Versace (FI): Sport in Costituzione può portare a svolta culturale

«Finalmente dopo 74 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione abbiamo oggi l’occasione di garantire davvero il riconoscimento della pratica sportiva come diritto individuale al pari dell’istruzione e della salute. Un passaggio che può rappresentare anche una grande opportunità per le persone con disabilità». È quanto ha dichiarato l’atleta paralimpica e deputata di Forza Italia, Giusy Versace.

Prosegue, infatti, il percorso di inserimento dello sport nella Costituzione: dopo il sì del Senato, anche la Camera ha dato parere positivo per la modifica dell’articolo 33 della Carta Costituzionale, introducendo il seguente comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».

L’impegno della Versace in questa direzione era già emerso nell’aprile del 2021 quando presentò una proposta di legge costituzionale, per inserire il diritto alla pratica sportiva con un comma aggiuntivo all’interno dell’articolo 32 della Costituzione (Diritto alla salute) e non all’interno dell’articolo 33 – Promozione dell’Arte e Tutela dell’Istruzione, come oggi viene proposto.
La Versace ha argomentato questa sua proposta, puntando i riflettori sulla promozione del benessere psicofisico della pratica sportiva sulle persone con disabilità, ripercorrendo la genesi dello sport paralimpico e dei suoi padri fondatori, ovvero Sir Ludwig Guttmann in Gran Bretagna e il dottor Antonio Maglio in Italia, che per primi intuirono come lo sport potesse essere fonte di beneficio psicofisico per le persone con disabilità e introdussero negli ospedali la pratica sportiva come una vera e propria terapia.
«Oggi, l’inserimento del diritto allo sport trova una collocazione diversa rispetto a quella da me presentata – ha continuato la Versace – ma è comunque un traguardo importantissimo di cui tutto il Parlamento deve andare fiero, che può portare ad una svolta culturale importante e necessaria. Del resto, quanto fosse importante il riconoscimento del diritto allo sport lo abbiamo compreso davvero tutti durante la pandemia dovuta al Covid-19. Da un lato il mondo dello sport, importantissimo comparto anche economico, ha sofferto molto delle necessarie restrizioni, ma, al contempo, è stato sempre consentito, seppur limitatamente, l’esercizio del diritto allo sport e lo svolgimento di attività motoria all’aperto».
«Questa circostanza – ha aggiunto – ci ha reso più consapevoli della necessità di tutelare e garantire questo diritto per la salute e il benessere di ciascuno, consentendo nel giro di pochi mesi l’approvazione in prima lettura sia al Senato che alla Camera».”
La Versace si è soffermata anche sul valore educativo e sociale dello sport soprattutto tra le persone con disabilità: «Per molti lo sport rappresenta anche la scusa per uscire di casa, confrontarsi con gli altri, alzare l’asticella e sentirsi parte del mondo e non un mondo a parte» e poi, parafransando Nelson Mandela, Giusy ha evocato l’universale potere dello sport per cambiare il mondo, per poi concludere: «Adesso, l’auspicio ampiamente condiviso è che, con gli ultimi due passaggi parlamentari necessari, si possa entro questa legislatura concludere l’iter e far vedere la luce a questa importante riforma». (rp)

 

La Regione sostiene 20 manifestazioni sportive con contributo fino a 100mila euro

Con l’avviso pubblico per la concessione di contributi per Grandi Eventi turistici a carattere sportivo, la Regione Calabria sosterrà 20 manifestazioni con un contributo fino a 100mila euro, «che servirà a sostenere l’organizzazione, la promozione, i testimonial», ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso.

«Grazie ad un calendario di 20 eventi sportivi agonistici non professionistici – dallo sci al padel, dal kitesurf al tennis – appassionati di sport diversi arriveranno da tutte le regioni italiane e avranno l’opportunità di scoprire la Calabria. Ciò ci consentirà di destagionalizzare l’offerta turistica e di qualificare le presenze con un target eterogeneo e generalmente altospendente», ha aggiunto l’assessore.

