale, di non trovare la propria strada.

Lo hanno dimostrato gli ex alunni che, numerosi, sono tornati come ogni anno nella loro scuola, lo testimoniano la curiosità  e l’entusiasmo di chi il Liceo Classico sta valutando di sceglierlo in questi giorni, durante i quali  open day e laboratori si susseguono incessanti nei diversi Istituti, lo attesta, soprattutto, il lavoro prezioso degli allievi che, in questo periodo di preparazione, hanno partecipato, instancabili, perché innamorati della loro scuola.

Un Liceo che, mantenendosi fedele alla sua mission, si apre a riflessioni pienamente in linea con le sfide della contemporaneità. Il Dipartimento di Filosofia e Storia continua la sua indagine: l’accesso all’intelligenza artificiale più evoluta non è mai stato così diretto, esplicito e immediato per chiunque. È necessario conoscerla, considerato che siamo  realmente di fronte a una trasformazione epocale i cui esiti, in termini di rischi, di benefici e di potenzialità,  sfuggono ancora. Studiare filosofia, in una nuova e significativa prospettiva, equivale a sapersi orientare nel labirintico mondo contemporaneo. Ma il Labirinto non è una dei simboli della classicità?

Il Dipartimento di Lettere,  in profonda connessione con gli altri, promuove e sostiene con forza l’apprendimento delle lingue classiche, fondamentali per l’acquisizione delle Life Skills (decision making, problem solving, creative thimking, critical thinking, effective comunication). Imparare a prendere decisioni, risolvere problemi, esercitare il pensiero critico e comunicare in modo efficace per imparare a vivere.  Sono gli stessi obiettivi che i docenti di Matematica e Scienze propongono attraverso la ricerca, la sperimentazione, l’attenzione all’innovazione tecnologica. Un Liceo, il Campanella, che si apre all’AI, ma non tralascia l’attenzione a un’intelligenza più rilevante, quella emotiva, attraverso l’acquisizione di interpersonal relationship skills, self awareness, empathy,  perché le relazioni umane possono essere salvifiche in un mondo che alle stesse sembra essere sempre meno attento. (rrc)

REGGIO – Lo spettacolo “Sarà perché ci amiamo”

Questa sera, alle 21.00, al Teatro Odeon di Reggio Calabria, in scena Sarà perché ci amiamo della Compagnia Gli Instabili.

Lo spettacolo, una commedia brillante in due atti tratto da È colpa mia se piaccio alle donne? di S. Sottile, con riadattamento e regia di Caterina Rescigno, è con Simona SuraceNino Mangano, Caterina Rescigno, Filippo GenovesiGisella Rescigno, Benvenuto MarraMario LaganàDesirèe Cannizzaro.  (rrc)