Il Sant’Anna Hospital di Catanzaro può riavviare l’attività: Lo ha deciso il Tar

Il Sant’Anna Hospital di Catanzaro può riavviare le attività. Lo ha deciso il Tar che ha accolto il ricorso presentato dalla struttura, sospendendo il provvedimento dell’Asp di Catanzaro emesso alla Vigilia di Natale  che sospendeva le prestazioni per il Servizio Sanitario Regionale.

Lo ha reso noto il presidente del Cda dell’azienda Gianni Parisi.

«È con viva soddisfazione – ha dichiarato Parisi – che leggiamo il contenuto dell’Ordinanza n.38/2021 del Tribunale Amministrativo Regionale pubblicata nella mattinata di oggi. Il provvedimento dell’Asp, come è facilmente immaginabile, ha provocato grave disagio, oltre che per la struttura, per i pazienti, che già a quella data, erano in attesa di interventi salvavita. Stesso grave disagio è stato vissuto dai dipendenti e dai professionisti che operano per il S.Anna Hospital e che si sono visti privati della possibilità di poter continuare la loro meritoria opera a favore della comunità calabrese».

«Sono i giudici del Tar – ha detto ancora il presidente del Cda – a riconoscere come siano positivamente apprezzabili le allegazioni di parte ricorrente in ordine alla non imputabilità del mancato rinnovo dell’accreditamento alla struttura sanitaria, questa avendo tempestivamente presentato apposita istanza e prontamente ottemperato alle prescrizioni volta per volta disposte dalle amministrazioni».

«Il S. Anna Hospital è, oggi – ha concluso – nelle condizioni di riavviare le proprie attività. La ripresa, però, non può prescindere dall’incasso della giusta remunerazione per le prestazioni rese all’Asp e dalla conclusione dell’iter finalizzato al rinnovo dell’accreditamento da parte del Commissario ad acta dott. Guido Longo».

Parisi, nella nota, ha rivolto «un sentito grazie a chi crede in noi ed un particolare ringraziamento al nostro legale di fiducia, avv. Alfredo Gualtieri».

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale del Gruppo MistoFrancesco Pitaro: «con  la decisione del Tar di sospendere il provvedimento della Vigilia di Natale con cui venivano interrotte le prestazioni del Sant’Anna Hospital, si riafferma autorevolmente l’idea che la Calabria non possa fare a meno delle attività di una struttura sanitaria d’eccellenza in riferimento alle patologie cardiovascolari».

«Con l’accoglimento della domanda cautelare da parte del Tribunale amministrativo – ha proseguito – la struttura potrà continuare ad operare per il Servizio Sanitario nazionale e, appena il commissario Longo definirà la procedura di accreditamento, potremo buttarci alle spalle polemiche, preoccupazioni, incomprensioni».

«E, soprattutto – ha concluso – le 300 persone che con la loro professionalità danno lustro alla clinica catanzarese potranno finalmente tornare a lavorare e a contribuire ad assicurare il diritto alla salute dei calabresi». (rcz)

Commissione Sanità regionale: Necessario mantenere alta l’attenzione sul Sant’Anna Hospital

La Commissione “Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative” del Consiglio regionale della Calabria, guidato da Sinibaldo Esposito, si è riunita per discutere della situazione delicata del Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

Ascoltati il direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro, Francesco Marchitelli e il direttore sanitario facente funzioni Manfredo Tedesco, per le organizzazioni sindacali sono intervenuti Luigi Veraldi, segretario regionale Cgil Calabria, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta Cz – Kr – Vv, Luigi Talarico, in rappresentanza della Cisl Calabria, e Antonio Jiritano, Confederazione Unione Sindacale di Base.

Un’approfondita interlocuzione che ha permesso di sviscerare le problematiche sul tappeto che avversano il futuro di una realtà sanitaria ai primi posti in Italia nelle terapie cardiochirurgiche. I rappresentanti sindacali hanno ribadito «la necessità di mantenere i livelli occupazionali e la risposta sanitaria sul versante del diritto dei calabresi alle prestazioni cardiochirurgiche, anche per scongiurare un aumento del già pesante dato della spesa per mobilità passiva fuori regione e valutare un’eventuale rivisitazione delle politiche di accreditamento nonché l’introduzione di clausole di salvaguardia per le professionalità che la nostra regione non può permettersi di disperdere».

