REGGIO – A SpazioTeatro “Racconto Cosmicomico”

Da domani e fino al 28 aprile, nella Sala SpazioTeatro di Reggio Calabria andrà in scena Racconto Cosmicomico, una produzione SpazioTeatro tratta dall’opera di Italo Calvino, con l’interpretazione di Anna Calarco e il paesaggio sonoro costruito dal vivo da Giuseppe Costa; ad arricchire la narrazione, gli interventi fuori campo e la consulenza scientifica dell’astrofisico e divulgatore Filippo Bonaventura.

L’evento rientra nell’ambito de La casa dei racconti,  la stagione teatrale firmata da SpazioTeatro con la direzione artistica di Gaetano Tramontana. Racconto cosmicomico è un progetto co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Produzione teatrale 2022-2024″ della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Il punto di partenza è un personaggio palindromo, impronunciabile e irrappresentabile; a volte corporeo, a volte astratto, a volte bambino o mollusco, QfWfq afferma di essere stato protagonista di tutto: dal Big Bang alla formazione del sistema solare, dallo sviluppo del primo apparato visivo alle enormi, spaventose galassie infestate da buchi neri giganteschi.

«Dopo il primo studio presentato a novembre, torniamo in scena in una veste rinnovata – ha spiegato Anna Calarco,che ne ha curato anche l’adattamento –. Lo spettacolo in questi mesi si è infatti evoluto, e la lettura ha lasciato spazio alla narrazione. I tre racconti sui quali abbiamo scelto di lavorare – “Tutto in un punto”, “Sul far del giorno”, “La spirale” – hanno come filo conduttore la perdita. C’è ogni volta un personaggio, o qualcosa, che Qfwfq ha perduto, momentaneamente o irrimediabilmente».

«Qualcosa da ritrovare o rimpiangere – ha concluso – Calvino scriveva che nella scrittura di ogni cosmicomica partiva da zero, come se fosse la prima. Abbiamo pensato di rispettare questo criterio nello strutturare il racconto messo in scena: tra uno e l’altro c’è una cesura evidente, sottolineata dall’alternarsi degli enunciati scientifici da cui parte lo spunto. Ogni racconto procede “a onda”, fino al suo apice, per poi lasciare lo spazio, sonoro e scenico, al racconto successivo». (rrc)

 

REGGIO – Da sabato riparte la rassegna “La casa dei racconti”

Sabato 17 febbraio torna ad animare Reggio Calabria, dopo quattro anni di stop, la rassegna La casa dei racconti di SpazioTeatro con la direzione artistica di Gaetano Tramontana

«Riapriamo la nostra “casa dei racconti” – ha dichiarato il direttore artistico Gaetano Tramontana – un progetto al quale noi teniamo moltissimo, e che avevamo dovuto sospendere a causa della pandemia, ma che finalmente siamo riusciti a far ripartire. Il titolo della stagione incarna a pieno lo spirito del nostro progetto: vogliamo che questo spazio ritorni ad essere un luogo accogliente, una casa in cui amici vecchi e nuovi possano incontrarsi e rimettersi in ascolto, perché le storie, i racconti, sono da sempre degli strumenti fondamentali per l’uomo per conoscere meglio sé stesso e il mondo che lo circonda. Proprio per questo abbiamo selezionato spettacoli che, a partire da alcune delle storie più celebri della tradizione letteraria, fossero in grado di parlare al pubblico di oggi attraverso i linguaggi della drammaturgia contemporanea».

Ad aprire la kermesse, sabato 17 alle 20.30 e in replica domenica 18 alle 18, nella Sala SpazioTeatro di Via San Paolo 19/a, I Persiani, rilettura della tragedia più antica del mondo, con Silvio Castiglioni e la regia de I Sacchi di Sabbia, che ambientano l’opera di Eschilo in un rarefatto teatro di oggetti che sembra uscito dalle tele di De Chirico.

