MEDICINA ALL’UNICAL È DIVENTATA REALTÀ
I PRIMI 8 DOCENTI DOMANI ALL’ANNUNZIATA

di PINO NANO – Medicina all’Unical, è finalmente una realtà. La notizia è di quelle storiche, a cui nessuno fino a qualche mese fa ci avrebbe mai creduto, eppure tutto diventa possibile, anche i sogni più inimmaginabili. Quando mesi fa il professore Bruno Nardo – grande chirurgo calabrese per lunghi anni impegnato all’Università di Bologna– ce lo aveva anticipato, francamente non gli avevamo creduto.E invece, da domani, 16 febbraio, diventerà ufficiale la presa di servizio del primo gruppo di professori e ricercatori universitari nei reparti ospedalieri dell’Ospedale dell’Annunziata.

«Si tratta – spiega il rettore Nicola Leone ripercorrendo l’iter burocratico delle ultime settimane di un ulteriore passo in avanti, volto a creare gradualmente le condizioni per l’avvio del corso di Medicina e Chirurgia in Tecnologie digitali all’Unical, in tutta la sua specificità clinica, e a rafforzare ulteriormente le sinergie tra Università e Ospedale»

Il Rettore del Campus ripercorre le tappe fondamentali di questo percorso, non sempre per la verità agevole e facile: «Tra Natale e Capodanno – sottolinea Nicola Leone – abbiamo firmato il protocollo con la Regione, a seguire l’accordo con l’Azienda ospedaliera al quale oggi, dopo poche settimane, diamo finalmente concretezza. È un primo contributo concreto che l’Unical offre alla sanità territoriale, al quale ne seguirà, a breve, uno altrettanto importante: la condivisione di strumentazione di avanguardia per formazione, ricerca e assistenza».

Una nota ufficiale dell’Unical appena diffusa dal sito del campus calabrese precisa i dettagli di questa “operazione” chiarendo che “sono stati firmati, nella mattinata di oggi, nella Direzione dell’Azienda Ospedaliera i contratti di lavoro del primo gruppo di professori e ricercatori dell’Università della Calabria per lo svolgimento di attività di tipo assistenziale. Si stringe, così, la collaborazione tra Azienda ospedaliera e Unical, che fa parte dell’iter che in futuro porterà alla clinicizzazione dell’Annunziata”.

A sottoscrivere questo “documento che negli anni che verranno avrà portata storica” sono stati il Rettore dell’ Unical, Nicola Leone e il Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera Annunziata, Vitaliano De Salazar. Sono loro che  hanno  siglato le  Convenzioni che riguardano Chirurgia, Ematologia,  Cardiologia interventistica, Laboratorio di Analisi e SITRA , il Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo Aziendale. Presenti all’incontro anche  il personale universitario in convenzione: il prof Bruno Nardo e il dr Francesco Pata per la Chirurgia; il dr Massimo Gentile per l’Ematologia e le professoresse Stefania Catalano, Cinzia Giordano e il dr Rocco Malivindi per il Laboratorio di Analisi, il dr Alberto Polimeni per Cardiologia interventistica e il dr Nicola Ramacciati per il Sitra.

Un evento nell’evento, perché a parte i toni retorici del nostro modo di raccontare questo San Valentino all’Unical, da questo momento in poi si realizza nei fatti il sogno di chi come il professore Sebastiano Andò, storico Preside del dipartimento di Farmacia, ha sempre creduto nella facoltà di Medicina all’Unical e che a questo sogno ha speso e  dedicato tutta la sua vita. Forse non ci credeva più neanche lui, ma la giornata di oggi al Campus è per lui il coronamento ideale e più solenne per il lavoro svolto tra studenti laboratori e ricerche di ogni genere. Uno scienziato al servizio del futuro. Nessuno se lo dimentichi per favore.

«Oggi abbiamo formalmente avviato – ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera Vitaliano De Salazar – un processo di trasformazione che porterà il miglioramento della qualità delle cure, ma sarà anche foriero di innovazione in ambito assistenziale e un’opportunità concreta per il rilancio dei servizi, la razionalizzazione dell’organizzazione e l’aggiornamento tecnologico».