«In continuità con il lavoro avviato nella scorsa seduta con l’audizione dei vertici del Sant’Anna e del Dipartimento ‘Tutela della Salute’ – ha dichiarato il presidente Sinibaldo Esposito – abbiamo affrontato oggi con il management dell’Asp e i sindacati di settore, la grave crisi che afferisce il Sant’Anna Hospital, avendo a cuore: il mantenimento dei servizi sanitari alla cittadinanza-utenza e la salvaguardia del patrimonio occupazionale, ancor di più nell’attuale fase pandemica».

«Facendo sintesi – ha aggiunto – ed in perfetta sintonia con le organizzazioni sindacali che hanno definito preminenti tali aspetti, riteniamo importante l’incontro odierno anche alla luce degli sviluppi positivi che la delicata vicenda, auspichiamo possa avere, considerato che Cda del Sant’Anna Hospital, politica e sindacati ripongono fiducia nelle interlocuzioni con il commissario alla Sanità Longo».

«È tuttavia necessario – ha rilanciato il Presidente della Commissione ‘Sanità’ – mantenere al massimo il livello di attenzione sulla tematica, fino al raggiungimento della normalizzazione della situazione burocratico-amministrativa ed al consolidamento per l’avvenire. Infine, ho accolto la proposta del collega Graziano di tenere alta l’attenzione della Commissione – in questa delicata fase che stiamo attraversando a causa dell’emergenza Covid-19 – in merito ad una serie di strutture ospedaliere che soffrono difficoltà a livello generale». 

Alla seduta hanno preso parte i consiglieri Libero Notarangelo, Filippo Mancuso, Francesco Pitaro, Giuseppe Graziano e Giacomo Pietro Crinò(rrc)

 

Sant’Anna Hospital, Pitaro (Gruppo Misto): Il Commissario Longo in attesa delle carte per il continuo dell’attività

Il consigliere regionale del Gruppo MistoFrancesco Pitaro, insieme ai vertici del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, Gianni ParisiSoccorso Capomolla, ha incontrato il Commissario ad acta alla Sanità Guido Longo, in merito alla vertenza della struttura sanitaria.

«Dopo l’ok dell’Asp di Catanzaro – ha dichiarato il consigliere regionale Pitaro – non crediamo che, come dicevano i latini, ‘in cauda venenum’ perché, ragionevolmente, adesso, si tratta, per mettere le 300 professionalità in condizioni di riprendere a lavorare, di affrontare problemi burocratici la cui soluzione è a portata di mano».

«L’impressione – ha aggiunto – che abbiamo avuto oggi – incontrando alla Cittadella regionale  il Commissario ad acta per la sanità assieme ai vertici del Sant’Anna (Gianni Parisi e Soccorso Capomolla) – è che il dottor Guido Longo abbia piena consapevolezza delle questioni da chiarire e superare, perché la Calabria seguiti a fruire delle prestazioni di buona sanità erogate  da questa struttura d’eccellenza. Il dottor Longo, avendo approfondito il dossier Sant’Anna, conosce bene sia l’ingorgo burocratico che l’ha penalizzato che il suo valore scientifico e, pertanto, aspetta soltanto dai vertici della struttura le ‘carte’ per procedere».

«Agire con rigore, serietà e cognizione di causa – ha commentato Pitaro – per mettere ordine nello sbrindellato sistema sanitario, nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa, è l’obiettivo di tutti. E su questa traiettoria, con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute dei cittadini, non mancherà mai la nostra piena collaborazione. In tal senso, forse, questa vicenda del Sant’Anna, per come si è venuta svolgendo e per la grande e trasversale  solidarietà che ha avuto  può essere un esempio per  i decisori pubblici».

«In Calabria – ha concluso – il bisturi va utilizzato per tagliare la sanità che produce disservizi e nasconde opacità che vanno denunciate e rimosse, mentre occorre prestare attenzione, per salvaguardare e potenziare, la sanità d’eccellenza che pure c’è, dà lustro alla Calabria e mette al centro i bisogni dei cittadini». (rcz)

Parentela, Nesci, Misiti (M5S): Bene mantenimento requisiti accreditamento del Sant’Anna Hospital

Il deputati del Movimento 5 StellePaolo ParentelaDalila NesciMassimo Misiti, in merito alla vicenda del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, hanno apprezzato la «scelta della commissione straordinaria dell’Asp del capoluogo, che con prescrizioni ha espresso parere favorevole, subordinato alle verifiche degli organi tecnici competenti, al mantenimento dei requisiti di accreditamento della stessa clinica».

