SS 106, Rapani (Fdi): Aggiudicati i lavori da CZ a Kr, attesa per Sibari

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’aggiudicazione dei lavori per il nuovo tracciato tra Catanzaro e Crotone, «si compie un altro passo verso una viabilità più efficiente lungo la fascia jonica della Calabria». È quanto ha detto, con soddisfazione, il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, sottolineando come «abbiamo sempre detto che per far ripartire il Mezzogiorno servono infrastrutture, oggi dimostriamo con i fatti che non erano solo parole» ha dichiarato il parlamentare».

Il nuovo collegamento si inserisce nel progetto più ampio che prevede un anello stradale in grado di connettere in maniera efficace il versante jonico con quello tirrenico, contribuendo così a superare il lungo isolamento della costa jonica calabrese.

«Dopo l’aggiudicazione di questi lavori – ha proseguito – attendiamo ora la scadenza del 30 giugno per l’esito della gara relativa al tratto Sibari-Coserie. Intanto il Governo è già al lavoro per individuare i fondi necessari al finanziamento del collegamento Coserie-Crotone, la cui progettazione definitiva è già pronta».

Un intervento strutturale atteso da decenni che, nelle parole del senatore, «restituisce dignità e opportunità a un territorio troppo a lungo lasciato ai margini». La sinergia tra governo, Anas e Regione viene considerata decisiva per l’avanzamento di un’opera che contribuirà a colmare un divario storico e aprire nuove prospettive per cittadini e imprese. (rp)

Mercoledì i sindaci incontrano Occhiuto per variante SS 106

Mercoledì i sindaci degli otto Comuni della Vallata Stilaro-Allaro e una delegazione del Comitato spontanea 106, incontreranno in Cittadella regionale il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per discutere della «nuova variante della Statale 106 che attraversa la città di Caulonia dal km 118+650 al km 121+500, affinché si possa individuare una soluzione più adeguata possibile alle istanze dei comuni della Vallata dello Stilaro-Allaro».

Lo ha reso noto il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, a margine dell’incontro operativo che si è svolto sabato mattina presso la biblioteca comunale di Caulonia alla presenza della presidente del consiglio comunale Agnese Panetta, dell’assessore comunale Antonella Ierace, dei Sindaci degli altri otto Comuni della Vallata Stilaro-Allaro e dei rappresentanti del “Comitato spontaneo 106”.

«L’incontro con il presidente Occhiuto – ha proseguito il sindaco di Caulonia – è stato reso possibile grazie al Consigliere regionale Salvatore Cirillo e all’onorevole Francesco Cannizzaro, che saranno presenti al tavolo di confronto dove siederanno anche il dirigente generale del dipartimento delle infrastrutture e lavori pubblici, Claudio Moroni, per Anas Calabria ci sarà il nuovo commissario per la Statale 106 ionica, Francesco Caporaso».

«Come stabilito nel corso della riunione operativa – ha concluso il sindaco Cagliuso – chiederemo ai nostri interlocutori che il nuovo tracciato della variante della Statale 106 di Caulonia sia spostato più a monte possibile rispetto a quanto finora previsto e che, comunque, si realizzi un doppio senso di marcia per ogni direzione, per garantire una viabilità funzionale alle esigenze e ai bisogni dei cittadini e del territorio». (rrc)

L’OPINIONE / Mariaelena Senese: Accelerare i procedimenti di autorizzazione di nuove cave per SS 106

di MARIAELENA SENESE – La partenza dei lavori su nuovi tratti della Strada Statale 106 rappresenta una notizia importante per la Calabria, ma rischia di diventare un’occasione mancata se non si interviene con urgenza su alcuni nodi cruciali.

Oggi il problema non è solo l’avvio dei lavori, ma la capacità di portarli avanti nei tempi previsti. Servono manodopera qualificata, ingegneri, tecnici e servono  materie prime. Da un lato c’è un’enorme necessità di personale e competenze, e per questo bisogna dare una forte accelerata alla formazione, sfruttando al massimo il sistema della bilateralità. Dall’altro, siamo di fronte a una vera e propria emergenza legata all’approvvigionamento dei materiali, ed è proprio per questo chiediamo alla Regione Calabria un piano cave aggiornato.

