Una mano sul cuore, 600 screening gratuiti in tre paesi delle Serre cosentine

La “Nuova Croce Azzurra” ha presentato i risultati del progetto sociale denominato “Una mano sul cuore”. 800 cittadini incontrati, 600 screening gratuiti effettuati, due Istituti scolastici coinvolti e tre paesi delle Serre Cosentine coinvolti. Si tratta di Cerisano, Marano Principato e Carolei.

Piena soddisfazione ovviamente da parte della presidente Maurizia Chiappetta che, con tanta emozione, ha voluto fortemente ringraziare la Regione Calabria che ha consentito la realizzazione del progetto e soprattutto i tanti volontari protagonisti delle giornate dimostrative. Insieme alla Nuova Croce Azzurra anche il sindaco di Cerisano Lucio Di Gioia che ha sposato appieno il concetto di collaborazione; il primo cittadino di Carolei, Francesco Iannucci, con la consapevolezza di creare momenti importanti per la collettività ed il vicesindaco di Marano Principato Angelo Roberto Bilotto che si è soffermato sull’importanza di formare più cittadini possibili per l’utilizzo dei defibrillatori, altrimenti mancherebbe un tassello importante dell’intera catena. Importante e fondamentale anche la partecipazione del dottor Sandro Ganzino, responsabile centro informazione Irc e del dottor Francesco Gallicchio, Dir. Cardiologo Asp Cosenza che hanno “accompagnato” le dimostrazioni, i corsi pratici e le fasi del progetto in ogni singolo appuntamento.

“Una mano sul cuore” ha avuto l’obiettivo di promuovere e tutelare la salute della popolazione ed ha inteso realizzare tale obiettivo in due modi: organizzando un programma di screening del rischio cardiovascolare finalizzato alla prevenzione attiva in parte della popolazione adulta dei tre territori comunali di Carolei, Cerisano e Marano Principato e diffondendo (in linea con le novità introdotte dalla legge 116 del 04 agosto 2021) l’installazione dei Dae automatici e semiautomatici sul territorio di riferimento e le nozioni base per il suo utilizzo da parte dei cittadini, secondo il motto “anche tu puoi salvare una vita”!, ha rimarcato Maurizia Chiappetta.

«Grazie ad un finanziamento della Regione Calabria con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Fondi Adp 2019, 2020 e 2021) l’attività di screening è stata condotta nelle piazze dei comuni con cinque eventi informativo/pratici sul primo soccorso e sull’utilizzo dei Defibrillatori automatici realizzati ma abbiamo anche coinvolto gli Istituti comprensivi di Carolei e Cerisano-Marano Principato rivolte ai ragazzi delle scuole primarie di secondo grado. I ragazzi, circa 150, suddivisi in piccoli gruppi, seguiti dal Dott. Ganzino e dai volontari della Nuova Croce Azzurra che supporta il Suem 118 di Cosenza, hanno potuto cimentarsi con i manichini per il training ed a ritmo di musica hanno simulato su piccoli cuori di stoffa le compressioni toraciche e la rianimazione cardiopolmonare», è la considerazione della presidente. Alla fine della presentazione un brindisi augurale per tutti e la volontà di ripetere l’iniziativa al più presto. (rcs)

Distretto del Cibo Serre Cosentine, alla Rete dei Comuni di aggiungono Montalto, Lattarico e San Benedetto Ullano

Montalto, Lattarico e San Benedetto Ullano sono entrati a far parte della rete dei Comuni Asus, che hanno aderito al Distretto del Cibo, aggiungendosi a Rende, Cosenza, Castrolibero, Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Mendicino, San Fili, Carolei, Cerisano, Domanico, Marano Principato, Dipignano, Zumpano.

«Lla proposta di costruire un sistema locale sostenibile del cibo nell’area delle serre cosentine – ha dichiarato Marcello Manna, sindaco di Rende – si allarga ad altre municipalità, segno che tale opportunità rappresenta una concreta base su cui costruire il nostro futuro. Il distretto è aperto ad altri enti pubblici, alle aziende agricole agroindustriali ed alimentari, al comparto della ristorazione e della ricezione, alle realtà dell’artigianato locale e legato alla tradizione culinaria, alle aziende di produzione di beni e servizi coerenti con le tradizioni e le vocazioni territoriali».

Il primo cittadino ha poi sottolineato come: «soprattutto in questo determinato periodo storico, in cui serve concretezza per ripartire, la promozione di interventi integrati e di supporto allo sviluppo sostenibile significa valorizzare le nostre risorse e meglio sostenere l’economia. Il nostro è un progetto politico che vede non nelle appartenenze, ma nella forza dell’azione comune un approccio che potrà essere da guida anche per altri territori».

«Il gap di questi anni – ha proseguito Manna – reso ancora più aspro dalla pandemia, deve essere superato attraverso la costruzione di percorsi sinergici che possono portare i nostri comuni a divenire attrattori di crescita. Un maggiore sostegno allo sviluppo rurale integrato e alla promozione di pratiche agricole a basso impatto ambientale che tenga conto delle specificità e dei bisogni dei contesti di riferimento significa sviluppo delle filiere corte e sostegno all’agricoltura locale, aumento dell’occupazione, valorizzazione delle identità». (rcs)