«Ciò al fine, come si legge nella relativa delibera  – hanno aggiunto – che reca la data del 12 gennaio scorso, di tutelare la sicurezza delle cure, a garanzia dei pazienti e degli operatori sanitari e per non pregiudicare le correlate attività assistenziali».

«La mobilitazione – hanno proseguito Parentela, Nesci e Misiti – del personale della struttura, della società civile e delle parti politiche è servita a impedire la chiusura della clinica, che avrebbe comportato grossi problemi per i suoi lavoratori e pazienti. Insieme abbiamo dato il nostro doveroso contributo istituzionale all’individuazione, nell’interesse pubblico, di una soluzione corretta quale quella adottata».

«Ci auguriamo – hanno concluso i 5 Stelle – che da qui in avanti ci sia, in Calabria, una più attenta e corretta integrazione pubblico-privato, nel Servizio sanitario regionale, e che si faccia quanto possibile per evitare i viaggi della speranza dei malati calabresi, che hanno il diritto di ricevere buone cure nella propria terra. Continuiamo a tutelare il diritto alla salute, con l’impegno quotidiano e senza contrapposizioni politiche». (rp)

Sant’Anna Hospital, Cgil, Cisl e Uil: Trovare soluzione per i lavoratori e garantire servizio d’eccellenza

«La politica è l’arte del possibile: quello che chiediamo è che si arrivi celermente ad una sintesi delle posizioni istituzionali contrapposte per individuare una soluzione condivisa nell’interesse dei lavoratori e del mantenimento della qualità del servizio d’eccellenza che da sempre questa clinica garantisce» hanno affermato i sindacalisti Enzo Scalese e Franco Grillo, rispettivamente segretario generale e segretario della Fp Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone e Vibo Valentia, affiancati da Antonio Cristofaro della Fp Cisl Magna Graecia, e Franco Maltese della Uil.

I sindacalisti, infatti, si sono trovati al piazzale antistante la struttura, con una nutrita delegazione del 300 dipendenti della clinica, per fare il punto sulla drammatica vertenza aperta in seguito alla crisi di liquidità e al mancato accreditamento che hanno segnato lo stop alle attività sanitarie dallo scorso 24 dicembre.

Quello che chiedono in maniera unitaria sindacati e lavoratori è di «fare in fretta, affinché non si perda un solo posto di lavoro e vengano difesi i livelli occupazionali, e questo al di là delle competenze delle varie parti in campo».

«Parliamo – hanno aggiunto – di una struttura che garantisce almeno mille interventi cardiochirurgici l’anno, e già con la struttura nel pieno delle prestazioni è dimostrato che c’è un’ampia platea di pazienti costretti a migrare fuori regione, dimostrando che tre Cardiochirurgie l’anno non sono sufficienti. Continueremo a vigilare sullo svolgimento delle procedure e del confronto, affinché la soluzione individuata sia la migliore possibile e nel rispetto della legalità che è l’alveo da cui da sempre operiamo».

«Di cosa parliamo – hanno illustrato – accreditamento da parte della Regione al termine del procedimento burocratico che porterà l’Asp alla firma dei contratti? Parliamo di un commissariamento della struttura per consentire la ripresa delle attività oppure della reinternalizzazione dei servizi? Qualunque sia la soluzione, bisogna fare in fretta perché c’è il rischio di perdere la forza lavoro professionalizzata per tenere in piedi questo servizio di eccellenza».

«Martedì – hanno detto ancora i sindacalisti – avremo un incontro congiunto per valutare la richiesta dell’Azienda di cassa integrazione a zero ore per 240 operatori per una durata di 26 settimane: se così fosse parleremmo di una chiusura di fatto della clinica. La Calabria non può permettersi di perdere un solo posto di lavoro, sarebbe una vera e propria bomba sociale».