«In settimana – ha proseguito – riuniremo le associazioni che hanno promosso gli eventi per definire un cartellone unico e integrato che ci consentirà di aumentare i flussi turistici in bassa stagione. In Calabria abbiamo il sole 340 giorni all’anno, per questo dobbiamo puntare ad avere presenze ben oltre i mesi di luglio e agosto. Il turismo ha generato un pil del 12 per cento prima del Covid, il nostro obiettivo è raggiungere il 20-25 per cento per creare occupazione. Con gli Stati generali del turismo abbiamo disegnato una programmazione incontrando gli stakeholders, i sindaci, tutti gli attori del settore, per realizzare un piano triennale con cui abbiamo ripensato il nostro modo di fare accoglienza».

«Ma già abbiamo messo in campo tante iniziative – ha detto ancora – che ci hanno dato un grande ritorno di immagine, penso al successo di Jovanotti a Scilla e a Gerace con il suo videoclip, al Giro d’Italia di cui la regione è stata official sponsor oltre ad avere ospitato le tappe di Palmi, Scalea e Diamante. A questi – ha concluso l’assessore al Turismo – si aggiungeranno altri appuntamenti. Abbiamo anche pubblicato l’avviso pubblico per la concessione di contributi a Comuni per la legge 13 per fare animazione turistica e organizzare eventi privilegiando artisti e organizzazione locale: si tratta di contributi fino a 6mila euro, ma l’idea è quella di spingere i comuni ad aggregarsi per unire le risorse e organizzare manifestazioni più importanti e maggiormente attrattive». (rcz)

Bando infrastrutture sportive, Princi e Dolce: Con Fincalabra offriamo supporto consulenziale per le domande

FinCalabra ha organizzato ed offre un servizio di informazione a supporto delle Amministrazioni Comunali che intendono partecipare all’avviso del Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mette a disposizione 700 milioni di euro per la realizzazione o la rigenerazione degli impianti sportivi.

«È un’iniziativa a carattere sperimentale, che punta a favorire la partecipazione delle Amministrazioni del territorio calabrese, offrendo anche l’accompagnamento nella compilazione delle domande» hanno dichiarato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mauro Dolce che, insieme al presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, intendono supportare i Comuni per usufruire delle grandi possibilità offerte dai tre cluster di intervento, suddivisi in due bandi di invito a manifestare interesse, che scadranno il 22 aprile. Obiettivo del bando è incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano contestualmente anche il recupero di aree urbane.

Visti i tempi molto ristretti, i due Assessorati regionali nelle settimane scorse avevano già comunicato la disponibilità delle rispettive strutture ad aiutare i sindaci e i relativi tecnici per proporre la candidatura.

Adesso un altro passo nella direzione delle Amministrazioni di tutta la Calabria: «L’iniziativa dell’ulteriore supporto offerto da FinCalabra punta a rafforzarsi nel futuro – hanno detto – per divenire un supporto sistematico offerto dalla Regione volto ad una più rapida ed efficace attuazione dei progetti e della gestione dei circuiti finanziari connessi alla realizzazione degli interventi, in particolare (ma non solo) nell’ambito del Prnn».

«Nei prossimi mesi e negli anni a venire – hanno concluso Giusi Princi, Mauro Dolce e Alessandro Zanfino – i Comuni della Calabria saranno chiamati ad un impegno straordinario per sfruttare l’opportunità di attuazione degli interventi finanziati a valere sulle singole Missioni del PNRR ad essi affidati nella qualità di Soggetti Attuatori. E noi, in qualità di Ente sovraordinato, intendiamo aiutarli, camminando insieme verso un netto cambiamento di questo splendido territorio». (rcz)

L’OPINIONE / Antonio Errigo: Sport e impianti sportivi da riqualificare in Calabria

di ANTONIO ERRIGO – Lo scorso anno, la Giunta Regionale della Regione Calabria – Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici , Mobilità (ILPM), con Decreto Dirigenziale n. 9435 del 21.09.2021, che tra le altra cose si occupa di “concessioni di contributi regionali finalizzati alla realizzazione e riqualificazione impianti sportivi”, approvava le istanze ritenute meritevoli di finanziamento pubblico e riteneva non ricevibili e/o non ammissibili,  quelle carenti  dei previsti presupposti amministrativi.

