Consegnato lo ‘Sciammisciu d’oro’, l’oscar della calabresità al femminile

Sono 12 donne e due Centri Antiviolenza ad essere stati premiati con lo Sciammisciu d’oro, l’oscar della calabresità al femminile, giunto all’ottava edizione, ideato e organizzato dall’assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, Silvana Ruggiero.

Miriam Minutolo, Imprenditrice settore turistico, Vincenzina Barilà, per l’impegno nel riciclo dei rifiuti, Consuelo Nava, per i suoi studi e progetti in campo dell’architettura eco sostenibile, Denise Di Lorenzo, premio alla memoria per il consenso dei figli a donare i suoi organi, Maria Chindamo, premio alla memoria, vittima di mafia per non essersi piegata alle loro logiche, Renata Tropea, dott.ssa del Pronto dell’ospedale di Lamezia Terme e che ha creato il percorso per le donne vittime di violenza rosa-bianco, Francesca Ronco, ematologa in pensione che ha dedicato tutta la sua vita alla cura dei bambini oncologici, Rosalba Baldino, giornalista ed impegnata nel laboratorio di scrittura e lettura all’interno delle carceri.

E ancora, Aurora Esabotini, nuotatrice di successo nonostante il suo handicap, Amalia Bruni, ricercatrice e scienziata, scopritrice del gene (nicastrina) che causa la trasmissione dell’ Alzhaimer, Patrizia Gambardella, impegnata contro la violenza sulle donne, presidente dell’Ass. “Il Cuore di Medea”, Roberta Lanzino, premio alla memoria, stuprata ed uccisa a 19 anni e dalla cui morte i genitori hanno fondato “La Fondazione Lanzino” e “La casa di Roberta” che si occupa di donne e bambini violentati, il Centro Antiviolenza Casa Rifugio “Angela Morabito” di Reggio Calabria e il Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” di Rende.

Sono questi i premiati di questa edizione, le cui storie hanno catturato l’attenzione dei presenti, colpiti da storie di vita e di impegno sociale. Storie che hanno valorizzato e fatto emergere ancora di più come le donne non hanno bisogno di essere chiamate quote rosa, ma il loro potenziale e capacità non sono di certo da meno del mondo maschile e maschilista.

«È stata una edizione quella di quest’anno ancora più entusiasmante – ha dichiarato la Ruggiero – perché dopo il lungo periodo di chiusura c’era la voglia di rinascita, di ripartenza, credo che le storie delle donne premiate siano state anche messaggi in questo senso».

Durante la serata l’instancabile l’assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, ha presentato un video in 3D del progetto del Centro Antiviolenza “Astrea”, che sorgerà da un bene confiscato alla malavita e che in autunno vedrà finalmente la posa della sua prima pietra.

«Un riscatto per Bagnara – ha spiegato la Ruggiero – per due motivi: il primo perché qualche anno fa il Consiglio Comunale era stato sciolto per condizionamenti mafiosi ed oggi, destinando un bene confiscato a questa importante e nobile finalità, vogliamo dire che i bagnaresi non sono mafiosi, ed il secondo è che proprio Bagnara sarà sede di questa importante struttura che sarà una eccellenza per tutto il territorio calabrese».

«Ringrazio il sindaco, la Giunta e tutta l’Amministrazione – ha aggiunto – per aver sposato la mia proposta di creare questo Centro. Ringrazio anche il geom. Pitasi per aver seguito passo dopo passo tutto l’iter, l’arch. Nucera e i suoi collaboratori per la realizzazione del progetto, ma anche la Società “Patto Territoriale dello Stretto” per aver fatto ottenere con la loro proposta progettuale, il finanziamento di € 990.000,00».

Molto emozionata la Ruggiero mentre illustrava il Centro: la sua tenacia e il suo fare, credendo fino in fondo, non sono un segreto, ma come lei stessa ha dichiarato: «Non amo tirare somme, per me ogni obiettivo raggiunto è un gradino al prossimo obiettivo, non bisogna mai fermarsi, i cittadini aspettano risposte non conti a scalare».