«Attendiamo – hanno concluso i sindacati – risposte dal prefetto Luisa Latella che abbiamo incontrato nel giorni scorsi e ci ha assicurato che non appena avrà risposte su una serie di ipotesi messe in campo, visti che le abbiamo posto il problema della difesa del servizio di eccellenza e dei livelli occupazionali, ci avrebbe riconvocati». (rcz)

Furgiuele (LEGA): Il ministro Speranza intervenga sul caso del Sant’Anna Hospital

Il deputato della LegaDomenico Furgiuele, ha chiesto che venga istituito subito «un tavolo al Ministero della Salute per affrontare in maniera concreta la vicenda del Sant’Anna Hospital di Catanzaro».

«Il capoluogo di regione – ha sottolineato – non può rimanere orfana di questa eccellenza. Il ministro Roberto Speranza, che forse non ne ha avuto ancora piena contezza, deve sapere che il commissario ad acta Guido Longo e la triade commissariale che ‘governa’ l’Asp di Catanzaro, non sono assolutamente all’altezza del compito richiesto loro per il bene di una eccellenza sanitaria indiscussa e dei suoi 300 lavoratori, che non meriterebbero l’ulteriore umiliazione di doversi confrontare con burocrati freddi e scollati dalla realtà».

«E che siano tali – ha detto – lo dimostrano incontrovertibilmente le loro assenze, il loro palese atteggiamento ai limiti della insensibilità verso questo dramma, per non parlare della revoca insensata dell’accreditamento del Sant’Anna. Dispiace dirlo, ma al primo banco di prova il mega galattico commissario Longo ha già fallito riproponendo quella logica cotticelliana che il governo Conte aveva assicurato di voler superare, salvo seguitare a danneggiare i calabresi e il loro diritto alla salute, quanto mai ostaggio di un esercito di Prefetti che semplicemente non è in grado di apportare alcun risultato apprezzabile. Lo dico da sempre, perché da sempre lo dicono i fatti, anzi i misfatti». (rp)

Parentela, Nesci e Misiti (M5S): Manteniamo alta attenzione sulle difficoltà del Sant’Anna Hospital

I deputati del Movimento 5 Stelle, Paolo Parentela, Dalila Nesci e Massimo Misiti hanno incontrato il commissario ad acta Guido Longo per discutere della situazione del Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

«Manteniamo alta – hanno detto – l’attenzione sulle difficoltà del Sant’Anna Hospital di Catanzaro e continuiamo a sostenerne i lavoratori, a batterci per difendere il diritto alla salute dei cittadini calabresi».

«A tale riguardo – si legge in una nota – abbiamo contestualmente sentito anche la commissaria dell’Asp di Catanzaro, Luisa Latella, che ha assicurato la sua vicinanza ai dipendenti della struttura e il suo impegno sul caso, che sta suscitando preoccupazione nel personale del Sant’Anna e nella comunità locale».

«Siamo consapevoli – hanno detto i deputati del Movimento 5 Stelle – che questa situazione è difficile e delicata anche perché sotto la lente della magistratura, che il personale della struttura non può pagare per errori che non ha commesso e che finora ha garantito, con costante professionalità, cure di livello a numerosi pazienti del territorio, evitando loro i drammatici viaggi della speranza, che comportano spese, disagi e sacrifici pesanti».

«C’è bisogno – hanno concluso Parentela, Nesci e Misiti – di uno sforzo dell’intera classe politica e di tutte le istituzioni interessate, in modo da individuare soluzioni possibili che consentano ai lavoratori del Sant’Anna di mantenere il loro reddito e ai malati di avere l’assistenza di cui necessitano». (rp)

CATANZARO – Sant’Anna Hospital, l’appello del Lions Club Cz Host: Fare rete per risolvere questioni in sospeso

Il Lions Club Catanzaro Host ha espresso la sua vicinanza al personale del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, per i momenti di apprensione che sta vivendo in queste ore riguardo al futuro di questa importante struttura ospedaliera.