Bisogna accelerare i procedimenti di autorizzazione di nuove cave o di ampliamento di quelle esistenti, in particolare lungo l’asse Catanzaro – Crotone – Corigliano Rossano, per evitare che i cantieri rimangano fermi per mancanza di materie prime indispensabili come tutta la gamma degli  inerti.

Non possiamo parlare di cantierizzazione  se mancano i materiali per costruire il nuovo piano cave dovrà necessariamente tener conto delle quantità e qualità dei materiali inerti necessari per tutti i lavori di completamento della Statale 106 da Rossano a Reggio Calabria tenendo conto che un piano cave deve rispondere ad un quadro delle esigenze di medio lungo periodo.

Altro tema caldo è quello legato alla tratta Crotone – Rossano, per la quale sono previsti due interventi,  circa 70 km,  per un valore stimato di 5 miliardi e 200. Su questo tratto Anas ha completato la progettazione e l’ha trasmessa alla Regione Calabria per la Valutazione di Impatto Ambientale, in modo poi da poter aprire la Conferenza dei servizi.

Ma resta un punto fondamentale: allo stato attuale, non c’è ancora copertura finanziaria per questi interventi.

Chiediamo al Governo nazionale di reperire i fondi necessari per la tratta Crotone – Rossano e alla Regione di lavorare in sinergia con Anas per far avanzare la progettazione del tratto successivo, quello che collega a Reggio Calabria. Senza progetto, è impossibile anche solo chiedere finanziamenti.

La Statale 106 è l’asse strategico dello sviluppo calabrese, e ogni ritardo o sottovalutazione rischia di allontanare ulteriormente la nostra regione dagli standard infrastrutturali del resto del Paese. Questa è la madre di tutte le battaglie per la mobilità, la sicurezza e l’occupazione. (ms)

[Mariaelena Senese  è segretaria generale Uil Calabria]

L’OPINIONE / Orlandino Greco: SS 106, dopo anni si concretizza un intervento atteso e necessario per la Calabria

di ORLANDINO GRECO   Il vertice che si è svolto il 20 marzo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Ministro Salvini, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l’AD di Anas, Andrea Gemme, e il nuovo commissario straordinario per la riqualificazione della Strada Statale 106 Jonica, Francesco Caporaso, segna un passo decisivo verso la realizzazione di opere fondamentali per il nostro territorio.

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento delle procedure per l’implementazione degli interventi di ammodernamento della Strada Statale 106 Jonica, per un importo complessivo di 3 miliardi e 800 milioni di euro.
La notizia che entro il 2 aprile sarà pubblicato il bando per l’appalto integrato dei due lotti della Sibari-Corigliano (circa 1 miliardo e 300 milioni di euro) ed entro maggio il bando per l’appalto integrato dei cinque lotti rimanenti della Catanzaro-Crotone (che, assieme a quello già appaltato, comporta un investimento di circa 2 miliardi e 200 milioni di euro) conferma che, finalmente, dopo decenni di colpevole dimenticanza, la Nazione Italiana ha ricominciato a investire concretamente nel Mezzogiorno, considerando la Calabria una risorsa da valorizzare e non un peso da sopportare.
Per troppi anni la SS 106 è stata sinonimo di ritardi, pericolo e isolamento, con conseguenze drammatiche in termini di incidentalità e limitazioni allo sviluppo economico. Queste opere, in aggiunta a tutte le infrastrutture complementari al Ponte sullo Stretto, come la Bovalino-Bagnara, ci consentono finalmente di parlare di una svolta concreta per la mobilità calabrese e per l’intero Mezzogiorno.
Un segnale forte anche in risposta a chi continua, colpevolmente, ad affermare che il Ponte rimarrà una cattedrale nel deserto. Al di là delle appartenenze politiche, bisogna prendere atto che il Governo e il Ministro delle Infrastrutture Salvini stanno dimostrando un concreto interesse per lo sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno, consapevoli del fatto che solo infrastrutture moderne ed efficienti possono garantire un reale miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e offrire migliori opportunità di crescita alle imprese.
Italia del Meridione vigilerà affinché i lavori vengano eseguiti con la massima trasparenza ed efficienza, garantendo tempi certi e il rispetto degli standard di sicurezza. Il rilancio della SS 106 Jonica non è solo un investimento infrastrutturale, ma un atto di giustizia per la Calabria e per tutti i cittadini che ogni giorno percorrono questa arteria stradale e che da decenni attendevano questi fondamentali interventi di ammodernamento. (og)

