Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha rinnovato l’appello alla Regione affinché sblocchi la sottoscrizione dell’accordo tra Regione e Anas sembra bloccata per la Sibari-Coserie della Strada Statale 106.
III Megalotto SS 106, il Comune di Trebisacce fa chiarezza
Il Comune di Trebisacce ha fatto chiarezza sulla presunta eliminazione dello svincolo di Trebisacce dal progetto esecutivo del Terzo Megalotto della SS106 Ionica.
«Preliminarmente – si legge nella nota – è opportuno precisare che il progetto esecutivo attualmente in fase di attuazione prevede uno svincolo monodirezionale in località Broglio, che consentirà l’accesso in entrata e in uscita per il traffico proveniente e diretto a Cosenza. Questo svincolo è stato formalmente inserito nella Delibera Cipe dell’1 agosto 2017, a seguito della concertazione tra il Comune di Trebisacce e le istituzioni coinvolte, poiché, nonostante le risultanze degli incontri preliminari tra Anas e Comuni interessati, il progetto originario non prevedeva alcuno svincolo per Trebisacce, né in entrata né in uscita in quanto la nuova arteria stradale (di 38 km) era ed è considerata strada a scorrimento veloce e ed alta capacità di traffico».
«Nonostante queste disposizioni iniziali – continua la nota – l’Amministrazione Comunale non è rimasta passiva di fronte alla situazione. Anzi, ha più volte richiesto formalmente l’inserimento anche di uno svincolo monodirezionale per il traffico proveniente da nord (Taranto), con l’obiettivo di migliorare sensibilmente l’accessibilità e la fruibilità della città. Tale richiesta è stata supportata da uno studio tecnico dettagliato redatto dall’Università della Calabria (Unical) e presentata ufficialmente sia al Ministero delle Infrastrutture che all’Anas. Il General Contractor del progetto, Sirjo S.p.A., ha preso atto di queste istanze, ma al momento non è ancora giunta un’autorizzazione formale».
«L’Amministrazione Comunale – prosegue la nota – ha ribadito la necessità di realizzare questo svincolo aggiuntivo attraverso la Delibera n.199 del 26/09/2019, evidenziando l’importanza di garantire un collegamento diretto e fluido sia per chi arriva da nord che per chi proviene da sud. Un collegamento completo in entrambe le direzioni è considerato cruciale per il futuro sviluppo economico e sociale della città, oltre che per favorire una mobilità efficiente e sicura».
Negli ultimi mesi, l’Amministrazione Comunale «ha intensificato i propri sforzi per ottenere la realizzazione di un secondo svincolo monodirezionale per il traffico proveniente da e diretto verso Taranto, ed a tal proposito ha chiesto al Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, di convocare un incontro con Anas ed il Ministero delle Infrastruttura», viene spiegato nella nota, sottolineando come «il presidente della Regione, Roberto Occhiuto ha già risposto formalmente al sindaco, confermando la sua disponibilità, ed un incontro su questo tema è previsto nei prossimi giorni».
«L’Amministrazione Comunale continua a lavorare – viene evidenziato – in stretta sinergia con tutti gli Enti preposti. Il dialogo costante con le istituzioni competenti è volto a monitorare l’evoluzione del progetto, esplorare soluzioni alternative e garantire che le esigenze di Trebisacce siano rappresentate adeguatamente. Il nostro obiettivo resta quello di ottenere il miglior risultato possibile per i cittadini, con un’infrastruttura che favorisca il pieno sviluppo della città e delle sue potenzialità».
«Questo impegno, costante e trasparente – conclude la nota – dimostra la volontà dell’Amministrazione Comunale di non fermarsi di fronte agli ostacoli e di mettere sempre al primo posto il benessere e la crescita del nostro territorio. L’Amministrazione invita i cittadini ad attendere comunicazioni ufficiali, che potranno descrivere in maniera veritiera e precisa l’evoluzione della situazione, evitando interpretazioni fuorvianti o non corrette che descrivano un quadro della situazione diverso da quello reale». (rcs)
Il Prefetto di Cosenza Padovano sul cantiere del III Megalotto della SS 106
Il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, è stata in visita sul cantiere Webuild del III Megalotto SS 106 Jonica in Villapiana, l’opera pubblica che rappresenta il più ampio progetto infrastrutturale della Calabria.
