Minasi (Lega) risponde a Irto: Il Pd costruisce precari, noi persone, dignità e lavoro

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, risponde al senatore del Pd Nicola Irto, sottolineando come la sua nota sia «un concentrato di menzogne e distorsione della realtà, che lui usa per attaccare la maggioranza non avendo altri appigli concreti di cui servirsi per le sue accuse strumentali».

«Irto dice che avremmo privato, in maniera “disumana” – ha riportato – “centinaia di migliaia di famiglie dell’unica fonte di sostentamento” e questa è senz’altro la prima e più grossolana bugia di cui si riempie la bocca. Evidentemente non ha letto il decreto lavoro da poco convertito in legge o non lo ha capito: non solo non priviamo le famiglie più povere del sostegno che già percepivano, che diventa oggi assegno di inclusione, ma diamo loro ulteriori sostegni e benefici e, soprattutto, concrete opportunità di crescita e riscatto dalla loro situazione di indigenza, anche attraverso misure che servono a creare lavoro».

«Basta d’altronde andare a riguardare – magari con un po’ più di attenzione – il testo del provvedimento per verificare – ha spiegato –. Ma cosa aspettarsi da chi, come Irto, appartiene a un partito, il Pd, che ha fatto dell’ipocrisia il suo fondamento? Il senatore dovrebbe piuttosto guardare a come il lavoro è stato trattato dai governi, guidati, negli ultimi undici anni, proprio dalla sinistra a cui lui appartiene e che, in teoria, avrebbe dovuto essere la paladina dei diritti e delle tutele dei lavoratori».

«Diritti e tutele che, invece, questa stessa sinistra ha provveduto a smantellare gradualmente, scaricando ora sugli avversari le sue responsabilità – ha ricordato –. D’altronde il Partito democratico è maestro nel coltivare la cultura del bisogno, quella che ha tolto al Meridione ogni possibilità di sviluppo, quella che anche le mafie usano per controllare i territori: coltivare il bisogno, anziché aiutare i deboli ad affrancarsi dalla loro situazione di svantaggio, significa, infatti, alimentare il proprio potere, significa alimentare il consenso con promesse e interventi minimi, con quell’assistenzialismo che lega a doppio filo chi lo riceve, crea gratitudine da ricambiare e non stimola certamente a darsi da fare per migliorare la propria condizione».

«Mantenere poveri i poveri conviene a chi è incapace di governare nell’interesse dei cittadini, a cui noi, invece, vogliamo dare una reale possibilità di riscatto. Soprattutto al Sud – ha proseguito –. Non con l’assistenzialismo, ma offrendo pari opportunità per poter partecipare attivamente alla società. Ma probabilmente è proprio di questo che Irto e i suoi sodali dem hanno paura: una popolazione più libera, più consapevole, finirebbe per non votare più chi finora l’ha solo usata e presa in giro con parole vuote, con proclami di azioni per il “bene comune”, dietro cui, invece, si nasconde solo il proprio tornaconto politico e personale».

«Il reddito di cittadinanza – peraltro troppo spesso facile strumento con cui persone – ha detto ancora – che non ne avevano diritto hanno truffato lo Stato, come dimostra l’ennesima operazione proprio di ieri a Catanzaro – è servito solo a questo e ha semplicemente deresponsabilizzato i percettori, i datori di lavoro e gli stessi esponenti politici che lo hanno sostenuto, e che si son lavati la coscienza con questa “paghetta” con cui hanno ritenuto di aver soddisfatto la loro “missione” di rappresentanti del popolo».

«Il Senatore Irto farebbe bene, piuttosto – ha concluso – a impegnarsi per offrire ai suoi elettori dignità, anziché continuare ad appoggiare misure che servono a costruire e mantenere un popolo di precari che restano sempre più precari ed emarginati.  A differenza sua, noi, con la Lega e con il governo, abbiamo cominciamo a costruire Persone, dignità e lavoro. E ne andiamo fieri».  (rp)

Irto (PD) interroga Salvini e chiede impegno politico per evitare isolamento della Locride

Il senatore del PD, Nicola Irto, ha interrogato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, chiedendo chiarezza, ascolto dei sindaci e dei cittadini del territorio, tempi certi e veloci, impegno politico per evitare l’isolamento della Locride».