«Il Sant’Anna –  ha dichiarato il presidente del club service, Antonio Scarpino – è un presidio essenziale per la sanità calabrese e per i cardiopatici dell’intera regione. È un punto di riferimento per il territorio sin dagli anni ’60, quando venne creato, su iniziativa del professor Francesco Frontera, come clinica ostetrico ginecologica, ed è poi cresciuto nel tempo, fino a diventare una preziosa risorsa».
«Perdere questa eccellenza – ha aggiunto Scarpino – sarebbe un’ingiustizia per i tanti pazienti seguiti e i 300 dipendenti che hanno sempre lavorato con passione e dedizione. Sino a 20 anni fa, si andava fuori per problemi cardiaci. Ora, invece, grazie a realtà come il Sant’Anna Hospital, possiamo farci assistere con serenità e sicurezza e, per questa ragione, è stato coniato il motto “Sant’Anna nel cuore”».
«Il Lions ha a cuore il San’Anna – ha concluso Antonio Scarpino –. Chiediamo alle istituzioni di far rete per risolvere al più presto le questioni in sospeso. È un dovere verso una squadra di eccellenti professionisti, dai medici, agli infermieri, dai tecnici agli operatori sociosanitari, è un impegno nei confronti dei calabresi che meritano una sanità di qualità, come quella del Sant’Anna». (rcz)
In copertina, il presidente Antonio Scarpino

Sant’Anna Hospital, Pitaro (Gruppo Misto): In Calabria difendere anzitutto ciò che funziona

Il consigliere regionale del Gruppo MistoFrancesco Pitaro, ha sottolineato che «la convocazione della Commissione Sanità del Consiglio regionale per il 4 gennaio sul Sant’Anna Hospital, ci aiuterà a fare chiarezza e ad individuare le criticità che rischiano di mettere in ginocchio un’eccellenza sanitaria la cui chiusura rappresenterebbe una sconfitta collettiva».

«È questa la sede più giusta – ha aggiunto – per approfondire con tutti i soggetti coinvolti le questioni sul tappeto e dispiegare un forte impegno, responsabile e condiviso, per l’attivazione degli opportuni percorsi amministrativi che mettano in sicurezza il presente e il futuro del Sant’Anna garantendo i livelli occupazionali».

«Al di là delle tante cose da farsi – ha concluso – in Calabria bisogna difendere anzitutto ciò che funziona. Ed il Sant’Anna, con la sua prestigiosa attività pluridecennale universalmente riconosciuta, può ben annoverarsi tra le infrastrutture sanitarie su cui fare affidamento». (rcz)

 

Sant’Anna Hospital, le proposte di Sapia (M5S) per evitare la chiusura della clinica

Il deputato del Movimento 5 StelleFrancesco Sapia, in merito alla vicenda che vede il Sant’Anna Hospital di Catanzaro al centro di una inchiesta giudiziaria, ha sottolineato che «va trovata una soluzione legale per garantire l’assistenza ai malati e il lavoro ai dipendenti della clinica».

«Tuttavia – ha aggiunto – bisogna essere chiari: in nessun caso si possono accettare deroghe alle norme in virtù di risultati chirurgici esibiti, il che è avvenuto per lungo tempo. La magistratura sta aiutando la Calabria ad andare nella direzione della legalità e della normalità. Non possiamo apprezzare il lavoro della squadra del procuratore Nicola Gratteri e, nel contempo, ignorarlo, voltando lo sguardo davanti ai fatti ricostruiti».

«Le istituzioni pubbliche si trovano, dunque – ha proseguito Sapia – davanti a un compito difficile: assicurare che i pazienti abbiano risposte e che i lavoratori non perdano il posto. Questo, però, richiede un approccio diverso, responsabile e razionale, che deve essere orientato dalla legalità, la principale garanzia del diritto alla salute e al lavoro, come del corretto funzionamento dell’integrazione tra pubblico e privato».

«Per quanto concerne il Sant’Anna Hospital, si dovrebbe sciogliere – ha concluso il deputato Sapia – il suo Consiglio di amministrazione e procedere con un commissariamento triennale della struttura, limitatamente alle prestazioni annuali erogabili in conto del Ssr, mediante ricorso a soggetto attuatore nominato dal commissario governativo Guido Longo. Inoltre, occorrerebbe restituire alla Regione Calabria i rimborsi illecitamente percepiti rispetto ai ricoveri nella inesistente Utic. Ancora, bisognerebbe verificare gli standard di dotazione organica e i requisiti di accreditamento della struttura, quindi definire i volumi prestazionali da erogare su base annuale, nonché i relativi budget. A stretto giro ne parleremo con il commissario Longo». (rp)