All’incontro erano presenti il Questore di Cosenza, dott. Giuseppe Cannizzaro, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Andrea Mommo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Colonnello Giuseppe Dell’Anna, il Capo della Direzione Investigativa Antimafia, dott. Beniamino Fazio (Capo Centro D.I.A. Catanzaro) ed il Colonnello dell’Esercito Italiano, il Com. Raggruppamento 4 Calabria, Simone Scodellaro.
Il Prefetto è stato accolto da Salvatore Lieto, amministratore delegato della Sirjo S.c.p.A. e Progettista, per un primo briefing volto ad illustrare le caratteristiche dell’opera.
A seguire una visita tecnica sui primi 7 km del tracciato in via di completamento per poi spostarsi nei pressi dell’impianto di betonaggio, vero e proprio cuore pulsante della commessa.
Il saluto alle maestranze ha rappresentato uno dei momenti più significativi della visita, grazie all’incontro con i dipendenti e i circa 600 operai, che ogni giorno lavorano per il completamento di un’infrastruttura stradale di grande rilevanza per la regione.
Questo incontro testimonia, ancora una volta, la stretta collaborazione iniziata a suo tempo con la sottoscrizione di un Protocollo di Legalità con il contraente generale, la stazione appaltante, le organizzazioni sindacali e l’Ispettorato del lavoro e che si è consolidata nel tempo come dimostra l’assegnazione anche di un contingente dell’Esercito Italiano – missione Strade Sicure, con l’obiettivo di garantire una piena e sicura operatività ai cantieri, a tutti i lavoratori e alle aziende coinvolte nella realizzazione dell’infrastruttura.
Il commissario Sasso: I primi sette km del Terzo Megalotto della SS 106 pronti a essere aperti
Il commissario della Lega, Rossano Sasso, ha annunciato che «i primi sette chilometri, che collegano il Viadotto Laghi all’innesto con la Statale 534, sono già asfaltati e pronti per essere aperti al traffico, mentre gli ulteriori 18 chilometri, compresi tra la Statale 534 e l’imbocco della galleria Trebisacce Sud, verranno completati e resi percorribili entro la fine del 2025».
«Un progetto ambizioso che, nonostante le difficoltà del Covid e le sfide poste dal rischio di infiltrazioni criminali, sta procedendo a ritmo sostenuto, rispettando il cronoprogramma previsto», ha detto Sasso, sottolineando come «questo straordinario risultato è reso possibile grazie al costante impegno del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha sempre posto come priorità il miglioramento delle infrastrutture del Sud Italia, con particolare attenzione alla Calabria. Salvini ha lavorato instancabilmente per potenziare sia la rete ferroviaria che quella stradale della regione, portando benefici concreti in termini di sicurezza e qualità dei trasporti».
Esprimendo il suo pieno apprezzamento per l’impegno del Governo, Sasso ha sottolineato come «l’apertura della Nuova Strada Statale 106 Jonica rappresenti un passo fondamentale per l’integrazione della Calabria con il resto del Paese. Questa nuova arteria collegherà l’Alto Ionio Cosentino con la costa Adriatica e, attraverso future opere in programma, migliorerà il collegamento con le città di Crotone e Catanzaro».
«Grazie alla collaborazione tra tecnici di Webuild, Anas e le forze dell’ordine – ha proseguito – la realizzazione del Terzo Megalotto assume un valore simbolico, dimostrando che, quando lo Stato è presente con determinazione, le grandi opere possono essere portate a termine nei tempi stabiliti».
«La Nuova Strada Statale 106 Jonica – ha concluso – si prepara a diventare una delle arterie principali della regione, garantendo una mobilità più sicura e agevole per tutti i viaggiatori, finalmente avvicinando l’Alto Ionio Cosentino al resto d’Italia».
Sasso (Lega): Il Ministro Salvini procede spedito per lo sviluppo infrastrutturale della Calabria
Rossano Sasso, commissario regionale della Lega, ha evidenziato come «è motivo di grande orgoglio sottolineare il lavoro eccezionale che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sta portando avanti per il nostro territorio».
