A San Nicola Arcella, si fa sempre più necessaria la messa in sicurezza dei Gigli di Mare, un fiore sacro di alcune spiagge della Calabria, attraverso la stabilizzazione dell’ambiente dunale costiero.
L’allarme arriva dall’Associazione Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno, che ribadisce l’importanza di tutelare questi fiori, specie ad alto rischio estinzione, protetta dalla L.R. n. 46/2009 e ss.mm.ii. che ne vieta l’estirpazione ed il danneggiamento e chiede l’inserimento delle aree interessate dalla presenza di tale specie negli strumenti urbanistici del comune.
I Gigli di Mare, infatti, con il loro profondo apparato radicale, svolgono un’azione molto utile di consolidamento e stabilizzazione dell’ambiente dunale costiero a tutto vantaggio delle spiagge e contro l’erosione costiera.
«Italia Nostra – si legge in una nota – vuole far arrivare proprio a tutti questo messaggio, farà di tutto per tutelare e proteggere questo patrimonio naturalistico rappresentato dalle dune ed i Gigli di Mare presenti sulla spiaggia Marinella ed altrove contro tutti coloro che vorrebbero eliminarli, come già è stato in parte fatto mettendo all’opera le ruspe, per far prevalere logiche solo commerciali ed affaristiche attraverso piani spiaggia che in alcuni punti prevedono addirittura di far scomparire tale peculiarità ambientale per farne dei parcheggi, cioè qualcosa veramente incredibile solo da immaginare, ma che invece è lì, nero su bianco, sulle tavole del Piano Comunale Spiaggia del Comune di San Nicola Arcella».
«La spiaggia – prosegue la nota – è un bene ed una risorsa da tutelare anche per ragioni economiche. La dune combattono e contrastano l’erosione costiera che costituisce un pericolo incombente sulle coste alto tirreniche. Chi non tutela e protegge le dune non sa amministrare con oculatezza e lungimiranza ed arreca un grave danno al sistema spiaggia che è la risorsa più significativa, insieme al mare, del nostro territorio».
«Così si fanno gli interessi del proprio territorio – ha concluso la nota – e non assecondando pretese corporative contro l’ambiente e la tutela del paesaggio che non hanno alcuna ragione di essere soddisfatte». (rcs)