In ultimo, la Ruggiero ringrazia tutte le premiate e chi ha ritirato il premio alla memoria di alcune di loro, le scuole di danza Dance & Co di Conny Carbone e Asd Real Dance di Melchionna, i Midnight Duo, il presentatore Gianluca Scopelliti, le componenti della Cpo per il supporto, Giovanna Aiello di Curiosi_Preziosi che ha offerto a tutte le premiate una collana artigianale fatta con le sue mani. (rrc)

Il video del progetto definitivo del Centro Antiviolenza “Astrea”

BAGNARA: L’OSCAR DELLA FEMMINILITÀ CALABRESE

14 agosto – Una grande partecipazione di pubblico, attento e, a tratti, commosso, ha fatto da cornice a Bagnara alla consegna dell’Oscar della femminilità calabrese! Il Premio “U Sciammisciu d’oro”, arrivato quest’anno alla sua quinta edizione, ha visto 14 donne eccezionali ritirare un premio ricco di significato. L’evento – come sempre voluto e organizzato dall’assessore alle Pari Opportunità Silvana Ruggiero – ha visto intervallarsi a momenti di riflessioni stacchi di musica, ballo e spettacolo.
A commuovere la platea, in particolare, è stato il monologo della Ruggiero sull’immigrazione, momento di riflessione per comprendere la delicatezza di un argomento che, oggi più che mai, merita di essere trattato con dovizia e riguardo. L’accoglienza, la tolleranza e la solidarietà l’hanno fatta da padrona nelle parole che la Ruggiero ha speso per raccontare il dramma vissuto da chi è costretto a scappare e in particolare di Mosa oggi accolto in Francia. I temi affrontati sono stati tutti particolarmente sentiti e apprezzati, dalla violenza sulle donne alle donne vittime della mafia, dalle donne che si sono distinte con il loro operato oltre oceano a quelle che rimanendo a casa hanno lottato per i più deboli. È stato un tripudio di femminilità e eccellenze.
Ad essere premiate sono state Irma Circosta per il suo impegno sociale soprattutto per i diversamente abili e le loro famiglie. La vedova e la figlia degli appuntati Antonino Fava e Vincenzo Garofalo per il loro estremo sacrificio di servire lo Stato, per l’amore verso quella divisa che non è solo un vestito da mettere e togliere, ma un servizio, una promessa, una fede cucita dentro l’anima perché si è scelto sempre e comunque per difendere i principi di giustizia e legalità. Elisa Caminiti per aver portato l’amore per il suo paese in un mondo lontano, descrivendo in lingua straniera la tradizione unica della sua terra, la forza, il coraggio e la perseveranza della “Bagnarota”. Emanuela De Vito una donna che nonostante la violenza subita, non si è ripiegata su se stessa considerandosi una vittima, scegliendo al contrario di mettere la sua dolorosa esperienza al servizio di altre donne. Giovanna Sofio a lei il merito della sua abnegazione come insegnante ed educatrice instancabile dei giovani e della comunità tutta. Giulia Fresca per il suo impegno come giornalista, poetessa e critica d’arte. Ilaria Carbone a lei il merito per aver donato al dialetto bagnarese, particolare importanza storica e divulgativa nel mondo universitario ed oltre. Maria Angela Ambrogio educatrice e progettista sociale ed una vita spesa con amore gratuito in favore dei cittadini più fragili e deboli, con impegno sociale instancabile e competente. Graziella Raimondino che con il suo impegno ha portato il liceo “Fermi” a risultati eccellenti. Valentina Calabrò una Donna che, fino all’ultimo respiro, visse con dignità la sua malattia, senza mai lamentarsi delle sue condizioni, dando forza lei stessa a familiari, parenti ed amici.


L’impegno dell’assessore Ruggiero è costante e continuo, volto a inseguire il sogno di vedere un giorno la figura della “Bagnarota” riconosciuta come patrimonio dell’Unesco.
«Sono orgogliosa di aver selezionato e premiato donne di grande spessore e dai valori immensi. Ogni anno è un arricchimento al quale non intendo rinunciare ecco perché, nonostante la fatica e i sacrifici siano immensi, sono già a lavoro per la prossima edizione. Ringrazio quanti hanno reso unica anche questa edizione e in particolare le donne che con l’esempio della loro vita hanno insegnato l’arte di vivere e distinguersi seminando il bene sopra ogni cosa». (rrc)