Federbalneari Calabria: Prezzi degli stabilimenti balneari rimarranno invariati

Massimo Nucera, presidente di Federbalneari Calabria, ha dichiarato all’Adnkronos che «i prezzi degli stabilimenti balneari rimarranno più o meno stabili rispetto all’anno scorso, l’orientamento è quello di non ritoccarli».

«Se ci sarà qualche euro in più da pagare – ha aggiunto – probabilmente sarà solo nella ristorazione, perché è aumentato tutto, dal costo dell’olio per le friggitrici, che quasi non si può comprare, ai piatti di plastica, al gas e molto altro».

«Il costo di un ombrellone con due lettini è di circa 12 euro, massimo 13, per tutta la giornata – ha spiegato – e credo rimarrà lo stesso. L’aumento, ripeto, riguarderà magari il piatto di pasta, che non costerà 10 euro ma un po’ di più, ma non ombrelloni, sdraio, lettini o docce. Chi verrà da noi, dunque, pagherà più o meno quanto l’anno scorso».

«Certo – ha concluso – c’è stato un forte aumento del costo delle materie prime, legno, ferro e il resto, ma non possiamo, però, ammortizzarlo in una stagione. In questo periodo di pandemia gli italiani hanno risparmiato, e inoltre hanno certamente voglia di uscire, svagarsi, non baderanno certo ai dieci euro in più, ma questo non significa che devono essere tartassati». (rrm)

Estensione concessioni demaniali, Nucera: Il Governo sostenga gli imprenditori

Il presidente del movimento La Calabria che vogliamoGiuseppe Nucera, in merito all’estensione delle concessioni demaniali al 2033,  ha sottolineato che «è importante che il Governo italiano intervenga su questa vicenda e offra il proprio sostegno di tutti gli imprenditori che hanno un’attività su concessione demaniale».

«È una battaglia che non si può perdere – ha aggiunto – metterebbe a repentaglio un intero settore che già sta facendo i conti con un momento storico complicatissimo. L’economia italiana vive, forse, il periodo più difficile degli ultimi 50 anni. La pandemia ha distrutto il settore turistico, gli imprenditori balneari e non solo hanno subito perdite devastanti».

«L’estensione delle concessioni fino al 2033 – ha detto ancora Nucera – è un patrimonio che va difeso e salvaguardato, perché permette agli imprenditori del settore balneare di poter programmare e investire con la dovuta tranquillità».

Nucera, inoltre, non si trova d’accordo con le parole del commissario europeo Thierry Breton, che ha dichiarato che «la proroga automatica delle concessioni balneari in Italia sino al 2033, in assenza di qualsiasi procedura di selezione tra i potenziali candidati, è incompatibile con la direttiva 2006/123/Ce e col trattato sul funzionamento dell’Unione europea».

Già nel maggio 2020, Nucera aveva parlato dell’estensione delle concessioni demaniali sino al 2033 come di un passaggio fondamentale per il settore turistico calabrese. Nei giorni scorsi invece aveva invitato la Regione Calabria a richiamare i comuni che ancora non avevano dato seguito alle disposizioni recepite nelle leggi statali.

In relazione alle dichiarazioni del Commissario europeo al mercato interno Thierry Breton, Nucera ha evidenziato il disaccordo e ha sottolineato di condividere il pensiero espresso da Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari. 

«La Direttiva Bolkestein viene applicata alle concessioni demaniali marittime in modo errato e distorto. I concessionari demaniali marittimi dispongono di un bene e non di un servizio, si tratta di una differenza fondamentale. Differenze che Assobalneari –le parole di Licordari – aveva già esposto in un documento dettagliato e incontrovertibile di 25 pagine ma che probabilmente non sono di facile comprensione per i burocrati europei». (rrm)

Nucera: La Regione ha chiesto ai Comuni di provvedere all’estensione delle concessioni demaniali

Giuseppe Nucera, leader del movimento La Calabria che vogliamo, con soddisfazione ha riferito che la Regione Calabria, attraverso una circolare n.57698 emanata martedi 9 febbraio a firma dell’assessore al Turismo Fausto Orsomarso, dà un indirizzo univoco a tutti i comuni calabresi evidenziando loro di provvedere all’estensione delle concessioni demaniali sino al 2033, come previsto dalla legge 145\2018 dello Stato».

Attraverso la circolare n.57699 invece, l’assessore Orsomarso dispone la possibilità per tutti i concessionari demaniali di poter mantenere la attrezzature balneari amovibili escludendo qualsiasi discrezionalità da parte dei comuni. 

Giuseppe Nucera, Presidente del Movimento ‘La Calabria che vogliamo’, già il 4 maggio del 2020 aveva parlato dell’estensione delle concessioni demaniali sino al 2033 come di un passaggio fondamentale per il settore turistico calabrese. Nei giorni scorsi, il presidente del Movimento ‘La Calabria che vogliamo’ invece aveva invitato la Regione Calabria a richiamare i Comuni che ancora non avevano dato seguito alle disposizioni recepite nelle leggi statali e, allo stesso tempo, suggerendo loro di dare la possibilità ai concessionari demaniali di poter lasciare le attrezzature in vista della nuova stagione senza dover smontare e rimontare le strutture.

Con le circolari pubblicate oggi (martedì 9 febbraio ndr) dalla Regione Calabria, il movimento può dire di aver vinto una battaglia in difesa degli imprenditori calabresi operanti nel settore turistico balneare.

«Ringrazio l’assessore al Turismo Fausto Orsomarso – ha detto Nucera – per la disponibilità mostrata e per l’ascolto prestato verso  le necessità degli imprenditori di questo settore. La sensibilità mostrata rispetto a questa vicenda ha permesso di risolvere una problematica che rischiava di complicare il presente e il futuro del turismo calabrese con specifico riferimento agli stabilimenti balneari». 

«Come dichiarato in questi giorni – ha ricordato – la Calabria non può permettersi di vedere disperso questo patrimonio. C’è l’assoluta necessità di favorire in tutti i modi gli investimenti e di conseguenza lo sviluppo della nostra regione, così da renderla ancora più appetibile e competitiva. L’estensione delle concessioni fino al 2033 va in questa direzione, perché permette agli imprenditori del settore balneare di poter programmare e investire con la dovuta tranquillità».

«‘La Calabria che vogliamo’, sin dalla nascita – ha concluso l’ex presidente di Confindustria Rc – si propone come movimento per lo sviluppo e la rinascita del nostro territorio. Vinta questa battaglia, continueremo a vigilare e proporre idee concrete per il rilancio socio-economico della Calabria». (rrm)