A Roma la prima mostra dedicata a Rino Gaetano

S’inaugura venerdì, al Museo di Roma in Trastevere, Rino Gaetano, la prima mostra dedicata all’indimenticato cantautore calabrese Rino Gaetano.

L’esposizione, a cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano e visitabile fino al 28 aprile, è organizzata e realizzata da Cor – Creare organizzare, realizzare, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Si tratta di una mostra inedita nata da una ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che ne documentano l’intero cammino artistico e arricchita da ‘tante rarità’ di assoluto valore, concesse per l’occasione da Anna Gaetano, sorella di Rino: documenti, foto, cimeli artistici, la raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena come l’accappatoio indossato durante il Festivalbar all’Arena di Verona e la giacca in pelle utilizzata a Sanremo, manifesti, la collezione di cappelli. Nel corso dell’evento sarà possibile assistere alle performance live di Alessandro Gaetano che eseguirà alcuni dei brani dello zio, che permetteranno ai visitatori di scoprire e vivere la forza della sua musica.

La mostra sarà corredata da un prestigioso catalogo edito da Gangemi che contiene storia, immagini e anche un lungo elenco di straordinarie testimonianze che aiutano a comprendere tutte le sfaccettature di un uomo considerato uno dei cantastorie di culto della nostra storia. ν

Jorit e il murales a Crotone dedicato a Rino Gaetano

Di ROSSANA CACCAVO – Jorit è giovanissimo. Ha appena 31 anni. Jorit è famosissimo. Le sue opere straordinarie, gigantesche, hanno cambiato il volto di tante periferie del mondo. I volti di Pablo Neruda, Nelson Mandela, Antonio Gramsci, Diego Armando Maradona, ma anche di Gennaro operaio napoletano che diventa la personificazione di San Gennaro, o di Niccolò un bambino autistico e di Giorgio un ragazzino di appena 15 anni morto a Taranto. Città offesa dall’inquinamento provocato dall’Ilva. Un viso che adesso Taranto guarda ogni giorno. Negli occhi di Giorgio, la città ricorda il suo patimento come la sua voglia fortissima di cambiare. Di rivoluzionare.

Questi volti di Jorit stanno riempiendo l’Italia il mondo.  A Napoli, Firenze, Come a Buenos Aires, Santiago del Cile, Shenzen in Cina, e poi ancora Messico, Bolivia, Cile, Russia, Palestina, Spagna, Portogallo, Australia, Norvegia, Germania, Grecia, Francia, Stati Uniti. Si. In tutto il mondo. Ma Jorit è napoletano, alla nascita è Ciro Cerullo e lui ama l’Italia. Ancora di più il Sud. Come poteva essere altrimenti. Ed ecco che lo abbiamo trovato alle prese con la sua ultima opera in ordine di tempo. A Crotone. In Calabria. Una bellissima cenerentola italiana. In riva al mare e baciata dal sole tutto l’anno, la città è la più povera del nostro Paese.

Era, prima della deindustrializzazione, definita il fiore all’occhiello della regione. La storia di questa polis magnogreca è lunga e può cambiare, nuovamente. Di certo l’opera dello street artist Jorit, aggiunge un tassello a questo possibile sovvertimento. E a proposito di rivoluzione e di rivoluzionari, Jorit ci ha spiegato che «la scelta di realizzare un murale con il viso di Rino Gaetano è stata per me fondamentale nella decisione di venire a Crotone. Rino Gaetano ha di fatto cambiato in poco tempo il linguaggio musicale e se fosse vivo di certo sarebbe della mia stessa idea».