STATALE 106, C’È IL RISCHIO REVOCA FONDI
I PROGETTI SONO CARENTI E INADEGUATI?
Sono numerose le preoccupazioni sul processo di ammodernamento della nuova Strada statale 106. In particolare l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 che ha reso noto di aver inoltrato, all’ufficio competente della Regione Calabria, una osservazione. Proprio al Settore che si occupa della Valutazione di Impatto Ambientale (Via), della Regione Calabria è stato chiesto di vincolare la realizzazione dell’intero progetto al finanziamento complessivo dei progetti definitivi esecutivi dei Lotti 1 e 2.
Pertanto si è chiesto, per ragioni di carattere ambientale e non solo, di vincolare la realizzazione del progetto proposto solo e soltanto quando saranno interamente finanziati i costi determinati dei progetti definitivi esecutivi di tutti i 32 chilometri del tracciato.
All’osservazione, peraltro articolata, indichiamo di seguito il testo – senza aggiungere alcun commento – della controdeduzione ricevuta: “Le risorse per la realizzazione del progetto sono autorizzate ai sensi dell’art. 1, comma 51, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”. Specifichiamo, inoltre, che tale controdeduzione non è stata ricevuta dal Settore preposto della Regione Calabria ma dall’Anas Spa.
Nuova SS 106 tra Sibari e Corigliano Rossano: Un progetto “carente”
Leggendo il parere ed i verbali dell’adunanza del 1° marzo 2023 si può intuire che seppure il progetto proposto da Anas Spa sulla Catanzaro – Crotone presenta diversi problemi rilevati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non vi sono dubbi sulla realizzabilità dell’Opera.
Leggendo il parere ed i verbali dell’adunanza del 22 marzo 2023, si comprende banalmente, quanto le prescrizioni (diverse e svariate), sollevate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sulla Corigliano-Rossano – Sibari siano tali da mettere in dubbio persino la fattibilità dell’Opera.
Basta ricordare che nel verbale dell’adunanza sono riportate chiaramente le parole del Presidente Fabio Croccolo il quale osserva che “il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie ecc., che non giustificano né la scelta tecnica operata, che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire dei risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi”.
Non solo ma Croccolo va giù duro nei confronti di Anas Spa precisando che “la Sezione non intende impedire lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia e comprende la necessità di accelerare i procedimenti, ma non può non sottolineare che i Pfte non possono basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche, ma devono contenere descrizioni dettagliate, in coerenza con il livello progettale considerato, degli interventi selezionati, che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi e, di conseguenza, ad una valida Analisi Benefici Costi a tutela dell’interesse generale dei cittadini”.
E quando il Direttore Generale del Dipartimento Infrastrutture, Claudio Moroni, ha chiesto se il progetto è stato approvato con prescrizioni oppure se non è stato approvato, il presidente Fabio Croccolo ha specificato che il progetto non necessita di un nuovo esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, poiché esso non esprime pareri vincolanti. Si può, quindi, procedere in fretta seguendo l’iter di approvazione del progetto. Tuttavia, ammonisce il Presidente Croccolo, tenendo conto delle prescrizioni riportate nel parere perché, senza di quelle, il progetto non potrà superare la verifica di ottemperanza.
Qual è il progetto all’attenzione della Via regionale
A seguito della pubblicazione (dovuta per legge), del progetto sul portale della Regione Calabria a seguito della procedura Via, siamo riusciti, finalmente, a visionare l’incartamento progettuale.
Ciò che stupisce è che il progetto pubblicato è grosso modo lo stesso progetto presentato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In pratica, quasi nessuna delle prescrizioni ricevute in adunanza il 22 marzo scorso sono state rispettate dall’Anas Spa.
