Liberi di scegliere: l’assessore Gianluca Gallo e il progetto Di Bella in Calabria

Il progetto avviato dall’ex presidente del Tribunale dei Minori di Reggio, Roberto Di Bella, com’è noto, sta travalicando i confini regionali per essere riproposto in altre realtà di disagio giovanile. L’associazione Biesse, presieduta da Bruna Siviglia, che è stata a fianco del giudice Di Bella nella sua coraggiosa battaglia che ha sottratto i minori a genitori mafiosi per contenere ed eliminare il rischio di emulazione, ha promosso un incontro online tra il giudice Di Bella (oggi a Catania) e l’assessore regionale al welfare avv. Gianluca Gallo.  L’obiettivo era individuare punti di confronto per individuare nuovi percorsi per la migliore applicazione del progetto “Liberi di scegliere”.

È stato un incontro/seminario molto proficuo. «Oggi  – ha dichiarato l’ass. Gallo – ho incontrato in videoconferenza il giudice Roberto Di Bella, oggi presidente del Tribunale dei minori di Catania, e Bruna Siviglia, presidente dell’associazione Biesse. Abbiamo discusso del progetto ispirato da Di Bella, che lo scorso ottobre la Regione Calabria ha sostenuto sottoscrivendo un’intesa col Ministero della Giustizia e stanziando appositi fondi. Un primo passo, che vorremmo ora fosse seguito da altri, nella stessa identica direzione: promuovere la tutela di giovani e bambini inseriti in contesti di criminalità organizzata.

Nei prossimi giorni ci ritroveremo per continuare il confronto ed entrare nel dettaglio: contiamo di vestire di concretezza idee e progetti già in primavera». (rcs)

Reggio saluta il giudice Di Bella, Falcomatà: ha lasciato un segno indelebile nella città

«Il Giudice Roberto Di Bella, da oggi ufficialmente nostro concittadino onorario, è entrato nella storia della nostra città, lasciando un segno indelebile nella comunità reggina» ha dichiarato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, dopo aver conferito, ufficialmente, la cittadinanza onoraria al giudice Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei Minori prima di Reggio, ora di Catania.

L’incontro, a cui ha partecipato anche Bruna Siviglia, presidente dell’Associazione Biesse, ha fatto seguito alla partecipata cerimonia di commiato tenutasi lo scorso mese di luglio nella sala del Consiglio Comunale di Palazzo San Giorgio.

Al giudice di Bella, infatti, è stata conferita la cittadinanza onoraria «per essersi occupato, per 25 anni, della tutela dei minori del territorio della provincia reggina – recita la motivazione del riconoscimento – affidando loro la possibilità di riscattarsi dai contesti di illegalità in cui erano cresciuti, sapendo coniugare alla sua indiscutibile competenza, lungimiranza, sensibilità ed umanità».

«Un uomo – ha aggiunto il sindaco Falcomatà – che ha dato tanto al nostro territorio, lavorando per anni in un settore delicato come quello della giustizia minorile, mettendo in campo tutte le sue capacità professionali e coniugandole con le innate doti umane e con le capacità relazionali in grado di innescare molteplici e proficui percorsi di sinergia istituzionale».

«Attraverso i metodi e le innovazioni prodotte – ha proseguito Falcomatà – Di Bella ha avuto il coraggio di rivoluzionare la giustizia minorile sul nostro territorio, grazie al suo progetto “Liberi di Scegliere”, percorso divenuto un’eccellenza di fama nazionale, capace di ispirare anche una importante produzione cinematografica».

«Il suo percorso – ha spiegato ancora Falcomatà – ha permesso ad un numero notevole di ragazzi di costruire per sé un futuro differente, sperimentando percorsi di supporto e di dialogo attraverso l’adozione di provvedimenti civili di allontanamento dalle famiglie d’origine, nella cui logica di paura e violenza erano intrappolati, e costruendo l’opportunità per una vita diversa da un punto di vista culturale, affettivo e sociale, fornendo loro gli strumenti per essere davvero ‘liberi di scegliere’».

«Un senso altissimo dei valori di giustizia e legalità ha reso umana la figura di Roberto Di Bella. Il conferimento della cittadinanza onoraria – ha concluso Falcomatà – rappresenta un modo per dire grazie per tutto quello che ha fatto e che lascia in eredità dopo anni di proficuo operato». (rrc)

Il giudice Roberto Di Bella è cittadino onorario di Reggio Calabria

Anche se a causa del Covid la partecipazione è stata ridotta, l’affetto della città di Reggio Calabria per il giudice Roberto Di Bella, già presidente del Tribunale dei Minori di Reggio e attualmente in quello di Catania, si è percepito lo stesso, durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Reggio Calabria.

Nella suggestiva cornice di Palazzo Alvaro, presenti Bruna Siviglia, presidente di Biesse, che ha voluto fortemente il riconoscimento per il dott. Di Bella, il sindaco di Reggio, Giuseppe FalcomatàLuciano Gerardis, presidente della Corte d’Appello, il questore Maurizio Vallone, il procuratore Ottavio Sferlazza, il prefetto Massimo Mariani.