E la sua idea nella realizzazione dell’opera crotonese parte da un motivo ben preciso. Una richiesta di pace per tutto il mondo. «Negli occhi di Rino ho disegnato due possibilità. La bomba atomica e la bandiera della pace. Sta a noi cosa vogliamo vedere e guardare. Sta a noi la scelta». Rino Gaetano, cantante icona, era crotonese e nei suoi brani non mancava mai di lanciare i suoi messaggi. Le sue erano tutt’altro che canzonette. «E come Rino, anche io voglio lasciare ovunque il mio segno, il mio pensiero,  ed è sempre lo stesso. Noi siamo parte di una sola famiglia. Apparteniamo al genere umano ed è per me assurdo che ce ne dimentichiamo così facilmente».

Il suo segno, il suo messaggio sociale, è ormai trattato e studiato. JoRit è uno che “rende la popolarità”, come l’alchimista dei tempi moderni produce graffiti e li trasforma in arte arte secondo Achille Bonito Oliva e secondo il resto della critica internazionale. Il messaggio lanciato da Crotone non poteva essere più chiaro «ascoltare oggi lezioni di democrazia da governi che da 500 anni impongono il proprio dominio è come sentire parlare un asino di matematica. È la pace l’unica nostra possibilità. Cerchiamo la pace, solo la pace». Lo dice mentre abbraccia tutti e scatta foto per tutti. È un ragazzo umile che durante il nostro incontro si è fermato a chiacchierare con gli studenti e con gli insegnanti. Ed erano tutti felici. Soprattutto Jorit. Uno che in pochi giorni è diventato amico di tutti. In Calabria, a Crotone, è semplice. Terra di accoglienza per indole, per vocazione. Il quartiere scelto per il murale, periferico e complesso, Trecento alloggi, ha in queste ore cambiato volto.

Le manifestazioni artistiche spontanee si sono susseguite ininterrottamente. La presenza di una forma d’arte ne ha richiamato altre. Per dimostrare secondo Jorit «che il bello richiama il bello. Ed è di questo che hanno bisogno i nostri quartieri popolari, quelli che hanno costruito e abbandonato. Hanno bisogno di essere inondati dalla luce della bellezza». Come dargli torto. L’edilizia popolare, ovunque, mostra la distanza. La differenza sociale. Se ci si ferma a riflettere è un pensiero  triste. Brutto perché popolare, ad implicare una svalutazione dei luoghi e delle persone. Ed è il messaggio che ha lasciato impresso a Scampia con il volto di Pier Paolo Pasolini e uno stralcio di Lettere luterane, diventato simbolo di rivalsa. «Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante. Sii allegro.
T’insegneranno a non splendere. E tu splendi, invece».

Splendere è il miglior auspicio proprio nelle zone d’ombra delle città. E allora è una meraviglia che ci sia in atto un mutamento radicale di prospettiva. Che in giro ci sia anche un giovane napoletano pronto a questa sfida a colpi di graffiti. Che si emoziona e che per questo fa emozionare chi vuole vedere in quei tratti, in quei solchi rossi sui volti che lascia impressi sui muri, un rito ancestrale. Che segna. Il segno della «Human Tribe. Io me lo sono fatto proprio. Il solco, me lo sono fatto». Le due strisce rosse sulle guance che rimandano a rituali magici e curativi africani. Come un passaggio fisico che conduce a nuove cose. Migliori. E sotto il volto crotonese la frase di una canzone di Rino Gaetano che pare tenda proprio a questo «se mai qualcuno capirà, sarà senz’altro un altro come me». (rc)

Crotone abbraccia il prezioso ukulele di Rino Gaetano

È stata inaugurata, alla Lega navale di Crotone, la teca, realizzata dal Maestro orafo Michele Affidato, che custodirà il prezioso ukulele di Rino Gaetano, «così che possa suonare per sempre» a Crotone e nel cuore dei crotonesi.