Anni prima  nel 2016, presso la sede del Consiglio Regionale, venivano presentati alla presenza delle pubbliche autorità e rappresentanti delle istituzioni, i risultati di un mirato censimento degli impianti sportivi presenti in Calabria.
Tali  utilissime attività di sostegno finanziario, monitoraggio e censimento, erano stati favoriti e voluti dal Coni, beneficiando di un dedicato contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A quella data ammontavano a n. 2691, gli impianti sportivi censiti in Calabria. Ora non è dato sapere a chi scrive se le risorse umane e finanziarie pubbliche impiegate abbiano raggiunto i risultati attesi e gli obiettivi previsti.

Se e per quello che può ancora valere il pensiero e la convinzione popolare, parrebbe che sono ancora tanti gli impianti sportivi che non vengono ritenuti idonei e sicuri dai cittadini calabresi, per accogliere bambini, giovani e adulti, al fine di praticare le diverse discipline sportive.

Solo per fare un esempio calzante, la scorsa estate meritavano sicuramente più attenzione pubblica il noto impianto di atletica del Coni e il vicino (poco manutenzionato) campo di calcio “Stadio Ciccarello” del rione Modena di Reggio Calabria. E se vogliamo, anche il frequentato campo di calcio di Pellaro non gode di ottima salute infrastrutturale.

Così come abbisognano di più interventi di riqualificazione, tanti altri impianti sportivi pubblici e privati. Forse occorrerebbe una ispezione da parte delle competenti autorità, allo scopo di accertarne lo stato di manutenzione e sicurezza, intervenendo senza altri ingiustificati ritardi, per la messa in sicurezza e fruibilità alla collettività.

È cosa nota a tutti che qualunque disciplina sportiva si intente praticare, genera salute per gli atleti che la praticano e, sono convinto che anche in questo particolare settore, occorre garantire sicurezza pubblica. A pensarci bene, più si favoriscono le attività sportive, meno casi alcolismo giovanile,  stati di tossicodipendenza, devianze minorili e violenze tra giovani si riscontreranno.

Se potessi decidere dove proporre la costruzione di  un impianto sportivo polivalente, campo di calcio con annessa pista di atletica, ne proporrei almeno uno per ogni Comune. Un impianto sportivo ogni cinque chiese e una palestra o un parco giochi attrezzato in ogni scuola dell’infanzia, media e superiore.

Diversamente, in assenza di impianti sportivi  agibili e fruibili, la micro criminalità cresce e incalza negativamente sul tessuto sociale, soprattutto nelle aree territoriali complesse e complicate periferiche e marginali. I benefici psicofisici in chi è impegnato in una costante attività sportiva sono enormi e impensabili.

Sono talmente importanti per la salute le attività sportive che nel 2019 è stata costituita una società in-house interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, denominata “Sport e Salute SpA”, con a capo un validissimo, sensibile ed efficiente, Presidente e Amministratore Delegato, già Capo Gabinetto del Mise, il dott. Vito Cozzoli.

Per chi volesse saperne di più è sufficiente  leggere gli articoli dello Statuto Sociale, per avere contezza dei compiti e funzioni sociali importanti. Inoltre mi risulta che l’Istituto per il Credito Sportivo, finanzi la costruzione, ristrutturazioni e riqualificazione di impianti e strutture sportive.