Basta Vittime: Nostre segnalazioni determinano una vittoria per sicurezza su SS 106

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha celebrato i risultati ottenuti grazie alle segnalazioni dei cittadini e all’intervento dell’Anas per la SS 106.

«La Statale 106, tristemente conosciuta come la “strada della morte” – dice la nota – continua a rappresentare un dramma per i cittadini calabresi e per i turisti che quotidianamente affrontano un percorso che troppo spesso diventa sinonimo di pericolo e di morte».

«Sebbene il dibattito pubblico sull’ammodernamento del tracciato si concentri, ormai – prosegue la nota – su progetti che vedranno la luce, se andrà bene, tra due decenni, l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non si ferma. La nostra missione è intervenire concretamente sull’attuale tracciato, quello che oggi, purtroppo, continua a mietere vittime e a mettere a rischio la sicurezza di chi lo percorre».

«Nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2024 – ha ricordato l’Odv – la nostra organizzazione ha avviato una serie di segnalazioni ad Anas Spa, indirizzate a evidenziare le numerose criticità e pericoli presenti sulla Statale 106 nel tratto che attraversa la provincia di Cosenza. Mancanza di guardrail, manto stradale gravemente ammalorato e diverse altre insidie e criticità che mettono a rischio la vita di chi viaggia sono solo alcuni dei problemi che abbiamo portato all’attenzione dell’ente responsabile».

«Desideriamo ringraziare – continua la nota – i nostri partner legali di Studio 3A, che con la loro competenza ci ha supportato nel sollecitare Anas Spa a prendersi le proprie responsabilità civili e penali. Non possiamo che esprimere il nostro sincero apprezzamento per i progressi compiuti grazie a questa collaborazione. Le nostre azioni hanno portato ad una risposta concreta: Anas Spa ha infatti avviato un’importante campagna di bitumazione in queste ultime settimane, migliorando significativamente la condizione del manto stradale in molte zone critiche».

«Seppure riconoscendo gli sforzi compiuti – si legge ancora nella nota – riteniamo che ci sia ancora molto da fare. In particolare, un tratto fondamentale, quello allo svincolo di Lido Sant’Angelo all’altezza dello Stadio Stefano Rizzo a Corigliano-Rossano, resta in condizioni disastrose e continua a rappresentare un pericolo per tutti gli automobilisti. Per questo, nelle prossime settimane, invieremo un’ulteriore segnalazione ad Anas Spa, affinché non venga dimenticata questa ed altre priorità ancora irrisolte».

«Un ringraziamento speciale va, però, a tutti i cittadini che, non rimanendo indifferenti – conclude la nota – ci hanno segnalato le situazioni di pericolo con foto e video, consentendoci di intervenire tempestivamente. Senza il loro impegno attivo, non avremmo potuto ottenere risultati concreti».

Leonardo Caligiuri, presidente dell’Organizzazione di Volontariato ‘Basta Vittime Sulla Strada Statale 106, ha espresso soddisfazione «per i risultati raggiunti in queste settimane. La Statale 106 in provincia di Cosenza è diventata un vero e proprio cantiere a cielo aperto, e i tratti che prima erano pericolosi sono stati finalmente sistemati. I lavori sono stati svolti in modo impeccabile, senza causare i disagi che spesso accompagnano i cantieri estivi».