Un lavoro lungo e realizzato in maniera completamente gratuita, che non solo mette in risalto lo strumento del cantautore, ma ne racconta la storia attraverso immagini e descrizioni. La Teca, la cui progettazione è stata curata dallo scultore-orafo Antonio Affidato, realizzata in legno e cristalli, è stata impreziosita con bassorilievi in argento dipinti con smalti, dove sono state inserite delle raffigurazioni ispirate alle copertine dei sei LP di “Rino”, che raccontano le tappe più significative della vita musicale dell’artista.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante chitarra e spazio al chiuso

Sotto l’Ukulele, sospeso in aria mediante un filo trasparente, è stato inserito un bassorilievo in argento con incisa nei quattro lati una greca con bordo in foglia d’oro, che contiene una piccola biografia del cantautore. Nella parte frontale e nei lati sotto la biografia sono stati realizzati ed inseriti dei bassorilievi in argento, sempre con una greca e bordo in foglia d’oro, dove centralmente è stato inciso il testo: «A Rino Gaetano. Crotone, grazie a uno dei suoi figli migliori, ha conosciuto cieli sempre più blu».

Sul lato destro, invece è stato riportato il testo: «Così che l’Ukulele possa suonare per sempre», ed infine sul lato sinistro è stato scritto: «Un dono alla nostra città, per poter rendere onore e mantenere sempre vivo il ricordo di Rino, azienda orafa Michele Affidato». Inoltre, la teca è Illuminata da una luce blu che richiama uno dei brani più celebri di Rino: «Il cielo è sempre più blu».

Un gesto di amore, quello dell’azienda Affidato, non solo per ricordare un grande artista del calibro di Rino Gaetano, ma anche verso tutta la città, che da sempre si identifica nei suoi testi e nelle sue musiche. Presente alla serata, oltre alle istituzioni civili e militari, anche la sorella di Rino, Anna Gaetano che ha voluto condividere questo importante momento insieme alla città di Crotone.

Nel corso dei vari interventi hanno dato il loro contributo: il sindaco Vincenzo Voce, il Dirigente della Provincia Nicola Artese, Giusy Regalino di “Una Casa per Rino”, il maestro orafo Michele Affidato, lo scultore orafo Antonio Affidato, il Presidente della Lega Navale, Gianni Liotti, il Patron di Casa Sanremo, Vincenzo Russolillo e il frontman della band “Parto Delle Nuvole Pesanti” Salvatore De Siena.

Durante l’evento è stata consegnata la Maschera d’Argento, realizzata sempre dall’azienda Michele Affidato, ad Anna Gaetano, Vincenzo Russolillo e Salvatore De Siena.

La serata è stata arricchita anche dal concerto della Khatmandu Band e dalla presenza di Radio CRT che ha raccontato radiofonicamente tutto l’evento. Indispensabile il contributo di Cai Service Group dei fratelli Spanò.

«È stato motivo di orgoglio per la nostra azienda, aver potuto realizzare la teca che custodirà per sempre l’ukulele di Rino Gaetano – ha affermato Michele Affidato –. Rino è una parte di storia della città di Crotone, spero che si possano attivare tante iniziative per rendere onore e mantenere sempre vivo il ricordo di questo grande artista».

L’ukulele di Rino Gaetano sarà consegnato alla collettività

Domani, il prezioso ukulele di Rino Gaetano sarà consegnato alla collettività, attraverso la manifestazione Essenzialmente Rino Gaetano, promosso dalla Fondazione Una Casa per Rino e la Provincia di Crotone, in collaborazione con la Lega Navale e il Maestro orafo Michele Affidato.

Presenti, all’evento, la sorella, Anna Gaetano, lo speaker di Virgin RadioMassimo Cotto, e Salvatore De Siena, leader de Il Parto delle Nuvole Pesanti. Ad arricchire la manifestazione, il concerto dri Khatmandu, tribute band di Rino Gaetano e il truck di Radio CtrMilMedia che, da oggi, martedì 24, è sul lungomare di Crotone a raccontare… essenzialmente Rino Gaetano e la sua Crotone.

