16 agosto – Nonostante la tragedia di Genova, il ministro Salvini non è mancato all’appuntamento previsto a San Luca per mostrare la presenza dello Stato nel giorno di ferragosto, in quella che – a torto – viene spesso identificata come “capitale della ‘ndrangheta”. A San Luca Salvini ha trovato una popolazione che lo ha accolto con calore, a volte con entusiasmo e non ha mancato di rimarcarlo: «L’accoglienza che ho trovato a San Luca – ha detto – è stata inaspettata e commovente anche per la storia del movimento che rappresento».
Foto di Franco Cufari, dalla sua pagina Facebook
Pochi i rappresentanti istituzionali presenti: il sen. Marco Siclari (FI) e la sen. Gelsomina Silvia Vono (M5S), il consigliere regionale Mimmo Tallini (FI) e il coordinatore regionale della Lega on. Domenico Furgiuele. Il ministro è stato accolto dal prefetto di Reggio Michele di Bari. Tra le autorità presenti anche il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri.
Il ministro Salvini, il prefetto di Reggio Michele di Bari e la sen. Silvia Vono
Parlando alla popolazione Salvini ha detto: «La ‘ndrangheta è una schifezza e rappresenta il passato. San Luca e la Calabria possiedono tante energie positive ed è su queste che bisogna puntare per dare un futuro a questa terra bellissima e ricca di cultura ed arte». Ha poi sottolineato la situazione di un paese “dove non si vota mai”: «A San Luca – ha detto – la mia non è una toccata e fuga. Ci torno e ci tornerò, perché il mio obiettivo è quello di permettere che qui ci siano elezioni comunali normali. Dopo anni di mancate elezioni è giunto il momento che a San Luca ci siano consultazioni regolari. Verrò personalmente a seguire la campagna elettorale e parteciperò alle elezioni comunali di San Luca. E questo vuole essere un segno. C’è un commissario prefettizio che ha fatto tanto, ma i cittadini meritano di avere quello che hanno tutti gli altri italiani».
Il ministro ha reso omaggio a Carmine Tripodi, Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, vittima della ‘ndrangheta, con la deposizione di una corona d’alloro alla stele di Ponte Cucuzza che ricorda il valoroso carabiniere. «Onore agli uomini e alle donne che hanno sacrificato la loro vita per lo Stato» ha detto Salvini visibilmente commosso.
Quindi ha provveduto a consegnato nelle mani del vescovo Francesco Oliva una villa sequestrata alla ‘ndrangheta: «Sono particolarmente orgoglioso di annunciare, – ha detto – proprio in questo edificio confiscato ad una cosca di ‘ndrangheta, che nell’ultimo anno sono triplicati gli arresti di mafiosi in Calabria. Abbiamo valutato – ha aggiunto Salvini – che nel corso dell’ultimo anno le azioni di contrasto contro la criminalità organizzata hanno portato, in Calabria ed in tutto il territorio nazionale, a risultati lusinghieri». Per correre a Genova, Salvini ha rinunciato alla visita al Santuario di Polsi. (rrc)
14 agosto – Assume un particolare significato la visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini a San Luca, domani per Ferragosto. Secondo la tradizione il capo del Viminale avrebbe dovuto trascorrere la giornata ferragostana nella sala operativa del dicastero, invece Salvini ha preferito far sentire la presenza dello Stato nel luogo simbolo della ‘ndrangheta. Alle 9 deporrà a San Luca, una corona al monumento commemorativo dell’agguato al brigadiere dei Carabinieri Carmine Tripodi in località Ponte Cucuzza quindi visiterà la sede del Municipio e la Caserma dei Carabinieri. Alle 9,45 nella villa confiscata alla famiglia Pelle, in località Giardino, firmerà la consegna dell’immobile alla Curia Vescovile e successivamente presiederà la riunione del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Al termine della riunione il Ministro Salvini terrà una conferenza stampa e illustrerà i dati sull’ultimo anno di attività del Ministero dell’Interno. La visita si concluderà al santuario della Madonna di Polsi, dove sarà accolto dal Vescovo, Mons. Francesco Oliva.