Qualche consiglio pratico su come fare e dove intervenire, mi rivolgerei a gente esperta che si è cibata si vita sport: l’indimenticabile assessore allo sport, sostenitore propulsore della Reggina Calcio, già Presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticó, nonché (mi si conceda una nota di parte) a chi ha dedicato una vita ed i suoi migliori anni  allo sport  – sia da  noto attaccante che  come allenatore – il mio caro Zio  “Ciccio Errigo”, voce autorevole del calcio calabrese che più si un suggerimento potrebbe offrire per incidere sullo sviluppo dello sport nei nostri territori. Loro si che hanno dimostrato sul campo e in panchina di amare veramente lo Sport e la Calabria!

L’economia dello sport, il diritto e management  dello sport oramai vengono insegnati nelle migliori Università Italiane ed estere, consci che il management e i manager dello sport, siano essenziali sia  nell’organizzazione di eventi sportivi regionali, nazionali e internazionali, sia nella complessa gestione e manutenzione degli impianti dedicati alle innumerevoli attività sportive, estive, primaverili, autunnali e invernali.

Ritengo quindi che in Calabria ci sia tanto bisogno di “Sport e Salute”, per poter favorire una migliore qualità della vita pubblica generale. Sono convinto che il Coni nazionale e regionale, insieme alle competenti strutture amministrative della Regione Calabria, la società “Sport e Salute” e l’Istituto Credito Sportivo, possano fare molto di più per diffondere e far crescere la cultura dello sport in Calabria.

È bene altresì ricordare che lo sport e la gestione degli impianti sportivi in tutte le realtà territoriali, creano un sostanzioso indotto economico e generano occupazione (preparatori atletici, allenatori, personal trainer, manutentori, custodi, personale addetto alle segreterie ecc.).

Un volano di crescita quindi per l’economia, innalzando nel nostro caso, l’asticella del debole Pil regionale della Calabria e il reddito pro capite dei Cittadini Calabresi.

Più sport, dunque, per più benessere. E speriamo che qualcuno si impegni seriamente in questa direzione.  (ae)

L’allarme di Asi Calabria: Le strutture sportive hanno perso il 26% dei frequentatori

«Si stima che le strutture sportive abbiano perso il 26% dei frequentatori. Il 10% delle strutture ha chiuso, un altro 27% è a rischio chiusura da qui a fine anno e sono a rischio 200 mila posti di lavoro». È quanto è emerso nel corso del webinar, sulla piattaforma dell’Adnkronos, organizzato dall’Asi – Associazioni Sportive Italiane, dedicato all’analisi della situazione dello sport dopo lo stop forzato a causa della pandemia.

La prima delle tavole rotonde di Asi, capofila la Calabria, ha offerto una nuova chiave di lettura e ha affrontato problemi di natura nazionale con focus particolare sulla Calabria, con ospiti ed interventi di grande autorevolezza. L’incontro ha registrato un alto grado di partecipazione. 

«Ora, senza tentennamenti – si legge in una nota – è il momento da parte del Governo di supportare l’impegno di chi eroga sport (associazioni e strutture) e riavvicinare chi, in questo periodo di pandemia, si è allontanato dalla pratica sportiva. Insomma, la partita vera si gioca adesso. Ai dati di autunno dovremo arrivare preparati. Gli operatori sportivi sono allo stremo e non possono affrontare una seconda crisi come quella già passata».

Hanno partecipato alla tavola rotonda: Bruno Campanile, vicepresidente Vicario di Asi; Giuseppe Melissi, presidente di Asi Calabria; Andrea Pambianchi, Presidente di Ciwas; Giorgio Lico, vicepresidente del Coni Calabria; Tilde Minasi, in rappresentanza della Regione Calabria. Gradita presenza, quella dei calciatori Sergio Floccari e Nicolas Viola. A moderare, Valentina Fasolato, Responsabile Marketing e Comunicazione di Asi Sport e Fisco. 

«Un momento di confronto, come quello odierno – ha detto Campanile – è importante per comprendere lo stato dell’arte legato alle singole realtà regionali e capire in quale direzione andare. Ogni scelta di carattere nazionale dovrebbe tenere conto delle singole problematiche locali».