Alle 20.30, s’inaugura la mostra permanente curata dal maestro orafo Affidato, a cui seguirà il concerto dei Khatmandu. (rkr)

 

Festa della Musica, Poste italiane omaggia Rino Gaetano e Ezio Bosso con cartoline filateliche

In occasione della Festa della Musica, in programma il 21 giugno, Poste Italiane omaggia due giganti del settore, Rino GaetanoEzio Bosso con due cartoline filateliche, disponibili a Catanzaro, Tropea, Vibo Valentia e Soverato.

Poste Italiane, dunque, ha voluto dare il suo contributo per la ripartenza di un settore molto provato, realizzando tre cartoline filateliche: la prima raffigura il manifesto dell’edizione 2021 a cura dell’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica e le altre due nel ricordo di grandi protagonisti della musica italiana, Rino Gaetano e Ezio Bosso, a cui sono stati dedicati i francobolli emessi il 21 maggio scorso. 

Le cartoline possono essere acquistate singolarmente negli uffici postali con lo sportello filatelico di Catanzaro (via Mazzini), Vibo Valentia (via Razza) Soverato (corso Umberto) e Tropea (via Coniugi Crigna) oltre che negli Spazio Filatelia nazionali, al prezzo di 0,90 euro l’una, dove è possibile richiedere l’annullo speciale esclusivamente nella giornata di lunedì 21 giugno. 

Sul sito di filatelia.poste.it sarà inoltre disponibile il kit Spedisci la tua musica, le tre cartoline con i tre francobolli saranno acquistabili tutti insieme al prezzo di 5 euro. Le cartoline saranno affrancate, per poter essere spedite, dai corrispettivi francobolli di Ezio Bosso e Rino Gaetano mentre la cartolina della promozione della Festa della Musica dal francobollo di Pino Daniele. 

Sempre sul sito di filatelia sarà possibile acquistare il kit “Ascolta la tua musica”, che racchiude le cartelle con i tre vinili realizzati per Dalla, Gaber e Modugno al prezzo di 60 euro. (rrm)

  

Roma ha dedicato a Rino Gaetano un albero

«Oggi è stato finalmente dedicato a Rino Gaetano l’albero in Via Nomentana sotto al quale, da quarant’anni, generazioni di fan portano un fiore in ricordo di quel tragico incidente che gli costò la vita» ha dichiarato la sottosegretaria al Sud, Dalila Nesci, commossa per l’iniziativa del Comune di Roma, «nata su mio impulso e accolta subito dalla sensibilità della sindaca Virginia Raggi».

«Rino Gaetano – ha proseguito Nesci – rappresenta per tutti noi – anche per quelli, come me, nati dopo quel 2 giugno 1981 – uno straordinario simbolo di libertà. Quella libertà dai canoni musicali, che lo ha reso un unicum nel panorama artistico italiano, era infatti figura di una libertà interiore che gli permetteva di attaccare il sistema di potere con la sottile ironia che solo i geni possiedono».

«Un calabrese romano, un italiano del mondo – ha concluso –. I suoi temi come l’emarginazione, la corruzione, l’emigrazione, il Sud, sono ancora oggi l’urgente agenda politica di chi, con la stessa libertà d’animo, vuole migliorare la società in cui viviamo. Di chi, come lui, non ha paura». (rrm)

 

Con ‘Sotto il cielo di Rino’ Crotone ha celebrato il suo figlio Rino Gaetano

È come sarebbe piaciuto a lui, uno dei più grandi poeti contemporanei, attraverso le sue canzoni, testi universali che conservano una modernità ed una incisività che travalica le generazioni, che Crotone ha scelto di celebrare, a 40 anni dalla sua scomparsa, «uno dei suoi figli migliori»: Rino Gaetano.