Irto aveva infatti già presentato una propria interrogazione al ministro Salvini sui prossimi lavori di manutenzione della galleria Torbido, lungo la stessa Statale, sottolineando l’esigenza di procedere con rapidità per salvaguardare l’economia locale. A Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, il parlamentare dem ha annunciato l’imminente deposito, al Senato, di una seconda interrogazione allo stesso ministro, stavolta in merito alla paventata chiusura per 20 mesi della Statale “Jonio-Tirreno”, che sta preoccupando anzitutto le imprese e i sindaci dei Comuni della Locride, i quali chiedono notizie precise sugli interventi in programma lungo la strada in argomento e soluzioni in linea con le esigenze dei rispettivi territori.

Il senatore Irto ha anticipato che nella sua nuova interrogazione al ministro Salvini chiederà «quali lavori saranno esattamente effettuati, quando inizieranno, quanto dureranno e quali, nello specifico, saranno le modifiche relative al transito dei veicoli lungo la Statale» in questione, oltre che «quali iniziative di competenza» voglia «adottare, di concerto con l’Anas, affinché le ricadute degli interventi previsti siano il più possibile limitate nel tempo e nell’entità». (rp)

Irto (PD) interroga il Governo sugli incendi in Calabria

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha presentato un’interrogazione ai ministri della Protezione civile e dell’Ambiente, cui ha chiesto quali iniziative «intendano assumere, anche in deroga alla normativa vigente, al fine di predisporre un piano straordinario di rimboschimento delle aree colpite» e «quali procedure immediate vogliano attivare per risarcire cittadini e imprese rispetto ai danni subiti» dagli incendi  che in tutta la Calabria continuano a divorare ettari di bosco e vegetazione presso città e centri abitati.

Nell’atto parlamentare, Irto, che è anche segretario del Pd calabrese, ha sottolineato «l’assoluta gravità della situazione, addirittura con un morto e quattro feriti a Cardeto, nel territorio reggino», già «compromessa dagli incendi» degli ultimi anni. Secondo il senatore Irto, vanno valutati al più presto i «danni economici ad aziende e persone fisiche, per i quali è necessario attivare immediatamente tutte le procedure idonee per dare un congruo ristoro».

Nella stessa interrogazione, il senatore del Partito democratico ha evidenziato «la necessità di messa in sicurezza, bonifica e ripristino del patrimonio ambientale colpito dalle fiamme» e rimarcato lo sforzo profuso da «vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri forestali e volontari». Secondo Irto, che assicura la propria «vicinanza e quella del Pd a tutte le vittime delle fiamme di questi giorni, ora è indispensabile mettere in atto ogni misura possibile con la massima tempestività e umanità». (rp)

Caldo estremo, Rapani (Fdi): Governo Meloni tutela lavoratori edili e agricoli

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha annunciato che è «in arrivo il decreto che consente la cassa integrazione ad ore per i lavoratori a rischio eventi meteo come il caldo estremo di queste settimane per gli impiegati edili e nell’agricoltura».

«Troppe morti, troppi incidenti sul lavoro anche in Calabria – ha aggiunto – stanno destando preoccupazione. E così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato provvedimenti nel decreto legge che sarà all’esame del prossimo Consiglio dei ministri».

