REGGIO – Si parla dei moti rivoluzionari a Reggio del 1847

Oggi a Reggio, alle 17.30, allo Spazio Open, l’incontro sul tema I moti rivoluzionari di Reggio Calabria del 1847.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con Deputazione Storia Patria per la Calabria.

Conversa Fabio Arichetta, socio della Deputazione “Società Napoletana di Storia Patria”, e componente Deputazione Storia Patria per la Calabria.

Il 2 settembre del 1847 Reggio Calabria si sollevò contro il regime dei Borboni. Fu una rivolta che anticipò i moti rivoluzionari del 1848, che investirono l’intera Europa, Regno di Napoli compreso. Già prima la Calabria era stata interessata a movimenti insurrezionali: a Cosenza nel 1837 e poi ancora nel 1844, in concomitanza con la spedizione dei Fratelli Bandiera fucilati, insieme ad altri patrioti, il 25 luglio del 1844 nel Vallone di Rovito alle porte di Cosenza. La situazione a Reggio Calabria si presentava apparentemente tranquilla, anche se la polizia borbonica vigilava.

Una rivista, la Fata Morgana animava il dibattito culturale unendo intorno a sé le forze intellettuali più vivaci della città nella quale era attivo una sorta di comitato che comprendeva, tra gli altri, Stefano Romeo, Girolamo Arcovito, Domenico Muratori, Antonino Plutino, Domenico Spanò Bolani, Giovanni Carrozza, Antonio Furnari, Cosimo Repaci e ancora Gian Domenico Romeo, di Santo Stefano di Aspromonte, i fratelli Antonino e Agostino Plutino, Casimiro De Lieto e il canonico Paolo Pellicano che, con la sua partecipazione, dimostra come la stessa Chiesa fosse divisa in merito alla stessa Unità d’Italia.

Nel giugno del 1847 venne presa la decisione di promuovere una insurrezione nell’area dello Stretto, sia a Messina che a Reggio Calabria. Nonostante a Messina la rivolta fosse stata anticipata di un giorno, svelando così le trame dei rivoltosi, a Reggio si procedette come stabilito e, il 2 settembre, la città cadde in mano ai rivoltosi tra i quali operava anche il sacerdote di Sant’Alessio d’Aspromonte Francesco Surace, mentre la rivolta si propagava in altri distretti della provincia.

La sera del 2 settembre fu costituita una Giunta Provvisoria presieduta da Paolo Pellicano ma era evidente che senza il supporto di Messina e di altre forze rivoluzionarie il tentativo, al pari di altre esperienze mazziniane, era destinato al fallimento. La rivolta preoccupò il governo borbonico che da Napoli inviò le navi Il Ruggiero e Il Guiscardo, con circa tremila uomini, al comando del generale Nunziante che riconquistò la città dando avvio ad una opera di repressione spietata che riguardò anche il distretto di Gerace con la fucilazione di Michele Bello, Pier Domenico Mazzoni, Gaetano Ruffo, Domenico Salvadori e Rocco Verduci (i cosiddetti Martiri di Gerace). A Reggio Calabria Domenico Romeo fu ucciso e decapitato. Altri riuscirono a mettersi in salvo come i Fratelli Plutino. Ad altri la pena capitale fu commutata con in ergastolo. (rrc)

REGGIO – La mostra fotografica “Luoghi e tradizioni di Calabria”

Oggi a Reggio, alle 18.30, presso lo Spazio Open, l’inaugurazione della mostra fotografica Luoghi e tradizioni di Calabria. La mostra è stata organizzata dall’Associazione Culturale Fahrenheit 451 e dallo Spazio Open.

Si tratta di una collettiva d’arte che si potrà visitare fino al 29 gennaio, e che vedrà esposte le opere di Gianni Vittorio, Nuccio Sebastiano Romeo, Santo Federico e Pino Romeo. (rrc)

REGGIO – “L’alunno del tempo” di Salvatore Borzì

19 gennaio 2019 – Oggi a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, l’incontro con Salvatore Borzì, autore del libro L’alunno del tempo – La straordinaria vita del giudice Filocleone.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

Interviene Maria Festa, critico e studioso di Letteratura.

Il libro, edito da Algra Editore, mette al centro Filocleone, giudice protagonista della commedia “Le vespe” di Aristofane (422 a.C.), colpevole di aver snaturato la giustizia a mezzo di mera affermazione del potere dei demagoghi. Risuscitandolo dalle antiche pagine, l’autore lo fa agire in un arco temporale lunghissimo, che va dall’Atene del tempo della mutilazione delle Erme (415 a.C.) e delle inquietanti figure di Teramene e Crizia ai nostri giorni, e ne immagina l’opera di disumanizzazione dell’uomo proprio con la forza del diritto che giustizia o – il che fa lo stesso – dignità avrebbe dovuto invece assicurare. Ma un episodio lo spinge a un radicale ripensamento del proprio ruolo, al quale contribuiscono anche pagine di filosofi e letterati, e alla consapevolezza del bisogno per il diritto di riflettere sulla sua essenza, la giustizia, rimettendo al centro l’uomo, senza il quale, scrive Sciascia, è solo «un sacco vuoto». Di ciò nell’odierna crisi del diritto, che ha espulso dai codici persino la parola giustizia, si ha di certo urgente bisogno.