Gli fa eco Giuseppe Melissi: «A livello governativo, sono stati stanziati fondi un po’ alla cieca, senza andare ad analizzare di fatto le esigenze del territorio. Ritengo ottimo che siano stati agevolati i collaboratori sportivi ma avrei auspicato che altrettanto fosse fatto per le società e le associazioni sportive. Le esigenze di queste ultime categorie andrebbero valutate con altrettanta attenzione. Ecco che salta all’occhio la necessità di un maggiore ascolto del territorio e l’iniziativa di ASI va in questa direzione».

«Su richiesta del Coni – ha proseguito – era stato stanziato un fondo di 3 milioni di euro per il mondo sportivo calabrese, finanziando le società sportive che ne hanno fatto richiesta. Lo stesso non è, poi, stato speso tutto. Da pochi giorni la Regione ha pubblicato un preavviso per un bando che rimette a disposizione la somma residua. È, dunque, d’obbligo da parte mia un plauso alla Regione Calabria che offre così nuovo ossigeno al comparto sportivo altamente penalizzato».

«I centri sportivi – ha detto Pambianchi – sono stati i primi a essere chiusi e sempre gli ultimi a poter riaprire, anche se i controlli dei Nas sono sempre andati bene contrariamente a quelli avvenuti nei supermercati e sui mezzi pubblici».

Il vicepresidente Coni Calabria, Lico, ha lanciato l’allarme sull’allontanamento dei giovani dallo sport: «Avremo purtroppo una perdita di talenti futuri. Abbiamo un senso di ripartenza che è al momento apparente: mi auguro non avvenga come lo scorso anno in cui ci hanno fatto riaprire brevemente e poi richiudere».

Sulla stessa linea, Tilde Minasi, consigliere di maggioranza della Regione Calabria: «C’è ancora tanta paura nell’avvicinarsi ai centri sportivi. Di questo siamo consapevoli. Io credo che lo sport meriti attenzione perché luogo di valori, condivisione, educazione, impegno oltre che un grande indotto economico e anche attrattore turistico, riflesso utile sul servizio sanitario». 

Due gli interventi di chi ha fatto dello sport la propria ragione di vita, Sergio Floccari e Nicolas Viola.

«Dobbiamo incentivare i ragazzi – ha detto Floccari – a tornare a praticare lo sport per il benessere sia fisico che psicologico; il nostro compito è quello di riuscire ad aiutare le generazioni più colpite dal Covid, quelle degli adolescenti, quelli che hanno perso interesse o pensano di non poter riprendere come prima».

Nicolas Viola ha invece posto l’accento sulla tempra degli italiani: «Come professionista ho il dovere morale di aiutare giovani, insegnare loro quello che hanno insegnato a me e contribuire alla loro crescita. Confronti come questi sono il motore per accendere questo meccanismo». (rrm)

Dalla Regione 1,5 milioni per lo sport

Sono 1,5 milioni di euro la somma stanziata dalla Regione Calabria per sostenere il settore sportivo e, in particolare, le associazioni e società sportive dilettantistiche che operano sul territorio regionale e che hanno subito gli effetti dell’emergenza Covid-19.

La misura, che ha una dotazione finanziaria di un milione e 441mila euro, prevede un contributo a fondo perduto rivolto alle associazioni sportive dilettantistiche (asd) e alle società sportive dilettantistiche (ssd) iscritte al registro nazionale Coni, oppure al registro nazionale Cip, alla data del 30 aprile 2021 e in possesso dei requisiti specifici.

Le domande dovranno essere compilate direttamente sulla piattaforma informatica, secondo le istruzioni fornite e le procedure descritte nella manualistica d’uso dedicata, che sarà pubblicata sul portale istituzionale Calabria Europa.

