Iniziative online sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del Covid

Da lunedì 16 novembre, sulla pagina Facebook di Vita, prendono il via la serie di appuntamenti dedicati ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del Covid-19.

L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in collaborazione con il Centro Comunitario Agape e Vita in occasione della presentazione dell’11esimo Rapporto di monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che consegna solo una retrospettiva sui passi avanti che sono stati fatti e sui ritardi che ancora permangono, ma allarga lo sguardo sull’impatto della pandemia in corso sui quasi 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia.

Per questo, sono stati organizzati cinque appuntamenti con esperti, opinionisti e istituzioni che si chiuderanno il 20 novembre, Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Lunedì 16 novembre: Una generazione in bilico, tra social e distanziamento sociale.

Chiusi in casa, le ore trascorse davanti a uno schermo sono aumentate a dismisura per tutti, anche per i bambini e ragazzi. Il digitale è stata l’unica via per restare in contatto con amici e compagni e il canale privilegiato usato dai ragazzi per informarsi. Ma sono anche aumentati i casi di cyberbullismo. Come i ragazzi hanno utilizzato internet? Quanto ne hanno abusato? Come sono stati rappresentati? Intervengono  Elena Bozzola e Mauro Cristoforetti, per il Gruppo Crc Dalila, Pier Cesare Rivoltella, direttore del Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica di Milano, Luca De Biase, giornalista, caporedattore di Nòva, Paola Pisano, ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Nunzia Ciardi, direttore del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Martedì 17 novembre, Fragilità di bambini e adolescenti, solitudine delle famiglie. Quali risposte?                      

Le famiglie si sono trovate improvvisamente a dover far fronte a mille esigenze potendo attingere solo a risorse interne. La vicinanza ha rafforzato legami e fatto esplodere le situazioni conflittuali dall’altro. Il lockdown è stata la lente di ingrandimento per una situazione già esistente, ma non messa a fuoco: la solitudine in cui troppo spesso sono lasciate le famiglie. Quale supporto riusciamo a dare oggi alle genitorialità? Intervengono Giorgio Tamburlini e Liviana Marelli, per il Gruppo Crc, Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dell’educazione e dello sviluppo, Università di Padova,  Sandra Zampa, Sottosegretario alla Salute, Chiara Giaccardi, Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia.

Mercoledì 18 novembre, Povertà e ambiente: l’agenda per le nuove generazioni.

C’è una stretta connessione tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 e la realizzazione dei diritti delle persone di minore età. Porre al centro i bambini significa declinare concretamente il tema dello sviluppo sostenibile, in tutte le sue dimensioni, a partire dal benessere sociale e da quello ambientale. Intervengono Giacomo Toffol, per il Gruppo Crc, Federica Gasbarro, Friday For Future, Filomena Maggino, presidente cabina di regia Benessere Italia, Stanislao Di Piazza, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Giovedì 19 novembre, Uguali diritti, diverse attuazioni: le conseguenze delle disuguaglianze.

Il Covid-19 ha messo drammaticamente in luce la realtà: i bambini e le bambine vivono in condizioni estremamente differenti e troppo spesso la rete di servizi e di welfare non riesce a colmare quel gap di opportunità legato alla condizione di nascita. Dal tablet alla mensa, dai libri alla salute, troppi sono i divari nell’accesso ai servizi, alla scuola, alle opportunità educative Intervengono Maurizio Bonati e Aldo Garbarini, per il Gruppo Crc, Marco Rossi Doria, Forum Disuguaglianze Diversità e vicepresidente Con i Bambini, Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Venerdì 20 novembre, Oltre il Covid-19: una strategia per i bambini e gli adolescenti.

Nell’emergenza Covid-19 inizialmente non è stato adeguatamente considerato l’impatto sociale della pandemia sulle persone di età minore. Un proliferare di tavoli informali – istituzionali e inter-associativi – ha cercato di richiamare l’attenzione su infanzia e adolescenza, indicando le criticità, facendo proposte e discutendo le priorità e le azioni necessarie. Questo sforzo però, in assenza di efficaci meccanismi di raccordo tra i vari livelli di governo, con il Parlamento e nella stessa società civile, rischia di essere poco incisivo. La risposta all’emergenza è l’occasione per mettere in pratica i principi della CRC, con una visione finalmente strategica rispetto alle nuove generazioni. Intervengono Gruppo CRC, Consiglio Regionale Ragazzi Veneto, Chiara Saraceno, portavoce Alleanza per l’infanzia. Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Licia Ronzulli, presidente Commissione Bicamerale Infanzia, Paolo Siani, portavoce Intergruppo parlamentare Infanzia e Adolescenza, Coordinano Arianna Saulini, portavoce del Gruppo CRC

La Giunta regionale approva cofinanziamento e piano di riparto per servizi e scuole per l’infanzia

Sono quasi 13 milioni di euro la somma messa a disposizione per la rete di Servizi e Scuole per l’infanzia calabresi.

Sono questi i numeri con cui la Giunta regionale, presieduta dal presidente f.f. Nino Spirlì su proposta dell’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, ha dato il via libera alle misure destinate al finanziamento del sistema integrato di educazione ed istruzione dalla nascita sino ai 6 anni, per l’annualità 2020.

«In Calabria – ha osservato l’assessore Gallo – la rete dei servizi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia è insufficiente a soddisfare la domanda che arriva da cittadini e Comuni, in particolare con riferimento ad asili nido, micronidi e sezioni primavera. Da qui la necessità, ancor più pressante in tempi di pandemia, di garantire risorse fresche agli enti locali, al fine di assicurare il funzionamento delle strutture educative pubbliche e private convenzionate».

Una scelta adottata in coda ad una fase di concertazione con Anci, Ufficio scolastico regionale, sindacati ed interlocutori istituzionali, infine trasfusa nell’atto deliberativo col quale la Regione provvede ora a formalizzare i propri intendimenti, «sulla base del certosino lavoro portato avanti nelle ultime settimane dal Dipartimento Tutela della Salute – ha sottolineato Gallo – attraverso il Settore Politiche Sociali». Nello specifico, la Giunta ha provveduto alla definizione del cofinanziamento regionale, di importo pari a 2.577.276,41 euro, che andrà a sommarsi ai 10.309.105,67 messi a disposizione dal Miur, procedendo altresì all’approvazione dell’elenco dei Comuni capiambito e delle somme agli stessi spettanti.

Le risorse a disposizione potranno essere utilizzate per consolidare ed ampliare la rete dei servizi educativi dei bambini tra 0 e 6 anni e potenziare le sezioni primavera, ma pure per sostenere la formazione del personale educativo e docente e riqualificare edifici scolastici di proprietà pubblica.

Inoltre, ha aggiunto l’assessore Gallo: «su precisa indicazione dell’assessorato condivisa dalle parti, quota parte delle somme stanziate sarà impiegata per ridurre la soglia massima di partecipazione economica delle famiglie alle spese di funzionamento dei servizi educativi: un piccolo ma doveroso segnale di attenzione in un momento particolare, a tutela dell’infanzia e dei nuclei familiari calabresi». (rrm)