Buon lavoro a tutti, e che sia l’inizio di una grande nuova avventura scientifica per questa terra. (pn)

UNICAL, GRANDE AIUTO A SANITÀ E SALUTE
LA SUA AREA MEDICA È IN VETTA IN ITALIA

di FRANCO BARTUCCI – L’Università della Calabria può svolgere un importante ruolo in aiuto della sanità e della salute dei calabresi: la sua area di medicina è stata valutata dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione universitaria e ricerca) ai primi posti in Italia a livello scientifico e il laboratorio STAR, dove ha sede il laboratorio della sorgente a raggi X entrato in funzione qualche settimana, offre un ausilio fondamentale nel campo biomedicale. Una conferma che l’eccellenza premia il territorio e la scelta della Facoltà di Medicina e Tecnologie digitali, in tandem con l’Università Magna Graecia di Catanzaro, si sta rivelando davvero felice.

In questo contesto, risulta utile considerare la visita del sottosegretario alla salute Costa all’UniCal e le sue considerazioni sul futuro e le grandi potenzialità dell’Ateneo cosentino. È soprattutto il segno di un’attenzione crescente verso l’Unical proiettata a diventare un polo di eccellenza anche nel campo biomedico. 

Il sottosegretario del Ministero della Salute, Andrea Costa, accompagnato da Franco Pichierri, componente della direzione nazionale del partito “Noi con l’Italia” e responsabile del settore sanità, ha fatto tappa all’Università della Calabria per un incontro con il Rettore, che però si è dovuto assentare per ragioni istituzionali in quanto impegnato a Roma con il Ministro all’Università e Ricerca Scientifica, Maria Cristina Messa, per discutere sulle prospettive delle Università del Sud. Ad accogliere il sottosegretario Costa il Pro Rettore, prof. Francesco Scarcello.

Un incontro quello del sottosegretario Costa che gli ha consentito di avere delle delucidazioni e comunicazioni sulle potenzialità dell’Università della Calabria circa le sue competenze in  materia  di sanità e salute grazie alla buona organizzazione che si è concretizzata in questi anni con il supporto iniziale del Dipartimento di Biologia e del Centro Sanitario, dai quali sono scaturite  a seguire l’ istituzione della Facoltà di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione e finalmente dallo scorso anno, in accordo con l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, l’avvio del primo anno della laurea specialistica in “Medicina e Tecnologie Digitali”, una delle novità in campo nazionale dei percorsi formativi universitari.

All’incontro con il Pro Rettore Scarcello vi hanno partecipato il prof. Marcello Maggiolini, coordinatore del corso di laurea in “Medicina e Tecnologie Digitali” presso l’Università della Calabria, nonché il prof. emerito Sebastiano Andò, già direttore del dipartimento di Biologia, primo ed unico Preside della Facoltà di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione fino al suo scioglimento a seguito della legge di riforma universitaria Gelmini; nonché già Presidente del Centro Sanitario dell’Università della Calabria, uno dei cinque centri comuni previsti dallo Statuto della stessa Università, di cui al DPR 1 dicembre 1971 n°1329; ma di fatto attivato dal Rettore, prof. Pietro Bucci, nel 1980 con apposito decreto con l’affidamento della delega di direttore sanitario al prof. Sebastiano Andò e direttore amministrativo ad dr. Aldo Orrico.

Funzioni che lo hanno portato a svolgere un ruolo di forte stimolo per istituire all’interno della Facoltà di Farmacia e Scienze della Salute e  della Nutrizione la scuola di specializzazione in “Patologia Clinica” ed il raggiungimento dell’accordo con l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro per l’istituzione del corso di laurea in “Medicina e Tecnologie Digitali”, grazie alla particolare sensibilità ed attenzione trovata da parte dei due Rettori, Nicola Leone e Giovambattista De Sarro.

Nel tracciare il ruolo svolto dal prof. Andò durante questi anni di lavoro scientifico, accademico ed anche politico, iniziato fin dagli anni di partenza dell’Università, a cominciare da quello esercitato nel dipartimento di biologia, utilizzando le sue varie funzioni sopra elencate, è il caso di dire inoltre, che per gli interessi scientifici sorti in materia di fitoterapia e fitofarmaci, molto intenso è stato il legame creato con alcune università cinesi e con la Repubblica Popolare Cinese fin dal 1979. Un rapporto che ha portato nel Campus universitario di Arcavacata, per prima in Italia a livello universitario, un consistente numero di studenti cinesi per consentire loro l’acquisizione delle lauree facenti parte del pacchetto dei titoli accademici della Facoltà di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, come anche delle altre, con l’ organizzazione pure di una Scuola di Fitofarmacia, con il contributo pure del prof. Francesco Menichini, che hanno portato alla creazione di  alcuni Master di reciproco interesse e studio di alta formazione nei campi della fitoterapia ed integrazione alimentare.