«Le misure vanno, peraltro, a rinforzare le ordinanze, contingibili ed urgenti, firmate dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che vietano il lavoro nei cantieri edili e nei campi nelle ore di maggiore esposizione al sole, ovvero dalle 12,30 alle 16. Il provvedimento che andrà all’attenzione del Governo varrà per tutto il 2023, ma nelle intenzioni vi è quella di rendere la misura strutturale».
«Nel corso della riunione del tavolo tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, il sottosegretario Claudio Durigon, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, l’Inl, l’Inps, l’Inail, l’Anci, l’Upi, la Conferenza delle Regioni, le associazioni datoriali e sindacali è stato annunciato – ha proseguito – il provvedimento che estende la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile», spiega il senatore Rapani.
«Novità che riguardano la Cigo per il settore edile e la Cisoa per quello agricolo, ovvero i lavori più esposti alle alte temperature».
«È indubbio che nelle attenzioni del governo Meloni vi sia, prima di ogni cosa – ha concluso – la sicurezza e la salute sul posto di lavoro. La misura che si intende adottare va nella direzione della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Da questo punto di vista, con Occhiuto, la Calabria è in prima fila». (rp)

Rapani (Fdi): Entro agosto apertura tratto crollo Sila-Mare

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha annunciato che «entro agosto l’apertura del tratto a monte del crollo della Sila-Mare» e che sono stati stanziati dal Ministero delle Infrastrutture nove milioni per la messa in sicurezza del tratto.

«Nei giorni scorsi – ha spiegato – ho interloquito con la segreteria del viceministro del Ministero delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, per chiedere informazioni sullo stato degli interventi programmati a seguito del crollo che conseguentemente ha catapultato la comunità di Longobucco nello sconforto e nell’isolamento».

«Secondo il cronoprogramma del Mit –ha proseguito il senatore Rapani – il completamento dei primi lavori urgenti con la riapertura del tratto in oggetto di crollo è previsto entro il prossimo mese di agosto, anche se ANAS su sollecitazione del ministero e su richiesta del Comune sta facendo di tutto, salvo imprevisti, per anticipare i tempi. Inoltre, sono state programmate ulteriori verifiche sulle opere d’arte lungo la statale 177 all’esito delle quali verranno valutati e programmati gli interventi di adeguamento che si dovessero rendere necessari e che potranno riguardare sia gli impalcati che le strutture in elevazione e le fondazioni».

«In questo contesto – ha concluso – sono in fase di studio le soluzioni per il ripristino dell’opera “Ortiano II” parzialmente crollata, oltre ad interventi di regimentazione del corso d’acqua tali da garantire, nel lungo termine, l’efficienza dell’infrastruttura stradale. Il Mit e l’Anas stanno definendo un apposito cronoprogramma di tutti gli interventi necessari e dei relativi finanziamenti sulla Sila Mare, a conferma dell’impegno del Ministero per l’infrastrutturazione della Calabria». (rp)

Irto (PD) chiede il potenziamento delle forze dell’ordine a Reggio

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha chiesto ai ministri dell’Interno, della Difesa e degli Affari regionali «quali urgenti e tempestive iniziative di competenza intendano adottare» per prevenire e reprimere i «fenomeni esposti, anche attraverso un maggiore impiego di uomini delle forze dell’ordine e un aumento dei sistemi di sorveglianza, dispiegando tutte le forze necessarie ad affrontare» la pericolosa situazione dettagliata nello stesso atto parlamentare.

Il senatore Irto ha evidenziato che a Reggio Calabria si registra «un’escalation di criminalità che non è possibile tollerare». È «evidente – ha osservato Irto – che il territorio sia nel mirino della delinquenza e, nel Comune di Reggio Calabria, è forte la preoccupazione» al riguardo.

Nella sua interrogazione, il parlamentare del Pd e segretario dei dem calabresi ha sottolineato che, rispetto ai fatti rappresentati, «la risposta della Prefettura e delle forze dell’ordine è stata tempestiva ma i mezzi a disposizione e gli organici necessitano di un immediato incremento», per «garantire una maggiore tranquillità della cittadinanza con presìdi di sicurezza in grado di gestire una situazione» da «considerare straordinaria ed urgente». (rp)

Rapani (Fdi): Nessuno scippo ai danni della linea ferroviaria ionica

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha specificato che non c’è nessuno scippo sarà perpetrato sulla linea ferroviaria ionica».