Chi è l’autore, Salvatore Borzì

Salvatore Borzì è Dottore di ricerca in Filologia greca e latina. Insegna Lettere al Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. È autore di studi su Leopardi, Sciascia, nonché curatore di numerose voci per il Dizionario patristico e di antichità cristiane, edito dalla Marietti nel 2007, e della silloge Grecia. Poesia in due atti di Silvestro Neri. Autore di numerosi libri, il saggio Leopardi e i volti di Dio (pubblicato nel 2015) ha ricevuto il 28esimo Premio Anassilaos per la saggistica 2016. (rrc)

REGGIO – Allo Spazio Open il libro di Lucio Luca

18 gennaio 2019 – Oggi a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, la presentazione del libro L’altro giorno ho fatto quasi quarant’anni di Lucio Luca.

L’evento è stato organizzato da Mag. La ladra di libri in collaborazione con lo Spazio Culturale Open.

Dialoga con l’autore i giornalisti Gianluca Albanese e Lucio Musolino, de Il fatto Quotidiano.

Il libro, edito da Laurana Editore, s’ispira alla storia del giornalista calabrese Alessandro Bozzo, scomparso nel 2013.

L’Autore, Lucio Luca.

Lucio Luca è una firma de La Repubblica da oltre vent’anni, dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria e sport. Ha pubblicato, anche, Prove tecniche di trasmissione e Puellae, Il killer dell’ufficio accanto e Dall’altra parte della luna.

Recentemente, si occupa, anche, di A. Storia di un giornalista, una storia di quindici puntate – pubblicata sul Blog Mafie di Attilio Bolzoni – in cui l’autore “racconta” cosa significa fare il giornalista di provincia. (rrc)

REGGIO – “Un demone in bicicletta” di Pierluigi Pedretti

12 gennaio 2019 – Oggi a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, l’incontro con Pierluigi Pedretti, autore del libro Un demone in bicicletta – Tra le montagne di San Colombano.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

Interviene Daniela Scuncia, partecipa Antonella Falco, critico e studiosa di letteratura. (rrc)

REGGIO – Allo Spazio Open il libro su Armando Diaz

4 gennaio 2019 – Oggi, allo Spazio Open di Reggio Calabria, alle 16.30, la presentazione del libro Armando Diaz – Il generale e l’uomo di Raffaele Riccio.

L’evento è stato organizzato da Biesse – Associazione Culturale Bene Sociale e dallo Spazio Open.

Introduce Bruna Siviglia, presidente di Biesse, mentre i saluti saranno affidati ad Antonella Cuzzocrea, responsabile Casa Editrice “Città del Sole”. Modera e presenta l’autore la prof.ssa Raffaella Imbriaco, mentre le conclusioni sono affidate a Raffaele Riccio.

Il saggio storico, edito dalla casa editrice Ippogrifo, mette in particolare rilievo gli aspetti umani del Generale della Prima Guerra Mondiale, che attuò un’inversione di tendenza rispetto alla consolidata disciplina militare piemontese, instaurando con le truppe rapporti umani, basati sul rispetto e la comprensione. Il testo, ricco di citazioni, di riferimenti storici e letterari, restituisce il giusto riconoscimento al Generale che fu l’artefice della vittoria italiana guidando l’esercito nelle battaglie del Piave, del Grappa e di Vittorio Veneto. (rrc)

REGGIO – Salotti urbani, confronto sul tema “Il coraggio di essere vento”

13 dicembre 2018 – Oggi a Reggio, alle 17.00, presso lo Spazio Open, l’incontro Il coraggio di essere vento. Per una ecologia dell’abitare la vita.

L’evento è l’ultimo appuntamento dei Salotti Urbani un’iniziativa corale ideata e promossa dal CSV dei Due Mari in collaborazione con 19 Associazioni del territorio.

L’obiettivo è finalizzata «ad abitare luoghi forse inconsueti per il volontariato, creando occasioni di incontro tra profit e non profit». «Un connubio forse singolare – ha commentato Ignazio Giuseppe Bognoni, presidente del Centro – ma proprio per questo foriero di opportunità di contaminazione tra le molteplici personalità che la nostra città esprime e accoglie. Per far incontrare pensieri ed esperienze plurimi in una sorta di riflessione collettiva aperta a tutta la cittadinanza».

