Corbelli (Diritti Civili) mette in guardia sui rischi della riapertura scuole

Il leader di Diritti Civili Franco Corbelli mette in guardia sul grave rischio per gli studenti dopo la riapertura delle scuole e la frequenza in presenza. Corbelli chiede al presidente ff. Nino Spirlì di estendere la didattica integrata anche alle altre scuole per socngiurare una nuova, pericolosa, ondata di contagi.

Franco Corbelli, da tempo impegnato per «la chiusura delle scuole sino al superamento della fase emergenziale», difende l’ultima ordinanza del presidente Spirlì, sulla didattica integrata, chiedendo «di estendere la Dad, anche alle altre scuole, a partire dalle medie, per scongiurare una nuova, pericolosa ondata di contagi».

Corbelli, in un videomessaggio critica «quanti si oppongono a questo giusto, sensato, responsabile e opportuno provvedimento del Governatore che servirà certamente a scongiurare o quantomeno a contenere i rischi del contagio e limitare i danni», e indica anche «una scadenza per il superamento di questo momento critico e il ritorno in classe in condizioni di maggiore serenità e più sicurezza. Con l’arrivo della primavera e la fine della stagione invernale – prosegue il leader di Diritti Civili – la situazione dovrebbe sicuramente migliorare, per le caratteristiche del virus (che, com è noto, si diffonde più facilmente con il freddo) e per la vaccinazione (oggi di fatto quasi non iniziata, e limitata solo, giustamente, agli operatori sanitari) e solo allora si può ragionevolmente pensare al ritorno nelle aule di tutti gli studenti di ogni scuola. Ma farlo adesso significa mandare letteralmente al massacro milioni di studenti, docenti, personale Ata e mettere a serio e forte rischio le loro famiglie e l’intera comunità nazionale. Autorevoli scienziati (i prof. Galli, Crisanti, Pregliasco, Lopalco…) e lo stesso consigliere scientifico del Ministro della Salute, Ricciardi, sconsigliano la riapertura delle scuole mettendo in guardia sui grandi rischi che si corrono. Ecco perché è folle e irresponsabile riaprire adesso le scuole e rinunciare alla Dad che consente di eliminare questi rischi e continuare regolarmente le lezioni sia pure a distanza».

Corbelli, che ribadisce «come le scuole (oggi delle vere polveriere, pronte ad esplodere!) non sono come gli ospedali che devono per forza restare aperte, anche in piena pandemia», nel suo nuovo video attacca «partiti e politici (impegnati a Roma e in Calabria, solo a spartirsi poltrone e pensare a fare alleanze, vecchie, nuove e populiste, per conquistare la Regione e il potere!) che, conclude, non hanno speso una sola parola sul drammatico problema della scuola e a favore di questa battaglia per la Dad» e ribadisce che considera «la riapertura delle scuole, in questo momento così delicato, critico e rischioso, un attentato alla salute di milioni di studenti e docenti e un crimine contro l’umanità che, se dovesse succedere qualcosa di grave, chiederà, come Diritti Civili, di giudicare davanti ad un Tribunale speciale militare, come si è fatto a Norimberga, dopo il secondo conflitto mondiale, per i crimini di guerra!». (rcs)

Granato (M5S): Chiesto il rinvio dell’apertura delle scuola a Catanzaro

La senatrice del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione permanente Istruzione Pubblica, Bianca Laura Granato, a due giorni dall’apertura delle Scuole in Calabria, chiede al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, di adottare soluzioni per permettere agli studenti e ai docenti di tornare in aula in sicurezza.

Richiesta che arriva in quanto – ha riferito la Granato – «‘piovono’ richieste di rinvio: sono tanti gli istituti di ordine e grado che non sono pronti ad affrontare la responsabilità di accogliere studenti e studentesse in sicurezza: i dirigenti scolastici lamentano ritardi nella sanificazione e nella pulizia delle aule interessate da lavori di demolizione ed esecuzione pareti, nella sistemazione dei banchi e perfino nell’installazione della cartellonistica anti-covid. Tutto questo doveva e poteva essere evitato».

La senatrice, infatti, punta il dito contro il sindaco Abramo, che, nonostante gli ingenti fondi stanziati dal Governo per le Scuole e le recenti risorse (70 milioni) stanziate con il Decreto Agosto per  il fitto di immobili o anche per il noleggio o l’acquisto di strutture modulari temporanee ad uso scolastico,  «aveva a disposizione strumenti amministrativi e finanziari per affrontare per tempo, e senza accumulare ritardi, le incombenze atte alla riapertura delle scuole in sicurezza. Invece – ha aggiunto la senatrice del Movimento 5 Stelle – la prima ricognizione all’Istituto Patari-Rodari, è datata 24 agosto, mentre all’istituto “Casalinuovo” i lavori di edilizia leggera sono iniziati il 9 settembre».

«Per la cronaca – ha proseguito la senatrice Granato – si tratta di due degli Istituti comprensivi su cui avevo chiesto notizie ufficiali con una lettera indirizzata al sindaco Abramo, in cui nello specifico chiedevo di conoscere se ed eventualmente quali soluzioni siano state individuate per i seguenti istituti: I.C. Patari-Rodari per cui risulta che per 260 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 15 aule; I.C. Don Milani-Sala per cui risulta che per 100 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 9 aule; Catanzaro Nord Est – Manzoni per cui risulta che per 40 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 6 aule; I.C. Casalinuovo Sud per cui risulta che per 80 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020; I.C. M. Preti per cui risulta che per 32 studenti non sia garantita la frequenza dal 14 settembre 2020, necessità stimata: 16 aule; I.I.S. Vittorio Emanuele II per cui mi risulta una necessità di 7 aule; Convitto Nazionale P. Galluppi per cui mi risulta una necessità di 16 aule; I. S. “Fermi” per cui mi risulta una necessità di 44 aule».

«A due giorni dalla data fissata dalla Regione Calabria per la riapertura delle scuole – ha concluso – rinnovo al sindaco la mia richiesta di notizie, questa volta a mezzo stampa, invitandolo alla ragionevolezza e al buon senso. Da massima autorità sanitaria locale lo invito ad adottare ogni eventuale soluzione nell’interesse della salute di studenti e personale docente e amministrativo al lavoro, da coniugare con il diritto allo studio che continua ad essere sottovalutato». (rp)