«Mi auguro –ha concluso – che Anas Spa continui ad ascoltare le nostre segnalazioni e quelle dei cittadini. Solo con un impegno concreto e costante, potremo ridurre il numero degli incidenti e delle vittime sulla Statale 106, restituendo a questa strada la sicurezza che merita». (rcz)

L’OPINIONE / Nausica Sbarra: SS 106, intervenire anche su fascia ionica reggina

di NAUSICA SBARRAL’ammodernamento della Strada Statale 106 è un intervento atteso da tempo e rappresenta un’opportunità fondamentale per migliorare la viabilità e la sicurezza lungo la costa ionica calabrese. L’assegnazione di quasi 4 miliardi di euro per i lavori è un segnale positivo, ma è ora necessario intervenire anche sulla fascia ionica reggina, un’area in cui le criticità infrastrutturali restano gravi e irrisolte.

Da anni denunciamo lo stato in cui versa la SS 106 nel tratto che da Monasterace prosegue verso sud. Parliamo di una strada con un altissimo tasso di incidenti, anche mortali, e inadeguata rispetto alle esigenze di mobilità di cittadini e imprese. La messa in sicurezza e l’adeguamento di questa arteria in tutto il suo tracciato devono diventare una priorità assoluta».

Oltre al tema della sicurezza, bisogna sottolineare l’impatto che infrastrutture moderne e funzionali avrebbero sullo sviluppo economico della fascia ionica reggina. Un collegamento efficiente è indispensabile per valorizzare il territorio, sostenere il turismo e favorire il rilancio delle attività produttive. Senza un’infrastruttura adeguata, qualsiasi strategia di sviluppo rischia di rimanere incompiuta.

La Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria chiede, quindi, un impegno concreto affinché la progettazione e la realizzazione del tratto Monasterace-Reggio Calabria vengano inserite tra le priorità infrastrutturali della regione.

Non possiamo più permetterci ritardi. È necessario un piano chiaro e tempi certi per garantire ai cittadini una viabilità sicura e moderna, all’altezza delle esigenze del territorio. (ns)

[Nausica Sbarra è segretaria generale della CISL Città Metropolitana di Reggio Calabria]

Webuild: Al 67% i lavori di completamento della SS 106

Hanno raggiunto il 67% di avanzamento totale i lavori nel cantiere del Terzo Megalotto della Strada Statale Jonica (SS 106) in Calabria che Webuild sta realizzando per conto di Anas (Gruppo FS Italiane).

Attualmente è in corso la realizzazione del Viadotto Avena, che rappresenta l’opera di scavalco di maggiore rilievo ingegneristico ed architettonico dell’intera opera.  

Dopo essere stata portata in quota lo scorso dicembre la prima delle due pile a forma di “V” che caratterizzano il Viadotto Avena, si sta ora procedendo con la spinta dell’impalcato, una tecnica impiegata in particolare in presenza di pile di altezze importanti che permette di costruire l’opera spingendo progressivamente in avanti l’impalcato, sezione per sezione, utilizzando appositi dispositivi di spinta.

Il Viadotto Avena, interamente in acciaio, sta sorgendo tra i comuni di Albidona e Amendolara ed è alto 72 metri e lungo complessivamente circa 660 metri. Il suo impalcato è caratterizzato da travi alte 4,7 metri, disposte con continuità lungo l’intera struttura, che poggiano sulle due spalle del viadotto e su quattro pile. 

Il completamento del viadotto Avena è previsto entro il 2025, mentre entro l’estate sarà ultimato lo scavo della Galleria naturale Trebisacce, lunga circa 3,3 km e a doppia canna per senso di marcia. Sono ora in corso i lavori di scavo e rivestimento per le altre 10 gallerie artificiali da realizzare lungo il tracciato sul quale è stato già ultimato lo scavo della galleria naturale Roseto 1 (lo scorso maggio) e della tratta in naturale della galleria Roseto 2. 

Il Terzo Megalotto è il principale intervento previsto lungo la tratta calabrese della Strada Statale Jonica. Il progetto prevede un tracciato della lunghezza di 38 km su due carreggiate separate, incluse 14 gallerie naturali ed artificiali, lunghe complessivamente 10 km, e 7 km di viadotti. La tratta si sviluppa nella provincia di Cosenza, tra Sibari e Roseto Capo Spulico, attraversando i comuni dell’Alto Jonio Cosentino di Cassano All’Ionio, Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Villapiana, Trebisacce, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico. Il tracciato prevede quattro svincoli (Sibari, Cerchiara-Francavilla, Trebisacce e Roseto), che garantiscono il collegamento con la rete stradale già esistente, gli insediamenti sulla costa e l’entroterra.