La scelta di Anas Spa
Appare, quindi, evidente che l’Anas Spa probabilmente ha colto una opportunità: portare alla Via. regionale il progetto con la consapevolezza che non avrà alcun problema a superare questo passaggio in modo che ad aprile/maggio potrà finalmente essere mandato in gara e, chi si aggiudicherà la progettazione definitiva esecutiva, avrà il compito di realizzare un progetto (in un anno per come stabilito dal cronoprogramma), che però dovrà tenere conto di tutte le gravi e pesanti prescrizioni indicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, senza le quali, il progetto non potrà superare la verifica di ottemperanza necessaria alla sua realizzazione. Oppure, molto più probabilmente, non è stata capace di redigere un progetto capace di rispettare tutte le prescrizioni imposte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici…
Il decreto interministeriale: Ecco le modalità di revoca del finanziamento
A tutto questo si aggiunge, il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 avente per oggetto “Individuazione del soggetto attuatore e dei lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica da finanziare con le risorse di cui all’articolo 1, comma 511, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, nonché’ dei criteri e delle modalità di erogazione e di revoca delle medesime risorse” e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.60), il 12 marzo 2024.
Qui, all’articolo 4, “Modalità di erogazione e di revoca delle risorse” viene specificato chiaramente che nell’ipotesi in cui dovessero registrarsi dei ritardi sui tempi stabiliti dal cronoprogramma oppure se non vi è la copertura finanziaria l’intervento previsto viene revocato e, ovviamente, con esso il finanziamento che sarà inserito nel Contratto di Programma sottoscritto con Anas Spa e – citiamo testualmente – dell’avvenuta revoca si dà adeguata informativa al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.
Finanziamento a rischio
I problemi che mettono a rischio il finanziamento riguardano il progetto di ammodernamento del tratto Corigliano-Rossano – Sibari. Qui c’è il rischio concreto che, delle tre, possa certamente accaderne una:
1) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva realizzerà un intervento che rispetterà le prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, supererà la verifica di ottemperanza ma costerà almeno 2 miliardi (quindi il doppio), rispetto a quanto previsto da Anas Spa che stiva l’intervento in un miliardo;
2) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva realizzerà un intervento che non rispetterà le prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, quindi, non supererà la verifica di ottemperanza: in questo caso non saranno rispettati i tempi stabiliti dal cronoprogramma;
3) chi si aggiudica la progettazione esecutiva-definitiva, dopo aver svolto per la prima volta le valutazioni approfondite in fase progettuale evidenziate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, non riuscirà a realizzare il progetto.
La revoca del finanziamento interesserà la Crotone-Catanzaro?
Leggendo e rileggendo il Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 il finanziamento di 3 miliardi previsto nella legge di Bilancio del 2022 destinato alla Statale 106 non vi è alcuna precisazione circa i due interventi prescelti dal “Commissario Straordinario per la Statale 106” Ing. Massimo Simonini. Per questa ragione è difficile ipotizzare quale sarà il possibile scenario.
Se verranno – come è auspicabile – revocati solo i 1.000 milioni di euro previsti per la Sibari – Corigliano-Rossano oppure se, invece, sarà revocato l’intero finanziamento di 3.000 milioni di euro. Anche perché sarà molto difficile che il progetto definitivo-esecutivo del solo tratto ammodernato della Statale 106 compreso tra Catanzaro e Crotone potrà costare meno di 3,5 miliardi di euro.
Una cosa è certa: restando a ciò che è stato scritto nel Decreto Ministeriale del 12 ottobre 2023 la revoca riguarderebbe tutto ma c’è da sperare che prevalga il buonsenso e, magari, le risorse revocate sulla Sibari – Corigliano-Rossano possano essere utilizzare per il completamento della Catanzaro – Crotone.
L’ultimo Cipess parla chiaro
L’altro elemento che lascia senza alcun dubbio è fornito dall’esito dell’ultimo Cipess dello scorso 21 marzo. In pratica mentre si approvano direttamente con una Delibera Cipess 4,6 miliardi di euro per la realizzazione di una tratta di 8,9Km di pedemontana lombarda si sceglie di finanziare indirettamente la Statale 106 utilizzando il Contratto di Programma 2021 – 2025 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas Spa.
In questo modo, semmai dovessero nascere dei problemi tali da portare ad una revoca del finanziamento della Statale 106, le risorse revocate sarebbero comunque riutilizzate nell’ambito del Contratto di Programma 2021 – 2025 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas Spa. (Basta Vittime sulla Strada Statale 106)
L’OPINIONE / Flavio Stasi: Se avremo possibilità di migliorare il tracciato della 106 ci proveremo
di FLAVIO STASI – Leggo un comunicato chilometrico del candidato a sindaco Pasqualina Straface sulla SS. 106. A quel fiume di parole, il cui significato non mi è nemmeno chiaro, rispondo con due semplici fatti.