«Grazie a questo nuovo avviso – ha dichiarato il presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì –, contiamo di dare un aiuto concreto a tutte quelle realtà sportive impegnate nel territorio regionale. Il settore è stato duramente colpito dagli effetti dei lockdown e ha bisogno di sostegni concreti per poter ripartire. La Regione, a poche ore dallo storico trionfo a Euro 2020 della nazionale italiana, dimostra così di essere vicina a tutte le società, a tutti i tesserati e a chi crede nella funzione educativa e aggregante dello sport. Le tante esperienze virtuose attive nei territori della Calabria meritano la massima attenzione istituzionale: lo stiamo facendo». (rcz)

La sottosegretaria Dalila Nesci: La partita più importante per sport in Calabria è quella dell’inclusione

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha sottolineato che «la partita più importante, per lo sport in Calabria, è quella dell’inclusione».

Per la Nesci, infatti, «in Calabria, e nel resto del Paese, lo sport deve inderogabilmente ambire a raggiungere i massimi livelli di inclusione. La risposta del comparto sportivo alle specifiche esigenze degli atleti affetti da disabilità è un indicatore fondamentale per misurare lo stato di salute del nostro sistema sociale. Monitorarlo con attenzione costante ci permette di correggere la rotta,  perfezionare le nostre politiche sociali con risorse ed infrastrutture adeguate».

«Dopo mesi – ha spiegato – in cui l’attività sportiva di gruppo è stata fortemente limitata, anche i meno esperti ne hanno potuto riconoscere il ruolo benefico a livello psico-fisico. La limitazione vissuta sulla pelle di tutti nel periodo appena trascorso deve essere da spinta all’evoluzione per la nostra cultura sportiva. Anche per queste ragioni nei giorni scorsi ho incontrato il Comitato Italiano Paralimpico ed il team calabrese dell’Associazione Special Olympics. Con il presidente del Cip, Antonello Scagliola ed il segretario regionale Sport e Salute, Walter Malacrino, siamo entrati nel merito di 3 iniziative volte a promuovere lo sport nei parchi, le associazioni sportive dei quartieri più disagiati e la pratica di attività per le categorie più fragili. Con lo staff di Special Olympics abbiamo invece approfondito i risultati entusiasmanti degli atleti e il recente evento “Torch Run” che ha attraversato tutta la Regione». (rrm)

REGGIO – Waterfront, Falcomatà: Sport vero e proprio diritto di cittadinanza

Beni comuni e spazi condivisi: lo sport riparte in città è stato il tema su cui si è incentrato il terzo incontro di accompagnamento all’inaugurazione del Waterfront a Reggio Calabria.

Sul tema, coordinati dall’assessore Giuggi Palmenta, si sono alternati gli interventi del sindaco Giuseppe Falcomatà, di Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, di Cinzia Nava, presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Calabria, di Maurizio Condipodero, presidente del Coni Calabria, di Antonello Scagliola, presidente del Cip Calabria, di Fabio Pagliara, presidente della Fondazione Sport City, di Nicolò Di Tullio, Project Developer Ocean Agorà, e di Federico Pagliara, Ceo ff Sports Consulting. Dall’iniziativa è anche emersa la possibilità che Reggio si possa candidare ad ospitare i “Giochi del Mediterraneo 2030”.

Se per il presidente Malagò, il concetto di Waterfront è «un valore aggiunto per la città di Reggio», tanto che «si deve sviluppare in modo definitivo così come avvenuto a Barcellona, Sidney o Valencia che hanno saputo coniugare il rilancio del fronte mare al valore sportivo», secondo il sindaco Falcomatà «Reggio si prepara ed essere non solo museo, ma anche palestra all’aperto».

«Sul Waterfront – ha detto il primo cittadino – esiste un’area dedicata al fitness, ma di fatto è già un luogo vissuto da migliaia di cittadini che vi passeggiano, corrono, respirano area pulita. Lo sport è salute, ma per la nostra città si conferma essere un vero e proprio diritto di cittadinanza. Questo è un il pezzo della programmazione più ampia che stiamo portando avanti anche sulle infrastrutture dello sport con risorse europee, con i bandi del Governo nazionale, partecipando alle manifestazioni d’interesse dell’Anci nazionale, in sinergia istituzionale con le federazioni, gli enti di promozione, il Coni o con le federazioni della disabilità».