Sono stati proprio giovani artisti crotonesi, Sotto il cielo di Rino, a proporre le sue canzoni nell’area allestita nella villa Comunale: si sono alternati al microfono Marco Angotti, Maria Vittoria Mungari, Maria Teresa Manica, Anna Rizzo, Alessandro Manica, Pino Talarico, Skapizza, Gli Anni Veloci, Silvia Taverna, Come quando fuori piove passando dalla ironia di “Nuntereggae più” alla dolcezza di “Ad esempio a me piace il Sud”.
Tanti successi del cantautore crotonese proposti con amore e passione, ma anche con il rispetto dovuto ad un autore la cui musica ha travalicato i confini del tempo.
Organizzata e condotta da Floriana Mungari, la serata ha visto la partecipazione di Antonia Tricoli, la cugina di Rino, a cui il sindaco Vincenzo Voce ha fatto omaggio di una pergamena in cui ha espresso il sentimento comune nel ricordo «di uno dei più grandi poeti contemporanei, che ha raccontato, attraverso le sue canzoni, luoghi ed uomini con spirito critico e costruttivo. La sua poesia è prezioso patrimonio comune, la sua arte continua fonte di ispirazione per le giovani generazioni. Resta per sempre nei nostri cuori».
Un momento particolarmente toccante è stato il collegamento telefonico con Anna Gaetano, la sorella di Rino, che nel ringraziare la città per l’affetto dimostrato, ha raccontato di essere andata la mattina al cimitero dove riposa il fratello ed aver trovato tanti fiori lasciati da persone che non hanno mai dimenticato un artista scomparso troppo presto.
Tanta musica ed emozioni, trasmesse anche via streaming da Radio Studio 97 di Francesco Latella.
Spazio anche all’arte, con uno splendido quadro che ritrae Rino realizzato, in tempo reale durante il concerto, dall’artista Danilo Piscitelli.
Il lavoro, compiuto dall’assessore Cretella e dall’assessore Bossi e dall’intera Giunta Comunale a supporto dell’iniziativa ha consentito che, in un periodo ancora particolarmente delicato, si potesse tenere l’evento. Preziosa è stata la collaborazione delle Forze dell’Ordine, della Polizia Locale e dei volontari della Protezione Civile. Le attuali restrizioni anti covid hanno consentito una presenza contingentata da parte del pubblico ma questa serata ha anche dimostrato non solo il desiderio di ritorno alla normalità da parte della cittadinanza ma anche la voglia di partecipazione e di socializzazione.
Grande curiosità ha destato la gigantografia di Rino realizzata dalla Saipe: tanti spettatori hanno voluto conservare il ricordo di una serata unica scattando foto e selfie. Una serata di musica e di grandi emozioni.
E, mentre nell’aria si liberavano le note di quello che è diventato un inno, Ma il cielo è sempre più blu, il pensiero di tutti è andato ad un grande artista che resterà per sempre nel cuore di tutti i crotonesi. (rkr)

Il cielo di Rino Gaetano rimane ancora sempre più blu

di SERGIO DRAGONE – La morte spezza i sogni, la morte crea le leggende. Se non fossero morti giovani, sarebbero diventati altrettante leggende Jim Morrison, James Dean, Janis Joplin, Kurt Kobain, Amy Winehouse ? E Rino? Rino che oggi avrebbe 71 anni e probabilmente sarebbe solo un artista bravo, molto bravo, avviato sul viale del tramonto. Quel tragico schianto di quarant’anni fa, sulla Nomentana, se da un lato ha spezzato una giovane vita e un talento incredibile, ha consegnato all’eternità artistica il genio di una personalità irripetibile.

Rino Gaetano sapeva di essere incompreso. Una sera, sulla spiaggia di Capocotta, durante un concerto fece una predizione. “Sento che in futuro le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni… capiranno e apriranno gli occhi anziché averli pieni di sale”. 

Predizione avverata visto che, a quarant’anni e più dalla sua morte, i suoi brani corrono sulla bocca di tutti, compresi i millennians, e i suoi versi diventati una sorta di cult.