Il primo: il candidato Straface, nella qualità di consigliere regionale, si è espressa più volte a favore del primo tracciato, che su Santa Lucia passava con un rilevato alto come un palazzo. Se oggi c’è un viadotto urbano con aree verdi, sportive e commerciali, è perché l’amministrazione comunale, da sola, ha contrastato quell’idea. Oltre al viadotto urbano, abbiamo ottenuto il tunnel al Frasso, un percorso più corto, la rotonda di Boscarello, la rotonda di Fabrizio, la rotonda di Toscano Ioele, il ponte sul Cino, il ponte sul Nubrica, l’attraversamento di Gammicella. Altro che rilevato.
Il secondo: se ieri, oggi o domani avremo la possibilità di migliorare ancora il tracciato per la città, noi ci proveremo, sempre. Per un semplice fatto: io faccio il sindaco della mia città, sono stato scelto dalla città e devo rispondere solo alla mia città, non sono stato scelto altrove, da apparati a cui devo rispondere politicamente e per interessi diversi da quelli della città.
A proposito di rispondere politicamente: mi auguro di cuore che alle parole confusionarie proposte sulla Statale 106, si uniscano altrettante note chilometriche sulla Alta Velocità – sulla quale tutto l’apparato è affetto da mutismo cronico – o sul cantiere dell’ospedale fermo da mesi. Spero che almeno per recuperare qualche voto diano la parvenza di cantiere aperto, ma al momento restano solo una ventina di annunci.
Spero presto di potermi confrontare pubblicamente su questi ed altri temi. (fs)
[Flavio Stasi è sindaco di Corigliano Rossano]
Il presidente Occhiuto: Due giorni intensi a Roma su Statale 106, accordo di coesione e vertenza Abramo
Statale 106, rinnovo dell’accordo di coesione e vertenza Abramo Customer Care. È su questo che si sono concentrate le due giornate del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a Roma.
«Due giorni molti intensi a Roma – ha detto su Instagram – per occuparmi della 106, per chiedere al ministro dell’Ambiente di darci la possibilità sostituirci al ministero dell’Ambiente per le valutazioni ambientali per far bandire subito tutti lotti ad Anas».
«Due giorni molto intensi per i lavoratori di Abramo», ha aggiunto il Governatore, assicurando il suo impegno nei confronti della Vertenza dell’Abramo Customer Care: «Sto chiedendo al governo un tavolo per affrontare questo tema. Anche nella prossima settimana lavorerò su questo problema».
E, infine, un incontro col ministro Raffaele Fitto, per firmare l’Accordo di Coesione: «dobbiamo discutere di alcune questioni ancora aperte che, però, stiamo sciogliendo proprio in questi giorni». L’accordo, ha detto Occhiuto, sarà firmato nei prossimi giorni. (rrm)
LA GUERRA DELLA SS 106 CONTRO LA VITA
DEI NOSTRI GIOVANI E DI QUESTA TERRA
di FRANCO CIMINO – E la pioggia finalmente è arrivata. Nessuno la cercava. Nessuno l’aspettava più in questo lungo dicembre che ci ha regalato un Natale quasi estivo. Con il chiarore del cielo che contrastava il cedere precoce della luce del giorno, secondo la regola dell’inverno e dell’ora naturale, che il pomeriggio era già sera. La pioggia è arrivata in serata avanzata. Insistente. Battente. Forte. Ma non di temporale.