Fra gli esempi portati dal sindaco Falcomatà, c’è la riqualificazione totale della zona di Piazza della Pace su cui proprio il Coni nazionale «assume un ruolo determinante».

«Il presidente Malagò – ha aggiunto – è un amico di Reggio e lo ha dimostrato in tanti modi. Prima con la visita al Parco Caserta riaperto dopo anni di chiusura e, successivamente, con la seduta della Giunta nazionale del Coni organizzata a Palazzo Alvaro, un onore per l’intera Città Metropolitana».

«Non una semplice passerella – ha ricordato Falcomatà – ma il momento in cui il Comitato olimpico ha confermato l’impegno di lasciare traccia indelebile sul territorio perché, in quell’occasione, ha deliberato il progetto esecutivo di riqualificazione della piscina comunale, un investimento da sette milioni di euro capace di rigenerare una zona della città dove, per altro, insistono numerose altre azioni di riqualificazione urbana: dal bando Qualità dell’abitare, allo stadio “Granillo” totalmente riammodernato, fino al Parco lineare sud e alla ristrutturazione di impianti dedicati alla pallavolo, al karate, al basket. A tal proposito, a breve sarà indetta la gara d’appalto per questi lavori».

Un’altra buona notizia, dunque, che per l’assessore Palmenta «aiuta nel percorso intrapreso di costituzione della “Sport City”, dove gli spazi urbani diventano luoghi idonei ed ideali per il fitness ed il benessere collettivo».

Concetto ripreso da Cinzia Nava, che ha raccontato il Waterfront come «un posto attrezzato per la cura di tutti i cittadini; uno spazio privo di barriere che consente l’attività fisica anche alle persone con disabilità. E’, insomma, un’infrastruttura che traduce, in fatti concreti e pratici, la teoria delle pari opportunità». (rrc)

La Regione stanzia 3 milioni di euro a fondo perduto per lo sport

La Regione Calabria ha pubblicato l’avviso Sport In Calabria che destina 3 milioni di euro, a valere sul Pac Calabria 2007/2013, ad associazioni e società sportive operanti sul territorio regionale mediante la concessione di un contributo a fondo perduto.

L’intervento, disegnato di concerto con i vertici regionali del Coni, si propone di sostenere le varie realtà sportive colpite dalla crisi socio-economica determinata dall’emergenza Covid con un aiuto a fronte delle perdite derivanti dalla chiusura forzata, dalle esigenze di sanificazione e dalla restrizione di accesso degli utenti. Il contributo previsto è di 1.000 euro per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (Ssd) amatoriali e di 1.500 euro per quelle agonistiche.

«Con questo Avviso abbiamo assunto un impegno a favore delle tante realtà sportive – ha sottolineato Jole Santelli, presidente della Regione Calabria – che nei territori hanno un ruolo fondamentale in termini aggregativi, socializzanti e formativi. Riteniamo che questa misura, frutto della diretta interlocuzione con i vertici regionali del Coni, possa rappresentare un aiuto concreto per sostenere le associazioni e le società sportive dilettantistiche che assai spesso sono ossatura e collante sul piano sociale e in grado di promuovere il benessere fisico e delle menti dei nostri ragazzi».

«Vogliamo essere al fianco delle tante piccole società – ha aggiunto – che, sebbene non particolarmente solide economicamente, e in più provate dalla crisi, sono animate da grande passione e vitalità. Vogliamo fare in modo che possano continuare a prestare in sicurezza il proprio servizio educativo ai tanti giovani con quella forza e quella spinta al sogno, che si inizia a respirare proprio nei campetti di terra battuta o nelle piccole palestre, che è patrimonio per tutti noi calabresi».