«Dopo un colloquio con il commissario dell’opera, Roberto Pagone, mi sento di poter affermare che rispetto ai lavori di elettrificazione della linea ionica Sibari-Catanzaro-Lamezia, non c’è alcun problema, anzi – ha spiegato il senatore – a posa dei tralicci è stata ultimata ed al momento Rete Ferroviarie Italiane è in attesa di un parere della Sovrintendenza dei beni culturali per la realizzazione di una sottostazione elettrica nel comune di Cirò Marina».

All’inizio del mese – ha spiegato Rapani – Rfi ha fornito alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone l’integrazione documentale richiesta e appena giungerà il parere ed ottenuto il disco verde della Conferenza Stato-Regioni si procederà all’appalto conclusivo relativo all’elettrificazione che si potrebbe concludere in breve tempo, poiché la posa dei cavi, non effettuata fino ad oggi per il rischio dei furti di rame, sarà realizzata nel giro di pochi giorni».

«Smentisco, quindi, gli allarmismi: nessun cantiere sarà bloccato. Peraltro, In occasione del prossimo Cipess del 20 luglio il Mit – in accordo con Rfi –proporrà di utilizzare tutti i fondi disponibili e accantonati (ma nei fatti congelati almeno fino al 2024) per impiegarli subito e garantire la giusta liquidità alle imprese. E per il 2024 c’è già l’impegno del Mit per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi».

«Le risorse che saranno spostate a breve verranno subito riproposte, perché solo dall’anno prossimo potranno essere spese. Per la ferrovia ionica non resta che attendere fiduciosi il parere della Sovrintendenza – ha concluso il senatore Rapani – e che la stessa Sabap possa rispondere affermativamente e nel più breve tempo possibile a Rfi, in considerazione della strategicità dell’infrastruttura viaria per il territorio jonico calabrese che così potrà essere collegato molto più celermente al resto d’Italia». (rp)

 

Irto (PD) deposita progetto di legge per contrastare l’analfabetismo funzionale

Il senatore del Partito Democratico, Nicola Irto, ha depositato un disegno di legge per contrastare l’analfabetismo funzionale.

Un progetto che vuole «promuovere la lettura in età prescolare, dunque a contrastare sin dall’infanzia fenomeni di analfabetismo, dispersione scolastica e condizionamento psicologico tramite contenuti del web», ha spiegato Irto.

L’articolato, sottoscritto anche dai senatori Cecilia D’Elia, Andrea Crisanti, Vincenza Rando e Francesco Verducci, componenti dem della commissione Cultura, prevede una serie di interventi per favorire e incentivare la lettura da parte dei bambini, anche come alternativa all’utilizzo continuativo dei dispositivi elettronici. Si va, infatti, dalla possibilità di realizzare piccole biblioteche negli asili nido e nelle scuole dell’obbligo a quella di creare spazi di lettura negli studi pediatrici, nei reparti o negli ambulatori degli ospedali, nei consultori e nei centri vaccinali. In più, la proposta di legge in argomento contempla la redazione di un apposito Piano triennale e l’istituzione, presso il ministero della Cultura, di un Tavolo ad hoc.

«Gli interventi legislativi a sostegno dei minori e dello sviluppo culturale – ha spiegato il senatore Irto, che è anche segretario dei dem calabresi – sono sempre i più utili ma i meno considerati nel contesto attuale, che tende a produrre ignoranza e subalternità invece che conoscenza e autonomia di giudizio. Nel 2020 la Calabria aveva raggiunto il primo posto in Italia per tasso di analfabetismo, anche funzionale».

