LA DIFFICILE RIAPERTURA DELLE SCUOLE
POCO TEMPO PER ADEGUARE GLI ISTITUTI

La preoccupazione è condivisa a vari livelli: difficilmente gli istituti scolastici della regione Calabria potranno essere pronti per la riapertura prevista il 14 settembre. Manca proprio il tempo utile per gli adeguamenti necessari per garantire un alto livello di sicurezza e scongiurare il rischio contagio tra i ragazzi. Senza contare che in Calabria ci sono molte cattedre vuote e oltre ai docenti manca anche il personale a tempo determinato (bidelli, assistenti tecnici, amministrativi, etc).

DI queste perplessità si era fatto portavoce con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina il consigliere regionale Marcello Anastasi, durante la sua visita in Calabria:. Le rassicurazioni della ministra, riferite da Anastasi, avevano lasciato molte perplessità: la ministra – ha detto Anastasi – «si è impegnata a sollecitare gli Uffici scolastici regionali affinché velocizzino le operazioni e soddisfino le richieste di assegnazione provvisoria entro il primo settembre, in modo da evitare un esodo di migliaia di docenti del Sud che, altrimenti, sarebbero costretti ad andare fuori regione per poi magari dover rientrare dopo un brevissimo lasso di tempo». Anastasi aveva anche riferito che «Nell’incontro con la ministra ho fatto presente che molte strutture scolastiche non sono adeguate alle misure anti covid e spesso mancano ancora le condizioni minime per poter partire in sicurezza. Considerando anche che in mezzo potrebbero tenersi le elezioni amministrative, ho dunque ribadito la mia proposta di posticipare l’inizio dell’anno scolastico al primo ottobre; un’eventualità per la quale dovrebbe attivarsi subito la Regione Calabria che consentirebbe così anche di allungare la ‘stagione’ dando un sollievo economico al settore turistico-alberghiero».

Alla ministra Azzolina il consigliere di Io resto in Calabria aveva parlato qualche settimana fa  anche della questione dei dirigenti scolastici. «In Calabria – ha fatto presente Anastasi –, infatti, ci sono oltre 50 sedi ‘a reggenza’ e basterebbe accorparle, prevedendo l’aliquota indicata dal concorso nazionale e non da quello regionale, per avere la disponibilità di tali posti di dirigenza da assegnare ai dirigenti che vogliono rientrare nella loro terra d’origine». Nessuna novità in questo senso si è fino ad oggi registrata, anzi sono aumenatte le preoccupazioni proprio per l’inizio dell’anno scolastico.

L’altro ieri l’assessore Sandra Savaglio, che in Regione ha anche la delega dell’Istruzione, aveva convocato un tavolo tecnico ristretto proprio per raccogliere elementi utili sulle criticità della rete scolastica. L’ottimismo dell’assessore, pur condiviso dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo , dal conigliere metropolitano di Reggio Calabria Antonino Castorina, dal presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci e dal direttore dell’ufficio scolastico regionale Maria Rita Calvosa, non ha trovato risposte convincenti sulla necessità di riaprire in assoluta sicurezza.

«È il momento utile per risollevare le sorti degli istituti scolastici, alcuni dei quali, versano in condizioni difficili da anni – ha detto l’assessore Savaglio –. La semplificazione burocratica, avviata dal Governo, ci aiuterà – si spera – a raggiungere più scuole possibili. Personalmente, credo anche che gli esempi più virtuosi vadano premiati in qualche modo e chiedo a tutti gli attori coinvolti al tavolo di comunicare tra loro e con noi Enti. Siamo qui per ascoltarvi e trovare insieme delle soluzioni che ci portino a settembre a riaprire la scuola in presenza e in sicurezza», ma la direttrice Calvosa  ha fatto presente che ci sono troppe criticità nell’organico.

Sul problema distanziamento, il presidente dell’Anci Calabria Francesco Candia ha riferito che molti Sindaci chiedono di riaprire le scuole il 28 settembre perché, tra lavori di adeguamento sismico e difficoltà a reperire gli spazi utili al distanziamento, temono di non poter essere pronti. Nè la proposta di utilizzare tensostrutture provvisorie ha trovato risocntro: la Protezione Civile della Regione le ha classificate assolutamente inadeguate allo scopo.

Nonostante il clima di moderato ottimismo, questo fine settimana, dopo l’annuncio della data fissata per le elezioni comunicali a Reggio e Crotone e in altri comuni della regione per il 20 settembre, sono aumentate le perplessità sulla riapertura ipotizzata per il 14 settembre. Numerosi edifici scolastici dovrebbero essere utilizzati, come di consueto, per le votazioni e, date le circostanze del post-covid – è da ipotizzare un’accurata quanto lunga sanificazione degli ambienti prima di poter ammettere o riammettere gli studenti. A questo punto, persino la data del primo ottobre comincia ad apparire a rischio. (rrm)