Come è il caso di sottolineare che in questi ultimi anni l’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione universitaria e ricerca) ha collocato l’Area di Medicina, presente a livello scientifico nell’Università della Calabria, al primo posto in Italia stimolando nuovi interessi all’interno della stessa.

La sorgente a raggi X ad alta energia – inaugurata dalla ministra Messa – ha un potere penetrante che consente di esaminare, attraverso l’acquisizione di immagini tridimensionali ad altissima risoluzione, la struttura interna dei materiali a cominciare da quelli utilizzati in campo biologico e biomedicale. 

Con il tavolo anatomico tridimensionale creato all’Università della Calabria ed utilizzato per ragioni di studio dagli studenti del corso di laurea in “Medicina e Tecnologie Digitali” si è potuto effettuare all’Ospedale Annunziata di Cosenza un intervento di chirurgia oncologica avanzata di straordinario valore medico scientifico, coordinato dal prof. Bruno Nardo, Primario della Chirurgia Generale dello stesso Ospedale e Ordinario presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università della Calabria, asportando ad una paziente un tumore maligno complesso di  7,5 Kg, frutto di una collaborazione multidisciplinare di diversi professionisti medici e chirurghi.

Un risultato incredibile e innovativo frutto anche del paziente lavoro costante elaborato in questi anni dal prof. emerito Sebastiano Andò all’interno dell’Università della Calabria e che ha trovato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa attento osservatore pronto a riconoscere all’Università della Calabria meriti dovuti e soprattutto l’espressione di pensieri e stimoli nel perseguire nuovi percorsi di sviluppo e crescita al servizio della Calabria e del Paese utilizzando progetti nuovi e programmi derivanti dal PNRR.

In entrambi gli incontri presso il rettorato con il pro Rettore, prof. Francesco Scarcello, che presso il Centro Sanitario con la dirigenza, il personale e i giovani ricercatori, il sottosegretario Costa ha rimarcato il significato ed il valore del nuovo corso di Medicina e Tecnologie Digitali quale valida opportunità occupazionale per i tanti giovani che vi accederanno, i quali potranno contribuire a creare servizi sanitari di qualità per i cittadini. «C’è bisogno di creare sinergia e unità d’intenti tra mondo sanitario, della ricerca, sistema universitario e politico, come con la stessa società del territorio, per individuare il modo migliore come attuare una sanità in Calabria di alta qualità ed intenso servizio utile a garantire il diritto alla salute per tutti i calabresi».

Altro argomento trattato ha riguardato la questione del personale che in Calabria risulta carente in varie strutture sanitarie, come nella stessa università, causa i vari tagli che sono stati atti nel corso di questi anni. Occorre anche in questo una pianificazione nuova urgente che il Presidente della Regione Roberto Occhiuto ha inserito nel suo programma di governo del territorio. I fondi del PNRR rappresentano una valida opportunità da non farsi sfuggire. 

«Per la prima volta – ha detto il sottosegretario Costa – abbiamo aumentato il fondo del  servizio sanitario nazionale prevedendo due miliardi all’anno per i prossimi tre anni, raddoppiando le borse di specializzazione e le borse per i medici di medicina generale e oggi c’è consapevolezza che la salute non è una spesa ma un investimento e quindi anche la Calabria certamente potrà averne dei benefici. Dobbiamo insieme costruire una sanità che non si prenda solo cura della malattia ma soprattutto della persona».

La decisione finale dove realizzarlo spetta adesso al Presidente della Regione Roberto Occhiuto e in tanti auspicano una decisione ponderata che sappia ben guardare pure alle potenzialità accumulate in questi anni dall’Università della Calabria in materia di competenze sanitarie per come è stato raccontato in questo servizio. Ed è bene che le istituzioni locali interessate siano aperte ad aprire un rapporto stretto di collaborazione con la stessa Università anche perché ci deve essere uno sforzo comune a portarla a compimento nelle strutture per come disegnato nel progetto strutturale Gregotti. Alla base di tutto per ottenere il successo sperato occorre solo lavorare e credere  nella creazione di un rapporto “sinergico”, la parola miracolosa del nostro futuro. (fba)