L’opera, una volta completata, contribuirà a collegare i litorali jonici di Calabria, Basilicata e Puglia, potenziando l’accessibilità di numerosi comuni costieri e collegando gli assi autostradali A14 e A2, con benefici in termini di riduzione dei tempi di percorrenza. Per la realizzazione del progetto sono coinvolte ad oggi circa 1.200 persone, tra personale diretto e di terzi, e dall’inizio dei lavori una filiera produttiva di oltre 880 imprese (di cui il 45% calabresi) tra fornitori diretti e subfornitori. 

Quello del Terzo Megalotto è uno dei 19 cantieri che Webuild sta gestendo al Sud e che contribuiranno a dotare il Mezzogiorno di opere moderne e sostenibili. Dall’alta velocità che, dopo la tratta Napoli-Bari, è destinata ad arrivare in Calabria, all’alta capacità sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, i progetti Webuild al Sud occupano oggi oltre 8.000 persone, tra personale diretto e di terzi, e da inizio lavori vedono coinvolta una filiera di 4.300 società. (rrc)

LA REPLICA / Pietro Sergi: SS 106, riaprire dibattito sulla Bovalino-Bagnara

di PIETRO SERGI – Ho avuto modo di leggere l’articolo del dottor Aristide Bava, firma prestigiosa del giornalismo, e vorrei dire la mia in merito. Il dott Bava pone l’accento sulla necessità di completare i tratti mancanti, ancora numerosi, della SS 106 e pone l’accento sull’importanza della trasversale Jonio Tirreno.

Siamo d’accordo su entrambe le affermazioni, che sottoscriviamo. Ciò che manca è una analisi critica sul fatto che l’altrettanto pericolosa trasversale in questione ha mostrato tutti i suoi limiti con il passare degli anni, con i continui interventi di messa in sicurezza della galleria della Limina e non solo; oltre al fatto che una sola trasversale, se vogliamo essere onesti con noi stessi non basta più. E mi meraviglia in negativo questo dover constatare come esista una sorta di allergia nel pronunciare le parole “Bovalino Bagnara”, perché se si evidenzia, opportunamente è inconfutabilmente l’importanza delle trasversali, bisogna al contempo ammettere che per lo sviluppo dell’area della Locride, e per togliere dall’isolamento un intero territorio che va da Brancaleone ad Ardore, con relativi centri dell’entroterra verso l’Aspromonte, serve avere la consapevolezza e il coraggio di riaprire quantomeno il dibattito sulla tristemente nota Bovalino Bagnara e che si smetta di considerarla una concorrente piuttosto che un’opportunità per tutti il territorio; in termini di sviluppo e anche di sicurezza stradale.

Perché parlare dell’importanza della SS. 106 è più che ovvio ed accertato, com’è accertata la vergogna di dover ancora sottolineare agli organi competenti l’inadeguatezza e la pericolosità di questa arteria vitale per tutto il litorale jonico, per ciò che riguarda invece la Bovalino Bagnara è un esercizio di onestà intellettuale verso i territori che sono stati devastati dai lavori iniziati e successivamente interrotti, come i danni ambientali e paesaggistici causati all’abitato di Natile Nuovo e Platì, che hanno subito il danno oltre la beffa.

Per questi motivi, ci uniamo alle considerazioni riportate nell’articolo su Calabria.Live ma, al contempo, chiediamo ancora a gran voce che quando si parla di infrastrutture e sviluppo del territorio non si faccia sempre finta di dimenticare le vicende e l’importanza di avere una seconda trasversale nella Jonica. La Bovalino Bagnara, appunto. (ps)

[Pietro Sergi è segretario Provinciale Area Metropolitana di Reggio Calabria]

Tavernise (M5S): Sbloccati fondi per la Sibari-Coserie, ora subito l’intesa

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, accogliendo favorevolmente lo sblocco dei fondi per la SS 106 Sibari-Coserie, ha rilanciato l’appello alla Regione Calabria, affinché si firmi l’intesa con Anas, «fondamentale per avviare i lavori e garantire ai calabresi una strada sicura e moderna. La priorità è la sicurezza e lo sviluppo del territorio».