I versi di Eschilo, tradotti da Francesco Morosi, si posano su volumi metafisici, mute pedine mosse dall’attore su un tavolo-palcoscenico: ne nasce così una miniatura, in cui riecheggia l’invito del poeta a considerare l’altro, anche quando è il nemico, come una parte di noi stessi.

Venerdì 23 e sabato 24 alle 20.30 – e in replica anche domenica 25 alle 18:00 – va in scena Venuti dal mare, una produzione SpazioTeatro di e con Gaetano Tramontana, e con la partecipazione di Alessio Laganà. Un viaggio tra musica e parole attraverso la primavera e l’estate del 1981, dove si intrecciano due storie parallele, tra le vicende personali di un quindicenne e la prima esposizione dei Bronzi di Riace al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Tra ironia e malinconia, ricordi e cronaca, Tramontana intreccia racconto privato e pubblico, in una narrazione che attraverso oggetti, musiche e immagini parla allo stesso tempo di una generazione e di una comunità immersa nei primi anni ‘80. L’espediente narrativo è quello di una sorta di programma radiofonico dove musica e memoria si incontrano, tra le narrazioni di Tramontana e un djset allestito sul palcoscenico per riprodurre le colonne sonore che hanno accompagnato quel periodo.

Giovedì 7 e venerdì 8 marzo alle 20.30, spazio a Stefano di Armando Discepolo, con Vito Signorile, Tina Tempesta, Rossella Gesini, Paolo del Peschio e Stefano Angelucci Marino.

Una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Teatro del Sangro e Teatro Abeliano di Bari, un testo tragicomico, visionario, per raccontare gli italiani senza Patria. Il suo protagonista è un musicista diplomato al Conservatorio di Napoli che arriva a Buenos Aires, come tanti immigrati di inizio Novecento, con la speranza di diventare un musicista famoso, scontrandosi poi con le avversità della vita. (rrc)

REGGIO – L’iniziativa di SpazioTeatro, “l’acquisto in sospeso”

Si chiama L’acquisto in sospeso l’iniziativa lanciata dall’Associazione Culturale SpazioTeatro di Reggio Calabria, guidata da Gaetano Tramontana, per supportare la loro attività.

«L’atipicità del nostro lavoro – ha spiegato Gaetano Tramontana – e soprattutto i ritardi della burocrazia, dei pagamenti per le attività svolte negli anni scorsi (Festival e rassegne), non ci consentono di rientrare in certi standard di salvaguardia. Come sapete, non godiamo di finanziamenti pubblici per la nostra attività ordinaria (gli unici finanziamenti ottenuti negli ultimi anni sono esclusivamente destinati alla realizzazione dei Festival e interamente utilizzati per quelli), tutto il resto si basa sul nostro lavoro dentro e fuori la sala, sugli spettacoli, sulle rassegne, sui laboratori, sul lavoro con le scuole, ecc. In questo momento, quindi, non abbiamo alcuna entrata da ormai più di un mese. E quasi certamente la nostra attività non potrà ripartire regolarmente se non dopo l’estate».

Proprio per questo, SpazioTeatro ha lanciato questo appello «a quanti ci seguono e ci supportano da sempre», proponendo delle forme di acquisto in sospeso: «la vostra donazione – si legge in una nota – rimarrà come “acquisto sospeso” per le attività che ripartiranno dalla prossima stagione».

«In sostanza – prosegue la nota – è come se pagaste con qualche mese di anticipo uno spettacolo, un abbonamento, un laboratorio, ecc., di cui potrete usufruire in futuro, quando potremo tornare a svolgere le nostre attività. Non chiediamo quindi una donazione, diciamo così, a fondo perduto. Ma un acquisto sospeso, appunto. Potrete quindi effettuare una libera donazione il cui importo verrà detratto dall’attività che sceglierete in seguito: ingresso agli spettacoli, laboratori, workshop, attività del Ragazzi MedFest e nuove iniziative in via di definizione». (rrc)