È arrivata in silenzio senza tuoni né lampi di fuoco. Battente, però. Sui vetri delle finestre. Sui cornicioni. Sul pavimento dei balconi. E la senti. Oh, sì che la senti, anche se non fa rumore! Non pioveva, oggi, a fine mattinata. Non pioveva sulla statale 106, all’altezza del km 171, in località Calalunga-Pietragrande (km 171+300), come dicono i verbali tecnicamente dettagliati della Polizia e dei tecnici stradali. Lì, su quel tratto, al centro esatto della strada che separa la Marina di Catanzaro da Soverato, che saranno, da ambedue le direzioni, otto-dieci minuti per arrivarci, non pioveva da settimane. Non pioveva neppure oggi. C’era luce sulla via. E si vedeva bene e lungo. È una giornata di festa, questa. Una festa bella. L’Epifania, portatrice di doni al Bambino e da Lui promesse di vita nuova per tutti gli uomini e le donne di questa terra. Specialmente, per i ragazzi e i giovani. È la festa delle famiglie. E del riposo dal chiasso di queste due settimane, piene di movimento, di auto, di merci, di persone, di musiche assordanti e di piazze affollate. Di quasi tutti che hanno fretta e ti passano davanti senza neppure vederli, poterli salutare se li conosci.
Domandargli dove stiano andando visto che sembrano indirizzarsi sul versante sempre opposto dal tuo. E poi, tra due giorni, complice la domenica, i figli torneranno a scuola. Si sta a riposo, oggi. I più stanno a casa per l’Epifania. O per la Befana. Sono le le tredici e trenta circa. È l’ora canonica del pranzo della festa. Non c’è molto traffico. Poche automobili, che vanno in opposte direzioni. Non c’è stanchezza. Non c’è l’alcol e la testa di fumo delle notti del sabato del divertimento acceso. Si può stare tranquilli, oggi, giorno della festa.
Non è successo nulla ad alcuno dei partecipanti ai diversi veglioni. È stato un Buon Natale e un buon fine 2023. Non può succedere più nulla. E, poi, oggi, è la Festa dei doni. E su quella strada sulla quale siamo passati mille volte noi. Da soli e con le nostre famiglie. E i nostri figli. Anche in qualche momento di questo lungo Natale. E le nostre raccomandazioni fatte per monotonia genitoriale, in quel ricorrente “andate piano, vi raccomando. E state attenti”, detto così perché lo diciamo. Ma senza particolari timori, come quando, invece, li sappiamo in viaggio su percorsi assai insicuri.
In quel tratto lì, di giorno quieto, si sta più tranquilli. Pur se della cattiva 106 sempre si tratta. Strada quasi bestemmiata, perché portatrice di morti e feriti, lungo tutti i suoi più di trecento chilometri. Quelli che dovrebbero unire tutta la magica realtà che dall’antica Magna Graecia scorre lungo il litorale Sibari-Crotone-Squillace-Monasterace-Reggio Calabria. Ma oggi è il giorno della festa nella giornata di quiete, di luce, di armonia. E, poi, sono le tredici e trenta. Non c’è traffico. Non c’è fretta. Le baldorie sono finite. E le bottiglie di vino e birra pure.
Invece, no. La 106, la strada cattiva, non rispetta alcuna regola. Non perdona errori e distrazioni, non protegge dai guasti tecnici, non difende la gioia di chi la percorre o il bisogno di chi è costretta ad usarla. La strada nata brutta su una lingua di territorio devastata dalle tante bruttezze che le sono state caricate sopra, a mo’ di sfregio e di sfruttamento, la strada lasciata peggiorare per oltre trent’anni e abbandonata da promesse ingannevoli, o da sistemazioni costosissime in tratti disgiunti e assai distanti tra loro, effettuati in tempi lunghissimi che la rendono ancora più pericolosa per le interruzioni quasi ritmiche, semina vittime continuamente.
È una strada contro. Sì, contro. E in opposizione anche. Contro lo sviluppo e la crescita economica della Regione. Contro il bisogno di unità territoriale, economica, culturale e politica. Della Calabria. Contro la estrema necessità di rompere l’isolamento che tiene la nostra terra ai margini dell’intero Paese.
E quasi ignorata dall’Europa, se non per il suo “ condannarsi” ad essere scoglio, invece che felicemente porto, d’approdo dei miserabili che attraversano il nostro mare per cercare pane e lavoro e libertà.
Contro, è questa strada, la vita. Dei nostri ragazzi, soprattutto, che la vita e la forza giovanile lasciano sul quell’asfalto ammalorato. Oggi, giorno della festa dei doni, a quell’ora lo schianto! Due auto piccole si scontrano violentemente. Muoiono tutti i passeggeri di un’auto. Sono quattro ragazzi, tre donne e un uomo. Venivano da San Luca, nel Reggino. L’unico, dell’altra, è in condizioni molto gravi in ospedale. È di Soverato, giovane anche lui nei suoi cinquant’anni, probabilmente di sposo e di padre di giovani come quelli che ha incontrato, “avversativamente dalla sorte”, oggi.