Ci sarà pure un motivo se Il cielo è sempre più blu sia stato il motivo più cantato dai balconi italiani durante il primo, durissimo lockdown della primavera del 2020.

Rino sapeva di essere considerato un “giullare” irriverente, un tipo un po’ bizzarro con strane idee per la testa, un cantautore diverso che usava un linguaggio mai sentito prima e scriveva versi surreali e senza senso.

E invece il senso ce l’avevano. E come. Rino è stato il meno allineato dei cantautori “poco allineati”. Non dico che Guccini, Fossati, De Gregori, Venditti – per non parlare dell’immenso De Andrè – non abbiano fustigato costumi e vizi della società italiana. Ma nessuno lo ha fatto come Rino, mettendoci la faccia fino in fondo, sapendo che solo con l’irriverenza più sfacciata si poteva scalfire il Potere.

È stato, senza volerlo, il più “politico” degli artisti italiani. La cosa incredibile è che lo è stato senza piegarsi ai ricatti dei partiti, senza prendere una comoda tessera da tenere in tasca da utilizzare per ottenere presenze televisive. Diciamo la verità, anche alcuni dei grandi che ho citato prima non hanno disdegnato un’occhiata benevola ai partiti dominanti dell’epoca, facendosi trovare pronti per le grandi “feste nazionali”. 

Rino non ha avuto bisogno di tessere e ammiccamenti. Il suo manifesto politico è contenuto in una delle sue canzoni più celebri, Mio fratello è figlio unico, quando dice ironicamente che “è convinto che esistano ancora gli sfruttati, malpagati e frustrati”. Quel fratello “deriso, frustrato, picchiato, derubato, dimagrito, declassato, sottomesso, disgregato” esisteva ed esiste.

Più comunista dei comunisti, più socialista dei socialisti, più anarchico degli anarchici. Rino ha cantato l’Italia degli scandali, della disuguaglianza sociale, della mala giustizia. Ha sbeffeggiato il Pentapartito e il PCI, ha sbeffeggiato gli Agnelli e il loro impero economico, ha sbeffeggiato i miti della moda e della comunicazione. 

È riuscito a condensare in una sola canzone, Aida, settant’anni di storia italiana, dal colonialismo al fascismo, dalla Resistenza alla Costituente, dall’illusione della democrazia agli scandali come Antelope Cobbler.

Persino nelle sue ballate più commerciali Rino ha dato fiato alla sua ironia, alla sua sottile intelligenza, alla sua poesia controcorrente, alla sua cultura. Riprendendo l’antico detto popolare “E’ finito il tempo in cui Berta filava”, ha confezionato una delle più esilaranti caricature di un uomo molto potente come Aldo Moro. Eravamo nel 1976 e il “grande tessitore” della DC cuciva l’alleanza storica con il PCI che evidentemente a Rino appariva come un compromesso al ribasso.

Nel 1978 partecipa a Sanremo con Gianna, incuriosendo tutti per l’apparizione sul palcoscenico con tanto frac, medaglie e cilindro. Dietro questo nome di donna c’è la classe dominante in Italia, sensibile solo alle bustarelle, disponibile a tutto pur di perpetuare il proprio potere (“Gianna sosteneva tesi e illusioni, Gianna prometteva pareti e fiumi”).

Ecco, se c’è un comune denominatore di tutta l’opera di Rino Gaetano, quello è il profondo disprezzo per il potere. Sotto qualsiasi forma.

Lo schianto di quaranta anni fa sulla Nomentana ha generato una leggenda. L’ironia, l’apparente non sense, la struggente malinconia, hanno lasciato l’immagine di un misterioso e imperscrutabile futuro: “Ma la notte, la festa è finita, evviva la vita. La gente si sveste, comincia un mondo, un mondo diverso, ma fatto di sesso, chi vivrà vedrà”. Si, vero. Chi vivrà vedrà. (sd)

Crotone e i suoi artisti il 2 giugno rendono omaggio a uno dei suoi figli migliori: Rino Gaetano

Il 2 giugno, Crotone ricorda ed omaggia uno dei suoi figli migliori: Rino Gaetano, in occasione del 40esimo anniversario della scomparsa, e lo fa con l’evento Sotto il cielo di Rino in programma alla Villa Comunale, alle 18.