Conduce Anna Briante. Ospiti dell’evento il cantautore Fabio MacagninoArmelle GrecoGiulia Squillaci.

L’evento, inoltre, sarà arricchito dalle tele di Irene Crupi, che compongono la quadrilogia dal titolo Terapia. (rrc)

REGGIO – Al via “Versus – Storie a confronto”

19 ottobre – Oggi, a Reggio, alle 18.00, presso lo Spazio Open, prenderà il via la rassegna “Versus – Storie a confronto”.
La manifestazione è a cura di Letizia Cuzzola, e sarà inaugurata con un momento di dialogo tra Claudio Cordova, direttore de “Il Dispaccio”, ed Eva Gerace, specialista in psicologia clinica.
I due ospiti si confronteranno sul Sudamerica e l’attuale situazione sociopolitica, offrendo al pubblico le loro esperienze personali in Messico ed in Argentina.
Il primo momento di riflessione verrà offerto da “La terra degli alberi caduti”, documentario del giovane giornalista calabrese che ha visto, coi propri occhi, quella cruda realtà messicana di cui il mondo dell’informazione ci offre solo alcune briciole, una verità per grandi linee che ricalcano quelle del narcotraffico e della corruzione, di uno Stato nello Stato, che tracciano marginalmente il dramma dei desaparecidos.
Ed è proprio su quest’ultimo dramma che si inserisce la voce di Eva Gerace, curatrice de “L’indicibile sottratto al nulla” (Città del Sole Edizioni), divisa tra Italia e Argentina, la sua è una vita prestata all’ascolto dell’Altro per professione e a quel destino che le ha fatto incrociare il cammino di molte donne la cui esistenza è stata piegata dal dolore della perdita di un caro in circostanze misteriose.
I prossimi appuntamenti si svolgeranno nel mese di novembre, che s’incentreranno sull’Africa. (rrc)

REGGIO – Allo Spazio Open ”Mamme dentro”

11 ottobre – Si svolge oggi pomeriggio, a Reggio, alle 17.00, presso lo Spazio Open, l’incontro dal titolo “Mamme dentro – Mai più bambini in carcere. Detenzione femminile”.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Biesse, presieduta da Bruna Siviglia, ed è il primo appuntamento dei Salotti sui dibattiti pubblici.
Relazionano Agostino Siviglia, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Reggio Calabria, e Giampaolo Catanzariti, referente Territoriale Osservatorio Carcere e componente della Camera Penale. Modera Romano Pitaro, giornalista e Capo ufficio stampa del Consiglio Regionale della Calabria.
«Queste – ha dichiarato Bruna Siviglia, presidente Biesse – sono le vere battaglie civili per donne e bambini, nessun bambino dovrebbe essere privato di una propria libertà e della possibilità d vivere in un ambiente favorevole per la propria crescita umana. Mai più bambini in carcere». (rrc)

REGGIO – Omaggio a Nicola Giunta

9 ottobre – Si svolge oggi, a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, l’incontro che rende omaggio a Nicola Giunta.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open, in occasione del 50esimo anniversario della morte.
Relaziona la prof.ssa Francesca Neri, mentre le letture saranno a cura degli Amici dell’Associazione Anassilaos.
L’analisi della prof.ssa Neri punterà a collocare il poeta reggino nel solco illustre della tradizione poetica in vernacolo o, meglio, in lingua “non nazionale”, tradizione che è stata al centro di approfondimenti in precedenza realizzati dal Sodalizio reggino e che hanno avuto per oggetto figure di poeti di grande valore, dal siciliano Giovanni Meli al milanese Carlo Porta, dal romano Gioacchino Belli al napoletano Salvatore Di Giacomo. Lo scopo è quello di riconoscere in Giunta uno degli esponenti più significativi della poesia italiana in “lingua non nazionale” del Novecento – anche se l’uso del dialetto reggino, così poco diffuso, ne ha penalizzato spesso la comprensione e lo studio – sottraendolo ad una dimensione eccessivamente “reggina” e localistica che rischia di limitarne il valore tanto più che il Nostro vanta una intensa attività poetica in lingua, forse poco esplorata, e un corpus di testi ancora inediti.

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«È fuor dubbio – si legge in una nota dell’Associazione Anassilaos – che egli abbia saputo bene interpretare e denunciare, con i suoi versi, i vizi e le virtù del popolo di cui egli pure era parte nel corso di una esistenza che ha attraversato e incrociato le vicende di Reggio Calabria dal terremoto del 28 dicembre 1908 al Fascismo, al quale si oppose con lo strumento dell’ironia e del sarcasmo, dalla Seconda Guerra Mondiale fino alla ricostruzione che segnò l’avvento di una nuova classe dirigente e politica». (rrc)