L’on. Domenico Furgiuele con Matteo Salvini
Secondo l’on. Domenico Furgiuele Lega) «La scelta del ministro degli interni Matteo Salvini di trascorrere il ferragostoin quei territori di Calabria dove lo Stato , in più di un’occasione, ha brillato per inesistenza riuscendoad esserepiù latitante dei latitanti, è motivo di grande fierezza, e non credo per i soli militanti e simpatizzanti della Lega, il cui numero peraltro continua a crescere nella nostra regione. Matteo Salvini non è persona che si accontenta delle dritte di autorevoli consiglieri istituzionali o, peggio, delle solite narrazioni ( dossieristiche e letterarie) quando c’è da leggere e capireuna realtà complessa come quella dei territori di frontiera della Calabria. Il nostro leader predilige un approccio diretto, uno studio costante e personale dei fenomeni che impediscono ad una terra nobile di affrancarsi dallo strapotere mafioso.
«I mesi a venire – ha detto ancora Furgiuele – dimostreranno la rude concretezza (rude perché quando c’è da affrontare la ‘ndrangheta bisogna essere tosti, non ‘convegnistici’ o fighetti) del modus operandi di Matteo Salvini e della Lega nei confronti del cancro mafioso»
Il sen. Marco Siclari
Il sen. Marco Siclari (FI) che sarà presente a San Luca a proposito della visita del ministro Salvini ha detto: «La lotta alla criminalità non va in ferie e questo lo dimostra, soprattutto, chi ogni giorno lotta sul territorio per porre fine a una delle principali piaghe della nostra terra. Apprezzo e condivido l’iniziativa di Ferragosto del Ministro dell’Interno contro la ndrangheta, da sempre consapevole che questa battaglia non ha e non deve avere colore politico».
«Questa è una lotta – ha dichiarato il sen. Siclari – che interessa tutti e la mia presenza non è puramente politica. Voglio rappresentare la voglia di riscatto di tanti calabresi stanchi di essere etichettati, stanchi di vedersi sopprimere e sottrarre linfa economica da realtà corrotte. La mia generazione, in particolare, sta ancora pagando le brutture inflitte dalle realtà criminali che per anni hanno sottratto lavoro, costretto la gente onesta a scappare per cercare di sopravvivere e obbligato gli imprenditori a non crescere. Questo cancro ha piegato in due il futuro dei nostri giovani e della nostra terra soggiogandola a logiche criminali che non appartengono alla maggioranza di cittadini calabresi che dimostrano di essere onesti e che chiedono solo di realizzarsi onestamente senza dover scappare. Dobbiamo lottare per dare finalmente l’opportunità a tutti i giovani di restare in Calabria e sviluppare l’enorme potenziale inespresso della nostra terra benedetta da Dio e maledetta da alcuni uomini».
Mimmo Tallini
Il segretario-questore del Consiglio regionale, Mimmo Tallini, ha così commentato: «La scelta del ministro dell’interno di presidiare il Paese nel giorno di Ferragosto non dalle comode stanze del Viminale, com’è ormai prassi consolidata, ma da San Luca, il “paese che non vota mai”, è un segnale forte che le Istituzioni calabresi non debbono sottovalutare. Se il ministro a cui è demandata la sicurezza dei cittadini e il coordinamento della lotta alla criminalità organizzata decide di fare partire da San Luca la sua sfida contro la ‘ndrangheta, ebbene questo atto non può e non deve essere catalogato come mera propaganda. Sarebbe un gravissimo errore, a mio parere, non fare sentire al ministro dell’interno – che in questo caso spoglia le sue vesti di leader della Lega – la solidarietà e la vicinanza delle Istituzioni. Non può e non deve essere la battaglia solitaria di Salvini, ma deve essere la battaglia collettiva della Calabria onesta contro un cancro che corrode ogni prospettiva di sviluppo della nostra terra. Non bisogna nemmeno nascondersi dietro un dito o fare vuota demagogia. San Luca, nell’immaginario collettivo degli italiani, non è il paese natale di Corrado Alvaro, bensì un luogo che evoca efferati fatti di sangue e l’orrenda pratica dei sequestri di persona degli anni Ottanta. D’altro canto, la circostanza che da tre anni non vengano tenute elezioni comunali contribuisce a rafforzare questa immagine di paese di frontiera. Proprio la presenza delle istituzioni locali deve contribuire a riequilibrare questo giudizio troppo netto e in buona parte ingiusto. San Luca deve tornare ad essere solo la patria di Corrado Alvaro e il Santuario di Polsi, che Salvini visiterà, dovrà essere indicato solo come il centro della religiosità e della pietà popolare della Calabria. Per questi motivi, superando ogni pregiudizio di natura ideologica o di schieramento, penso che sia assolutamente indispensabile che tutti coloro che ricoprono cariche istituzionali siano idealmente a Ferragosto accanto al ministro dell’interno, alle forze dell’ordine, alla magistratura antimafia, tutti impegnati a debellare il grande male che tormenta la Calabria». (rp)
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