Una tragedia. Da bollettino di guerra. L’ultimo proveniente dall’Ucraina parla proprio di quattro morti innocenti sotto l’odierno vile attacco russo contro una piccola Città.
La guerra della statale 106, continua. Indifferente ai morti che semina come chicchi di dolore immane e di ingiustizia assurda. Quanti ce ne vorranno ancora per chiudere questo cimitero dell’inciviltà? Quante madri e quanti padri dovranno ancora morire agonizzando sul cadavere dei figli? Quanti ancora, figli suoi, di questa terra, dovranno cadere sotto i colpi di una barbarie senza colpevoli? Dal pomeriggio le agenzie di stampa sono prese d’assalto dalle dichiarazioni di uomini delle istituzioni che recano lo stesso grido: “basta vittime sulla strada della morte”. Tutti lo gridiamo. Ma sempre ad ogni strage. E che sia la più clamorosa, altrimenti neppure registriamo il fatto drammatico. Passato il clamore, celebrati i funerali, poi più nulla. Solo indifferenza. Il dolore resta alle famiglie e a quei paesi che non li hanno più visto tornare tutti quei ragazzi. Mentre la lotta per fare la strada nuova, e che si chiami con un altro nome, la fanno solo i due o tre comitati di cittadini (quello di Ciró Marina e di Badolato per dire i più noti), che da anni, in piena solitudine, scendono per le quelle strade.
Per protestare contro lo sterminio. Per rivendicare un diritto. Per opporsi alla morte. Per difendere la vita. Delle persone. E dei nostri figli, che sempre da lì dovranno passare. E la vita della nostra Terra, che non può consentirsi più di perderne neppure uno.
È già notte. E piove più forte. Di una pioggia che non rovina. Sono solo lacrime del Cielo per questo dolore insopportabile. Dolore ingiusto. (fci)
Dal Mit via libera ai cantieri sulla SS 106 Jonica
Con la firma del decreto interministeriale, da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato dato il via liberai cantieri della Statale 106 jonica, da finanziare con i 3 miliardi di euro stanziati nella legge di bilancio 2023.
L’adozione del provvedimento, riferisce una nota del Mit, consente al Commissario straordinario e ad Anas di avviare le gare per far partire i lavori.
«Si tratta di opere attese da anni dal territorio che consentiranno di migliorare la sicurezza e la viabilità – si legge – una delle principali direttrici del Meridione. Le risorse e il decreto adottato in data odierna costituiscono un primo tassello del piano di ammodernamento complessivo della SS106, da Taranto fino a Reggio Calabria, cui il Ministro Salvini sta lavorando fin dal suo insediamento con la massima dedizione».
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sottolineando come si tratta di «una grande occasione per la Calabria».
«Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, e il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno firmato il decreto interministeriale attraverso il quale viene scadenzato il cronoprogramma dei lavori che interesseranno la Strada statale Jonica – ha detto –. Vengono confermati i 3 miliardi di euro stanziati dalla legge di bilancio dello scorso anno per la Ss106 e si stabilisce ufficialmente che Anas sarà il soggetto attuatore degli interventi necessari per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della medesima Strada statale».
«Da questo momento in poi potranno, dunque – ha aggiunto – essere bandite le gare per far partire subito dopo i cantieri. Il decreto firmato oggi, all’articolo 7, prevede inoltre una clausola di flessibilità che dà la possibilità di rimodulare le risorse, anticipandole rispetto agli stanziamenti annuali già previsti, in caso di avanzamento celere dei lavori».
«Una bella notizia per la Calabria, una grande occasione che abbiamo per migliorare sensibilmente la viabilità e la sicurezza – ha sottolineato – in una delle direttrici più strategiche della nostra Regione. Un ringraziamento particolare al ministro Salvini che ha deciso di finanziare questa importantissima opera viaria e di dare credito alle richieste avanzate dal mio esecutivo regionale». (rrm)