Possono presentare domanda le Associazioni e società sportive dilettantistiche, costituite e operanti in Calabria, che alla data del 30 giugno 2020 hanno confermato la loro iscrizione al Registro Nazionale Coni oppure al Registro Nazionale Cip e sono in possesso dei requisiti specifici di ammissibilità.

Le richieste di contributo dovranno essere compilate direttamente sulla apposita piattaforma informatica, secondo le linee guida che saranno rese pubbliche sul sito di Calabria Europa e di Fincalabra.

La piattaforma per l’inserimento delle domande aprirà giorno 31 agosto 2020 alle 10,00 e chiuderà giorno 10 settembre 2020 alle ore 18,00. (rrm)

Sport in Calabria, Callipo: «ecco le mie proposte per lo sport calabrese»

Nei giorni scorsi, il Coni Calabria ha lanciato un appello alla Regione Calabria affinché prenda «contezza della crisi del mondo sportivo analizzandone le criticità dirette e indirette, legate giocoforza agli aspetti relazionali e formativi connessi alla pratica sportiva si attende una risposta chiara e precisa sulle modalità di approccio che si intendono adottare al fine di garantire la sopravvivenza dello Sport in Calabria».

Un appello, quello del Coni Calabria, nato dal fatto che «nel bilancio della Regione Calabria non è stato stanziato un solo euro a favore dello sport», ma che trova appoggio da Pippo Callipo, capogruppo di Io Resto in Calabria in Consiglio regionale, che ribadisce come «non si può rimanere indifferenti all’appello lanciato dal presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero».

«Il fatto che nel Bilancio della Regione – ha dichiarato il consigliere Callipo – non si siano previste misure concrete per far fronte all’emergenza che ha investito anche le associazioni sportive è grave e bisogna porre rimedio analizzando a fondo i punti del “Manifesto” lanciato dal Coni calabrese ed evitando, invece, di alimentare la pratica politica delle clientele che tanti danni ha fatto in passato».

«Oltre a condividere in toto – ha proseguito Callipo – e a sostenere la piattaforma programmatica redatta dal Coni, alla luce della passione che nutro da decenni per lo sport, vorrei a mia volta aggiungere delle proposte costruttive, limitate all’uscita dall’emergenza, che spero possano essere valutate. Per la piena ripresa delle attività sportive dopo la stagione estiva, la Regione deve prevedere misure e strumenti per migliorare l’interazione tra il Coni, la scuola e le associazioni. Virus permettendo e nel rispetto di appositi protocolli sanitari, le palestre e gli impianti sportivi scolastici devono essere accessibili alle realtà associative evitando, altresì, che gli enti proprietari richiedano tariffe salate ai soli fini di rimpinguare i propri bilanci. Senza l’accessibilità degli impianti, qualsiasi misura risulterebbe inefficace».

«Ritengo indispensabile – ha spiegato ancora il capogruppo di Io Resto in Calabria – creare una linea di intervento per l’adeguamento e la realizzazione degli impianti sportivi all’aperto e per l’acquisto delle attrezzature sportive annesse favorendo i soggetti privati capaci di fare rete, nonché gli Enti pubblici agevolando anche i Comuni in dissesto economico, i cui cittadini non possono subire una compressione dei diritti e delle opportunità».

«Infine – ha concluso Callipo – sarebbe opportuno verificare le risorse impegnate, nel primo semestre e successivamente anche nel secondo semestre, sul capitolo delle manifestazioni sportive previste dalla L.R. 28/2010 e destinare le risorse inutilizzate alla creazione di un fondo di solidarietà per le associazioni sportive che operano in territori ad alto rischio devianze ed emarginazione, che promuovono l’integrazione sociale, la parità di genere e gli sport paraolimpici e che contribuiscono alla crescita dei giovani attraverso progetti certificati dal Coni o dalle Federazioni ed enti sportivi di riferimento». (rcz)