Rigenerazione urbana e incremento dell’offerta culturale: in questa ottica s’inquadra il concorso di architettura per la riqualificazione dell’ex cinema Orchidea di Reggio, destinato a diventare un Polo culturale nel cuore della città. A presiedere il Concorso un’archistar internazionale Alfonso Femia, originario di Taurianova, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Il concorso è stato presentato sabato a Reggio. Si tratta di un vero e proprio processo rigenerativo destinato a portare a compimento il percorso di rifunzionalizzazione dell’ex cinema Orchidea. Per lo storico immobile del centro storico, meglio noto come “Supercinema”, prevista una road-map molto chiara, ovvero una nuova vita da polo culturale, musicale e artistico.
A illustrare i dettagli di questa strategia, nel quadro del Concorso internazionale di progettazione a procedura aperta a due gradi, dal titolo “Mediterranean Cultural Gate”, il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, l’assessora alla Pianificazione territoriale e urbana, Mariangela Cama, l’architetto di fama internazionale Alfonso Femia che farà parte della Commissione incaricata di valutare i progetti e Salvatore Vermiglio, presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria, che ha sottoscritto il protocollo d’intesa per l’utilizzo della piattaforma informatica per la gestione della procedura concorsuale. Presenti, inoltre, Santo Antonino Coppola, Responsabile unico del procedimento, Ilario Tassone, Coordinatore operativo del concorso e Domenico Giovinazzo, Verifica vulnerabilità sismica.
Secondo l’archistar Alfonso Femia, «Reggio è un luogo in cui può accadere qualcosa di importante. Questo è un progetto di grande rilievo che interviene sul tessuto urbano e quindi sull’identità e sull’appartenenza di una comunità. Parliamo di un edificio importante da un punto di vista architettonico che viene recuperato nell’ambito di una funzione importante per la città quale hub culturale e attrattore sociale. Ed è anche un momento utile per sensibilizzare il contesto cittadino al recupero del patrimonio esistente. Recuperare e valorizzare quest’ultimo è uno dei primi atti di responsabilità che le città oggi sono chiamate a mettere in atto. E quello avviato a Reggio Calabria è senza dubbio un percorso virtuoso che va in questa direzione».
L’arch. Femia è nato a Taurianova e nel suo prestigioso e lungo curriculum vanta, tra le altre cose, la direzione della Terza edizione della Biennale di Architettura di Pisa e la realizzazione di opere quali il complesso Polifunzionale (Multiplex, Sport e Hotel) presso La Ciotad, Marsiglia; la Torre Orizzontale a Milano, i Docks di Marsiglia, la sede BNL-BNP Paribas a Roma, l’ampliamento dello IULM-Libera Università di Lingue e Comunicazione, i complessi residenziali a Parigi e Brescia, le Torri MSC a Genova, la Scuola di Zugliano e la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana a Roma.
A proposito della fase preliminare, «Un passaggio chiave – ha spiegato l’assessora Cama – è stata l’analisi e l’acquisizione dei dati che saranno alla base del bando. In questa direzione abbiamo puntato con decisione sulla restituzione digitale, grazie al supporto dello spin off dell’Università Mediterranea e l’utilizzo della tecnologia Bim, del quadro completo e dettagliato delle caratteristiche architettoniche e strutturali dell’intero edificio. Un complesso di dati interoperabili e che possono essere implementati nel tempo. Adesso si proseguirà con la pubblicazione del bando e di tutte le fasi previste dalle leggi e dal codice degli appalti. Confidiamo di completare la fase di selezione dei progetti entro l’anno per poi procedere con la gara d’appalto e l’esecuzione dei lavori.
Il presidente degli Architetti reggini Vermiglio ha parlato di momento importante e qualificante «che ci consente dopo circa due anni dall’inizio della fase di studio come Ordine a portare a sistema il concorso di progettazione a due gradi di un’opera che finalmente vivrà una nuova esistenza. La metodologia scelta premierà l’idea qualitativa di architettura migliore e fornirà ai giovani professionisti in particolare di partecipare perché non ci sono particolari requisiti di accesso finanziari o tecnici. Pensiamo di poter aggiudicare la progettazione entro fine anno e completare tutti i lavori entro il 2022. Qualità e rifunzionalizzazione saranno i fattori che caratterizzeranno questo intervento».
Il Sindaco Falcomatà ha indicato in storia, legalità e innovazione i tre elementi chiave che identificano e animano questo progetto. «Si recupera uno degli edifici storici della nostra città, della Reggio bella e gentile, progettato dall’ingegnere Coppola. Legalità perché il Supercinema, trasformatosi negli anni in Orchidea, è stato confiscato in quanto frutto di attività criminali e alla fine anche innovazione perché insieme all’Ordine degli Architetti, grazie allo straordinario lavoro dell’assessore Cama e al supporto dell’architetto Femia, si è arrivati a questa progettazione a due gradi attraverso tecniche innovative come la Bim che oggi ci consentono di avere dei rilievi al millimetro rispetto allo stato dell’arte dell’edificio. Immobile che diventerà uno spazio di cultura e per la cultura, un luogo di arte, musica, spettacolo, teatro, cinema ma anche un punto di riferimento per chi opera in questi settori. E soprattutto è uno spazio restituito alla città che rafforza la visione del futuro su cui stiamo lavorando». (rrc)