«Bisognava dunque individuare una buona soluzione per superare gli ostacoli alla crescita culturale dei bambini, spesso dipendenti dalla loro condizione economica e sociale. Se il centrodestra vuol dividere il Paese con l’autonomia differenziata, il Partito democratico – ha concluso Irto – intende unire l’Italia con l’istruzione, la conoscenza e la cultura, che sono le basi della libertà, della solidarietà, della democrazia e del futuro». (rp)

Rapani (Fdi): Il Governo difende le concessioni. Su 460 milioni di mq, solo 80 sono occupati

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha evidenziato come «i primi dati presentati dal Ministero delle Infrastrutture sul riordino delle concessioni balneari ci danno ragione».

Su un totale di 460 milioni di metri quadrati censiti dal Demanio – ha aggiunto – solo circa ottanta di questi sarebbero occupati da stabilimenti, attività commerciali, attività ricettive, porti turistici».

«Il governo Meloni è stato il primo ad intervenire in materia di balneari – ha ricordato – e bene ha fatto ad adempiere ad una sentenza della Corte di giustizia europea. Anche in questa ottica – specifica il parlamentare – avevamo prorogato al 31 dicembre 2024 le autorizzazioni demaniali, con un emendamento al decreto Milleproroghe, proprio con l’obiettivo di giungere alla mappatura delle coste per poi metterci in regola con la direttiva Bolkestein».

«Quei primi dati presentati al tavolo tecnico dal ministero – ha proseguito il senatore – rappresentano un ottimo punto di partenza dal quale intervenire anche in Calabria per tutelare le circa 2000 imprese e i 20mila lavoratori impiegati nel settore, considerando che la percentuale di demanio marittimo occupato nella nostra Regione è del 30%».

«Di certo – ha concluso Rapani – quella proroga non solo ci ha dato ragione, ma ci agevola nell’evidenziare come il demanio marittimo debba rappresentare una risorsa per il nostro Paese e quindi anche per la Calabria, e non un problema. Questo è il primo passo compiuto nella direzione giusta: la risoluzione di tutti gli interrogativi che gravano sul comparto». (rp)

Vicenda Reggina, Minasi (Lega): Città merita chiarezza

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha annunciato che non intende «entrare nel merito di questioni squisitamente tecniche inerenti alla vicenda Reggina, ma una riflessione su quanto sta accadendo in queste giornate è doverosa per ciò che la squadra rappresenta».

«La Reggina – ha ricordato – è un patrimonio della città ed anche della Calabria, al pari delle altre compagini che hanno una storia ed hanno portato in alto il nome della nostra Regione nel panorama calcistico.  A fronte di questa considerazione e alla luce dell’apprensione della comunità sportiva, e non solo, è quantomeno il minimo chiedere rispetto nei riguardi dei tifosi e di tutti coloro che hanno un legame con i colori amaranto».

«Come istituzioni, ma soprattutto come reggini – ha proseguito – siamo disponibili a qualsiasi tipo di confronto con Felice Saladini e la direzione della società, soprattutto per incamminarci nell’unica direzione adesso possibile ed auspicabile, cioè quella della chiarezza e della verità.  Al di là del dispositivo Covisoc e di tutto ciò che ne consegue in termini di step da seguire, scadenze da rispettare e iter da sviluppare, Reggio non merita assolutamente questo stato di incertezza e dubbio per le sorti della propria squadra, che può vantare una delle tifoserie più appassionate d’Italia che ha seguito e supportato la squadra in ogni categoria».

«La preoccupazione dei supporter la vogliamo fare nostra– ha detto ancora – perché la comprendiamo e perché sappiamo perfettamente con quale significato sia incastonata la Reggina nel nostro tessuto sociale. La compagine societaria deve a tutti quella sincerità che da più parti, giustamente, viene invocata e che può essere indicativa per il futuro della squadra che, stante così le cose, non corrisponde assolutamente a quanto era stato annunciato».

«Non è accettabile che non si parli alla città, non è accettabile – ha concluso – che non si senta l’esigenza di accogliere questa richiesta per dimostrare, con i fatti, che l’interesse nei confronti della Reggina da parte degli attuali massimi dirigenti è concreto e tangibile e non solo un’enunciazione fatta di slogan ma non di intenti programmatici». (rp)