«La situazione attuale è inaccettabile – ha detto –. La conferenza dei servizi si è conclusa positivamente a giugno 2024, eppure la firma dell’intesa tra Anas e Regione Calabria non è ancora arrivata. Un ritardo ingiustificabile, che continua a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini».
«Mentre altre regioni, come Puglia e Basilicata – ha proseguito – hanno già ammodernato i loro tratti della 106, la Calabria è ferma, con un bilancio drammatico anche in termini di vite umane. La Sibari-Coserie non è solo una questione di sicurezza stradale, ma un’opportunità di sviluppo per la Sibaritide. Una viabilità moderna significa attrarre investimenti, turismo e lavoro».
«Infine, pur apprezzando i fondi per la 106 – ha concluso –, non posso non criticare la scelta di destinare ingenti risorse al Ponte sullo Stretto, che si potevano tranquillamente destinare al tratto di Ss106 che va da Rossano a Crotone. Il ponte è un’opera che, a mio avviso, non è una priorità per Calabria e Sicilia, e che sottrae fondi preziosi a interventi più urgenti e necessari, come l’ammodernamento della rete stradale esistente». (rrc)

Tavernise (M5S): Accelerare firma dell’intesa per il tratto Sibari-Coserie

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha rinnovato l’appello alla Regione affinché sblocchi la sottoscrizione dell’accordo tra Regione e Anas sembra bloccata per la Sibari-Coserie della Strada Statale 106.

In una recente interrogazione rivolta al Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, Tavernise ha chiesto quali azioni concrete e urgenti la Regione Calabria stia attuando per accelerare la sottoscrizione dell’Intesa Istituzionale necessaria a dare avvio ai lavori.
«La S.S. 106 Jonica, da anni tristemente nota come la ‘Strada della Morte’ per l’alto tasso di incidenti mortali– ha spiegato – rappresenta un’urgenza non più rinviabile. Dopo il completamento della Conferenza di Servizi decisoria nel giugno 2024, ci aspettavamo la firma dell’Intesa Istituzionale in tempi brevi, come accaduto per altre tratte. Purtroppo, sono passati ormai cinque mesi senza alcun progresso tangibile».
«Il tratto in questione, che si estende per circa 29 km tra lo svincolo di Sibari e il Viadotto Coserie – ha sottolineato – è cruciale per migliorare la sicurezza e l’efficienza della viabilità della costa ionica calabrese. “La Calabria è l’unica regione rimasta indietro nei lavori di ammodernamento della S.S. 106: mentre Puglia e Basilicata hanno già ultimato i rispettivi tratti a quattro corsie, il nostro territorio attende ancora interventi che possano garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e ridurre drasticamente il numero di vittime. Nel 2024 si contano già 28 morti su questa arteria. È intollerabile!».
Tavernise ha richiamato l’attenzione anche sul potenziale impatto economico e sociale del completamento dell’infrastruttura.
«Una viabilità moderna e sicura lungo la Sibaritide è essenziale – ha sottolineato – per attrarre investimenti e promuovere la crescita di un’area da sempre penalizzata da una viabilità inadeguata. L’infrastruttura può costituire una leva decisiva per lo sviluppo economico del territorio, a beneficio di tutta la Calabria».
Il consigliere M5S, poi, ha evidenziato come l’attuale situazione è aggravata da un evidente divario rispetto ai progressi di altre tratte commissariate della stessa arteria.
Il pentastellato, poi, ha rilevato come «per il tratto tra Crotone e Catanzaro, l’Intesa Istituzionale è stata firmata dopo appena due settimane dalla Conferenza dei Servizi decisoria, permettendo l’avvio dei lavori senza ritardi. Qui, invece, nonostante il consenso unanime di tutti gli enti coinvolti, la sottoscrizione dell’accordo tra Regione e Anas sembra bloccata. Questo non solo dimostra una preoccupante inefficienza, ma mette anche a rischio l’intera operazione di ammodernamento». (rcs)