L’evento si svolgerà in sinergia con l’altro ricordo che è dedicato al cantautore crotonese: la presentazione del progetto di consegna alla comunità dell’Ukulele di Rino Gaetano a cura della Fondazione “Una casa per Rino”, la Provincia di Crotone e la Lega Navale.

Tanti gli artisti che omaggeranno Rino con le sue canzoni: Marco Angotti, Maria Vittoria Mungari, Maria Teresa Manica, Anna Rizzo, Alessandro Manica, Pino Talarico, Skapizza, Gli Anni Veloci, Come quando fuori piove.
Nella storica Villa Comunale echeggeranno le note ed i versi di Rino da “Aida” a “Ad esempio a me piace il Sud”.
Una serata interamente dedicata ad un crotonese, uno dei più grandi artisti che ha segnato un’epoca nel panorama musicale italiano. Previsto un collegamento con Anna Gaetano, sorella dell’artista, e la presenza di familiari di Rino.
L’evento si terrà nel rispetto delle normative anti – covid anche attraverso ingressi contingentati all’interno della villa Comunale.
«Ci ritroviamo nel nome di un artista che ci rappresenta tutti. Daremo spazio ai brani più famosi ma anche quelli meno conosciuti di Rino Gaetano. Ci sarà inoltre uno spazio social dove si potranno postare le foto e le emozioni della serata. Per l’occasione lanciamo l’hashtag #sottoilcielodirino”» ha detto la consigliera comunale Floriana Mungari.
«È un omaggio dovuto a chi ha cantato l’identità di tutti noi. Rino Gaetano è stato un precursore. Il suo messaggio è universale ed in ogni suo testo si trova un riferimento al Sud. Testi sempre attuali che abbracciano tante generazioni» ha detto l’assessore allo Spettacolo Luca Bossi(rkr)

Emessi da Poste Italiane due francobolli dedicati a Rino Gaetano e Ezio Bosso

Dal 21 maggio, sono emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico due francobolli ordinari dedicati a Rino Gaetano, nel 40° anniversario della scomparsa e a Ezio Bosso, nel 50° anniversario della nascita.

I due francobolli, appartenenti alla serie tematica Le eccellenze dello spettacolo, e realizzati da Tiziana Trinca (per Rino Gaetano) e Rita Fantini (per Ezio Bosso), sono circa 200 mila esemplari per la tiratura, e 45 come fogli e sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.Francobollo Rino Gaetano

Vignette: delimitati dal particolare di un disco in vinile, che contraddistingue i francobolli dedicati  alla serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo”, raffigurano rispettivamente un ritratto di Rino Gaetano, con un cielo sullo sfondo, a ricordare una delle sue canzoni più conosciute che lo  rese famoso al grande pubblico “Ma il cielo è sempre più blu”, e un ritratto di Ezio Bosso che impugna la bacchetta di direttore d’orchestra, in evidenza sul particolare di uno spartito musicale della Symphony No. 1 “Oceans” composta nel 2008.

Completano i francobolli le rispettive leggende “Rino Gaetano” e “Ezio Bosso”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

Gli annulli primo giorno di emissione saranno disponibili presso l’ufficio postale di Roma V.R. e Crotone Paternostro per il francobollo di Rino Gaetano e presso l’Ufficio Postale di Torino Centro per il francobollo di Ezio Bosso.

I francobolli e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione, è stata realizzata una cartella filatelica per il francobollo di Rino Gaetano, in formato A4 a tre ante, contenente il francobollo singolo, la quartina di francobolli, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€. (rrm)