«Oggi un’emozione grande perché siamo qui per ringraziare, prima di tutto, un uomo, un magistrato che si è speso senza riserva per la nostra città» ha aperto l’evento Bruna Siviglia, che ha ribadito come la cittadinanza onoraria al dott. Di Bella sia un atto dovuto, sopratutto per il «grande lavoro svolto nel corso di 25 anni come presidente del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria».

La presidente Siviglia ha ricordato come il giudice Di Bella, con il suo percorso Liberi di Scegliere, «ha dato l’opportunità a tanti giovani di cambiare vita e oggi, le sue parole “la ‘ndrangheta non si sceglie, si eredita” sono diventate davvero il simbolo della legalità. Il valore della libertà, come valore inestimabile è tornato a essere la protagonista nelle vite di tanti giovani, di tante madri calabresi. La libertà come strumento per intraprendere un cammino nuovo».

La Siviglia, inoltre, ha annunciato che il percorso Giustizia e Umanità Liberi di Scegliere l’anno prossimo sarà obbligatorio in tutte le scuole d’Italia che dovranno portare avanti il percorso di Liberi di Scegliere come percorso di educazione alla legalità.

Il Prefetto Massimo Mariani, nel suo intervento, ha ringraziato il giudice Di Bella per «tutto quello che ha fatto in questi tantissimi anni», ribadendo come la lotta alla ‘ndrangheta passa anche da queste iniziative. Dobbiamo tagliare le radici di questo male che attanaglia questa terra, e questa è una iniziativa che punta a questo: strappare dalla fauci di questo mostro le persone più indifese e, allo stesso tempo, preposte a far parte di questi contesti».

Il prefetto Mariani, infine, ha ribadito come la cittadinanza onoraria al giudice Di Bella sia più che meritata.

Il Questore Maurizio Vallone ha ringraziato, a nome della Questura di Reggio Calabria, il giudice Di Bella, aggiungendo che «anche nella nuova sede saprà portare questa innovazione che ha portato qui a Reggio Calabria».

Il procuratore Ottavio Sferlazza, si è dichiarato onorato di partecipare alla cerimonia, e ha speso elogi per il lavoro e l’impegno del giudice Di Bella, sopratutto l’ «aver fatto comprende che c’è la possibilità e il dovere di dare ai figli un futuro diverso di quello che inevitabilmente sarebbe stato senza queste nuove opportunità che il Tribunale dei Minori di Reggio ha offerto; credo che abbia costituito un’azione di contrasto culturale forse più efficace addirittura delle operazioni di polizia o dei sequestri che pur sono importantissimi».

Nel corso dell’evento, inoltre, è stato conferito un piccolo riconoscimento a nome di tutti i Servizi Sociali per i Minorenni di Reggio Calabria, rappresentato da Pina Garreffa, direttore dell’Ufficio Ussm, che ha ringraziato il giudice Di Bella per il lavoro svolto, sopratutto per essere stato accanto «ai ragazzi che soffrono, tutti. Non solo i figli di ‘ndrangheta, ma anche i figli di questa nostra terra che subiscono gravemente e pesantemente i colpi dalla ‘ndrangheta», ribadendo che sapranno continuare sulla «scia di ciò che lei ha contribuito a insegnarci».

Il sindaco Falcomatà, nel suo intervento ha ribadito come quello di oggi sia «un momento molto emozionante per tutta la comunità reggina, che la ringrazia, non solo per quello che ha fatto, ma  ma per come lo ha fatto. Con la sua attività si è aperto alla città, e la città lo ha sentito».

«È un orgoglio consegnarle la cittadinanza onoraria di questa città – ha sottolineato il sindaco Falcomatà – come ringraziamento della sua attività che lancia un messaggio rivoluzionario a tutto il Paese, nel quale, si potrà dire, nessuno nasce con un destino già scritto».

Il giudice Di Bella, nel suo intervento, si è definito profondamente commosso non solo per i tributi ricevuti, ma anche per la cittadinanza onoraria, «un prestigioso riconoscimento che vorrei condividere con tutto il personale del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria, con gli operatori dei Servizi Minorili, con tutti i giudici del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, più in generale con tutta la magistratura reggina, perché i risultati che si ottengono non sono mai frutto di un prodotto individuale, ma sempre di un lavoro di squadra».

«È un riconoscimento di cui sono particolarmente onorato – ha proseguito il giudice Di Bella – perché io mi sento reggino d’adozione. Io ho trascorso qui quasi tutta la mia attività professionale, appunto quasi 25 anni» e ha confessato che lasciare la città – che avverrà fra qualche settimana – gli dispiacerà, ma che «ovunque andrò – ha concluso – Reggio sarà sempre nella mia mente e nel mio cuore. Questo territorio può riscattarsi grazie ai giovani, spero che il futuro sarà roseo».  (rrm)